Divieto di burqa, domenica l’assessore Bordonali ne parla su Rai UNo

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L’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali parteciperà domani, domenica 6 dicembre, alle 14.15 alla trasmissione televisiva ‘L’Arena’ condotta da Massimo Giletti su Rai Uno per presentare le nuove misure di sicurezza che prevedono il divieto d’accesso con burqa e niqab in ospedali e uffici regionali della Lombardia.

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137 Commenti

  1. É già vietato dalla legge italiana: in nessun luogo pubblico si può accedere coprendosi il volto. Cos’à scoperto la Bordonali? L’acqua calda.

  2. Qui da noi è pieno di ingiustizie verso chi non la pensa come noi. Vi conviene quindi andare da un’altra parte, sicuramente farete meno fatica ad integrarvi e ad andare in giro coperti.

  3. É già vietato. Come il passamontagna o il casco integrale. Provate ad entrare in un banca con il passamontagna o con il casco….

  4. Ecco il perchè della sparata, finire in TV nella speranza di farsi ancora un po’ più di propaganda con la speranza di migliorare le posizioni nelle occupazioni della cadrega,

  5. No nel Corano c'è scritto che è OCCIDENTE che deve integrarsi alle nostre usanze, arriverà il giorno quando vi conquisteremo e anche le vostre useranno il burqa…

  6. L’ho già scritto per Rolfi. Sentenza del Consiglio di Stato (la 3076 del 19 giugno 2008) che recita: “Il nostro ordinamento consente che una persona indossi il velo per motivi religiosi o culturali; le esigenze di pubblica sicurezza sono soddisfatte dal divieto di utilizzo in occasione di manifestazioni e dall’obbligo per tali persone di sottoporsi all’identificazione e alla rimozione del velo, ove necessario”. E’l’ultimo riferimento della giurisprudenza in ordine temporale e tiene conto della legislazione vigente. Allora,lo conosce la Sigora Bordonali, oppure insiste in qusto caso solo per motivazioni evidentemente discriminatorie, xenofobe e propagandistiche ?

  7. Tranquillo, siamo in tanti ad avere più paura dei lehgisti che dei beduins, come li chiama lei, anche perchè ci hanno già fatto vedere cosa avevano in mente. E poi spieghi alla sua amica Bordonali che chi si occupa seriamente di politica (visto che le paghiamo più di 10 mila euro al mse di stipendio) deve almeno informarsi prima di parlare: è un obbligo, non un optional.

  8. Purtroppo la legge 152/75 art.5 che vieta di circolare in modo irriconoscibile è stata vanificata da varie sentenze che non hanno tenuto conto che ritenere il burqa-niqab un giustificato motivo in quanto non è un mezzo finalizzato a non farsi riconoscere,senza valutare che cosi’ hanno creato un privilegio di sesso, razza e religione lesivo dell’uguaglianza di cui all’art. 3 costituzione, è stata una vera ingiustizia nei confronti della nostra tradizione basata sul vivere a volto scoperto riconoscendoci tutti. Questo divieto dovrebbe però essere attivato non solo in Italia ma in tutta Europa dopo che la Corte Europea dei Diritti dell’uomo lo ha definito lesivo dei diritti altrui, in quanto la dissimulazione del volto rendendo difficoltoso il rapporto con gli altri lede il diritto altrui (il nostro) di vivere in uno spazio dove la vita è facilitata: Bene fa questa consigliera a vietarlo e lo dovrebbe fare anche il Governo e l’Europa intera

  9. Purtroppo la legge 152/75 art.5 che vieta di circolare in modo irriconoscibile è stata vanificata da varie sentenze che non hanno tenuto conto che ritenere il burqa-niqab un giustificato motivo in quanto non è un mezzo finalizzato a non farsi riconoscere,senza valutare che cosi’ hanno creato un privilegio di sesso, razza e religione lesivo dell’uguaglianza di cui all’art. 3 costituzione, è stata una vera ingiustizia nei confronti della nostra tradizione basata sul vivere a volto scoperto riconoscendoci tutti. Questo divieto dovrebbe però essere attivato non solo in Italia ma in tutta Europa dopo che la Corte Europea dei Diritti dell’uomo lo ha definito lesivo dei diritti altrui, in quanto la dissimulazione del volto rendendo difficoltoso il rapporto con gli altri lede il diritto altrui (il nostro) di vivere in uno spazio dove la vita è facilitata: Bene fa questa consigliera a vietarlo e lo dovrebbe fare anche il Governo e l’Europa intera

  10. Per precauzione mi sono procurato un nuovo scovolino ed il suo liquido per non rovinare la rigatura…prima o poi servirà: è meglio che tutto funzioni alla perfezione.

  11. ma qualcuno, leghisti a parte, è veramente così fesso da credere che un’ipotetica terrorista andrebbe in giro completamente velata in un ambiente dove salterebbe all’occhio più di una zebra arancione? Raga, se la nostra sicurezza è in mano a gonzi del genere siamo veramente a rischio!

  12. Purtroppo anche questa mattina in cso Magenta una donna completamente velata.
    Se io andassi a spasso per il centro con un casco integrale verrei fermata immediatamente per il riconoscimento e giustamente.
    Loro non si possono toccare sempre due pesi e due misure

  13. Mah forse non pensa che si noterebbe perchè coperta ma, in ogni caso, non la riconosceresti, quindi è come non vederla perchè non la puoi riconoscere, caro Mah… che dai dei fessi ai leghisti…. Altro che sicurezza in questa maniera….

  14. “Purtroppo anche questa mattina in cso Magenta una donna completamente velata”

    Perchè purtroppo? Le ha arrecato per caso qualche danno la donna velata?

    “Se io andassi a spasso per il centro con un casco integrale verrei fermata immediatamente per il riconoscimento e giustamente. Loro non si possono toccare sempre due pesi e due misure”

    E chi lo dice che non si possono toccare? Per quanto ne sappiamo noi anche quella donna potrebbe essere stata fermata da una pattuglia e aver mostrato il volto e dato le proprie generalità. Il colmo è che la gente non vuole le velate nel paese delle veline.

  15. Un donna velata mi fa pietà, per l’umiliazione inferta a tutte le donne. Perché coprire? Che vergogna c’é nell’essere donna? Ma non si risolve con leggi o veti: si rischia di impedire a queste donne di uscire di casa. Sarebbe ancora peggio per loro: meglio vederle e che loro vedano noi. E che un po’ alla volta gettino il velo.

  16. Islam oscurantista, certo. Ma ricordo i tempi in cui le donne cattoliche non potevano entrare in Chiesa se non a capo velato o venivano escluse dalle funzioni se vestite con abiti a maniche corte, con gonne non abbastanza lunghe e persino con abiti di colore sgargiante. Ci si richiamava, allora, alla tradizione o almeno al rispetto per un luogo sacro. Poi è arrivata la civiltà, le canzoncine in Chiesa tipo Sanremo, le chitarre e la batteria, i coretti simil-gospel. Nel frattempo era pure scomparso il latino come lingia ufficiale dela Chiesa. Loro, gli oscuranisti, sono un miliardo e mezzo di fedeli veri che pregano tre volte al giorno, tutti uniti e in ginocchio, dagli emiri ai poveracci diseredati. Noi, quelli assai civili, abbiamo le Chiese vuote ed il Vangelo o la Bibbia che da lustri sono scomparsi dalle case (e dai pensieri dei pseudo-cattolici o cristiani), occupate sempre meno da famiglie definibili tali. Mah, vedete un po’ voi dove stiamo andando alal faccia dell’oscurantismo…

  17. dove stiamo andando non lo so ma per fortuna ci allontaniamo dal medioevo che tutte le religioni auspicano, soprattutto (ma non solo) l’islam

