Prostituzione e pedofilia, undici arresti tra cui un prete. Torna l’incubo Hiv

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ARTICOLO AGGIORNATO ALLE 11,40

Undici arresti e venti indagati nell’inchiesta sulla prostituzione minorile condotta nelle province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, Parma e Pavia e coordinata dal sostituto procuratore del Tribunale di brescia, Ambrogio Cassiani.

Tra gli indagati anche l’uomo di 56enne arrestato qualche settimana fa a Montichiari che chiedeva di avere rapporti sessuali non protetti con minorenni nonostante sapesse di essere affetto da Hiv, ma anche un prete, un allenatore di calcio giovanile e un agente della Polizia Locale. “L’inchiesta è stata avviata nel mese di agosto e ha consentito di identificare quattro minorenni di sesso maschile, tra i 16 ed i 17 anni, i quali, prevalentemente attraverso contatti sui social network dedicati ad incontri online, come Grindr, organizzavano approcci con uomini consapevoli del fatto che fossero minorenni, cui offrivano prestazioni sessuali in cambio di denaro o di regali”, spiega una nota.

Il prete in questione appartiene alla diocesi di Bergamo, che attraverso una nota ha commentato: “ Le gravi accuse di cui è imputato suscitano nel Vescovo e nella nostra comunità diocesana stupore, sgomento e profondo dolore – e continua – Desideriamo manifestare la nostra vicinanza a coloro che stanno soffrendo per questa vicenda senza dimenticare nessuno. Siamo consapevoli che situazioni di questo genere creano turbamento in molti e vogliamo con tutto il cuore che la verità e la giustizia si affermino, confidando nell’opera di coloro che sono chiamati a garantirle. Sono molti i motivi che inducono la comunità credente ad una preghiera più intensa, alla quale ci disponiamo in questo momento”.

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1 COMMENT

  1. A parte l'aspetto etico, in particolare nel caso del prete, non capisco quale sia da un punto di vista legale il problema se un uomo decide di incontrare un ragazzo/uomo di 16/17 anni. L'età x il consenso in Italia è di 16 anni, e non mi sembra ci siano le condizioni x essere elevata visto che i ragazzi erano dei perfetti sconosciuti. Al massimo visto che erano prestazioni a pagamento si può parlare di sfruttamento della prostituzione, ma il fatto che fossero minorenni secondo me non è il vero problema. Se avessero avuto meno di 16 anni allora sarebbe completam diverso, ma da quanto si legge non mi sembra questo il caso. L'aspetto etico, poi, è tutta un'altra cosa….

  2. Bene, adesso vediamo come il bravo Beschi si comporta… Vediamo se si distingue dall’inetto e incapace Monari o se fa lo stesso. Intanto dichiara solo di “essere dispiaciuto”. Non una parola per dire se ha intenzione di fare chiarezza, se ha interrogato il suo prete, niente, come sempre. Loro, casta, non si autoriformeranno mai, altro che Francesco… A proposito, dov’è? Non interviene?

  3. Ma quando si capirà che questa gente ha troppi soldi che gli girano tra le mani e nessuno che li controlla? Inoltre non hanno niente da fare e, come sappiamo, l’ozio è l’officina del diavolo. Basta dare l’8 per mille ad una chiesa che non ha nulla di caritativo e di povero ed ingrassa solo cardinali, preti e vescovi. A lavorare come tutti, cari prelati…

  4. Che dite, lo facciamo passare sotto la porta del duomo visto che è una delle entrate che permette l’indulgenza plenaria da giubileo e cancella i peccati? Già, ma forse il bravo Beschi gliel’ha già fatto fare, per stare tranquillo e cancellargli i peccati…

  5. Ma che senso ha oggi la figura del prete? Quella del vescovo, del cardinale, del papa? Tutte cariche ormai anacronistiche. Anche perchè li vediamo sempre tutti a chiacchierare, anche male, ma, quanto a fare, Dio ce ne scampi…. Via queste figure. Chi vuol fare del bene lo faccia senza vincoli di sorta.

  6. Ma non dovrebbe essere loro dovere visitare i malati, gli anziani, ascoltare le persone moleste, consolare gli afflitti, vestire gli ignudi (non lasciarli ignudi), ascoltare le racole di tutti, farsi in quattro per gli altri, battersi contro le ingiustizie invece di crearne, donare tutto ai poveri, aprire le proprie case e i propri cancelli a tutti. Penso che se facessero in minima parte queste cose non avrebbero il tempo di stare su internet, fare pensieri malati, spendere senza criterio i soldi dei fedeli. E poi, se fossero davvero così saremmo davvero su Marte, no?

  7. “Desideriamo manifestare la nostra vicinanza a coloro che stanno soffrendo per questa vicenda senza dimenticare nessuno” così si esprime correttamente Francesco Beschi, che si appella poi alla verità ed alla giustizia, quelle terrene, che confida siano garantite. Cosa dovrebbe fare in questo momento ? Chiarezza ? E come, secono lei ? Interrogare il suo prete ? A quale titolo ? Presiede forse un Tribunale Ecclesiastico tipo Santa Inquisizione ?

  8. Da non cattolico, mi permetto di chiedere se non sia ora di avviare, tra i cattolici, una riflessione sul celibato obbligatorio dei religiosi e sul dovere di astinenza assoluta ad essi imposto dalle regole vigenti. Mi pare evidente che una vita di astinenza sia malsana sotto ogni punto di vista e che tutto l’alone di “peccato” che da sempre avvolge le questioni relative al sesso non faccia altro che favorire relazioni disordinate, innanzitutto perché forzatamente “clandestine”.

