Attentati di Parigi, la citazione biblica del don infiamma la polemica politica a Brescia

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Gli attentati di Parigi (128 vittime il bilancio provvisorio) hanno scosso le coscienze di molti, anche nel Bresciano. E su Facebook ne sono nati vibranti polemiche causate ora da incomprensioni, ora mancanza di lucidità, ora da opposti estremismi. Una delle polemiche più dure ha riguardato don Fabio Corazzina, sacerdote bresciano noto per le sue iniziative per la pace.

“#‎Parigi‬ "Guai a chi costruisce una città sul sangue e fonda un castello sull’iniquità" (profeta Abacuc 2,12) Ho fame e sete di giustizia!”. Così ha scritto, citando la Bibbia, don Fabio sul suo Facebook a pochi minuti di distanza dagli attentati. Immediata e durissima la reazione di alcuni rappresentanti del centrodestra bresciano.

“Vergognati e rifletti su quello che sta accadendo”, “Perché "Don" Fabio e i suoi amici buonisti non partono e vanno a predicare la pace nello stato islamico ? Ma avete capito che stanno giystiziando uno per uno gli ostaggi?”, ha commentato l’ex assessore Mario Labolani (Fdi). “Mario – ha risposto Corazzina – vedo che la lucidità non è il tuo forte nemmeno di fronte alla tragedia. Usa pure tutto per darti ragione come fa Salvini ma non mi troverai partner in questo scempio. Devo dirti che mi dispiace. … e poi di cosa devo vergognarmi?”. Ma sulla stessa linea si è posto anche l’ex collega di giunta Giorgio Maione, attuale capogruppo di Forza Italia in Loggia che ha commentato: “Perchè non ti consegni all’Isis? Vergognati”.

Risultato: centinaia di Mi piace, ma anche di commenti polemici. Tanto che don Fabio in mattinata ha pensato di chiarire la sua posizione con un post che pubblichiamo integralmente:

ABACUC nella NOTTE FONDA

… sull’inopportunità di citare Abacuc e sull’ignoranza biblica

Era notte fonda e la notizia degli attacchi di Parigi mi ha sconvolto. Per poco ho ascoltato le notizie poi mi è stato naturale cercare nei profeti e nella Bibbia un conforto trasformato in preghiera. Mi sono quindi riletto il breve testo del profeta Abacuc (3 capitoli) vissuto tra i secoli VII e VI aC nei giorni violenti che prepararono la caduta di Gerusalemme e l’esilio a Babilonia. La frase che ho citato è di questo profeta minore: "Guai a chi costruisce una città sul sangue e ne pone le fondamenta nell’iniquità".

– nel 1° cap il profeta pone la domanda decisiva: "Tu (Dio) dagli occhi così puri

che non puoi vedere il male e non puoi guardare l’iniquità, perché, vedendo i malvagi, taci mentre l’empio ingoia il giusto?"

– nel cap 2° immaginando la risposta di Dio il profeta denuncia guai per chi usa aggressione, arroganza, violenza, inumanità, idolatria e ricorda che la fede paziente nel Dio liberatore è l’unica strada percorribile. "Il giusto vivrà per la sua fede".

– il cap 3° è una preghiera al Dio dell’Alleanza (in forma di lamentazione come era la mia questa notte) che chiude con queste parole: "Ma io gioirò nel Signore, esulterò in Dio mio salvatore. Il Signore Dio è la mia forza, egli rende i miei piedi come quelli delle cerve e sulle alture mi fa camminare".

Ho poi concluso pregando il Magnificat (Luca 1,39-55) perché Dio

"ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia."

Io mi fido di questo Dio!

INOPPORTUNO, SCANDALOSO, FUORI LUOGO, BUONISTA, IDIOTA, FALSIFICATORE, COGLIONE (sono solo alcuni epiteti che mi avete dato nei commenti al post) … vedete voi. Scusatemi se ho turbato la vostra rabbia e paura. So per certo che una città o civiltà, una cultura o religione (Parigi, Roma, Mosca, Washington … l’islam, il cristianesimo, il buddismo …o che altro ) desiderosa di costruire con aggressione, arroganza, violenza, inumanità, idolatria il proprio futuro, … NON HA FUTURO!

