I dipendenti del Comune bocciano nuovo contratto: questioni economiche e sociali alla base

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In questi giorni i dipendenti del Comune di Brescia aderenti al sindacato Orma hanno partecipato alle sette assemblee di presentazione dell’ipotesi di contratto decentrato integrativo 2015: la proposta contrattuale non è stata accolta. Le criticità emerse nelle assemblee sono più di una ma in particolare si punta il dito sul fatto che l’Amministrazione abbia puntato tutto sulla riduzione della spesa del personale.

"L’assessore al bilancio e al personale Panteghini ha rivendicato sui quotidiani locali, con orgoglio, di aver accumulato un “tesoretto” di oltre un milione di euro. Ma i risparmi, si sa, non bastano a giudicare buona una politica del personale, bisogna capire se sono stati conseguiti a scapito dell’efficienza dei servizi, a spese di chi lavora o dei cittadini che fruiscono dei servizi comunali. – scrivono in una nota i rappresentanti del sindacato Orma – Quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di non utilizzare tutti gli strumenti esistenti per attenuare il problema dell’emorragia del personale, che cala da un lustro al ritmo di circa il 5% l’anno, ponendo sulle spalle dei lavoratori rimasti tutto il peso delle riorganizzazioni della macchina comunale"

Altre questioni messe sul tavolo dai dipendenti sono, scrivono, la distribuzione ineguale dei fondi fra le diverse categorie, la modifica unilaterale dell’attuale sistema di valutazione (le pagelle) e sulla mancata attenzione dimostrata sul tema della conciliazione dei tempi vita lavoro, in particolare per il personale femminile. 

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16 Commenti

  1. L’arroganza dimostrata dalla giunta del bono in questi anni e la totale assenza di rispetto nei rapporti hanno esasperato il clima organizzativo del comune di brescia.Il tutto condito con una totale e assoluta incompetenza nella gestione del personale.

  2. i dipendenti pretendono il rispetto e la dignità calpestati da politiche del personale arroganti e clientelari dove la fedeltà e l’appartenenza politica prevalgono su competenza e onestà!brescia come roma!

  3. una beffa per la rappresentanza sindacale unitaria asservita e servile alla amministrazione del bono!la rsu non ha mai denunciato i disastri organizzativi compiuti negli ultimi 2 anni e mezzo!ora la rsu si becca l’ira dei dipendenti uniliati che pretendono legalità e rispetto!RSU a casa!

  4. La presenza al comune di Brescia di un dirigente senza laurea,requisito obbligatorio previsto dalla legge,è l’emblema delle politiche del personale!Brescia come Roma!

  5. Ma scusate, quali sono le rivendicazioni che chiedete? Aumenti, premi di produzione quando se un dipendente del comune risponde male ad un cittadino questo, anche se fa rapporto, non ottiene nulla e lui il premio lo incassa lo stesso? Ricordatevi che avete garanzia del posto sicuro (già questo basta a non chiedere altro), un padrone che non vi sta col fiato sul collo (anche questo basta e avanza), una retribuzione che nel privato se la scordano, la possibilità di fare tutto ciò che volete, cioè maternità, malattie, ecc, senza che il datore di lavoro vi faccia storie ed alla prima occasione vi siluri. Che volete di più? Dimettetevi, andate sul mercato, poi ne riparliamo. Tanto c’è la fila di gente che vorrebbe prendere il vostro posto e che ha tutti i titoli!

  6. Mi fa piacere che il contratto venga bocciato quando a proporlo è un’amministrazione di centro sinistra. Se fosse stato Paroli apriti cielo: scioperi, manifestazioni, contro la destra fascista che sfrutta i poveri lavoratori. E mi chiedo anche: che ne pensa la Cgil, sindacato da sempre maggioritario in comune di questo contratto? Non dice niente? E’ solo impegnata con le sue crociate in favore del razzismo contro gli italiani e per difendere il suo futuro, cioè gli extracomunitari? Attenti, che anche in Comune, vostra roccaforte, chissà perchè…, le adesioni calano…

  7. rispetto la tua opinione. Aggiungo che il contratto del pubblico impiego è fermo da 8 anni, la proposta di rinnovo è di 5 euro al mese. Aggiungo che lo stipendio medio di un dipendente comunale, non i dirigenti, è tra i 1000 e i 1100 euro al mese. Ogni anno vanno in pensione circa 80 dipendenti, e non ne vengono assunti altri. Se hai la fortuna di vincere il concorso, per esempio di livello C ex sesto livello, a venti anni dopo 42/44 anni di lavoro vai in pensione con il livello C perché per legge per passare al livello successivo devi essere laureato e fare il concorso pubblico. Per capirci è come se un operaio entrasse in fabbrica senza aver nessuna possibilità di passare di categoria, mai, a meno che non si laureasse e a quel punto facesse una selezione pubblica con concorso, cioè i suoi anni la sua esperienza le sue capacità e professionalità non valessero assolutamente nulla. non esistono straordinari. Come vedi non è tutto oro, aggiungo che non esistono le festività non godute, ovvero se natale o altre feste vengono di sabato o domenica il pubblico impiego non ha diritto o al pagamento o al recupero della festività non goduta come, per esempio, nei metalmeccanici.

  8. Giusto per correttezza…si tratta di 1000-1100 euro al mese per un full o un part time? No, perchè c’è una bella differenza e gli ultimi bandi che ho visto per un posto all’anagrafe parlavano di 1100 al mese per un part time da meno di 20 ore settimanali…che dal mio punto di vista è uno stipendio faraonico.

  9. Ci sono alcune variabili di non poco conto che non consideri: prima di tutto un operaio oggi ha talmente poche possibilità di rimanere 40 anni nella stessa azienda che spesso non arriva nemmeno allo scatto di anzianità, causa la crisi che fa chiudere le aziende, il jobs act che dopo poco permette di licenziarti, l’interinale che ti blocca gli scatti perchè ritardi l’entrata, ecc, mentre in comune non rischi niente di tutto ciò. Esperienza e professionalità quindi non vengono considerate anche perchè non hai la possibilità di dimostrarle. I passaggi di carriera sono sempre più rari e, se ti fanno passare impiegato, la devi pagare in termini di maggiori ore (non pagate), e livelli che fanno ridere i polli rispetto all’impiegato pubblico. Maternità te la scordi. Malattie prova a farne e sei licenziato. Ferie come e quando dicono loro. Per le festività non godute ti faccio presente che se il contratto è mensilizzato, come quello del commercio, funziona nella stessa maniera come il vostro, con l’aggiunta che quei poveracci del commercio sono costretti a lavorare anche al sabato e alla domenica e non più con le maggiorazioni di una volta e sempre con la spada di Damocle del licenziamento. Come vedi, avete una serie di agevolazioni, che oggi si chiamano privilegi, che la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti non ha. Bisognerebbe quindi tenerne conto, non trovi?

  10. Straordinarie in nero? Mai scritto questo. Ho scritto che se assumi un compito di responsabilità le ore non sono mai finite. Hai mai sentito parlare anche di gente che non può fare le ferie arretrate perchè, anche se gli spettano, non possono abbandonare l’azienda per motivi di responsabilità? Alternativa? Piantare lì tutto e creare problemi che comunque poi ricadono su di te e poi alteri i rapporti con la proprietà? Stai al lavoro e le perdi. Nel pubblico tutto ciò non succede… Per il resto sei d’accordo, vero?

  11. Io sono del parere che i dipendenti pubblici, siccome non rischiano il posto, debbano essere pagati meno rispetto a quelli privati che lo rischiano. Stai lì a vita ma ti accontenti di poco, altrimenti rischi…

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