Sta all’estero un anno per accudire fratello, l’Aler la sfratta: ora vive in tenda

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Abitava nelle case popolari dell’Aler, ma poi, per un’emergenza familiare è dovuta andare in Eritrea per soccorrere un fratello malato. Al suo ritorno a Brescia la brutta sorpresa, lo sfratto: la triste vicenda è successa a Fabiola Cito, cittadina eritrea di padre italiano. Stando all’estero per oltre un anno, aveva accumulato un debito di 20mila euro e per questo poi è stata sfrattata: aveva chiesto di saldare il suo debito, rateizzandolo, ma la sua richiesta non è stata accettata. Il presidente di Aler, Ettore Isacchini, afferma che la richiesta di rateizzazione all’Aler non è mai arrivata: «Se tengo dentro le persone che, nonostante un lavoro, accumulano 20mila euro di morosità – afferma il presidente di Aler al Giornale di Brescia-, danneggio chi si trova in condizioni peggiori».

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1 COMMENT

  1. Alla signora Fabiola è stato concesso un impiego pubblico (seppur umile), una casa pubblica, ecc
    Ma per fare 20000 euro di arretrato non si è allontanata solo per un anno (20000:12=1666 eu/mese…per appartamento ALER?)..fateci sapere quanto pagava al mese

  2. Evidentemente la morosità complessiva si riferisce a più anni di insolvenze. E allora, se si tratta di una persona sola che ha un lavoro ed a tempo indeterminato, bisognerebbe sapere, aldilà dell’assistenza al fratello, a quali uscite dovesse far fronte e perchè.

  3. Conosco persone in difficoltà che non potendo far fronte alle spese mensili dividono le spese con altre persone condividendo lo stesso tetto… Credo che una persona onesta ed umile se abbia vere necessità di questo tipo valuterebbe anche queste soluzioni seppur poco gratificanti…non manifestando diritti inesistenti e cercando sostentamento dalle tasche dei contribuenti…20000 euro di debito non si creano in un anno su appartamenti a canone agevolato…quindi Cara signora se ne faccia una ragione…

  4. Per chi fosse interessato a capire maggiormente la situazione della signora, maggiori informazioni e un audio sono disponibili sul sito di Radio Onda d’Urto. (causa regole di questo sito non è possibile indicare il collegamento).

  5. Forza magazzinieri diritti per tutti ma dove siete questa ha un debito di ventimila euro in un anno di affitto dove viveva in centro fate una colletta

  6. Fabiola pagava 480 euro al mese in una torre dell’Aler a San Polo, quando non ha pagato le prime mensilità l’affitto è passato in fascia alta, cioè è aumentato ancora, poi Isacchini ha considerato anche circa 5000 euro di spese legali e per il loro legale,oltre agli affitti non pagati quando lei chiedeva di tornare ad un canone sostenibile e di rateizzare (tutto questo è provabile, la domanda è stata fatta attraverso l’assistente sociale del Comune che si occupa degli sfratti). Fabiola ha vissuto un momento difficile, doveva essere aiutata invece che spinta nel baratro, l’Aler non è un proprietario privato, ora questa donna rischia anche di perdere il lavoro

  7. Ma siamo sicuri che a qualcuno interessi la verità? Quando la verità è nota diventa difficile prendersela con chi non ha colpe!

  8. informatevi voi di diritti per tutti.. avete verificato se è esistita veramente “l’emergenza familiare” come ve l’ha raccontata..

  9. Ma dov’è sto tenda? Sono passato anche oggi e non ho visto nulla nè lì nè nei dintorni. Non è che è stata montata per sollevare il caso?

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