Rifiuti, è polemica: A2A partecipa a un bando per smaltire le ecoballe campane

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E’ polemica per la decisione di A2A di partecipare al bando della Regione Campania per lo smaltimento nell’inceneritore cittadino delle ecoballe accumulate durante le emergenze rifiuti degli scorsi anni. La risposta arriverà a giorni. Ma le critiche alla scelta dell’utility di via Lamarmora stanno già arrivando.

A confermare la notizia, come riportato dal Giornale di Brescia, è stato l’assessore all’Ambiente in Loggia Gianluigi Fondra, rispondendo a un’interrogazione presentata dal consigliere Nini Ferrari di X Brescia Civica sulla questione. L’assessore ha anche sottolineato che il sindaco Emilio Del Bono ha già inviato una nota ad A2A esprimendo contrarietà all’ipotesi.

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1 COMMENT

  1. Alla fine, come si era già preventivato ancora prima della costruzione dell’ecomostro, dobbiamo importare i rifiuti dall’estero (sud) perchè non ne abbiamo a sufficienza da smaltire per farlo funzionare. E così via con l’inquinamento. E poi ci vogliono far passare l’operazione differenziata porta a porta come meccanismo virtuoso e che incentivi il riciclo…. Le tariffe intanto aumentano, zero sconti per chi ricicla, problemi nei condomini, e inquinamento da sporco altrui. Più di così….

  2. Quando i SERVIZI (la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti questo dovrebbero essere) vengono privatizzati e quindi devono produrre profitto, tutto il resto passa in secondo piano, a partire dalle questioni ambientali e dalla salute dei cittadini. AVEVAMO (noi cittadini bresciani) un’azienda pubblica all’avanguardia nel mondo (ASM) e adesso HANNO (gli azionisti) un’impresa privata che deve rendere ad ogni costo (A2A). Ringraziamo i fanatici delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni.

  3. Non è così ovvio, visto che il comune è il maggiore azionista e quindi dovrebbe influire in maniera tale da fare in modo che dia dei servizi. Altrimenti, se fosse davvero privata come dici, sui rifiuti dovrebbe dare un’alternativa ai cittadini per conferirli senza per forza passare da loro, così come con l’acqua. Perchè non lo fa? E poi ricordo che quando era municipalizzata le tariffe erano comunque alte. Ricordo ancora quando si diceva che gli utili dovevano essere distribuiti ai cittadini sottoforma di riduzione delle tariffe. Quante utopie… Diciamo che in entrambi i casi sono dei MONOPOLI e quindi a rimetterci siamo solo noi non solo per quello che paghiamo ma anche per quello che respiriamo…

  4. Non è così ovvio, visto che il comune è il maggiore azionista e quindi dovrebbe influire in maniera tale da fare in modo che dia dei servizi. Altrimenti, se fosse davvero privata come dici, sui rifiuti dovrebbe dare un’alternativa ai cittadini per conferirli senza per forza passare da loro, così come con l’acqua. Perchè non lo fa? E poi ricordo che quando era municipalizzata le tariffe erano comunque alte. Ricordo ancora quando si diceva che gli utili dovevano essere distribuiti ai cittadini sottoforma di riduzione delle tariffe. Quante utopie… Diciamo che in entrambi i casi sono dei MONOPOLI e quindi a rimetterci siamo solo noi non solo per quello che paghiamo ma anche per quello che respiriamo…

  5. Mi meraviglio come il COSIDDETTO ORGOGLIO BRESCIA che tanto acclamano i bresciani qui non ci sia, ma preferiscono prenderlo in quel posto e farsi avvelenare, la terra dei fuochi campana nulla a confronto

  6. Guarda che questo vale per tutta la penisola, serva del potere, conquistata (si fa per dire) da un regno che valeva una cicca nell’indifferenza e nella passività della gente, perchè non siamo mai stati popolo, come diceva Dante!

  7. Quindi, ragionando come ovvio, sono giustificati anche gli aumenti per bus, metro, ecc… Sono gestiti da privati dediti solo al profitto… La funzione sociale del comune non esiste?

