Omicidio Raccagni, Beccalossi: sconcertata, fa bene chi spara

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“Ma la vita di un uomo può valere solo 10 anni di galera? E magari anche meno, se si prospettano sconti per buona condotta? Me lo chiedo sconcertata dopo aver appreso l’entità della sentenza pronunciata oggi per criminali assassini di Pietro Raccagni".  Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e Urbanistica  e dirigente di Fratelli d’Italia Viviana Beccalossi, commentando la decisione del Tribunale di Brescia, che ha condannato gli assassini del commerciante di Pontoglio (BS) Pietro Raccagni, ucciso durante una rapina, a pene comprese tra i 10 e i 12 anni di carcere.

“Mi domando – prosegue Viviana Beccalossi- che giustizia sia quella che fa gli sconti ai criminali e magari poi condanna i cittadini chereagiscono e si difendono. Lo dico con ancor più convinzione dopo aver conosciuto personalmente ieri Rodolfo Corazzo, il commerciante milanese che ha sparato ai rapinatori albanesi che minacciavano lui, la moglie e la loro bambina di dieci anni”.

“Ha fatto bene, anzi benissimo, l’orefice di Rodano a sparare a quelli che probabilmente sarebbero stati i suoi carnefici e quelli dei suoi cari. Ha perfettamente ragione Federica Pagani, vedova di Pietro Raccagni –conclude Viviana Beccalossi – a parlare di ingiustizia per una sentenza che ha addirittura ridotto le richieste del Pubblico Ministero. A lei e alla sua famiglia va ancora una volta tutto il mio sostegno personale e quello di Regione Lombardia".

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1 COMMENT

  1. Chi parte da casa con l’intenzione di delinquere è protetto, chi reagisce per paura e per difesa è un delinqunte intenzionale. Cari giudici, fate schifo. non è che vi comportate in questo modo per “pagarvi” la protezione dai banditi?

  2. I giudici applicano ( molto discrezionalmente ) le leggi decise dal Parlamento.
    Ad esempio viene disapplicata nei fatti la seguente Legge 13/02/2006 n.59 (vedasi Vobarno l’altro ieri) :

    « Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa. »

    Con la legge 13 febbraio 2006 n. 59 (“Modifica all’articolo 52 del codice penale in materia di diritto all’autotutela in un privato domicilio.”)[1] è stato aggiunto un comma recante le disposizioni che seguono:

    « Nei casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:

    a) la propria o altrui incolumità;

    b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione.

    La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale.»

    La riforma del 2006 ha introdotto dunque una presunzione assoluta (iuris et de iure) di proporzione fra difesa e offesa, nei casi di reazione avvenuta durante la commissione di delitti di violazione del domicilio ed in presenza di un pericolo di aggressione fisica. Inoltre al domicilio sono equiparati i luoghi di esercizio di attività economiche.

    Requi siti di applicabilità:

    La legittima difesa implica necessariamente un’aggressione e una reazione, sottoposte entrambe a determinate condizioni:
    Aggress ione: Oggetto dell’attacco deve essere un diritto, qualunque esso sia indistintamente, di qualsiasi natura (il codice parla di «offesa»);
    La minaccia al diritto attaccato deve essere ingiusta, ovvero contraria all’ordinamento giuridico;
    Deve sussistere un pericolo attuale: non basta la probabilità di un eventuale accadimento, potendo in tal caso il soggetto leso invocare l’intervento dello Stato.

    Reazione: La reazione deve essere necessaria per salvare il diritto minacciato;
    La reazione deve essere proporzionata all’offesa.

    Per ché operi la presunzione di proporzione è necessario che ci si trovi:
    In uno dei casi previsti dall’articolo 614, commi 1 e 2 c.p.
    Che colui che pone in essere la legittima difesa abbia il diritto di trovarsi in quel luogo
    Che vi sia un pericolo per l’incolumità della persona
    Che la legittima difesa sia operata attraverso un’arma o un altro strumento di coercizione legittimamente detenuto da chi la adopera.