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21 Commenti

  1. Cristiani , moderati, citazioni dei profeti… Siamo solo deboli, partono da zone di guerra con i loro eserciti e assaltano le nostre città! Noi discutiamo, parliamo, dichiariamo… Tutto per non prendere coscienza del conflitto in corso. Non è un problema di popoli, religioni o altro: è una guerra. C’è un violento stato nascente (ISIS-Stato Islamico dell’Iraq e Siria) e una pletora di molli paesi europei (UE????) per i quali la difesa è solo una voce di spesa. Chiaro che se, chi fingendosi nazionalista avendo partecipato attivamente a questa gestione scriteriata, si permette pure di dare voce ai propri pensieri, mi chiedo dove andremo a finire.

  2. La Francia di nuovo sotto attacco, come alcuni mesi fa, ma su una scala decisamente più grande. Ancora prima della rivendicazione dell’Isis, per bocca di uno degli attentatori, ferito e catturato, era chiarissimo che si trattasse di un vero atto di guerra che segna una tappa in un percorso di guerra. Non sembra infatti difficile mettere in fila l’attentato all’aereo russo in Egitto, i kamikaze a Beirut e questa serata parigina. Gli elementi rilevanti: si tratta di attacchi a obiettivi qualsiasi (ristorati, teatro, stadio), che chiamano in causa tutta la popolazione, a prescindere dalle convinzioni politiche, dalle religioni professate, dalle professioni svolte. A casaccio.L a dinamica, la logica e le tecniche della guerra vengono portate direttamente nel cuore della metropoli, rompendo – vedremo presto in quale misura – l’illusione che si possa prima o poi tornare alla “normalità” senza dover passare attraverso prove mai sperimentate prima. Noi, popoli e sfruttati dell’Occidente capitalistico, dobbiamo decidere se accettare ancora passivamente di essere portati come bestie al macello dalla strategia folle adottata nell’ultimo quarto di secolo dai “nostri” governanti, che hanno portato guerra dovunque, distruggendo Stati, paesi, civiltà, fino al punto da scatenare una reazione uguale e contraria – altrettanto bestiale e guerrafondaia – che arriva nelle nostre stesse città. Questa non è una conseguenza della pessima o mancata integrazione, non è uno scontro di civiltà con chi non concepisce “la libertà di espressione”; questa è la frustata di ritorno di quanto l’Occidente capitalistico ha fatto dal 1989 in poi, quando “il nemico” comunista è scomparso e la tenuta stessa del sistema ha richiesto ne fosse trovato un altro, anche se solo “di comodo”. L’illusione che la guerra portata altrove fosse solo un videogame da guardare in televisione, asettico, dove un aereo inquadra il bersaglio, sgancia il suo missile e torna via; una dinamica in cui noi non c’entriamo nulla e possiamo restare a guardare tranquilli, seduti in poltrona. Tutto questo è finito. Di certo, nessuno potrà più delegare tutto ai governi, sorprendendosi poi di dover pagare il prezzo di decisioni cui non ha contribuito. Fin qui, infatti, la guerra avveniva altrove, ma condotta dai “nostri”. Oggi ci torna indietro. La “terapia del linguaggio” usata finora, la demonizzazione del nemico per considerarlo un “marziano” cattivo e senza motivazioni logiche, a questo punto non coglie più la realtà delle guerra globale. La “vita normale” cui siamo abituati non esisterà probabilmente più. Prima ce ne rendiamo conto, meglio è. Si tratta di una guerra che non finirà mai fin quando resterà al comando questa classe dirigente, che fa la guerra “fuori” (esponendoci come vittime della vendetta altrui), mentre fa la guerra anche a noi, peggiorando le condizioni di vita della popolazione ed eliminando le conquiste sociali e democratiche di una storia più che secolare.

