Mentre le indagini dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo proseguono all’interno della Fonderia Bozzoli di Marcheno alla ricerca di tracce dell’imprenditore scomparso lo scorso 8 ottobre, i rappresentati sindacali dell’azienda ieri hanno incontrato il procuratore capo Tommaso Buonanno per chiedere che i 16 dipendenti della Bozzoli possano ricevere lo stipendio di Ottobre e una parte di quello di settembre.
L’azienda è stata sequestrata, uffici e reparto produzione, ed è questo che impedisce al titolare Adelio, fratello dello scomparso Mario, di effettuare i pagamenti. Lui stesso aveva chiesto più volte agli inquirenti il dissequestro degli uffici amministrativi, cosa che potrebbe accadere nel giro di una settimana, ha fatto sapere Buonanno ai sindacalisti.
Se il problema stipendi potrebbe arrivare ad una soluzione nel giro di breve, lo stesso non sarà per il mistero sulla scomparsa di Mario Bozzoli, ancora senza indagati. Ciò che è certo è che la parte produttiva dell’azienda resterà sotto sequestro fino alla fine delle analisi, già annunciate come “molto lunghe” a causa della mole di materiale da analizzare.
beh…capisco anche loro. però anche loro dovrebbero capire l’emergenza della situazione. ma con i sindacati la parola capire è sempre difficile da far capire, appunto.
i sindacati chiedono il dissequestro dell’ area ? sono alla frutta i sindacati