Occupazione A2A, il fatto non sussiste. Assolti i 18 esponenti del Magazzino 47

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Il fatto non sussiste. Con questa motivazione i 18 esponenti del Magazzino 47 accusati dell’occupazione abusiva della sede di A2A sono stati assolti. La vicenda risaliva al 14 ottobre del 2014, a margine di una manifestazione indetta per opporsi al distacco delle utenze di una famiglia di Sarezzo.

La sentenza pronunciata ieri è stata accolta con ovvia soddisfazione dagli imputati. Alcuni di essi, tuttavia, restano in attesa di un altro verdetto, quello in programma il prossimo 27 aprile, giorno dell’udienza preliminare per la presunta occupazione della sede dell’Asl risalente al 20 aprile 2014. Le accuse sono di occupazione abusiva, violenza privata e interruzione di pubblico servizio.

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1 COMMENT

  1. Figurati se i giudici sinistroidi fanno rispettare la legge. Io comunque non li avrei mandati in galera, ma a lavorare

  2. @12.49, le premetto che il mio voto è sempre stato di segno opposto a quello di questi ragazzi. Le devo però dare ragione in questo caso: finché si parla di manifestazioni di protesta mirate e fatte senza spaccare, deturpare o picchiare nessuno secondo me non ci sono problemi. E’ democrazia, magari al limite, però sempre espressione libera di pensiero. Per coerenza tuttavia gli stessi giudici dovrebbero essere decisamente inflessibili ogni qual volta una formazione di destra o sinistra supera questo confine, trasformando il diritto di libero pensiero in imposizione, violenza e sopruso. Spesso dietro dietrologie comuniste si nascondono metodi che ricordano un periodo storico di circa cento anni fa. Questo ovviamente non era un caso di questa tipologia, ma purtroppo troppo spesso i magistrati tendono ad essere estremamente indulgenti quando non serve.

  3. Io non sono razzista, neppure non voglio dire che nn sia corretto quel che loro fanno però scusate , allora non pagano utenze , e conosco i uno spedì loro che ha migliaia di euro nn pagata alla a2a , eppure dopo tutto gli hanno lasciato gli allacciamenti, fanno occupazione uffici ecc. E nn danno punizione, quanto ci scommettiamo che se noi italiani fossimo come loro e facciamo quanto fanno loro ci condannano in qualche modo!? Come mai al loro paese sto cose non le fanno ? Come mai nn li fanno tornare ai loro paesi a farlo?

  4. Sti’ anarchici sinistroidi buffoncelli che la fanno sempre franca.. Bisognerebbe metterli ai lavori forzati a pane ed acqua che per lorto e’ anche troppo

  5. la cultura politica in Italia è morta e le risposte su questo tema specifico delle assoluzione dei compagni la dicono lunga sulla confusione e l’incapacità di comprendere che sono le lotte ad essere progressive per il nostro vivere civilmente insieme; basterebbe un po’ di storia applicata al presente per comprendere che il potere ha bisogno che noi ci si organizzi per rivendicare ciò che le leggi miopi non riconoscono; se garantisco un diritto che in questo momento non mi interessa, lo stesso diritto potrà essermi utile in un’altra situazione; come non vedere che senza il conflitto una società muore in quanto organismo in divenire? Quello che ci manca è la consapevolezza che tutto ciò che è intorno a noi ci riguarda o ci riguarderà prima o poi, guardare invece il proprio ombelico porta alla fine al disgregarsi dei corpi sociali intermedi che tengono insieme la società, di conseguenza l’individuo resta solo e quando non sa più come difendersi o attacca in solitario qualche simbolo del sistema oppure si suicida come i poveri coniugi di Nuvolento dopo aver ricevuto la lettera dello sfratto esecutivo per morosità incolpevole, oppure fa le due cose insieme; consiglio a quelli che criticano i compagni che si battono per ristabilire un minimo, solo un minimo, di giustizia sociale ad uscire la sera dalle proprie case, a smetterla di essere passivi, ad unirsi ad altri per ricreare la speranza di un mondo migliore, si sentiranno meglio perché capiranno che niente come lottare insieme rende vivi e dà gusto alla vita, tutti gli amareggiati, invidiosi, e critici troverebbero un po’ di gioia e scoprirebbero che non siamo fatti per vivere in un mondo in cui si vale solo se si possiede, in cui bisogna sempre essere più furbi e scaltri degli altri, in cui si deve sempre pagare per avere, anche semplicemente un po’ di affetto … amen!