  18. Nessuno, credo, abbia niente da obiettare se le donne musulmane vogliono coprirsi solo il capo con fazzoletti, che oltretutto le imbruttiscono. Diverso è se coprono anche il volto, perchè questo crea senso di paura non solo nei confronti degli adulti ma soprattutto dei bambini, oltre a rendere non solo difficoltoso ma addirittura impossibile il riconoscimento. Se i diritti inviolabili dell’uomo hanno valore anche per gli italiani allora la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo bocciando un ricorso di una francese musulmana contro la legge francese che vieta i burqa-niqab ha definito la dissimulazione del volto lesiva dei diritti altrui in quanto rendendo difficoltoso il rapporto con gli altri, lede il diritto altrui di vivere in uno spazio dove la vita comune è facilitata. Speriamo che tutte le Autorità competenti, italiane ed Europee ivi compreso la Magistastura, ne prendano atto e vietino Burqa e Niqab in Italia e in Europa garantendo ai propri cittadini il diritto di vivere in uno spazio dove la vita comune è facilitata oggi compromesso e violato dalla libera circolazione di Burqa-Niqab in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico sia interno che esterno, COME STABILITO DALLA SENTENZA DELLA CORTE EDU

  19. Che burqa e niqab rendano indirettamente difficile o compromesso il rapporto con gli altri e limitino la vita comune rientra nelle illazioni pindariche tradotte poi in azzeccagarbugliese (linguaggio corrente in uso agli avvocati). E poi, lei Tina, ci dica quante donne con burqua o niqab ha visto nella sua vita e poi ci dica dove e quando. Così capiamo meglio anche le sue vere intenzioni.

  20. Le donne in Burqa o meglio in Niqab sono presenti in ogni città italiana, a Milano, a Roma e anche nella mia città nei supermercati e nelle strade e soprattutto nei parchi dove i bambini impauriti si rifugiano tra le braccia dei genitori. Le forze dell’ordine pare non possano intervenire perchè la legge 152/75 ART.5 per una interpretazione di varti giudici non sia applicabile nei confronti del b urqa-niqab anche se i nostri politici cadono dalle nuvole in merito a questo problema tanto sentito. Io NON SONO UN AVVOCATO SONO SEMPLICEMENTE UNA NONNA spaventata ed arrabbiata che vede nel burqa e niqab la fine di tanti sforzi fatti nel nostro Paese per la dignità della donna e cercando informazioni in internet ha trovato un documento dell’AIC ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTITUZIONALISTI che spiega bene tutto il percorso sul caso SAS C.FRANCIA circa un ricorso contro la legge francese che vieta il Burqa-Niqab e riporta le motivazioni anche della Sentenza della Corte Europea Diritti dell’Uomo con cui boccia il ricorso di questa musulmana frasncese perche la dissimulazione del volto rendendo difficoltoso il rapporto con gli altri lede il diritto altrui di vivere in uno spazio dove la vita comune è facilitata: pIACCIA O NON PIACCIA QUESTA è QUANTO EMERGE E TUTTI LO POSSONO VERIFICARE. COME NONNA, MAMMA E DONNA IO SPERO SOLO CHE VENGA VIETATA QUESTA PRIGIONE AMBULANTE che spaventa e ora sappiamo che lede i diritti altrui

  21. Abbiamo capito: una prigione ambulante che la spaventa e lede i suoi diritti. Ma non ci ha risposto a quante donne ha visto con burqa o niqab, quando e dove nella sua vita. E poi ci racconti bene cosa ha provato e ci descriva quegli attimi, per lei, di terrore. Se non ce lo racconta, allora lasci perdere la sua “guerra santa” ideolgica e strumentale. Perchè in tanti abbiamo paura degli altri non perchè indossano burqa o niqab, ma perchè sono quelli che sottraggono alle casse dello Stato (le nostre) più di 300 miliardi di euro l’anno tra evasione fiscale, economia sommersa non tassata e corruzione. Anche loro si nascondono, non si fanno vedere e a noi, persone oneste, fanno paura perchè rubano i nostri soldi. Ci pensi…

  22. Ne ho incontrata proprio una all’Ipercoop della mia citta 1 settimana fa ma basta anche una sola DONNA IN BURQA o Niqab che circola per una CITTà A LEDERE I DIRITTI ALTRUI DI TUTTI COLORO CHE INCONTRA. Ma di che guerra santa parla? La nostra religione cattolica indica al 5′ comandamento di non uccidere e la nostra Costituzione ci insegna a RIPUDIARE LA GUERRA. Per fortuna sono NATA POCO DOPO LA GUERRA E HO CONOSCIUTO LA MISERIA MA FORTUNATAMENTE NON LA GUERRA E NON VORREI MAI nè viverla nè che la possano vivere le mie nipotine. Certo è demoralizzante pensare di come i nostri diritti siano cosi’ poco tutelati,e che non si possa nemmeno esprimere i propri pensieri, dopo che in passato tanto si è fatto per la dignità della donna in questo Paese e esista una Carta dei Valori cittadinanza e integrazione emanata da un Governo di sinistra il DM 23/4/2007 CHE ALL’ART. 26 indica “….Non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perchè ciò impedisce il riconoscimento della persona e la ostacola ad entrare in rapporto con gli altri”. Scusate il disturbo, arrivederci e grazie

  23. Solidarizzo in pieno con Tina C.
    Lo vada a chiedere Lei ai bambini che si rifugiano fra le braccia delle mamme quando vedono queste orrende cappe nere .Lo chieda a loro “perchè avete paura?”

  24. Mai vista una donna con il burqa o il niqab, non solo a Brescia ma nemmeno a Roma, Firenze, Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Napoli, Ancona, Pescara, Bari: tutte grandi città che nel 2015 ho più volte frequentato per lavoro. Sono sfortunato, e mi scuso, perchè vorrei provare anch’io da vicino questa sensazione di paura e tutta questa palese violazione lesiva dei diritti altrui. Accetto segnalazioni, ovviamente, da tutti i letttori.

  25. Evidentemente lei non frequenta i mercati o i supermercati dove è piu’ facile vederle. A Milano le hostess del padiglione dello Yemen all’EXPO erano in Niqab( erano riportate persino sui giornali) e in collegamenti TV si sono viste passare proprio a Milano con bambino in carrozzina e marito al seguito. A Roma proprio in questi giorni in TV mentre la giornalista mostrava le misure di sicurezza per il Giubileo ecco passare come per incanto una donna in NIQAB sotto braccio al Compagno. A BOLOGNA a detta dei vicini in TV la moglie del presunto Jhadista che pare sia stato espulso, indossava IL NIQAB. LA giovane della provincia di Milano convertita all’islam e che ora sembra sia in SIRIA indossava questa copertura integrale. Anche se obiettivamente rispetto a 2 anni fa quando crescevano come funghi, oggi sono molto meno numerose,ma ci sono ancora eccome. Grazie al cielo provare paura non è un reato ed è una sensazione soggettiva, indossare questa copertura integrale a detta della Corte Europea dei Diritti dell’uomo invece lede i diritti dell’uomo, e se davvero i diritti inviolabili dell’uomo hanno valore e non sono una bufala, allora questi Burqa e Niqab dovrebbero essere vietati senza se e senza ma non solo in Italia ma in tutta Europa o no?

  26. Ironia spicciola e fuori luogo. (Peraltro basta muoversi al Carmine, per vederne due che accompagnano i figli a scuola). C’è solo da chiedersi perché agli stranieri è concesso ciò che agli italiani è proibito. lei crede davvero che quelle donne si bardino a quel modo per scelta loro? Ad ogni modo, crede che questa sia una tradizione “culturale” da fare nostra?

