Expo, Maroni: un modello da esportare, un successo per l’Italia

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“Questa esposizione è stata un grande successo per l’Italia, un successo di cui dobbiamo essere soddisfatti e orgogliosi, perchè si tratta di un successo che non era scontato. E dobbiamo essere soddisfatti e orgogliosi della collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte: il comune di Milano, la Regione Lombardia, il Governo e la società Expo. Una collaborazione tra istituzioni che non sempre avviene, ma qui c’è stata e ha funzionato. Questo è il modello Milano, un modello da esportare e di cui l’Italia deve essere orgogliosa”.

A dirlo il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, al termine della cerimonia di chiusura dell’Expo. “Oggi chiude Expo Milano 2015 – ha aggiunto Maroni – Pronti a partire già domani per il post-Expo: sarà un altro grande successo per Milano e la Lombardia”.

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1 COMMENT

  1. L'Italia dell'EXPO è quella che vuole farsi conoscere in tutto il mondo, ma allo stesso tempo non accetta che le altre nazioni si facciano conoscere in Italia.

  2. Sempre a criticare .. che palle!! Siate positivi nella vita una volta ogni tanto .. Mondo di gente capace solo a criticare..

  3. Tra annunci di mirabolanti successi e “prenotazioni” da altre città, come per il Giubileo di Roma, l’unico vero risultato della kermesse sul cibo è l’umiliazione del lavoro. Peccato che nessuno ne parli. La conclusione del circo milanese nato, come si ricorderà, nel giorno dedicato alla Festa del Lavoro, lascia le migliaia di persone che l’hanno fatto funzionare in mezzo a una strada. Un dato singolare, certo. Il grande successo mediatico e commerciale stride con la povertà assoluta di chi ha faticato nei padiglioni. Come mai di tanta ricchezza prodotta nulla è andato agli addetti? Se è vero che sono stati venti milioni di biglietti dove è finito il miliarduccio incassato? Quando comincerà a diradarsi il fumo della propaganda e delle promesse, resteranno solo le illusioni che sono state propinate ai lavoratori. E soprattutto resterà lo scandalo del lavoro gratuito spacciato per volontariato. La pubblicità martellante degli ultimi giorni presenta persone felici di aver lavorato gratis, ma non è questa la realtà . Migliaia di persone han fatto funzionare la fiera ricevendo come compenso addirittura un tablet. Centinaia sono state invece retribuite con paghe inferiori ai minimi contrattuali e pari a circa 500 euro mensili lordi, come nel caso delle guardie giurate. A Expo si è dato un altro colpo alla funzione del contratto nazionale di lavoro e sono state sperimentate forme contrattuali incompatibili per una fiera, come l’apprendistato. Nei padiglioni si sono sperimentate tutte le peggiori forme di lavoro possibili. Una vera e propria Torre di Babele. Certo, chi abbocca alla propaganda di Maroni penserà che per i 15000 poveracci che hanno sgobbato qualche mese, due briciole d’elemosina sono meglio che niente.

  4. Questo è il lavoro di oggi, non lo sai? Quello che vuole far venire qui profughi e clandestini per pagarli una miseria, smantellare tutto il sistema delle tutele del lavoro, creare disoccupati fra noi, e creare profitto per una nuova rivoluzione industriale. Ormai la fonte di ricchezza è la manodopera a basso costo non specializzata, non le fonti energetiche!

  5. Vero, l’importante è non cascare nella trappola di chi vuole mettere sfruttati contro sfruttati per continuare a d ingrassare. Che poi, scavando un po’, ci si accorge che chi depreda il mondo, chi provoca le guerre, chi insomma crea le condizioni che obbligano fiumi di persone a migrare è lo stesso che ti racconta che lavorare gratis è bello e utile, così poi hai un curriculum più sostanzioso… La stessa feccia che qualche anno fa diceva che ormai ai giovani il posto fisso non piace…

  6. Il problema è che la gente, come sempre, queste cose non le capisce, le subisce e basta, perciò penso proprio che non ci sono nè ci saranno alternative…

  7. Oggi quella feccia dice anche che è giusto pagare 800 Euro una badante che ti guarda il vecchio o la vecchia 24 ore su 24 mentre questa feccia si fa gli affari suoi e crede anche di farti del bene perchè nel tuo paese si vive con molto meno! Il tuo lavoro vale poco, mentre il mio molto! Come dire: io nobile pago te villico una cicca di tabacco perchè tu vivi con poco e quindi il tuo lavoro vale poco!

