"Brescia ha resistito meglio di altri alla crisi. Merito soprattutto degli imprenditori che, nonostante tutto e nonostante tutti, continuano a credere nelle loro aziende, nei loro prodotti e nel lavoro dei loro collaboratori. Oggi più che mai, però, è importante essere uniti e parlare con una sola voce per far sì che l’impresa torni ad essere al centro degli interessi del paese e di questo territorio. L’Associazione Industriale Bresciana è qui per questo”.
Così il presidente di AIB, Marco Bonometti, ha accolto questo pomeriggio in sala Beretta i rappresentanti delle 115 aziende che nel 2015 hanno scelto di entrare a far parte della più antica Associazione industriale d’Italia, una realtà che oggi rappresenta oltre 1.250 iscritti per un totale di più di 60.300 addetti e un fatturato pari a 24 miliardi di euro. Insieme ai membri del Consiglio di Presidenza, il presidente Marco Bonometti ha poi ricordato la profonda riorganizzazione che ha coinvolto la struttura operativa di AIB e ha passato in rassegna i numerosi servizi offerti agli associati: dalla consulenza su credito e finanza all’internazionalizzazione, dall’innovazione allo sviluppo di progetti strategici per il territorio, dalla sburocratizzazione alle relazioni industriali, dal centro studi alla comunicazione fino al supporto legale, fiscale e previdenziale, senza trascurare ambiente, sicurezza, energia ed education.
“Va anche ricordato – ha rimarcato ancora Bonometti – il grande impegno profuso dall’Associazione nel 2015 a Expo per promuovere il made in Brescia nel mondo, così come non vanno dimenticati alcuni importanti risultati come l’approvazione del Jobs Act e l’eliminazione dell’Imu sugli impianti nel 2016, che hanno visto AIB in prima linea insieme a Confindustria”. “Il nostro obiettivo – ha concluso il presidente di AIB – è quello di consolidare i servizi tradizionalmente offerti dall’Associazione e investire sulle nostre risorse per svilupparne di nuovi con un alto livello di professionalità”
tutti cinesi