  27. Provo ad accennare un ragionamento che, prescindendo dal pure importante dibattito sulle implicazioni del velo integrale (imposizione patriarcale o affermazione dell’identità e strumento di autotutela?). L’uso del niqab è, almeno per ora, estremamente raro e non credo che si diffonderebbe molto se fosse consentito; chi vi si oppone lo fa innanzitutto in nome della “sicurezza”; se si ritiene pericolosa la persona che lo indossa, mi pare che possa essere un ottimo sistema per individuare agevolmente i soggetti a rischio e sorvegliarli adeguatamente, al contrario una terrorista vestita all’occidentale non dà nell’occhio e può agire più facilmente. Un ragionamento simile può essere fatto per le moschee: luoghi di culto regolari sufficienti a soddisfare le esigenze delle comunità islamiche sono facilmente controllabili e dovrebbero, quindi, essere ben accette, mentre si deve evitare la diffusione di luoghi di preghiera “informali”, il formarsi di piccoli gruppi instabili e difficilmente individuabili. Certo, affrontare i problemi razionalmente richiede impegno, mentre certi politicanti pensano solo a trarre facile reddito elettorale seminando paura e odio.

  28. Finalmente adesso so dove sono: al Carmine, ce ne sono due che accompagnano i figli a scuola. Prometto che andrò a vederle in nome dei diritti violati, come dice la Corte Europea dei diritti dell’uomo. Poi, mentre torno a casa, mi guardo intorno: posti di lavoro polverizzati, disoccupazione giovanile quasi al 50%, sistema di welfare dissolto, sanità sempre più privatizzata, assistenza sociale ridotta, diritto allo studio al minimo, risparmi all’osso, prezzi alle stelle, consumi ridotti, poche speranze, tanti rimpianti, tanti mal di pancia. Già, quasi quasi mi dimenticavo che ero a caccia di donne velate con burqua o niqab.

  29. No, No, non è solo un problema di sicurezza. Sarà anche a causa della mia anziana età ma quando ho incontrato per la prima volta al mercato della mia città molti anni fa una donna in Niqab che poi successivamente ho visto aumentare di settimana in settimana, non ho provato solo paura, e tanta, e il sentimento di paura è soggettivo e forse incontestabile, ma anche perchè ho visto di colpo annullati tutti gli sforzi fatti nel nostro Paese per la dignità della donna sovvertiti da questa prigione ambulante ma ho provato sgomento e preoccupazione che proprio la nostra tradizione occidentale di vivere a volto scoperto riconoscendoci tutti venisse di colpo calpestata da questa nuova realtà. Mi sono chiesta dove fossero finite tutte le forze politiche e le femministe silenti su questa tragica realtà: E quando ho letto che proprio un Governo di sinistra ha emanato la Carta dei Valori di cittadinanza e integrazione DM 23/4/2007 CHE è quanto di piu’ bello sia stato scritto dopo la costituzione ho avuto un sospiro di sollievo. Questa Carta dei valori tratta temi importanti ed evidenzia pratiche che l’Italia non accetta, come la poligamia, l’infibulazione ecc:ecc: e all’art. 26 indica anche che non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perchè ciò impedisce il riconoscimento della persona e la ostacola nell’entrare in rapporto con gli altri. Purtroppo questa CARTADEI VALORI NON HA AVUTO SEGUITO E I BURQA o meglio i NIQAB continuano a circolare nonostante L’ITALIA in questa CARTAdei valori li definisca INACCETTABILI. Ben venga allora LA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO che in una causa con la FRANCIA LI DEFINISCE LESIVI DEI DIRITTI ALTRUI (I NOSTRI). BURQA E NIQAB ANDREBBERO VIETATI IN ITALIA e in EUROPA non solo per motivi di sicurezza ma soprattutto perchè ledono anche i diritti altrui, o sbaglio?

  30. Alo pseudo liutaio non va mai bene niente, sempre precisino, sempre probeduins, sempre contro questo e contro quello, mai contro se stesso (visto che non è nato ieri qualche responsabilità c’è l’ha pure lui)……ma conmunque anche lui a suo tempo ( e per colpa dei suoi amichetti) spetterà una bella bodybag….contento lui….

  31. Caspita, che grande ironia! Lei affermava di non averle mai viste e si chiedeva dove fossero. Le è stato risposto. Lei al contrario non si esprime sulle domande che le sono state poste, ma, in compenso applica il metodo del “benaltrismo”.
    Dubi to che quando non applica la tecnica del copia e incolla lei sappia essere coerente con i ragionamenti. Mi domando da dove derivi la sua convinzione di avere la verità in tasca, la stessa verità che possedeva quando faceva l’italiano dei valori e che possiede ora da grillino (per tacere delle militanze precedenti). Tutto cambia, tranne una cosa: la sua presunzione (di superiorità).

  32. Solite risposte da grillino petulant…ops parlante! Continua a piangerti addosso, vorrei proprio sapere se davvero crede che la situazione sia tanto diversa da dieci anni fa. Dai da brao

  33. Cara Signora, Le Carte, le Convenzioni e quant’altro sottoscritti dai governi, nella pratica, sono carta straccia, puntualmente ignorati o aggirati secondo le convenienze, basti pensare alla nostra bellissima Costituzione, piegata e devastata dai veri sovversivi di destra o sedicenti di sinistra. Quanto alla dignità e ai diritti delle donne, prima di occuparci del problema del Niqab, che riguarda una percentuale infima della popolazione femminile, faremmo meglio a batterci perché le donne (quelle italiane innanzitutto, come piacerebbe a certa politica) abbiano finalmente l’autodeterminazione sui loro corpi e sulle loro funzioni sociali, a partire da quella riproduttiva con dall’eliminazione del grottesco fenomeno dell’obiezione di coscienza dei medici fanatici cattolici e dall’effettivo rispetto dei diritti all’eguaglianza e delle garanzie sui posti di lavoro. Ma su questi temi, curiosamente, chi denuncia con più veemenza la sciagura del niqab tace o è connivente, persino protagonista, della discriminazione contro le donne. Personalmente, ritengo che tutte le religioni siano una sciagura e non preferisco certo un integralista musulmano ad uno cristiano, ma provo un certo ribrezzo per i politicanti opportunisti, falsi difensori dei diritti e propalatori di odio.

  34. Assolutamente no, dovrebbero scegliere un’altra professione. Personalmente, per molti aspetti, mi sarebbe piaciuto dedicarmi alla vita militare o anche lavorare nelle Forze dell’Ordine e ne avrei avuto la possibilità, ma essendo cosciente che avrei potuto trovarmi nella condizione di dovere obbedire ad ordini contrari alla mia coscienza ho fatto altro. Pensandoci, trovo piuttosto singolare che tra chi esercita la professione medica gli obbiettori siano tanto numerosi da violare un diritto riconosciuto dalla Legge, mentre in altre categorie nessuno si sogna di obbiettare alcunché in nome della propria fede religiosa, nonostante le contraddizioni tra fede e realtà lavorativa siano infinite.

  35. Credo invece che proprio quello del Burqa-Niqab sia, non un problema, ma il problema, che in questo momento sarebbe da anteporre su tutti gli altri non ancora risolti nella nostra democrazia proprio per quanto riguarda le donne e non solo. Burqa e Niqab fanno parte di una civiltà islamica in cui prevale la teocrazia, cioè sono i diritti o i versetti del Corano che si applicano alla vita civile come una sorta di codice civile. Mentre da noi Stato e religione sono distinti e separati,e in nome della laicità ci sono stati contrasti civili nei confronti della nostra religione, nell’islam il Corano e i suoi versetti pare fungano da codice religioso e civile. Per caso avete letto cosa indica il Corano nei confronti della donna? Che è da considerarsi inferiore, che se non ubbidisce si può picchiare, che può essere ripudiata 2 volte, e poi c’è la discriminatoria poligamia per soli uomini che possono avere fino a 4 mogli. Se non siamo capaci di vietare il burqa e niqab, che ne sarà di noi quando regalando loro cosi’ ingiustamente e superficialmente cittadinanza o IUS SOLI, diventeranno maggioranza in Italia o in Europa? Saranno altrettanto comprensivi nei nostri confronti oppure non si faranno scrupoli e sostituiranno la nostra Costituzione col Corano? Non sarebbe ora di domandarselo prima che sia troppo tardi e prima di destinare i nostri figli o nipoti verso un poco democratico futuro islamico?