  8. Ma scusa, se il tuo/vostro lavoro è così importante, perché non ti apri una bella partita iva e ti metti in proprio? Ma così non puoi recriminare versi quelli che il lavoro lo creano vero? Quelli che ragionano come voi sono i parassiti che aspettano che qualcuno li assista, anche per farli lavorare, perché da soli non sono in grado di fare niente. Sempre troppo comodo dare addosso agli altri, ma pensare a quello che sei in grado in realtà di fare o non fare, quello proprio no.
    Ti ricordo che a nessuno dei ragazzi che hanno lavorato a Expo ( e nessuno li ha obbligati a lavorarci ) è stato promesso alcunché , sapevano tutti sin dall'inizio che finito Expo era finita anche l'esperienza lavorativa …..

  9. Complimenti, soprattutto quando parli di giovani e sai che la disoccupazione giovanile in Italia tocca punte del 40%. La tanto sbandierata flessibilità e le miriadi di contratti che permettono alle imprese una diversa gestione di rilevanti costi fissi (da tempo non si chiamano più…risorse umane) hanno portato solo maggiore precarietà complessiva nel mondo del lavoro. Ovviamente, alla faccia di chi parla di “giovani fannulloni”, ci si abitua a tutto, ci si adegua a tutto, si sopravvive, ci si arrabatta, ma non celebriamo queste condizioni come la normalità o il risultato di visioni stategiche o di adeguate politiche industriali, che in Italia non sono mai esistite.

  10. Secondo te uno apre una partita Iva quando non ci sono prospettive? Se lo fai è perchè tenti il tutto per tutto facendo una scelta al buio, non certo una scelta strategica. Quel lavoro non è importante, è un lavoro, come un altro. La passione è un’altra cosa: se hai anche la fortuna di trovare una professione che realizzi le tue passioni sei al top, ma questo, oggi, è fantarealtà. E questo anche se hai le capacità. Il problema è che ormai c’è tutto di tutto, siamo in troppi, non c’è un’economia che gira, i lavori più semplici sono occupati dagli extracomunitari (pagati logicamente una cicca di tabacco e quindi i nuovi schiavi) e quindi queste sono le prospettive! Non è che vogliamo prencercela con chi dà lavoro a termine, è che se il lavoro non c’è o è sempre a termine non hai prospettive per il futuro.

  11. Le risposte che vengono date sono sempre scuse che tanto è colpa degli altri. Chissà perché per chi ha la mia età (46 anni) aprire una piva a 19 anni e buttarsi era più facile che adesso. Ma fatemi il favore. Il lavoro non c'è per chi non ha voglia di crearselo. O meglio, non c'è il lavoro che uno desidera da subito fare, senza provare altre vie. E questo perché tanto ci sono sempre dietro le famiglie che piuttosto che fare un lavoro "umile" (per me nessun lavoro è umile, è un lavoro e basta), preferiscono mantenere a casa !!!! Poverino ha studiato, non vorrai mica fare il garzone o l'operaio !!!
    Mi dispiace molto, ma anche per esperienza personale, le "nuove risorse" italiane sono veramente una delusione.

  12. Ma che dici? Colpa degli altri? E chi ha mai detto che aprire una partita Iva in passato fosse più facile di adesso? E’ sempre stato difficile e rischioso. Sto solo dicendo che aprire una posizione Iva quando non hai una professione o un’idea concreta vuol dire barcolare nel buio! E chi ha mai parlato di lavoro che desidera fare, ho detto che, per esempio quello di Expo, è un lavoro come un altro, non è “il lavoro”. Sul lavoro “umile” non altrettanto senso quello che dici: nella generalità dei casi si fanno sempre lavori umili, almeno a me è sempre capitato così (cameriere, lavapiatti, pulizie, assistenza), lavori che non considero umili. Sono lavori, come quello di Expo e mille altri. Il problema è che non si trovano. Quanto alle delusioni, ti contraddico: i quarantenni di oggi, nella genralità dei casi, non hanno niente di meglio rispetto ai ventenni di oggi: fanno fatica a crescere!

