Prima lo sgombero, poi il corteo di protesta degli antagonisti dello Zanzanù

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Subito dopo lo sgombero del centro sociale Zanzanù di Desenzano, responsabile di aver occupato abusivamente l’ex ristorante Spiaggia d’Oro e di essersi allacciata alla rete elettrica e idrica, gli antagonisti hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta per le vie del comune gardesano.

Alcune decine di attivisti del centro sociale si sono trovati e hanno protestato contro la decisione delle forze dell’ordine di sgomberare le sei persone che occupavano stabilmente l’edificio e che sono state denunciate per danneggiamenti, occupazione di stabile e furto aggravato.

Il corteo ha prima raggiunto il lungolago dove era in svolgimento il mercato settimanale per poi salire verso via Marconi dove hanno parzialmente bloccato il traffico. Gli antagonisti sono poi tornati davanti al Municipio dove hanno annunciato che questa sera si terrà un’0assemblea pubblica alle 21 al centro sociale San Martino.

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16 Commenti

  1. come fanno questi qui a fare una manifestazione spontanea di martedì mattina ? evidentemente è gente che non lavora e che non sa cosa vuol dire lavorare! forse meglio andare a lavorare che di locali dove sentire musica e sballare ce ne sono già tanti qui a desenzano senza altri posti per drogati!

  2. Ecco lo spettacolo è già pronto: sabato manifestazione dei centri sociali di brescia e limitrofi con i “ragazzi” del magazzino 37 con i loro bei caschi e le loro mazze da besboll a menare botte e spaccare su tutto! Il copione è già pronto e poveri ragazzi dei centri sociali è da un po’ che non provano l’ adrenalina di una manifestazione di sabato per menare le mani e spaccare su tutto! desenzanesi prepariamoci ad un sabato molto caldo e sporcizia da per tutto!

  3. Non ho più parole , io mi chiedo perché qualcuno non possa intervenire definitivamente nel dare uno stop definitivo a queste persone , noi italiani siamo in difficoltà economica, le nostre attività piccole , di nostra proprietà, rischiano di chiudere per noi non viene erogato nulla e dopo più di vent’anni sacrificati e con famiglia rischiamo di andare a chiudere il tutto, donne italiane che cecano un’occupazione propio per il motivo che il marito con la propria attività non può andare avanti, ci viene risposto : mi spiace hai 44 anni, di figli ( che oramai sono grandi ), una famiglia , mio figlio 21 anni è stato chiamato per vari colloqui di lavoro , ha finito la scuola e sapete cosa rispondono coloro che fanno i colloqui ? Lo vogliamo di 18 max 20 anni con esperienza , ma cosa sta accadendo ? Come può un ragazzo che ha appena finito lo studio avere esperienza? Perché io donna non posso avere il posto di lavoro? Questi extracomunitari vengono , non fanno nulla , non cercano lavoro , prendono il contributo giornsliero e fanno le manifestazioni , non pagano nulla ….

  4. e…sapresti spiegarmi cosa c’entrano gli extracomunitari con il fatto che i datori di lavoro pretendano esperienza dai 20enni e non assumano donne 44enni? Ti è mai venuto il dubbio che la colpa sia di queste persone e non degli extracomunitari?

  5. Premesso che queste pretese (età giovanile ed esperienza pluriennale) le hanno sempre avute i datori di lavoro (ricordo anch’io 25 anni fa ed era la stessa cosa), rimane il fatto che questi extracomunitari vengono qui e si offrono a prezzi decisamente inferiori e spesso in nero, cosicchè noi siamo tagliati fuori perchè le condizioni sono disumane. Siccome in Italia i controlli non si fanno, il gioco è fatto e quindi noi il lavoro non lo troviamo più (a qualsiasi età) e loro sono sfruttati. Chi è preposto al controllo non lo fa, i sindacati sono intenti ad autoreferenziarsi e a raccontare la storiella che noi non vogliamo più fare i lavori utili e intanto a rimetterci siamo tutti noi: italiani e stranieri. Quindi: che ci vengono a fare gli extracomunitari? Vengono per essere sfruttati e togliere il lavoro a noi.

