Smog, in attesa della pioggia misure d’emergenza rimandate a mercoledì

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Nell’incontro tra la Loggia e i comuni dell’area critica per trovare soluzioni efficaci a diminuire le polveri sottili nell’aria, si è deciso di costituire un gruppo di lavoro per individuare misure omogenee da adottare nei momenti di emergenza, anzi prima che diventi emergenza.

Venticinque i rappresentanti dei comuni che hanno accolto l’invito di Palazzo Loggia insieme a provincia e Prefettura. Al tavolo si siederanno i sindaci di cinque comuni che già mercoledì prossimo (domenica sono attesi temporali anche di forte intensità che dovrebbero aiutare a ridurre le Pm10 nell’aria) decideranno quali misure adottare. Nell’incontro di ieri si è anche deciso di coinvolgere Regione Lombardia per l’assunzione del ruolo di coordinamento delle provincie lombarde.

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6 Commenti

  1. Capisco che i sindaci possano fare ben poco e l’unica critica che si può muovere loro è di essere complici di un sistema stragista e terrorista (ammazzare la gente con l’inquinamento mi pare si meriti tali definizioni). Le decisioni che contano ormai non si prendono più nemmeno al livello statale, figuriamoci cosa conta quello locale, ma a livello internazionale e proprio in questi giorni, l’Europa ha deciso che le case automobilistiche possono inquinare quanto serve a non intaccare i loro profitti. Presto, nel disinteresse generale, sarà firmato il TTIP (chi non sa cos’è farebbe bene ad informarsi) che darà il via libera definitivo e totale alle grandi multinazionali per avvelenare e devastare tutti e qualsiasi cosa a loro piacimento. Resta ridicolo, anche nella tragedia, il continuo sperare nella pioggia, come se questa fosse una sorta di pozione magica; ma non ci si rende conto che i veleni non è che scompaiano grazie alla pioggia, ma si trasferiscono nel suolo e nelle acque continuando ad ammazzare? Eppure la ggente abbocca e se èpiove si sente sollevata e rassicurata. Siamo artefici del nostro destino e, purtroppo, anche di quello dei nostri discendenti.

  2. a questo punto è inutile dire e fare qualsiasi cosa. Tanto si aspetta sempre la pioggia. Da cui diciamolo:”non si prendono ne si prenderanno mai più provvedimenti. Si spera e si spererà sempre nella pioggia”. Ne consegue che possiamo anche eliminare le centraline. Non servono più. questo sarebbe dire le cose in modo chiaro.

  3. Che aspetta la Magistratura a prendere in seria considerazione la pista di attentato alla salute pubblica? La pioggia?

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