  13. Expo è stato un grande risultato anche numerico grazie anche all’inverosimile quantità di biglietti offerti gratuitamente non solo alle scuole che sono state le principali artefici del successo, ma anche alle polisportive, ai biglietti collegati coi parcheggi al biglietto a 5 euro dopo le 19 e chi più ne ha più ne metta. Quello che invece ancoora non ci hanno detto sono i ricavi di EXPO e se riuscirà a ripagare i miliardi di costi sostenuti

  14. Eh, sì, grandi risultati anche numerici, basta fare un confronto tra i visitatori di Milano 2015 (22 milioni) con i visitatori di altre edizioni. PARIGI 1889 32 MILIONI; CHICAGO 1893 20 MILIONI; BRUXELLES 1958 41 MILIONI; MONTREAL 1967 50 MILIONI; OSAKA 1970 64 MILIONI; SIVIGLIA 1992 41 MILIONI; SHANGHAI 2010 73 MILIONI. Certo, chi si accontenta, gode, soprattutto i gonzi che abboccano ai trionfalismi.

  15. E’ arrivato lo scienziato! Genio della lampada come fai / come puoi paragonare differente esposizioni che avevano differenti metrature e che si presentavano in contesti non paragonabili? L’EXPO, nonostante i quaquaraqua come te e i tuoi sodali, e’ stato un grandissimo successo, lo dimostra il gradimento di chi c’e’ stato. Se con 22 milioni il sito e’ quasi collassato, immagina che i quaquaraqua come te fossero venuti! Complimenti vivissimi agli organizzatori e ai lavoratori dell’EXPO.

  16. OK, la prossima volta che si organizzerà l’Expo in Italia, la facciamo nel cortile del mio condominio: la metratura non è granché, quindi con qualche centinaio di persone avremmo già una bella folla e parecchia coda per entrare e con 2 o 3000 presenze collassa tutto di sicuro. Certo, non riusciremmo a fare i numeri raggiunti da Parigi o Chicago nel XIX° Secolo, ma qualche babbeo ci cascherà e in qualche modo lo si intorta abbastanza da farlo restare contento…

  17. solito qualinquismo da quattro soldi dei soliti italianoti. Non mi si dica che non c’è lavoro per cortesia certo che fare il mandriano non piace il muratore nemmeno i traslochi nemmeno lavorare la notte anche . Generazione quella dei ventanni che vive dissipando i risparmi dei vecchi a suon di apricena smart phone e quantaltro
    Un mio anico sta cercando un giovane per lavorare 10 ore la domenica partenza alle 4 fine alle 16 con due ore di pausa soldi 50 euro lo guardano tutti come uno scemo ha trovato solo rumeni e africani.
    Ma io alla loro età per 100 mila lire saltavo la Maddalena…Expo si è un po’ enfatizzato il successo certo che alcune cose o alcune strutture resteranno nella storia (Albero della Vita) a differenza di quanto possano pensare i soliti roittosi che riescono bene solo con il pirlo e lo spriz in mano

  18. Concordo in TOTO con “Il gatto”. Piantarla con questi piagnistei sulla crisi e sul lavoro!!! Il lavoro c’e’, semmai il vero problema e’ che anno dopo anno perdiamo potere d’acquisto, ma questo e’ imputabile principalmente alle concorrenze globali unitamente alle follie sindacali degli ultimi 40 anni. L’EXPO e’ stato un successo a detta di chi l’ha visitato e l’immagine italiana all’estero ne e’ uscita rafforzata. Dove sono i piangina a 5 STELLE che profetizzavano catastrofi, disservizi, lavoro mai finiti, incidenti? Dove siete masnada di iettatori?