  36. Ragionamento aberrante. Lei è per il pensiero unico! Chi non condivide ordini immorali non deve arrendersi, ma opporsi a quegli ordini e contrastarli, anche se causano delle conseguenze negative. Ai tempi della Resistenza che cosa avrebbero dovuto fare i partigiani? Gli ignavi? La fuga dai problemi non li risolve.

  37. Tina,ma guardi che si scontra COn un muro di gommai radical chic non ammetterebberio mai che si sbagliano,neanche se gli fanno esplodere la figlia………….. .

  38. Me ne sono accorta che mi sto scontrando contro un muro di gomma. Ma è cosi’ da sermpre e da troppo tempo. Fare una legge che vieti efficacemente i Burqa e Niqab ma che anche nelle Moschee o pseudo tali vengano predicati i tanti versetti di odio e morte contro i miscredenti e gli infedeli e di discriminazione delle donne ritenute inferiori e da picchiare, sarebbe doveroso venisse fatto sia dalla sinistra (che queste brutalità le ha evidenziate tutte nere su bianco nella Carta dei Valori di cittadinanza e integrazione DM 23//4/2007, SEGNO EVIDENTE CHE IL CONTENUTO DEL CORANO LO HANNO LETTO BENE) ma anche dal centro e dalla destra che sono stati silenti per troppo tempo SOTTOVALUTANDO QUESTO PROBLEMA. Ben venga se la Lega adesso prende a cuore questo problema. E’ da apprezzare,da ringraziare e da applaudire. Burqa e Niqab non andrebbero però vietati solo negli ospedali e nei luoghi pubblici, ma anche per strada e nei giardini. Perchè senza stancarsi di ribadirlo ledono i diritti altrui come stabilito dalla Corte Europea Diritti dell’Uomo.

  39. Siamo nel 2016. L’Italia ha recepito quanto previsto dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Infatti, il Parlamento ha approvato una legge che vieta burqa e niqab dovunque: ospedali, scuole, giardini, strade, qualsiasi luogo pubblico. Chi poi nelle moschee legga versetti del Corano che richiamino la guerra santa contro gli infedeli cristiani, può essere arrestato in flagranza ed incorre in sanzioni penali attraverso rito abbreviato. Sistemata questa priorità, a cosa ci dedichiamo ? Partiamo dall’abolizione, con legge costituzionale, del diritto a professare la religione islamica ? Oppure chiudiamo tutte le moschee ? E inibire l’accesso alla sanità ed alla scuola pubblica a tutti coloro che si professano musulmani, salvo reintegrarli se si convertono ad una delle religioni cristiane ? In alternativa, stabiliamo comunque delle quote fisse massime di residenti musulmani in Italia e provvediamo all’espulsione immediata di coloro che eccedono tale limite. Comunque vada, obblighiamo almeno tutti gli islamici residenti in Italia a cucirsi sugli abiti che indossano una mezzaluna rossa con stella, così li identifichiamo bene. E stavolta, ci siamo.

  40. E affrontare il problema sul piano della civiltà lasciando da parte le religioni? Se una religione, qualsiasi, aizza alla violenza e alla morte, limita le libertà fondamentali dell’uomo e della donna, non dovrebbe essere professata in un paese civile e laico.

  41. Le tue elucubrazioni sono prive di qualunque base di ragionamento. te ne vai per la tangente disseminando idiozie, anziché argomenti.

  42. PROPRIO NEL GIORNO IN CUI SI CELEBRANO I DIRITTI INVIOLABILI DELL’UOMO ecco apparire nei TG la notizia che Burqa e Niqab vengono vietati in Regione Lombardia. Bravissima Regione Lombardia, peccato che io viva in un’altra Regione. Speriamo che si adoperino anche a livello nazionale ed Europeo per avere questo divieto in tutta Italia e in tutta Europa. Quanto alla libertà di religione, non pare proprio essere totalmente libera come ci vogliono far credere. Infatti nell’art. 9 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo al 2′ COMMA PARE emergere che la LIBERTà DI RELIGIONE possa essere limitata quando è in gioco LA SICUREZZA, L’ORDINE PUBBLICO, I DIRITTI ALTRUI, ecc.ecc. Non sarebbe doveroso allora, anche per evitare discriminazioni, che tutte le Religioni venissero analizzate dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per verificare e vietare le eventuali lesioni dei diritti umani. Sono certa che se si facesse, del contenuto del Corano ne verrebbe eliminato non poco. C’è da chiedersi, dato che concedere cittadinanza italiana non è nè un diritto nè un dovere costituzionale, come si possa regalare cittadinanza italiana a chi professa il Corano il cui contenuto è in tanta parte è incompatibile con la nostra democrazia e civiltà? Intanto la Regione Lombardia sta cominciando a tutelare i propri cittadini, speriamo bene trascini anche le altre.

  43. Contenuto deliberatamente delirante e ironicamente profetico: quelle descritte sono le prospettive di chi vuole una escalation delle discriminazioni, delle esclusioni e delle ghettizzazioni in un paese, laico, civile e democratico quale è l’Italia. O magari, lo era…

  44. Se tutte le religioni venissero analizzate nei loro contenuti forse la smetterebbero di giustificare le brutalità contenute nel Corano sostenendo che esistono anche nelle altre religioni. A che serve poi la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, se non a tutelare i diritti da tutti coloro che li vogliono calpestare? Oppure i diritti dell’uomo valgono solo per gli altri e non per noi? Come quando in TV sostengono che i terroristi di Parigi erano cittadini francesi. Ancora peggio, significa che hanno sbagliato a dar loro cittadinanza e che certe persone non sono integrabili, O SBAGLIO?

  45. Troppo comodo dire concordo due volte, articola un pensiero un po’ più complesso, è facile pendere dalle labbra altrui, delegare gli altri delle funzioni cerebrali e restare inerti. Complimenti

  46. Deuteronomio 22, 28
    Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, l’afferra e pecca con lei e sono colti in flagrante, l’uomo che ha peccato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d’argento; essa sarà sua moglie, per il fatto che egli l’ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.

  47. Perchè, devo ripeterti le cose che ha detto Tina? A volte e con certe persone soprattutto, “il silenzio vale più delle parole”…

  48. I commenti sono utili per portare un valore aggiunto a una notizia, un punto di vista, interessante infatti il commento di Tina. Se non hai niente di più da dire rispetto a quello detto da Tina non sei obbligato a commentare, anche perchè lo dici proprio tu che il silenzio vale più di mille parole

  49. E poi, noto che non conosci la canzone che ho citato, che titolava “Il silenzio vale più delle parole”, dato probabilmente la tua giovane età. Tina, e altri come me, sicuramente se la ricorderanno…

  50. Ti arrampichi sugli specchi la realtà è che il tuo commento aveva poca utilità. Ti ho spinto oltre, sei arrivata pure a citare una canzone riportando alla luce pezzi di cultura del passato ma mai passata, vedi che se ti impegni poi ce la fai. Non ringraziarmi per questo, è stato un piacere per me.

