I plateatici della discordia di piazzale Arnaldo finiscono in Tribunale

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I plateatici della discordia finiscono in tribunale. Il caso di piazzale Arnaldo e dei progetti per i plateatici contenuti nel piano di restyling della piazza non si arresta. Il giudice ha ritenuto ammissibile il ricorso presentato contro la richiesta di archiviazione del pm, presentato dal legale di Michelangelo Puritani, il privato che dichiara la paternità dei progetti.

In realtà il piano porta la firma dell’architetto Alessandro Petissi, dipendente del Comune di Brescia ma anche socio al 50% insieme a Puritani di una società privata che si occupa di progettare dehor.

Il conflitto di interessi non è piaciuto nemmeno alla Loggia, tanto che ha deciso di avviare un procedimento disciplinare contro Petissi, ora sospeso in attesa delle decisioni del tribunale. L’appuntamento in aula è per il prossimo 20 aprile.

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1 COMMENT

  1. Plateatici stilisticamente uguali per tutti, ma l’idea complessivamente appare mal pensata. Meno di metà dello spazio è occupato da tavolini e ombrelloni perchè vi sono anche altre attività (barbiere, parrucchiera, telefonìa, gioielleria più i passi carrai e gli ingressi delle abitazioni). Poi vi sono le strisce pedonali che sommano spazi di parcheggio per carico e scarico merci proprio davanti all’unico vero ristorante della piazza (i gestori non sono molto contenti) privato di spazio vitale per l’attività. E infine gli ultimi tre bar verso Via Tosio, due con spazi davero minimi e l’ultimo (angolo Vicolo dell’Aria) con un loculo dove ci sta…un tavolino esterno ed i cleinti dovrebbero essere estratti a sorte con la tombola per sedersi. Gli unici veri beneficiari commerciali del progetto sono i fortunati titolari (è la stessa società) del bar e della pizzeria all’inizio della piazza che da soli sommano più dello spazio disponibile per tutti gli altri e che, all’occorrenza degli ottimi affari, posizionano tavolini persino sul marciapiede. Ciò succede per caso, ma nel progetto sembra esserci qualcosa che non quadra. Il tutto nell’attesa che l’ex Mercato dei Grani ospiti altre attività di bar e ristorazione: per i commercianti la torta da dividere si fa sempre più piccola, per il Comune (nelle intenzioni) sempre più grande.

  2. Ahhh caro vedo che subito ti sei stizzito…. Cos’hai paura di una domanda semplicissima? stai a vedere che qui ci cova il piddino “moralmente superiore” salvo poi scoprire che avete più indagati che Berlusca…. Forse non a Brescia, finchè in procura non cambia qualcosa…. Altrimenti… ehh piddino. Non te la prendere, buona Petissi… scusa volevo dire buona serata… Cambiamo aria dicevano…

  3. Mi sono stizzito? E perchè? La tua era una domanda retorica, della quale la risposta è nota: sai già che era in quella lista, come lo sappiamo tutti perchè di questa persona leggiamo il nome. Tu invece fai l’anonimo: non è che sei tu che ti stizzisci se ti chiedo chi sei? E in che lista eri? La mia è una domanda semplice semplice: io non conto niente e non ero in nessuna lista. Tu invece? Giusto per capire da che pulpito vengono le prediche…

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