I padani hanno poco da star tranquilli dopo il rapporto pubblicato dall’Agenzia europea per l’Ambiente che stima che l’Italia sia il Paese con il maggior numero di morti premature a causa dell’inquinamento dell’aria, e che in particolare la Pianura Padana sia quella con la concentrazione maggiore.
Per farla breve, in Pianura Padana la concentrazione di polveri ultrasottili (Pm2,5), sottili (Pm10), a cui si aggiunge l’esposizione al biossido di azoto e all’ozono, è la più alta dell’Unione Europea. Ciò comporta, come è facile intuire, un rischio maggiore per i suoi abitanti che, almeno per quanto riguarda le città di Brescia, Monza, Milano e Torino, spesso sorpassano i 35 giorni di supero delle polveri sottili e ultrasottili.
c’è veramente poco da stare sereni
in realtà si dovrebbe non respirare, ma visto che si morirebbe si respira e si attende di morire
E noi deficienti sgobboni capaci solo di lavorare a testa bassa, ci facciamo ancora costruire discariche sotto il naso, l’inceneritore ha sparato fumo nero per due giorni, l’italcementi ha rifatto le ciminiere per inquinare meno dicevano, le polveri sono aumentate del 500%!! Non lamentiamoci se ci piace farci massacrare la salute!
Mangiate mer da e respirate mer da
Dovremo chiedere i danni agli africani che ci hanno colonizzato e creato questa situazione.
Queste notizie sono deprimenti, vi prego, qualcuno scriva un bel commento pieno di retorica sulla cultura del lavoro, sulla laboriosità padana, sulla magnificenza del nostro modello produttivo, sulla superiorità della nostra civiltà, su quanto sono stati e sono in gamba i nostri imprenditori. Altrimenti si rischia di finire a pensare che siano tutte boiate…
Chiedete i danni alla superiorità lombarda, a quei imprenditori che inquinano
No, li chiediamo agli africani che ci invadono!
andate a c…e
Dai commenti che sotto leggo posso ben capire come si sia portati a sottovalutare il dramma ambientale che ci sta letteralmente soffocando. Quindi, continuiamo a farci del male e a pensare che l’invasione della pianura padana è degli immigrati e non della nube tossica che da anni stiaamo respirando e di come con battute sagaci, ma inutili occupiamo il nostro tempo al posto di alzare la voce e farla sentire nelle strade, nelle piazze, nei luoghi istituzionali a quanti della nostra vita non gliene può fregar di meno perchè hanno tanta di quella grana (compreso i politici di entrambi gli schieramenti che dovrebbero rappresentarci) da lasciarci soli il fine settimana o per mesi interi a goderci questo clima davvero unico e formidabile!!! P.S. Verrebbe quasi da dire, SVEGLIA SOMARI LOMBARDI
Avanti, organizza, vediamo se riesci a fare quello che dici. Ti ricordo che questo problema non c’è da adesso, c’è da una vita e da una vita ci sono state polemiche su polemiche ma, da tutte le parti, nessun fatto. Rimanendo a Brescia, per esempio, dovresti chiudere l’Alfa Acciai e lasciare a casa un po’ di gente, potresti usare la metro e imporla a tutti, chiudere il termoutilizzatore e fare il porta a porta vendendo il riciclato. Ma, già, dopo come farebbe a vivere A2A? Dovrebbe licenziare chi ha il posto fisso e sicuro, mandare a casa i dirigenti messi dal potere, ecc. ecc. E allora dai, le cose giuste tu le sai…
Nell’articolo si parla di rischio maggiore di morti premature. Ma ci ricordano solo qualcosa che è ovvio: viviamo nelle zone con la massima densità di insediamenti industriali, di traffico veicolare, di fonti energetiche inquinanti, di discariche sia omologate che abusive, di cementificazione selvaggia che ha via via decimato i “polmoni” naturali, di dissesto idrogeologico. Quindi, nessuna meraviglia e la certezza che gli interessi economici continueranno a prevalere sulla salute dei cittadini. Alla prossima…
Si’ alla prossima porcata con i buoni auspici di una classe politica trasversalmente responsabile!
Ho letto tanti commenti qui sotto in cui si dice che non si può o non si vuole fare nulla; io una proposta l’avrei: per i prossimi tre mesi nessuno più acquista cibi e bevande il cui contenitore è di plastica.
Se non lo imponi non lo farà nessuno…
E’ vero, è più facile lamentarsi che rinunciare alla plastica.