Volley, Montichiari torna a giocare ma con Pomì non basta. Sconfitta 3-0

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Una Pomì non impeccabile (20 errori contro 9) si assicura comunque tre punti contro Montichiari che soffre in ricezione e, seppur con muro e attacco che funzionano meglio, gioca alla pari solo nel secondo set, uscendo sconfitta 3-0 dal PalaRadi.

In campo per le padrone di casa ci sono Carli Lloydin diagonale con Kozuch, Gibbemeyer e Stevanovic al centro, Tirozzi e Piccinini in banda con Sirressi libero. Montichiari parte con Dalia e Tomsia, Gioli e Sobolska, Brinker e Bracellini e con Carocci libero.

Pomì parte sostenuta dal pubblico di casa in un PalaRadi pieno e mette in difficoltà Montichiari con un gioco variato e un servizio ficcante, ma il muro bresciano funziona e si va al time out tecnico sul 12-11, complice anche qualche errore casalasco. La distanza si allarga da lì: 17-12 e poi 21-16, con qualche incertezza di troppo in ricezione che pesa sulla concretezza del gioco di Metalleghe Sanitars. Reazione sul 24-16, con un recupero reso vano da Gibbemeyer, che chiude 25-19.

Secondo set in parità: Montichiari spesso non riesce a impostare il suo gioco veloce e Casalmaggiore si piazza sempre meglio a muro, però si viaggia appaiati fino al 17 pari.

Pomì riesce ad allungare, ma Metalleghe non vuole cedere e recupera palla su palla; sciupa due set ball e cede 30-28 il secondo parziale. Terzo set in salita, con Montichiari a inseguire da 0-4 e da 8-13. Il muro pesa sul match e in questo set è in favore di Pomì che va sul 22-15, aiutata anche da un paio di ace, e chiude 25-15 il parziale e l’incontro. Capitan Dalia: “Era importante scendere in campo con l’approccio giusto, che allontanasse gli spettri da noi stesse creati lo scorso sabato. La reazione della squadra c’è stata e abbiamo ritrovato l’adrenalina buona, quella giusta per affrontare le gare.

Era necessario più per ridare sicurezza al gruppo che per il risultato, che sapevamo non sarebbe stato certo facile fare qui. Abbiamo reagito, lottato e giocato spesso alla pari, con il secondo set perso di un soffio e con il coltello tra i denti, come giochiamo noi. Benché con questa squadra fosse giusto rischiare, abbiamo commesso qualche errore di troppo e le ingenuità, con avversarie così, penalizzano di più. Il terzo set lo abbiamo lasciato andare di testa, ma il match lo abbiamo preso di petto – e subito – ridimensionando la situazione lasciata in sospeso dopo Vicenza”.

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