Ad ottobre avevano chiesto la proroga per la presentazione del piano di risanamento economico nell’ambito del concordato preventivo e il giudice le ha concesso fino al 3 dicembre.
Termine imposto alla Carnevali spa, società che si occupa di abbigliamento, per trovare una soluzione che consenta di mantenere i 100 posti di lavoro attuali, tra il negozi di Brescia, Erbusco, Lonato e Curno. Ora non resterà che attendere la presentazione del piano di rientro per capire cosa sarà di Carnevali e dei suoi dipendenti.
sicuramente i dipendenti non andranno in giro con auto di lusso e non manterranno megaville
io sono in mobilita’ , ma gente come te demagogica e logorroica che crea solo zizzania , e’ meglio
che la pianti con queste banalita’. Prenditela con lo Stato e cioe’ il vero colpevole di queste situazioni aziendali… il lavoro c’e’ , ma la tassazione e’ insostenibile sia per noi dipendenti che per chi ci da’ la lavoro e mantiene le nostre famiglie. Ragioni da comunista vecchio stampop, svegliati anziche’
Scelte strategiche tanto economicamente impegnative quanto ardite nel momento in cui cambiavano scenari, costi, sistemi di approvvigionamento e stockaggio nei magazzini, target di cleintela, quantità e qualità della domanda: troppo veloci e complessi i cambiamenti per salvare la storia di un glorioso marchio bresciano. E riconvertire quei dipendenti…
Mi scusi, ma a mantenere la mia famiglia sono io, non il mio datore di lavoro. Io lavoro e il mio datore di lavoro mi paga il giusto per il mio lavoro, quindi è il mio lavoro a permettermi di vivere, non il mio datore di lavoro. Accusa “sicuramente” di dire banalità e poi se ne esce fuori dicendo che è tutta colpa dello stato…le sembra originale? Quando un’azienda è costretta ad effettuare tagli al personale per colpa di dirigenti incapaci, vengono lasciati a casa gli operai per primi e non i dirigenti, è colpa dello stato?