  8. Povero Fondra, può solo limitarsi a rispondere ai cittadini di Brescia che Del Bono ha espresso contrarietà all’ipotesi. Col cappello in mano e le brache calate, ci rendiamo conto giorno dopo giorno come bresciani che siamo in ostaggio delle strategie aziendali di A2A, cioè quelle imprenditoriali finalizzate solo al profitto anche a discapito della salute pubblica. A questo punto, visto che anche la strada della perdita del controllo pubblico di A2A è stata imboccata, forse è il caso di cominciare a pensare di vendere l’intera partecipazione e pagarci i debiti del Metrobus. Come cittadini, recupereremmo soldi e dignità.

  9. Vendiamo le nostre quote e impediamo che si allarghi, facciamo i dovuti controlli, denunciamo e, se non sono a norma, chiudono!

  10. Vendiamo le nostre quote e impediamo che si allarghi, facciamo i dovuti controlli, denunciamo e, se non sono a norma, chiudono!

  11. Rifiuti dall’estero(sud; una battuta razzista di chi manco si è accorto che i rifiuti arrivano da tutte le parti a cominciare dai comuni nordisti limitrofi e dal resto del nord Italia!!! Questo ci può star bene perchè i rifiuti del nord puzzano meno di quelli del sud? Dai suvvia un po’ di buonsenso non ci deve mancare!!!

  12. Certo che arrivano da tutte le parti e infatti non devono venire, anzi sarebbe da chiudere sto ecomostro che ci costa e basta oltre che inquinare. Qui si parla della Campania e perciò è sud.

  13. Se una notizia del genere fosse apparsa al sud, starebbero già bloccando autostrade e ferrovie, noi invece ci limitiamo a litigare scrivendo post più o meno sensati ed intanto ci avvelenano l’aria, le falde ed i polmoni.

  14. Perchè sono mai esistiti confini nazionali? Oggi meno che mai. In passato per invenzioni imposte tant’è che come mentalità mi sento meno straniero in Austria o in Svizzera rispetto al sud. Metternich diceva che l’Italia è solo un’espressione geografica. Non aveva tutti i torti…

  15. Guarda che ho sentito che il 10 aprile ci sarà una manifestazione contro questa iniziativa. E poi ricordati che siamo purtroppo in un paese dove da 150 regnano i profitti e gli interessi personali, non il bene della gente. Purtroppo il popolo si accorge troppo tardi dei danni che i potenti di turno fanno. Se si fosse accorto in tempo, quando pochi dicevano e rompevano per non volere il termoutilizzatore, forse oggi non saremmo qui a discutere, se si avesse protestato contro la metropolitana, vista l’inutilità già ampiamente annunciata, oggi non avremmo questo indebitamento del comune e non dovremmo mantenerla, se si fosse protestato contro la Brebemi non avremmo distrutto territori e una strada fantasma, se non avessimo lasciato costruire lo stadio in una zona che già nel prg del 1960 prevedeva un’espansione edilizia che poi si è ampiamente compiuta con addirittura palazzi costruiti in contemporanea allo stadio, oggi non avremmo i problemi che abbiamo, se non avessimo permesso in molti quartieri della Famiglia di costruire selvaggiamente vicino alle centrali elettriche e ai tralicci, oggi non avremmo problemi di inquinamento elettromagnetico, ecc… Questi e altri danni quindi ci hanno compromesso per generazioni…