    Perché operi la presunzione devono essere contemporaneamente presenti tutte le suddette condizioni, mentre in assenza di queste è comunque possibile che sia accertata la proporzione fra mezzi di difesa e di offesa.

    L’onere della prova spetta a chi invochi l’istituto, il quale deve dimostrare che la persona offesa si trovava illegittimamente nella altrui proprietà, metteva in atto un pericolo per l’incolumità della persona, e non esistevano mezzi alternativi di difesa. La legittima difesa potrebbe non essere riconosciuta in determinati casi, ad esempio qualori si attacchi (con arma da fuoco o meno) un soggetto alle spalle, oppure durante la fuga di una persona che abbia commesso aggressione o violazione di domicilio, poiché in tal caso mancherebbe il requisito della proporzionalità, come rimarcato dalla sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 23 marzo 2011 n. 11610.

  3. Una norma di buon senso sarebbe quella che ai delinquenti abituali non si applichi nessuna attenuante e nessun sconto di pena. Mi sembra invece che questo governo di saputelli, con i famigerati decreti svuotacarceri, abbia stabilito che si possono applicare anche ai recidivi.

  4. Non è stato in grado di leggere: la Legge venne già modificata su iniziativa della Lega Nord (con 244 sì e 175 no l’aula della Camera ha definitivamente approvato la legge sulla legittima difesa..).
    Per me non è ancora sufficiente……ma comunque viene applicata dalla Magistratura come ne ha voglia: vedasi l’omicida/fuggito dal carcere/ergastolano/ albanese che ha aggredito la famigliola nel milanese…..pur avendo ottenuto gioielli,oro e contanti ha voluto proseguire nella rapina/aggressione.. …per chi si è difeso sparando,dopo essere stato oggetto di colpi d’arma da fuoco è in arrivo l’ipotesi di iscrizione nel registro degli indagati per eccesso di legittima difesa, inoltre gli hanno sequestrato casa ed armi (legalmente acquistate/detenute/ denunciate).
    Guarda te che dobbiamo rendere la vita difficile ai ladri/rapinatori/ecc , non alle persone normali che non fanno danni.
    Comunque i buonisti sono i peggiori, perché se colpiti sono peggiori dei cattivisti.

  5. Dopo aver rubato 4000 euro in contanti, anelli, gioielli, armi, aver minacciato la figlia 11enne di taglio delle dita, un’ora e 20 in balia dei rapinatori……hann o proseguito nell’aggressione sparando…gli è andata bene che è morto uno solo.

  6. Il sostegno personale lo può dare come e quando vuole, ma quelo di Regione Lombardia la Beccalossi se lo deve rimangiare, perchè lì siede da nominata esterna con un costo di 150.000 euro l’anno che potevano non pesare sulle casse pubbliche se si fosse scelto come assessore uno dei consiglieri eletti dal popolo. Se ne stia zitta ogni tanto, per cortesia.

  7. La spensierata signora Beccalossi continua a baioccare con argomenti propagandistici di bassa lega e, intanto, in Lombardia l’80% dei Comuni presenta aree critiche. Si stima che 580000 lombardi siano esposti a possibili frane, alluvioni, smottamenti, esondazioni. Tra le strutture si calcolano 623 scuole, 50 ospedali e cinquemila aziende: eccola la vera “questione sicurezza”!. Abbiamo urbanizzato in zone che dovevano rimanere campi e boschi, il problema è antico e non si può rimediare del tutto, se non affrontando spese esorbitanti. Questo vale, per esempio, per il fiume Seveso che l’anno scorso è esondato per 14 volte: piene ordinarie che però hanno mandato in tilt mezza Milano, o per la Valtellina, di cui ancora ricordiamo la grande alluvione del 1987. Certo, la propaganda spicciola a base di comunicati contro i musulmani o per il diritto all’autodifesa armata costano poco, ma la signora è lautamente pagata per occuparsi territorio e urbanistica: se non è capace, si trovi un lavoro.

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