  19. Secondo te chi li ha educati questi vent’enni? I genitori quarantenni che ragionano ancora da bambini delle elementari e pensano che i figli loro siano affari di altri, tipo i nonni, e i risultati li vediamo. Certo, a vent’anni puoi anche lavorare per 50 Euro 10 ore al giorno, facendo il cameriere, il pizzaiolo, il lavapiatti e non sarebbe male, così elimineremmo un po’ di stranieri costretti a lavorare come schiavi. Quando hai una famiglia il discorso è diverso, pero, non credi?

  20. 50 euro per star fuori casa 12 ore, di cui 10 lavorate e di domenica? Il pranzo è pagato o bisogna arrangiarsi? Mi sembrano un pò pochini, non saranno in nero vero? Forse ai tuoi tempi 100milalire avevano un potere d’acquisto superiore, no? Per come la vedo io c’è una bella differenza tra l’adattarsi e il farsi sfruttare, lavorare alle condizioni che dici tu si chiama sfruttamento per quanto mi riguarda e io accetterei solo se fossi disperato. Quando ero giovane e facevo un lavoretto part-time prendevo 8000lire all’ora per fare 3-4 ore in orari extrascolastici, ma erano quasi 20 anni fa, ora tu mi vieni a dire che nel 2015 uno dovrebbe lavorare la domenica per 5 euro all’ora? Secondo me il tuo amico è uno di quelli che si sono approfittati della crisi per sottopagare la mano d’opera.

  21. Concordo col commento sullo sfruttamento. E poi, penso, vorresti dire che i lavori di mandriano, muratore, cameriere, traslochi ecc. non li fa più nessuno? Forse in nero e giustamente non li deve fare nessuno. Sui muratori poi ho i miei dubbi che ci sia abbondanza di richiesta, vista la crisi dell’edilizia. Abbiamo lottato alla nausea per fare in modo di lavorare nella legalità e adesso osanniamo il lavoro nero? Pazzesco…. E poi si continua a questionare sull’evasione, che incoerenza…

  22. Chissà che lavoro è quello che offre, tanto generosamente, l’amico del gatto? E chissà quanto si imberta il suddetto amico, ovviamente al nero, visto che almeno un cinquantino da dare allo schiavetto lo rimedia? Magari è uno di quelli che si lamentano delle tasse esose, convinto di essere un eroe del lavoro perché si alza alle tre. Ecco cosa si trova a dover fare oggi uno che vuole lavorare: 50 euro tutto compreso, tanto se non ti va bene, se sei ciuusy, c’è la fila… Se sta male non vede una lira, niente ferie, figuriamoci a parlare di straordinari, chiaramente non gli versano un tolino di contributi, poi gli raccontano che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e quindi non avrà mai una pensione dignitosa. Proprio come i ragazzi che hanno lavorato gratis o quasi per Expo, come dice Maroni: un successo per l’Italia.

  23. E’ la nuova schiavitù che si unisce a quella sugli stranieri e delle badanti, manodopera a basso costo da utilizzare a proprio piacimento tanto nel loro paese con le paghe da fame di qui si vive da nababbi. Come un tempo la nobiltà sfruttava il terzo stato pagandolo una cicca di tabacco e a volte neanche quella perchè tanto il contadino vive con poco, non gli piacciono gli agi e i lussi. Sono state fatte rivoluzioni, tutte benedette e fatte proprie dalle sinistre, che oggi non si accorgono di essere loro gli sfruttatori e di commettere gli stessi gesti che un tempo facevano i loro padroni su di loro. Ma quelle erano ingiustizie, queste no!

  24. Magari una volta lo si potrebbe fare: vengo faccio il lavoro e mi dai la mancia, 50 Euro. Parlare di lavoro però è un’altra cosa, se permetti. Altrimenti fai come quelli che hanno le colf in nero, perchè fanno tutti così quindi è giusto così, e poi viene solo qualche ora, quindi che senso ha assicurarla? Se viene una volta tanto posso capire e fino ad un certo punto, ma se è regolare no!

  25. La perdita del potere d’acquisto sarebbe imputabile alle follie sindacali degli ultimi quarant’anni ? Questa mi è diffcile da capire. Rispettando la sua opinione, ci può fornire qualche spiegazione e qualche dato, per cortesia.

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