Bordonali e Rolfi (Lega): divieto del burqa negli uffici regionali e ospedali lombardi

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"Abbiamo approvato la delibera che vieterà di entrare con il volto coperto negli ospedali e negli uffici regionali della Lombardia. Altro impegno mantenuto da parte della giunta Maroni". Queste le parole con cui Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia ha presentato la delibera, approvata questa mattina durante la riunione di giunta, che prevede l’adozione di misure idonee al rafforzamento del sistema di controllo, di identificazione e della sicurezza che vietino l’utilizzo di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona nelle sedi istituzionali della Giunta e degli enti e società del sistema regionale (SiReg).

"Chi vuole entrare negli ospedali lombardi e nelle sedi della Regione dovrà essere riconoscibile e presentarsi a volto scoperto. Sono quindi vietati burqa, niqab, così come passamontagna e caschi integrali" ha aggiunto Bordonali. "I gravi episodi di terrorismo che si sono verificati nelle ultime settimane ci hanno indotto a rafforzare le misure di sicurezza. La Regione Lombardia si muove in anticipo rispetto al governo italiano e interviene per quanto di propria competenza per garantire la sicurezza di dipendenti, operatori e visitatori esterni”. Con la delibera di oggi viene demandata alle competenti strutture regionali l’adozione entro il 31 dicembre 2015 degli atti dirigenziali necessari a dare attuazione alle disposizioni.

“Con questa delibera si fa finalmente chiarezza in merito a una questione di grande attualità e importanza”. Così Fabio Rolfi, vice capogruppo regionale del Carroccio in Regione Lombardia. “Deve essere chiaro – prosegue Rolfi – che la leggi esistenti vanno fatte rispettare, senza deroghe per nessuno. La sicurezza dei cittadini lombardi, in particolare di coloro che sono costretti a recarsi negli ospedali, non può essere compromessa dall’atteggiamento remissivo dei soliti noti verso dettami di carattere religioso che nulla hanno a che vedere con il nostro modo di vivere, le nostre regole e i valori laici di uguaglianza fra uomo e donna faticosamente conquistati dalla nostra società”. “D’ora in avanti chi vorrà entrare in un edificio di competenza regionale – conclude Fabio Rolfi – sarà costretto a identificarsi, a prescindere dal fatto che sia musulmano o meno”.

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23 Commenti

  1. Evitiamo anche che gli ospedali pubblici le diano camere separate dalle altre degenti per evitare che entrino in contatto con altri uomini, come avviene attualmente. Se non gli sta bene vadano nelle cliniche a pagamento.

  2. Finalmente una risposta forte e decisiva che debellerà alla radice il fondamentalismo, il terrorismo e, già che ci siamo, anche l’immigrazione clandestina. Abbiamo dei governanti fantastici. Sottopagati per il grande lavoro che fanno. Mi sento già meglio

  3. già che ci siamo, proporrei anche di vietare le mascherine dei chirurghi durante le operazioni. Il mondo moderno occidentale non può sopportare simili atteggiamenti tribali retrogradi e musulmani

  4. Io ogni volta che vedo qualcuno vestito da prete o da suora sono terrorizzato al pensiero di cosa potrebbero nascondere sotto quegli abiti lunghi e ampi: vestiti attillati per tutti ed eventuali cappotti ben aperti, solo così si dovrebbe poter entrare in un edificio pubblico.

  5. Secondo te, caro KEBAB, le donne sono esseri umani? Sono esseri pensanti? Sono esseri umani al pari degli uomini? Possono scegliere liberamente come vestirsi, cosa fare nella vita, che compagno o compagna scegliere? Attendo risposte ad ognuno dei quesiti…

  6. Gran parte dei commenti qui sotto sono la saga delle idiozie. Se si vuol fare dell’ironia, o, più ancora, del sarcasmo, bisogna essere intelligenti. Quindi, dedicatevi ad altro: le battute sono penose.

  7. Chiarita la tua posizione, posso tranquillamente dire che a gente come te non vanno garantiti diritti perchè non hai ancora capito cosa significa “civiltà”. Questo non è quindi il posto per te.

  8. Il delirio dei trolls questo sito. A vostro avviso il sedicente “KEBAB” se fosse veramente islamico si firmerebbe cosi e scriverebbe tali castronerie passibili di attenzione dalla polizia informatica? Svegliatevi capre!!!

  9. …ma c’è qualcuno che non ha ancora capito che kebab è qualcuno che fa finta di essere un fondamentalista per vedere le reazioni della gente a quello che lui pensa essere il pensiero del musulmano medio? Oppure quelli che gli rispondono fanno finta di crederci e gli rispondono interpretando quello che credono essere il pensiero dell’italiano medio? Oppure fanno tutti finta di essere intelligenti?

  10. Oh ma fate sul serio a prendere per vere le affermazioni di Kebab, non vedete che vi sta sfottendo o provocando per aizzarvi, suvvia un po’di barlume!!!

  11. Guarda che è lui che sta provocando voi…e ci è riuscito benissimo. Tu stai provocando la persona che lui fa finta di essere, quindi non stai provocando nessuno (e ci sei cascato in pieno) visto che lui non pensa quello che dice…

  12. Ah, adesso sappiamo che l’obiettivo della delibera regionale era quello di garantire la sicurezza di dipendenti, operatori e visitatori esterni dei luoghi pubblici della Lombardia. E l’attualità del tema sarebbe ricondotta ai recenti fatti terroristici con uno slancio finale alla parità tra uomo e donna a duro prezzo conquistata qui da noi. Dovete credere tutti ciecamente alle parole del duo Bordonolfi (Bordonali più Rolfi) ed anche che domani notte una Santa scenderà dal cielo su un asinello per portare dei doni ai bambini buoni, ma probabilmente solo a queli padani…

  13. È una delibera per impedire il consueto giro di Santa Lucia negli ospedali bresciani per sorprendere i bambini malati e allietarne la degenza. Santa Lucia è inutile che passi domani al civile o alla poli come fai tutti gli anni a sto giro non ti faranno entrare perché hai su il velo. Stai a baita.

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