  51. SE, nonostante nella nostra democrazia, Stato e Religione siano per Costituzione distinti e separati, non si può negare che il nostro passato si sia CARATTERIZZATO NEL TENTARE DI NON FAR INTROMETTERE TROPPO LA NOSTRA RELIGIONE NELLA LAICITA’ DELLO STATO E NELLA VITA DELLE PERSONE, e da noi c’è il diritto di credere o non credere, di cambiare persino religione senza essere condannati per questo a morte. Ebbene questo diritto lo perderemmo certamente se con regali facili e superficiali come la cittadinanza o lo IUS SOLI CONSENTISSIMO DI FAR DIVENTARE MAGGIORANZA GLI ISLAMICI!?. NEL LORO CORANO, BASTA LEGGERE LA COPERTINA DEL CORANO SPIEGATO DA MAGDI CRISTIANO ALLAM dove viene riportato UN VERSETTO INEQUIVOCABILE E TERRORIZZANTE “GETTERò IL TERRORE NEL CUORE DEI MISCREDENTI: COLPITELI TRA CAPO E COLLO(…) nON SIETE CERTO VOI CHE LI AVETE UCCISI: é ALLAH CHE LI HA UCCISI” SEMBRA PROPRIO QUELLO CHE METTONO IN PRATICA I TAGLIAGOLE DELL’ISIS o no ? Sarebbe bene discuterne, tanto per sapere come la pensano su questo i musulmani moderati se come dicono pare esistano? Nessuno nega che in tutte le religioni ci possano essere negatività ma mentre a noi è stato insegnato tramite il 5′ comandamento “NON UCCIDERE” e chiunque lo fa non lo fa certamente per insegnamento di Dio. Nell’ISLAM PARE PROPRIO essere ALLAH AD INCITARE E FARLO, O NO? Come si può regalare cittadinanza italiana a chi non prende le distanze da questi versetti? Questo vorremmo sapere dal nostro Stato? Io non vorrei destinare per ignoranza le mie nipotine nè sotto a un Burqa nè sotto a un terrorizzante futuro islamico: Sbaglio?

  52. “Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza”. Lo disse Socrate, che era un filosofo e non era nè cristiano nè islamico, ma aveva le idee chiare, molto chiare.

  53. Infatti, e pare che il commentatore che mi critica sia anche così alto nella sua kultura da giudicare un commento di “poca utilità”.

  54. Il Ministro della Giustizia, si legge sui quotidiani, sembra sia seccato per la decisione della Lombardia di vietare i Burqa e Niqab, in quanto la legge già esiste ED è solo una strumentalizzazione? Si dovrebbe allora informare bene perchè la legge 152/75 art. 5 per interpretazione di alcuni giudici e anche per sentenza del Consiglio di Stato la n. 3076/2008 visibile a tutti in internet, pare non sia per loro interpretazione applicabile ai Burqa e Niqab.
    Non è il solo però ad aver pensato che il nostro Paese fosse già dotato di una chiara legge che vieta a tutti di circolare in modo irriconoscibile, soprattutto leggendo il testo della legge 152/75, ART. 5 che indica:”E’ vietato l’uso di caschi protettivi o di qualunque altro mezzo ATTO a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivO”. La maggior parte delle persone leggendo questa legge, darebbe alle parole “Mezzo Atto” il significato di “Mezzo adatto, mezzo idoneo, come si legge anche sul vocabolario” ed allora Burqa e Niqab sono o non sono un mezzo adatto, idoneo a rendere difficoltoso il riconoscimento in luogo pubblico o aperto al pubblico? Certo che si’. Non solo rende difficoltoso ma addirittura impossibile il riconoscimento. Invece il Consiglio di Stato pare aver dato alle parole “Mezzo atto” il significato di “Mezzo finalizzato” e secondo loro Burqa e Niqab non sono un mezzo che viene indossato col fine di non farsi riconoscere, ma sono attuazione di una tradizione di determinate culture: In pratica per il Consiglio di Stato Burqa e Niqab non violano questa legge ed è forse per questo che le forze dell’ordine non possono intervenire!?
    Sbagl ierò ma io ritengo questa interpretazione profondamente ingiusta perchè mette queste persone su un gradino superiore rispetto a noi creando una sorta di privilegio, di distinzione di sesso, razza e religione lesivo del principio di uguaglianza di cui all’art.3 costituzione, che non consente privilegi nè di sesso, nè di razza, nè di religione, e parrebbe quindi essere una discriminazione al contrario verso la nostra tradizione basata sul circolare a volto scoperto riconoscendoci tutti.
    Speriamo allora che questo Governo faccia chiarezza cambiando in questa legge la parola atto con le parole “ADATTO o IDONEO” e la arricchisca con la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in favore della Francia che definisce questi Burqa e Niqab lesivi dei DIRITTI ALTRUI. Sbaglio?

  55. Ci fa piacere che lei citi il Consiglio di Stato, che in una sua sentenza fa non poco luce sul tema che si dibatte: non a caso lei ritiene “ingiusta” la decisione presa nientemeno da un Organo ausliario del Governo della nazione in sede giurisdizionale. Poiché il Consiglio di Stato, secondo la Costituzione, è in posizione di terzietà nell’esprimere un parere, forse lei dovrebbe farsene una ragione, da cittadina italiana, anziché insistere nelle sue elucubrazioni. Dura lex, sed lex… Sbaglio ?

  56. Sarebbe interessante invece sapere, se il potere discrezionale dei Giudici possa essere o meno costituzionale,visto che può generare disuguaglianze e disparità di trattamento e se sia previsto o meno dalla Costituzione. Nella nostra democrazia mi pare mancare una garanzia affinchè la sovranità del popolo possa essere assicurata e che pare sancita nel capitolo XVIII della Costituzione, cioè che la Costituzione deve essere fedelmente osservata come legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli ORGANI DELLO STATO(Parlamento e Magistratura ecc.). I LEGISLATORI se non sbaglio AVREBBERO IL DOVERE DI EMANARE LEGGI CHE NON LEDANO LA COSTITUZIONE e la MAGISTRATURA idem, nelle loro Sentenze, o no? Che garanzia abbiamo invece che le leggi e le sentenze siano conformi a costituzione, se in Italia non ci è nemmeno consentito il ricorso diretto dei cittadini alla Corte Costituzionale come in Germania, Spagna e Austria oppure come in Francia dove tante leggi pare vengano controllate preventivamente dal Consiglio Costituzionale? Proprio in Francia la legge che vieta i Burqa e Niqab è andata al Consiglio Costituzionale preventivamente che l’ ha ritenuta conforme alla costituzione in quanto “protegge l’ordine e la Sicurezza. Comunque non si capisce perchè adesso si dica che la legge che vieta il Burqa-Niqab c’è e va applicata, quando tanti Sindaci hanno emanato anni fa ordinanze di divieto su Burqa e Niqab che sono state tutte annullate? E perchè chi osava anche solo affrontare questo tema veniva etichettato nientemeno come razzista e xenofobo? Se per il Governo la legge c’è ed ha valore e deve essere applicata,come sembra stiano dicendo adesso, va benissimo, aspettiamo che la mettano in pratica. Mi sembra però ci sia molta confusione e poca chiarezza in merito o sbaglio?

  57. Grazie, Tina C. pr averci dato un suggerimento utile. Avanzeremo presso la Consulta il profilo di inammissibilità della delibera Regionale lombarda assunta in tema di burqua e niquab poichè, mascherata da decisione in tema di sicurezza in aggiunta perltaro a normativa esasustiva nazionale in essere, è invece riconducibile a violazione dell’art.3 della Costituzione per discriminazione religiosa.

