Litigi, cocaina e alcool nel giallo di via Mazzucchelli. Spunta anche un bastone

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Che si tratti di omicidio è ancora tutto da stabilire. Se ne saprà di più dopo l’autopsia sul corpo di Pier Angelo Bornati, il 45enne trovato morto ieri nella casa di via Mazzucchelli dove viveva con la moglie di origini russe, Olga, e il figlio maggiorenne della donna avuto da una precedente relazione.

L’uomo è stato trovato riverso sul letto dalla agenti della squadra mobile della Questura di Brescia che sono stati allertati dai vicini di casa che per ore hanno sentito l’acqua aperta di un rubinetto.

Quando sono entrati in casa l’uomo era già morto, disteso sul letto con una profonda ferita alla testa. In un campo poco distante dall’abitazione gli agenti hanno trovato un bastone sul quale non sembra ci siano tracce di sangue ma che risulterebbe compatibile con la ferita mortale di Bornati.

Nell’appartamento è stata trovata anche della cocaina, che la moglie ha riferito appartenere a Bornati. E’ stata sempre lei a raccontare agli inquirenti che il marito era solito bere molto alcool, cosa che provocava violente liti tra i due, confermate anche dalla testimonianza del figlio maggiorenne. Proprio un mese fa la Polizia era intervenuta all’esterno dell’abitazione della coppia dopo che l’uomo era rincasato per l’ennesima volta ubriaco.

Ora l’appartamento è sotto sequestro e l’autopsia sul corpo di Bornati, che verrà effettuata nella giornata di martedì 8 dicembre, potrà spiegare cosa ha provocato la morte del 45enne.

 

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