Terrorismo, Bordonali: i maggiori rischi in Lombardia. Chiudere centri islamici

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"Apprendiamo con grande preoccupazione dagli organi di stampa che, nel mese di agosto, il terrorista islamico Salah Abdeslam è passato da Como insieme ad altri pericolosi colleghi. Chiediamo dunque al Governo una attenzione particolare al territorio lombardo. Oltretutto, proprio nei giorni scorsi, una ricerca effettuata dall’Istituto Demoskopika ha tracciato una mappa delle regioni più a rischio di infiltrazione terroristica, posizionando la Lombardia al primo posto assoluto". Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, commentato il pericolo terrorismo in Lombardia.

IN LOMBARDIA 4 CENTRI POTENZIALMENTE PERICOLOSI – "La relazione dell’Antiterrorismo con l’elenco dei centri islamici potenzialmente pericolosi – ha continuato l’assessore – indica che quattro si trovano in Lombardia. Sono quello di via Quaranta e la moschea di viale Jenner a Milano; la moschea Omar Al Faruk di Varese e il centro islamico di via Domenico Pino, proprio a Como. Sono da registrare inoltre i diversi arresti effettuati nei mesi scorsi proprio in Lombardia: l’imam di Zingonia (Bg), l’ex imam di Cremona, il giovane jihadista residente a Vobarno (BS), così come la residenza a Inzago (Mi) della terrorista Fatima".

CHIUDERE LUOGHI DI CULTO A RISCHIO – "Sappiamo – ha concluso Bordonali – che le Forze dell’ordine lavorano quotidianamente per prevenire qualsiasi attacco, ma chiediamo al Governo di fare di più. Chiediamo che vengano chiusi i luoghi di culto islamici considerati a rischio e che vengano inviati in Lombardia altri agenti delle Forze dell’ordine per coprire anche solo parzialmente una carenza stimata in 2.500 unità".

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5 Commenti

  1. Se si vuole la chiusura dei centri islamici allora chiudiamo anche le sedi dei fomentatori di odio che insieme ai fanatici dell’ISIS non fanno altro che gettare benzina sul fuoco. Anche un bambino piccolo oramai ha capito che le religioni sono solo il pretesto per lo sporco gioco degli interessi economici sia del petrolio che della vendita delle armi. I leghisti, quelli che portano a casa la grana con la loro presenza nelle istituzioni continuano a martellarci….convi nti di aver a che fare con gli utili beoti. L’unica speranza è che il buon senso ed un sano studio non facciano rinsavire i loro poveri e sprovveduti elettori

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