  3. ma perché il DON HIPPYE non và a predicare un po’ a questi “fratelli che sbagliano” islamisti anziché stare qui ad insegnare a noi a come essere tolleranti e coraggiosi naturalmente secondo il suo PUNTO DI VISTA ? perché non và a convincerli che sterminare innocenti, violentare donne, abusare di bambini è errore e peccato ?

  4. Sarà forse il caso di porsi la “retorica” domanda: cui prodest? Può sembrare sciocco se non addirittura cinico ma, chiediamoci quale può essere l’interesse o la strategia di questi soggetti? L’Europa, la stessa Francia, vede la presenza di settori di persone di etnia araba o di religione mussulmana. Sono ormai svariati milioni che vivono nelle nostre città e case; cosa gli impedisce di organizzarsi o mobilitarsi per denunciare quest’assurda strategia con questa escalation “terroristica-mistic o-religiosa” assurda e irrazionale? Chi sarà mai quel, o quei qualcuno, che hanno tutto l’interesse a scatenare una “guerra” dentro l’Europa? Saranno forse domande stupide e retoriche; comunque ce le dobbiamo porre, che ci piacciano o meno ….quest’è la realtà; quindi? Qualcuno potrebbe dire che questo è un commento “complottista”, ebbene non di complotto si tratta, tutt’altro. Forse il problema consiste nelle assurde disuguaglianze socio-economiche presenti nelle nostre società “grasse e corrotte”; oppure anche nei massacri che l’Occidente ha perseguito e sta ancora perseguendo in altre nazioni e paesi considerati e definiti: “canaglia”. Almeno dal 1989 alcune nazioni occidentali (Usa e Francia stessa in testa) portano e favoriscono continuamente guerre nel Medio Oriente, in Libia, nel centro dell’Africa etc, etc.. . I poveracci che scappano da queste situazioni si lasciano affogare nel Mediterraneo o vengono trasferiti in veri e propri “lager” (i CIE); oppure li si fa schiattare di fatica nei campi a raccogliere pomodori, o altri prodotti ortofrutticoli, per pochi euro; oppure li si mette a pulire il sedere o “badare” ai nostri anziani o a battere sui marciapiedi delle nostre opulente città! Nel mentre si costruisco “muri e barriere” per respingere queste masse di disperati che stanno fuggendo da conflitti e guerre finanziate dalle nostre imprese industriali o multinazionali! Se poi qualche schizzo di questa guerra arriva tra i tavoli dei nostri ristoranti o nei locali in cui andiamo a divertirci, non meravigliamoci! Tutto ciò non dovrà ne potrà mai giustificare questa forma di terrore…. forse sarà solo il caso di capire meglio da dove può nascere questo odio contro l’occidente….. Quindi non è di complotto che si tratta ma di molto, ma molto più! Saluti, …good night and good luck, ne avremo bisogno!

  5. Conoscendo per “spiccata arguzia”i detrattori di don Corazzina, secondo me non hanno neppure provato a capire quello che voleva dire. Le emozioni, i sentimenti di disapprovazione con quanto è drammaticamente avvenuto a Parigi in queste ore non può spegnere il cervello di alcuno, anzi ora più che mai è fondamentale accendere la luce della ragione per non fare di tutta un’erba un fascio, altrimenti, dopo l’attentato terroristico di piazza della Loggia la città di Brescia avrebbe dovuto reagire con la massima intolleranza ed impedire a chi si rifaceva alla nefasta ideologia fascista di diventare rappresentanti delle istituzioni ai vari livelli dello Stato democratico.