  16. Proprio sull’arrivo di rifiuti da fuori Parma e contro le logiche di profitto, Pizzarotti non sta affato a guardare come fanno gli altri sindaci d’Italia, Del Bono in testa. L’ultima manifestazione, con la presenza di tutte le associazioni ambientaliste locali e nazionali contro l’inceneritore parmigiano di IREN, è del luglio 2015. Tra l’altro contro un inceneritore che brucia meno di un decimo del nostro amato camino di A2A. Riporto testualmente le parole di Pizzarotti (dal Fatto Quotidiano dell’ 11 luglio 2015):
    “Nessuno dell’opposizione in consiglio comunale, nonostante la mozione votata all’unanimità contro la manovra di Iren, si è presentato alla manifestazione, ma Pizzarotti non demorde: “Noi continuiamo la nostra battaglia a testa alta, non può essere la collettività a pagare. Vogliamo un piano regionale con scelte coraggiose, noi abbiamo già raggiunto il 70 per cento di differenziata e abbiamo proposto lo spegnimento di sei degli otto inceneritori in Regione. Vedremo quali scelte faranno a Bologna, se si andrà in questa direzione noi saremo pronti a sederci a un tavolo per parlarne”. Altro che “brache calate”, senza dimenticare come sia oggi il bilancio di Parma rispetto a quello catastrofico ereditato dallo sfascio di centrosinistra più centrodestra.

  17. ahahahahahahahahah.. .
    E intanto che il NOSTRO inceneritore brucia rifiuti che NON provengono da Brescia, INQUINANDO A DISMISURA, noi lasciamo le nostre auto in garage obbligatoriamente… !!!
    ahahahahahahaha hah…siamo continuamente presi per i fondelli!!!
    TUTTO VERAMENTE SCHIFOSO!!!!!!!!

  18. Intanto questi amministratori che non riescono a governare ci impongo la differenziata (con multe allegate…), volevano i 90 km/h per l’inquinamento e altro. Intanto la società di cui il comune è uno dei due soci di maggioranza porta a Brescia materiale da bruciare…. Siamo stufi di sacrificare la salute per presunti benefici economici. DEL BONO ora basta! Brescia è già troppo inquinata!!

  19. Del,BONO è stato,il,primo a dire no alle eco alle. Se non c’era lui la avrebbero portare avanti. I soci maggioritari sono i privati. Comune di Brescia tiene il,27 %
    Prima di scrivere almeno Informatevi.

  20. Riportaci le testuali parole di Pizzarotti in campagna elettorale sul tema inceneritore di Parma (ricordando che Del Bono non è stato votato con un programma che prevedeva l’opposizione all’inceneritore di Brescia). E poi dimmi se va bene che io lo chiami Pizzarotti, come faccio, o se lo devo chiamare “Capitan Pizza” come fa Grillo; poi, se vuoi, spiegami perché lo chiama così. Grazie.

  21. Bene, detiene il 27%? Allora venda anche questo 27% e controlli in maniera approfondita se sono entro i limiti, non rinnovi le concessioni, imponga ogni accorgimento sulla sicurezza, cerchi di staccarsi da A2A in tutti i modi, a partire proprio dai rifiuti iniziando una politica seria di smaltimento e cioè a favore dei cittadini: badge, cassonetti per generico e umido, e scelta per vetro, plastica e carta fra servizio a domicilio a pagamento e raccolta diretta presso le isole ecologiche gratuita e con sconto sulla tariffa del generico e umido. Dai, Del Bono fallo finalmente…

  22. Il comune praticamente è uno dei soci minoritari insieme al,comune di Milano
    . Se gli azionisti privati ( 40 % circa ) votano di smaltire le eco balle la vedo difficile una soluzione alternativa .,per loro vuol dire semplice guadagno. E ai soldi non si comanda. Se fossi azionario ( e abitassi lontano ) sarei a favore al 100% . .,tanto x la cronaca gli azionisti sono bresciani e milanesi . La manifestazione dove la facciamo ? Casa x casa degli azionisti ? ragazzi è la guerra tra il ricco e il povero

  23. Egregio sig. "considerazione", Se ti senti meno straniero in Austria o in Svizzera non vedo perché tu stia ancora qui in Italia a rompere le palle.

  24. Perchè amo i luoghi in cui sono nato e cresciuto e in cui sono nati e cresciuti i miei avi che non hanno nulla a che vedere con il sud, anche storicamente. Quindi non mi levo dalle palle perchè non condivido le basi (piuttosto fragili) sulle quali si è formata questa pseudonazione.

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