  6. @ @senza parole: e tu sapresti spiegarci perchè sempre a difendere gl’immi e mai dalla parte degli italiani? E’ proprio quest’ottica che rende obsoleto il vostro blaterare

  7. Forse dico forse : senza parole, si spiega male , anche se secondo me un senso c’ e in ciò che sta dicendo , forse è una persona che ha solo tanta rabbia dentro , proviamo a prendere in considerazione che un extra abbia fregato , in qualche modo questa persona per migliaia di euro e che un datore di lavoro non assuma e che magari Non ho parole ha scoperto qualcosa che ovviamente su questo sito non può dire! ?

  8. Presto spiegato: i magazzinari difendono gli extracomunitari perchè sono gli unici che danno ascolto a loro perchè hanno bisogno di tutto. Siccome i sinistri sono bravi a raccontare bugie e a promettere il paradiso in terra (si distinguono dal clero solo per quello, il clero lo promette in cielo!) e siccome è molto più facile e comodo credere alle bugie e alle soluzioni facili, gli extra credono a loro. Noi, da decenni ormai non crediamo più a queste fandonie perchè ampiamente smentite dai fatti (vedasi anche cgil e sinistre varie che si sono ingrassate sulle bugie) non siamo più loro strumenti per il loro potere e quindi non ci difendono. Lo stesso vale anche per i preti, che, guardacaso, difendono i poveri extra… Chiaro, ora?

  9. Nelle vostre risposte, sinceramente, non vedo il nesso tra le due cose. Il datore di lavoro vi dice che cerca un ventenne già con esperienza, non vi dice che cerca un extracomunitario da sottopagare…quindi vi sta raccontando una balla. E’ colpa degli extracomunitari se vi racconta una balla? Quindi, se gli imprenditori preferiscono assumere gente senza competenze solo per risparmiare sugli stipendi, a discapito di tanti italiani qualificati (che però chiedono un compenso proporzionato)…e poi magari l’azienda va male…la colpa è degli extracomunitari? Non è che magari è colpa della mentalità provinciale di questi illuminati imprenditori che pensano che diminuendo i costi di produzione aumentino i guadagni?

  10. Mentalità o meno (questa c’è sempre stata, anche prima che arrivassero loro tant’è che se possono risparmiare lo fanno senza pensarci due volte), rimane il fatto che se hai la possibilità lo fai, se non ce l’hai no, anche perchè sai di poterla fare franca. Quindi se queste gente viene qui hai più concorrenza sleale e, naturalmente, c’è chi ne approfitta. Chiaro?

  11. Se fossimo pieni di extracomunitari, ma gli imprenditori non ne approfittassero, il problema della concorrenza sleale non esisterebbe. Quindi, secondo un semplice ragionamento logico, la causa sono quelli che ne approfittano, non quelli sfruttati. Che poi la presenza di extracomunitari sul territorio sia massiccia e di conseguenza questi vengano sfruttati abbondantemente è solo una conseguenza che aggrava la situazione, ma non è comunque la causa. Per risolvere un problema si deve cercare la causa, se tutti gli extracomunitari sparissero, chi ha la mentalità del “risparmio” a tutti i costi andrebbe a sfruttare altre categorie…nessuno si ricorda dei terroni che ci rubavano il lavoro negli anni 80/90?

  12. La causa sono quelli che ne approfittano. Educhiamoli a non farlo. Ci vorranno generazioni. Intanto, come in tutte le cose, per impedire che succeda questo, come ho scritto, bisogna che ci siano capillari controlli. Ma i controlli non ci sono. Quindi la causa sono i controlli che se sono massicci fanno sparire chi ne approfitta. Ed è logico che se ci fossero controlli ferrei e tutti dovessero essere assunti con le stesse tutele, a parità di tutele, prenderebbero i nostri, anche e per il semplice fatto che capirebbero meglio conoscendo la lingua e il modo di lavorare che abbiamo noi. Quanto ai terroni, guarda che è ancora così. Con la scusa delle zone depresse e con il fatto che hanno le graduatorie più alte perchè le leggi li avvantaggiano vengono qui a fare lavori che potremmo fare tranquillamente noi. Quindi vedi che il problema viene dalla mala gestione del fenomeno…

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