  6. La polemica divampa, come sempre in questi casi drammatici. E ci sta che i commenti spazino in tutte le direzioni: matrici ideologiche, ingiustizie sociali, errori dell’Occidente, fanatismo religioso islamico, interessi economici, complottismo e quant’altro. Io sono tra quelli che ha una sensazione strana: non mi riesce di vedere questi giovani terroristi sanguinari e spietati dell’Isis (stranamente molto anzi troppo esperti in comunicazione e propaganda moderne), inseriti organicamente in un progetto di portata storica quale sarebbe appunto la riproposizione del Califfato. Mi sembrano cioè addestrati, con una buona molla di fanatismo, ad allargare rapidamente il clima di terrore e la percezione di insicurezza totale dell’Europa, ma non solo di quella, ad un livello tale da produrre (non saprei in quali termini precisi, soprattutto se militari) una risposta forte, una vera e propria rappresaglia internazionale come quella che seguì allo strano attacco alle Torri Gemelle negli USA. Allora, gli americani con alcuni alleati si sentirono obbligati ad “esportare una certa quantità di democrazia”, molto armata purtroppo e dagli assai scarsi risultati finali. Si arriverà cioè ad un certo punto di non ritorno in cui tutti auspicheranno l’intervento di un redivivo Carlo Martello con le sue truppe per arrestare quella che da tutti sarà percepita come l’invasione arabo-islamica. Ma oggi non ci sono spade e lance, bensì armi terribili e sofisticate. Sì, e per “velocizzare” anche armi nucleari.

  7. Come volevasi dimostrare, Bobo Maroni ha appena dichiarato, evocando una nuova battaglia di Lepanto,: “Serve un leader che sappia unire tutto l’Occidente”. Dall’indipendenza della Padania addirittura all’unità di tutto il mondo occidentale: davvero imprevedibili questi pirotecnicic leghisti.

  8. Poiché il massacro di Parigi è stato effettuato in nome di Allah, vi è da chiedersi perché i cosiddetti "musulmani moderati" non si dissocino pubblicamente dai loro confratelli assassini. Eccesso di "moderazione" o acquiescenza?

  9. Ma il prete progressista è confuso per natura o fa il sibillino per occupare il proscenio e distrarre l\\\\\\\’uditorio dai morti e dai bestiali carnefici?

  10. Bombardare ciecamente la Siria mentre i terroristi Is sono sparsi in tutta Europa che senso ha? Non e’ questa la via. Questa e’la guerra piu’ difficile di sempre. Il nemico non ha collocazioni fisse. Bisognera’ studiare altre, non certo facili, strategie, fondamentale sara’ la forza dell’unione e il coinvolgimento nella lotta di tutti gli islamici moderati.

  11. Don Corazzina, anch’io ho sete di giustizia: una giustizia che voi preti bresciani, a cominciare dal tuo amico Monari, mi negate, su un problema che voi mi avete creato. Rifletti e fatti un esame di coscienza, ammesso che tu e loro l’abbiate (perchè ho constatato che nemmeno sapete che cosa sia quando siete voi a creare problemi!)

  12. La legittima domanda sull utilità di un bombardamento a tappeto della Siria (molto probabile) fa esattamente riflettere su cosa “di diverso” ci possa essere dietro le milizie stragiste dell’Isis.

  13. So per certo che una città o civiltà, una cultura o religione (Parigi, Roma, Mosca, Washington … l’islam, il cristianesimo, il buddismo …o che altro ) desiderosa di costruire con aggressione, arroganza, violenza, inumanità, idolatria il proprio futuro, … NON HA FUTURO! Il vaticano e la chiesa sono la storia di duemila anni a testimoniare IL POTERE!!! Certo, però quando riguarda voi, è un altro discorso…

  14. “La scelta è tra me o Al Qaeda, se si minaccia, se si cerca di destabilizzare, si arriverà alla confusione, a Bin Laden, a gruppuscoli armati. Migliaia di persone invaderanno l’Europa dalla Libia.
    Sarà una crisi mondiale, una catastrofe. Voglio farle capire che la situazione è grave per tutto l’Occidente e tutto il Mediterraneo. Come possono, i dirigenti europei, non capirlo? Il rischio che il terrorismo si estenda su scala planetaria è evidente“. Mu’ammar Gheddafi, assassinato il 20 ottobre 2011 da terroristi armati, finanziati e appoggiati militarmente da una coalizione che comprendeva Belgio, Canada, Danimarca, Italia, Francia, Norvegia, Qatar, Spagna, Regno Unito, USA ed altri.

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