  58. Oh no! hanno appena fatto vedere in tv tante donne in Niqab andare al voto per la prima volta in Arabia dove non è consentito loro nemmeno di guidare. Sarà interessante scoprire chi da noi difende questa condizione, uomini o donne che siano, al punto da farci supporre di volerci ridurre cosi’? Certo il silenzio delle donne politiche italiane è sconvolgente e poi si lamentano che la gente non va piu’ a votare? Pazienza, chissà mai che dalla Consulta non salti fuori che la vera discriminazione la stiamo subendo noi?

  59. Beati gli stranieri che in Italia possono godere oltre che di forze politiche che li tutelano, anche di tante associazioni tipo ASGI, STRANIERI IN ITALIA E PERSINO AL MINISTERO DELL’INTERNO. NOI CITTADINI ITALIANI QUALI ASSOCIAZIONI ABBIAMO CHE TUTELANO LE DISCRIMINAZIONI NEI NOSTRI CONFRONTI? Anche quando ci viene un dubbio che vi sia una discriminazione nei nostri confronti come quella del Burqa e Niqab, chi ci fornisce spiegazioni? I politici forse, la maggior parte dei quali fa orecchie da mercante? O quelli che ci liquidano con false accuse di razzismo o xenofobia?Oppure anche noi possiamo rivolgerci alle associazioni Stranieri in Italia o all’ASGI O AL MINISTERO DELL’iNTERNO? Eppure se in Italia non è ammessa ignoranza della legge, qualcuno che ci dia spiegazioni su come questa legge va interpretata ci dovrebbe pur essere o no? Prendiamo il caso della LEGGE 152/75 art.5 che vieta i caschi protettivi e qualsiasi altro mezzo ATTO a rendere difficoltoso il riconoscimento DELLA PERSONA in luogo pubblico o aperto al pubblico senza giustificato motivo. Il casco protettivo ad esempio, è vietato sempre? oppure in virtù del giustificato motivo si può utilizzare andando in moto per motivi palesi di sicurezza? E quel giustificato motivo che si lascia alle persone di coprirsi il viso deve tener conto del principio di uguaglianza senza distinzioni di sesso, razza o religione, come prevede la Costituzione? Nel qual caso sarebbe giustificato coprirsi il viso solo con una sciarpa però solo quando è freddo, oppure una mascherina medica, perchè questi mezzi possono essere usati indistintamente da uomini e donne, musulmani e non, cioè da tutti? Ritenere invece Burqa e Niqab giustificato motivo con cui coprirsi il volto, dato che lo usano solo le donne musulmane, sia pure per motivi religiosi o culturali e non da tutti , non è percepibile come un privilegio di sesso, razza e religione lesivo dell’uguaglianza e della pari dignità sociale rispetto a tutti gli altri? Non vengono messe queste persone su un gradino preferenziale rispetto a noi? Se per discriminazione si intendono anche le preferenze (come in dica l’art.43 della legge 286/98), consentire la circolazione del burqa e niqab non è un preferenza di una determinata cultura discriminatoria? Se quando andate alla Consulta vorrete chiarire anche questo nodo, sarà davvero fondamentale per cittadini come me di poca istruzione : Grazie

  60. In Francia il burqa é vietato da anni ma questo non ha evitato affatto le stragi terroristiche. Nessun terrorista si sognerebbe di indossare il burqa.

  61. Il suo ragionamento fila, ma dimentica che siamo in Italia dove la religione é ancora fortemente intrisa con uno stato non pienamente laico. Pertanto le motivazioni religiose sono spesso (troppo) considerate una giusta motivazione per comportamenti soggettivi o di parte.
    Basti pensare a quanti privilegi hanno i cattolici e la chiesa rispetto ai laici.
    Vogliamo togliere ogni privilegio a chi professa qualsivoglia religione? Pienamente d’accordo.

  62. Ma la nostra religione nella nostra Costituzione non è a differenza delle altre indipendente e sovrana(art.7)? Mentre le religioni diverse dalla cattolica non pare siano per costituzione nè indipendenti nè sovrane ma abbiano diritto di organizzarsi secondo i propri statuti in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano:(art.8 Costituzione)? Nella religione islamica, leggendo il Corano di contrasti con l’ordinamento giuridico italiano, ce ne sono da vendere, ivi compreso burqa e niqab, che però non pare siano ben specificati nel Corano. Sarebbe bello saperne un pò di piu’ della nostra Costituzione, ma non invitano quasi mai i costituzionalisti in TV per spiegarcela, se non per parlare di legge elettorale che è materia incomprensibile. Mi pare però leggendo la Costituzione e anche secondo quanto mi è stato spiegato da giovane che in Costituzione i nostri Padri Costituenti abbiano riservato dei diritti esclusivi ai cittadini italiani rispetto agli stranieri e che sono rappresentati da tutti gli articoli della Costituzione che contengono la parola “CITTADINI” e forse anche alla Chiesa Cattolica definita indipendente e sovrana forse gode di questi diritti in piu’ rispetto alle altre religioni!? Burqa e Niqab comunque senza stancarsi di dirlo se anche fossero manifestazione di una credenza o tradizione religiosa, vi è sempre una sentenza della Corte Europea Diritti dell’Uomo in favore della Francia che li definisce lesivi dei diritti altrui, e l’art:9, 2′ comma della convenzione Europea dei diritti dell’uomo prevede limitazioni della liberta’ religiosa quando c’e’ in gioco la lesione dei diritti altrui. Burqa e Niqab dovrebbero essere vietati quindi senza se e senza ma. Vediamo cosa dirà la Consulta quando farete ricorso

  63. Grazie due volte, Signora Tina C.: vista la materia (interferenza in tema di “sicurezza nazionale” con normative già esistenti), vi è pure, nei confronti della Regione Lombardia, l’analisi del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. La Consulta può analizzare parecchie cosucce.

  64. Allora è proprio vero, che va tutto a rovescio rispetto a ciò pare essere giusto e doveroso. Se a vietarlo dovesse essere compito del Governo o del Ministero dell’Interno e non della Regione ancora meglio, sarebbe fatta giustizia in tutta Italia: Alla Regione Lombardia rimarrebbe però sempre il merito di aver rimesso il dito sulla piaga e su questo problema moltyo sentito, se come è emerso dal sondaggio su Sky più del 90% delle persone che vi hanno partecipato erano favorevole a questo divieto:

  65. Che gli articoli della Costituzione che contengono la parola “CITTADINI”, siano diritti riservati ai solo cittadini italiani, sembra averlo stabilito anche la Corte Costituzionale: I piu’ importanti sono l’art.3 ossia il principio di uguaglianza, l’art. 4 che prevede che la Repubblica riconosce il lavoro a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto: Perciò il lavoro da trovare prima agli italiani o ai soli stranieri che hanno acquisito cittadinanza italiana, pare essere un dovere costituzionale e non dovrebbe essere tacciato di razzismo chi sostiene il lavoro prima agli italiani: Poi c’è l’art.38 che al primo comma prevede che spetti il mantenimento e l’assistenza sociale solo ai cittadini ed invece sin è concessa la pensione sociale anche ai parenti 65enni di stranieri che hanno ringraziato e sono tornati nei loro Paesi mantenuti da noi: Poi c’e’ l’art. 48 che consente il VOTO solo ai cittadini italiani e l’art. 51 che garantivano l’accesso agli Uffici pubblici solo ai cittadini italiani con unica deroga per gli stranieri non appartenenti alla Repubblica, ed invece nel 2013 questi concorsi pubblici sono stati aperti anche per colpa dell’Europa persino ai Profughi e agli ExtraUE. Ma noi cittadini italiani non sembra abbiamo proprio nessuna associazione che ci tutela da questi diritti riservati a noi dalla costituzione e che ora sono stati aperti al mondo intero e tutti in dubbio di costituzionalità. Cosi’ i nostri nipoti si potrebbero trovare una insegnante in Burqa o Niqab che pretenderà di non toglierselo nemmeno in classe e che troverà certamente chi la difenderà, o forse solo allora si risolverà il problema? Tento di chiudere qui, scusate e grazie.

