Un lascito eccezionale quello che Martino Zanetti, collezionista e proprietario del marchio di caffè Hausbrandt, ha deciso di donare al Vittoriale: 232 lettere scritte dal Vate e indirizzate a Gisela Zucconi, ribattezzata Elda, e composte tra il 1881 e il 1882, e un altro filone di lettere di carattere amoroso scritto per un’altra amante, Evelina Scalpinelli Morasso, chiamata Manah.
“È la più vasta acquisizione di inediti mai realizzata su D’Annunzio, che cambierà la conoscenza di parte della sua vita”, ha commentato il presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri al Giornale di Brescia. Oltre alle lettere il lascito comprende anche un manoscritto autografato e ricco di annotazioni de “La vita di Cola di Rienzo” che il Vittoriale conservava già nei suoi archivi, ma in una stesura diversa.
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Al di là del poeta, che apprezzo, rimane pur sempre un mantenuto dello stato che poteva anche preoccuparsi dei suoi carteggi amorosi mentre gli altri erano costretti a lavorare per mantenerlo!
Inediti che cambierebbero la conoscenza di parte della sua vita ? Mah, visto il tema delle lettere, confermeranno di certo che tutta l’esistenza del Vate, compreso il crepuscolo dorato al Vittoriale, fu intensamente vissuta tra libertinaggio ed erotismo depravato. Era fatto così, niente da aggiungere.
Noia che si aggiunge a noia