  9. Interessante il messaggio in cui viene indicato che l’età per il consenso è di 16 anni. Significa allora che il Caso Ruby e la sua età, che hanno congelato e scandalizzato il Paese per tanto tempo non dovevano essere influenti e che lei poteva volendo anche vendersi?

  10. Guarda che i preti non fanno voto di castità, come non fanno quello di povertà. Quelli che lo fanno sono i frati e naturalmente le suore (loro sulla povertà non so). Al prete è vietato sposarsi, ma non avere rapporti. Se la sono studiata giusta la questione, sempre accomodata sulle loro dita… Eliminiamo queste gerarchie ormai obsolete e figlie di un passato di potere e di soggezione. Via soldi e potere. Vedrai che poi tutto si sistema da solo….

  11. Però la religione cristiana prevede il sesso solo dopo il matrimonio, quindi, di fatto, il voto di celibato è anche un voto di castità.

  12. L’età del consenso ha validità per quanto riguarda i rapporti sessuali “liberi”, qui si tratta di prostituzione minorile, quindi illegale. Fine.

  13. x@veskovo. Glielo dico subito cosa dovrebbe fare: non esistono leggi all’interno della chiesa? Il diritto canonico serve solo per salvarsi loro e per giustificarsi? Prima cosa avrebbe dovuto parlare con questo prete, sospenderlo dall’incarico, avviare un’indagine, capire cos’è successo. Invece non si fa nulla, si aspetta sempre che tutto vada in pane ed acqua e, solo dopo che la giustizia civile interviene (e meno male che c’è altrimenti saremmo ancora ai tempi in cui dentro la chiesa la giustizia civile non valeva e quindi tutti i delinquenti entravano nei conventi -in buona compagnia evidentemente), allora si sprecano le solite parole di circostanza, tanto per salvare (si fa per dire) la faccia. Concludo quindi che la chiesa, per se stessa, non si dà delle regole, non si autoriformerà, non ha nessuno strumento per intervenire e lascia tutto alla mercè del caso. E quindi tutte le riforme di Francesco sono solo improvvisazioni da gettare alla folla per far credere chissà quali innovazioni. Che schifo…

  14. Guarda che il “caso Ruby”, a parte i bacchettoni sessuofobici che guardano solo al lato pecoreccio della faccenda, è scandaloso perché un ometto molto danaroso, stoltamente investito del potere, ha potuto trattare come zerbini alti funzionari dello Stato (che se la sono fatta sotto e hanno obbedito, ma sono ancora al loro posto) e, con una telefonatina, imporre la scarcerazione a comando di una persona arrestata. Vedi come funzionano bene le armi di distrAzione di massa?

  15. E lo prevede solo per procreare, aggiungo. Chi non segue queste regole è in peccato. Ma ciò non significa che un prete, per aver commesso questi peccati, non possa più essere prete. Può rimanerlo, insieme agli altri faldoni di peccati che quotidianamente commette e non confessa, nè più nè meno (anzi forse più visto che non ha niente da fare) come i civili. L’importante è che non contragga il sacramento del matrimonio. Questo sì che è incompatibile con il ruolo di prete.

  16. I preti, invece di avere due giustizie (quella canonica e quella civile) a cui rispondere anche perchè chiamati a doveri molto maggiori rispetto agli altri, e quindi più controllati e più credibili perchè più puliti, ne hanno, a malapena una, guardacaso quella alla quale non possono scappare, cioè quella civile. E quindi, alla fine, non si distinguono da noi poveri civili e non riscuotono più stima e apprezzamento dalla gente, come è giusto che sia!

  17. I preti, invece di avere due giustizie (quella canonica e quella civile) a cui rispondere anche perchè chiamati a doveri molto maggiori rispetto agli altri, e quindi più controllati e più credibili perchè più puliti, ne hanno, a malapena una, guardacaso quella alla quale non possono scappare, cioè quella civile. E quindi, alla fine, non si distinguono da noi poveri civili e non riscuotono più stima e apprezzamento dalla gente, come è giusto che sia!

  18. DOMANDA: Pero’ se il consenso come hai detto riguarda solo i rapporti liberi, e la prostituzione non è un reato, c’è da chiedersi se sia costituzionale una legge che impone il reato di prostituzione minorile anche per chi ha l’età del consenso? La prostituzione minorile dovrebbe essere allora legittima e costituzionale fino ai 16 anni o no? Anche noi come in Francia avremmo bisogno del loro art. 61 che prevede che tante leggi prima della loro emanazione vengano verificate da un Consiglio Costituzionale per verificarne la legittimità costituzionale. Qui da noi non vi è alcuna certezza di costituzionalità delle leggi. Anche quella sul razzismo pare palesemente incostituzionale perchè mette la razza su un gradino di protezione superiore e non di uguaglianza!

  19. Che quello che faceva Berlusconi non andava mai bene, ormai è chiaro anche per chi lo metteva in dubbio. Però è assurdo che sia sul Caso Ruby che sulla legge Severino nel nostro Paese non si possa adire alla Corte Costituzionale per sapere se la legge in base alla quale si viene condannati sia almeno costituzionale. Ti pare che per la legge Severino si debba ricorrere alla Corte Europea Diritti dell’Uomo, e non alla Corte Costituzionale che dovrebbe garantire che nessuno venga condannato in base a una legge non conforme a Costituzione?

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