  66. Io non ho mai visto una donna velata in città. Pare che ce ne siano 20-30 in tutta la Lombardia. Le donne mussulmane che vedo sono tutte a viso scoperto, per fortuna.

  67. La Corte costituzionale con la sentenza 26-28 maggio 2010, n. 187 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 80, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2001), nella parte in cui subordina al requisito della titolarità della carta di soggiorno la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato dell’assegno mensile di invalidità di cui all’art. 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118 (Conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili).

    Per effetto della sentenza, tutte le provvidenze assistenziali, come l’assegno e la pensione di invalidità civile, sono dunque erogabile a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti e non solo a quelli titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, così come ai minori stranieri, in quanto iscritti sul rispettivo titolo di soggiorno.

    Le argomentazioni della sentenza sono molto interessanti e in parte riprendono altre scritte in precedenza, ma soprattutto si rifanno anche ad un’analisi approfondita ed interessante dalla giurisprudenza della CEDU sugli artt. 14 CEDU e sul Protocollo n. 1.

    La Convenzione Europea dei diritti umani dispone all’art. 14 che il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali riconosciuti nella Convenzione debba essere assicurato a tutti senza alcuna distinzione, ivi compresa quella basata sulla nazionalità. Tra questi diritti vi è quello espressamente indicato all’art. 1 del protocollo addizionale n. 1 alla Convenzione europea medesima, che riconosce ad ogni persona il diritto al rispetto dei suoi beni patrimoniali. La giurisprudenza della Corte di Strasburgo ha ritenuto che tra i diritti patrimoniali debbano essere incluse anche le prestazioni sociali, quindi tutte le forme di assistenza sociale, anche quelle che non si basano su un precedente rapporto di contribuzione . Di conseguenza, sebbene la Convenzione non sancisca un obbligo per gli Stati membri di realizzare un sistema di protezione sociale o di assicurare un determinato livello delle prestazioni assistenziali, una volta che tali prestazioni siano state istituite o concesse, la relativa disciplina non potrà prevedere trattamenti discriminatori su base di nazionalità, a meno che questi non siano sorretti da una ragionevole causa giustificatrice, ovvero il trattamento differenziato persegua un obiettivo di pubblica utilità e vi sia proporzionalità tra il trattamento difforme e l’obbiettivo perseguito. Al riguardo, secondo la Corte di Strasburgo soltanto «considerazioni molto forti potranno indurre a far ritenere compatibile con la Convenzione una differenza di trattamento fondata esclusivamente sulla nazionalità» (da ultimo Si Amer c. Francia, sentenza 29 ottobre 2009). Vale la pena ricordare, che la Corte di Strasburgo ha escluso che possa ritenersi compatibile con il divieto di discriminazioni un trattamento differenziato basato sulla nazionalità in materia di prestazioni sociali motivato da considerazioni di bilancio o contenimento della spesa pubblica. Così non sono state accolte dalla Corte di Strasburgo le argomentazioni avanzate dal governo francese nel caso Koua Poirrez, fondate sulla necessità di equilibrare le spese di welfare con le risorse disponibili, restringendo conseguentemente la platea dei destinatari in ragione della cittadinanza, né quelle proposte dal governo austriaco nel caso Gaygusuz facenti riferimento ad un’asserita “speciale responsabilità” che lo Stato avrebbe nei confronti dei propri cittadini, dei quali dovrebbe avere dunque prioritariamente cura provvedendo ai loro bisogni con criteri di preferenza rispetto ai non cittadini ( Corte europea dei diritti dell’Uomo, sentenza Koua Poirrez c. Francia, 30 settembre 2003 in particolare paragrafo 43; sentenza Gaygusuz c. Austria, 16 settembre 1996, in particolare paragrafo 45).

    La Corte Costituzionale italiana, nella seconda parte delle motivazioni della sentenza, ha dunque concluso che l’assegno o pensione di invalidità è un istituto di previdenza sociale volto a consentire il concreto soddisfacimento dei “bisogni primari” inerenti alla stessa tutela della persona umana, ed in quanto garanzia per la sopravvivenza del soggetto disabile, costituisce certamente un diritto fondamentale ed in quanto tale spettante a tutti. In altri termini, tale istituto di assistenza sociale fornisce alla persona un minimo di “sostentamento”, essendo destinato a persone con un elevato tasso di disabilità (almeno il 74%) alla condizione che non svolgano un’attività lavorativa e che non rifiutino quella adatta alla loro condizione fisica che eventualmente venga loro offerta dagli uffici provinciali del lavoro. Di conseguenza, trattandosi di un istituto che risponde ad un bisogno fondamentale di tutela della persona umana, seguendo i canoni interpretativi della Corte di Strasburgo la Corte Costituzionale ha concluso come non si possa ravvisare alcuna legittima causa giustificatrice nell’esclusione perpetuata dalla normativa italiana nei confronti degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. L’assegno di invalidità riguarda il nucleo essenziale di tutela della dignità umana e come tale non ammette discriminazioni tra nazionali e stranieri legalmente soggiornanti.

    Dal la Corte costituzionale giunge dunque una lezione di civiltà contro chi sostiene che i cittadini stranieri, pur regolarmente soggiornanti in Italia, debbano essere titolari di una minore dignità sociale per il solo fatto di essere privi del legame costitutivo di cittadinanza.

    La presente sentenza della Corte Costituzionale approfondisce un percorso già avviato con le precedenti sentenze n. 306/2008 e 11/2009, nelle quali la Corte aveva già affermato il principio che le prestazioni assistenziali che si riferiscono al soddisfacimento di diritti fondamentali, quali quello alla salute- inteso anche come accesso ai rimedi possibili, anche parziali, derivanti da menomazioni indotte da condizioni di disabilità- sono soggette ad un divieto di discriminazione tra cittadini nazionali e stranieri regolarmente soggiornanti. Tale divieto deriva dalla necessaria ed immediata applicazione nel nostro ordinamento di norme di diritto internazionale universalmente riconosciute cioè aventi natura consuetudinaria e di jus cogens per effetto dell’art. 10 c. 1 Cost.. Ugualmente, con l’ordinanza n. 285/2009, la Corte Costituzionale aveva affermato l’illegittimità di ogni discriminazione tra cittadini nazionali e stranieri regolarmente soggiornanti nell’accesso a prestazioni sociali afferenti alla condizione di disabilità per effetto dell’entrata in vigore nel nostro ordinamento della Convenzione ONU per la tutela delle persone con disabilità, ratificata nel nostro ordinamento con legge 3 marzo 2009.

    Il Ministero del Lavoro e l’INPS non hanno inteso sinora dare attuazione ai principi affermati nelle pronunce della Corte. Si confida che dopo questa importante ed inequivocabile nuova pronuncia del giudice delle leggi, essi vorranno darne piena attuazione, dando istruzioni coerenti agli uffici periferici per consentire agli stranieri disabili regolarmente soggiornanti ma non in possesso della carta di soggiorno (o permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti), ma titolari degli altri requisiti soggettivi di legge, di accedere alla prestazioni di invalidità in condizioni di parità con i cittadini italiani.

    Comment o a cura di Walter Citti, servizio di supporto giuridico contro le discriminazioni etnico razziali e religiose, ASGI – Fondazione Charlemagne ONLUS.

