“Ntv (la società di Italo, ndr) cancella due treni sull’alta velocità Milano-Torino. Si tratta di una linea costata 60 milioni per chilometro e pensata per una capacità di 300 treni giornalieri. Prima di questa decisione di NTV ne passavano soltanto 36, inclusi quelli Trenitalia. La compagnia si lamenta dei pochi passeggeri sulla rete e cerca di ridurre i costi cancellano due corse.Ma lo scarso utilizzo della MI-TO è normale: la linea nuova non ha stazioni intermedie che porterebbero traffico come Novara, Vercelli, Magenta, Chivasso e Santhià”. Lo dichiara in una nota Dario Balotta, Responsabile Trasporti Legambiente Lombardia.
“Viviamo – aggiunge Balotta – in un paradosso: NTV toglie treni veloci dalla linea ad Alta Velocità per metterne sulle reti tradizionali Brescia-Verona e Verona-Bologna meno performanti.
Questa è la dimostrazione che in Italia la domanda di traffico è forte sulle brevi distanze, perché esiste una città medievale ogni 50 km, in media. L’alta velocità che viaggia a 300 km/h è sovradimensionata se bisogna fermarsi ogni 50 km per riempire i treni evitando che viaggino vuoti.
Basterebbe abbandonare le manie di grandezza del TAV e investire risorse sulle linee tradizionali, come la Brescia-Verona-Bologna con treni che viaggiano a 240 km/h. Con questa scelta di Ntv si evidenzia che il mercato si intercetta nelle città (e pensare che il tracciato del TAV Milano-Verona esclude la stazione di Brescia e il distretto turistico del Garda).
E i vantaggi sarebbero molteplici: si intercetterebbe più traffico, spendendo di meno, consumando meno energia e suolo e riuscendo ad abbattere le tariffe per gli utenti, portandoli dall’auto al treno, proprio come proposto da Legambiente che intende evitare la Tav da Brescia a Verona e sostituirla con un quadruplicamento della linea storica”.