  68. Io non sono avvocato e sinceramente il linguaggio di queste Corti richiede approfondita lettura. Non entro nel merito delle disabilità,che è un tema delicato, ma se il Capitolo XVIII della Costituzione indica che la Costituzione va osservata fedelmente come legge fondamentale della Repubblica anche dagli Organi dello Stato, non l’ho scritta io la Costituzione, ma pare proprio che l’art. 38 primo comma preveda che per aver diritto al mantenimento e all’assistenza sociale occorra avere la cittadinanza italiana. Non mi pare che la Corte Costituzionale abbia emanato questa Sentenza analizzando il tema del contendere con l’art. 38 primo comma della Costituzione. Si rifà invece ad una Sentenza della Corte Europea Diritti dell’Uomo che dovrebbe avere comunque livello sub-costituzionale ed aver valore solo se non contrasta con i diritti sanciti dalla nostra Costituzione. In questo caso appunto con l’art. 38 primo comma. Sbaglio? Se poi la Costituzione si può invece interpretare e non osservare fedelmente anche quando è chiara allora Amen. Quanto poi alle pensioni sociali ai parenti 65enni di stranieri che dal 2000 al 2009 sono state erogate a tutti questi parenti di stranieri senza vincolo nè di soggiorno nè di cittadinanza italiana, mentre prima della legge 388/2000 erano riservate ai soli cittadini italiani come appunto prevede la Costituzione, questa è stata una vera ingiustizia in dubbio di costituzionalità perchè oltretutto i genitori come i figli maggiorenni non pare facciano parte della famiglia riconosciuta. Anche se nel 2009 questa legge è stata modificata inserendo i 10 anni di residenza continuativa per aver diritto alla pensione sociale, anche questa legge mi sembra essere in dubbio di costituzionalità perchè non rispetta l’art.38 primo comma della Costituzione che prevede il requisito della cittadinanza. Idem per i concorsi pubblici che l’art. 51 riserva ai soli cittadini italiani con unica deroga per gli italiani non appartenenti alla Repubblica e che dal 2013 sono stati aperti anche ai Profughi e agli ExtraUe parrebbero proprio in dubbio di costituzionalità se si osserva fedelmente la Costituzione? Fino al 2000 questi diritti costituzionali riservati dalla Costituzione ai cittadini italiani,venivano rispettati, perchè dopo si è sovvertito tutto e sono diventati universali? E’ forse cambiata la Costituzione senza che ce ne accorgessimo? Ora che non c’è piu’ lavoro per nessuno e le pensioni col contributivo saranno da fame, persino inferiori alle pensioni sociali, non sarebbe ora di fare chiarezza?

  69. Mi ero persa le trasmissioni TV, “VIRUS” E “PIAZZA PULITA” DI GIOVEDì scorso. Rivedendole in internet, a Virus c’era il Parlamentare PD CHAOUKI e a Piazza Pulita c’era il Parlamentare Romano. ENTRAMBI HANNO DETTO CHE LA LEGGE NAZIONALE CHE VIETA BURQA E NIQAB GIà ESISTE.VISTA QUESTA CERTEZZA, SPERIAMO ALLORA CHE COME RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO SI ATTIVINO PER FARLA RISPETTARE SU TUTTO IL SUOLO NAZIONALE COMPRESO LUOGHI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO.

  70. Più o meno la stessa cosa l’ha detta anche Travaglio da Lilli Gruber, di non aver mai visto un Burqa. Eppure in Agosto ho proprio comprato il suo giornale dove in prima pagina c’era proprio una donna in Niqab. Era credo una sua giornalista che ha indossato il Niqab per sperimentare le reazioni della gente in giro per Roma, dove ha potuto circolare liberamente.Dire che non ci sono è la tipica reazione di chi non vuol vedere o che fa finta di non vedere un problema che invece esiste. Anzi Travaglio da Lilli Gruber ha detto che forse il Sindaco di Varese che sta tentando di vietarlo con l’aiuto del Prefetto lo sta facendo per farsi bello.

  71. E adesso che il Ministro della Giustizia e altri Parlamentari del Governo hanno detto che la legge che vieta burqua e niquab esiste e va fatta rispettare, come si devono comportare i NEGOZIANTI che si vedono entrare queste persone? Devono chieder loro di togliersi il burqua o il niquab per non discriminare gli altri clienti oppure no? Nessuno piu’ ne parla in TV , vogliamo una volta per tutte chiarirlo? Saranno anche poche, ma ci sono! Una bella interrogazione al Governo da questi parlamentari che guadagnano fior di quattrini e non chiariscono mai niente ce la meritiamo o no?

  72. Ai negozianti non interessano le dispute politiche per i voti. Si devono sorbire tutte le lamentele della gente e non sanno cosa rispondere e cosa fare. La legge che vieta i Burqa vale o non vale? Le si devono far entrare nei negozi o no? Basta saperlo! A chi spetta informare?

  73. La COSTAMAGNA Puo’ STARE TRANQUILLA, preoccupata com’era da Gilletti che negli Ospedali non si facessero piu’ entrare donne in Niqab. Ci hanni già pensato loro a come fare, lo hanno spiegato bene nel loro sito niqab.it. A suon di denuncie, medici e amministratori e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, questa è la reale volontà di integrazione. Il futuro promette bene, sopraffazione islamica assicurata incentivata e accelerata dal prossimo IUS SOLI. E all’Arena Lupi ha glissato sull’argomento preferendo parlare di presepi e Totti di Forza Italia ha risposto molto diplomaticamente: Ma Forza Italia non era quel partito in cui la Carfagna Ministro delle Pari Opportunità prometteva di vietare il burqa o sbaglio? Dove è fin ita Forza Italia? E’ diventata talmente moderata che ha paura di esprimersi in merito? Intanto in Francia stanno lavorando sulle abolizioni delle cittadinanze e noi?

  74. Chi vive in altre Regioni non puo’ che apprezzare la grande sensibilità della Regione Lombardia verso i diritti umani e il rispetto della legalità dimostrato nel vietare Burqa e Niqab nei luoghi di competenza regionale. Dato che questo divieto sarebbe doveroso in tutta Italia e non solo nei luoghi coperti ma anche per strada e nei giardini i parlamentari della Lega hanno o no intenzione di far intervenire il Ministro dell’Interno e della Giustizia Orlando per rendere effettivo questo diritto ovunque in Italia oppure no? Non è chiara questa intenzione dato che non se ne parla piu’, ma sono tanti gli italiani che stanno subendo il burqa e il niqab come una evidente discriminazione al contrario

  75. voi taliani sdare parlare velo nijad ospedali civile, voi già puniti, perché noi gia vincitori di nostra legge e grande fede. Nostro Fratello visitato a roma e tutte statui museo coperti di velo e scatola perchelegge profeta grande e vinci su donne nude e profumi

  76. C’è proprio poco da sperare che il Burqa e Niqab vengano vietati in tutta Italia, non solo siamo già genuflessi all’islam, ma che le donne italiane saranno tutte imburqate si sta già facendo realtà., a cominciare dalle statue. Poveri noi

  77. Nessun’altra Regione segue l’esempio della Lombardia di vietare i burqa-niqab, men che meno il Governo che al contrario imburqa le statue inchinandosi all’ISLAM. Dopo le statue toccherà alle donne italiane? Le femministe dove sono? La Boninodov’è? Le donne di SE NON ORA QUANDO?

  78. Sarebbe bello vedere nella maglietta di Salvini, oltre a STOP FORNERO anche STOP BURQA e NIQAB IN ITALIA. E’ un problema che non sente, dato che non ne parla mai?

  79. Ci sarà speranza che la RAI per la quale paghiamo il canone inviti nuovamente la Bordonali per parlare del divieto di Burqa Niqab in Lombardia, nella speranza che questo divieto venga esteso anche in tutta Italia come sarebbe doveroso? O questo problema che non è da meno dei matrimoni gay, è stato messo sotto il tappeto come la polvere?

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