  6. Quindi, visto che ammetti il conflitto, ammetti anche le guerre e le violenze allora. Per quanto riguarda le lotte posso giustamente accettare il ragionamento. C’è però un distinguo da fare e cioè che la persona libera può considerare giuste certe lotte e sbagliate altre. Quindi non è detto che le lotte che fanno i tuoi amici compagni siano giuste per forza. Sono giuste per una parte, come allora sono giuste per un’altra parte le lotte contro gli stranieri che vengono qui dove non c’è lavoro e non c’è uno stato sociale in grado di far fronte agli autoctoni. Quindi se il conflitto è la lotta al cambiamento, mi auguro che un conflitto arrivi ma dalla parte del cambiamento che ritengo giusto io e che non necessariamente deve essere il tuo o loro…

  7. il conflitto è inclusivo non esclusivo: quello che vedi tu è un’invasione, quello che vedo io è il risultato delle nostre colpe storiche perché col nostro sistema di produzione abbiamo avuto un certo benessere rapinando, distruggendo, affamando, rendendo sterile la terra e indebitando per secoli l’altra metà dell’umanità; quelli che tu vedi come stranieri, per me sono l’umanità dolente, quella che viene al mondo in terre dove noi portiamo i nostri rifiuti tossici, dove noi facciamo esperimenti, dove noi rapiniamo, dove abbiamo nel corso dei secoli schiavizzato, colonizzato e neocolonizzato … quello che vedi tu è il risultato, io vedo le cause e il conflitto non è violenza, non è sopraffazione del forte sul debole, ma lotta di individui organizzati contro il potere … occhio che è un’altra cosa!

  8. Cara Antonella , scusami io penso che nn sia corretto che arrivano loro e possono fare tutto senza mai essere condannati al minimo , noi nn possiamo muoverci che abbiamo punizioni. L’udienza fatta secondo me è stata solo per perdere tempo , si poteva immaginare che sarebbe finita col nulla….. Io ho avuto due volte aggressioni violente da parte di uno di loro con pronto soccorso , la seconda volta lesioni al bacino e contusioni multiple per me è cosa è accaduto che al tipo le forze dell’ordine si sono limitate a fargli una lavata di testa normale a me mi hanno fermata dal fargli procedura penale, si Cara mi sono fermata non perché mi hanno detto di fermarmi ma ben si perché avevo da guarire per poi seguire mio figlio con hanticap in una fase molto importante della sua vita , ho preferito scegliere mio figlio a lui , loro..

  9. Come ha detto un filosofo tedesco riguardo l’invasione della Germania da parte dei profughi o presunti tali “L’autodistruzione (del popolo tedesco) non è un obbligo etico”. Questo vale anche per noi e soprattutto per i nostri figli che di colpe non ne hanno sicuramente. Chi sostiene che tutti i mali del mondo sono colpa dell’occidente è libero di fare testamento in favore dei miserabili e di spararsi, ma non pretenda che lo facciano coloro che non la pensano come lui.

  10. Pensa a quello che vedi tu e non interpretare quello che vedo io, perchè, se lo fai sbagli. Prima di tutto dai come giusto che il conflitto sia inclusivo. Questa è una tua opinione. In genere il conflitto è esclusivo perchè c’è la lotta fra due o più per ottenere qualcosa. Poi, non mi sembra che nei secoli noi (parlo del nord Italia) abbiamo schiavizzato, usato e colonizzato il mondo, anzi siamo stati schiavizzati e colonizzati da mille popolazioni. Cosa dovremmo fare, allora? Chiedere i danni per l’occupazione francese, per gli svizzeri che ci hanno mandato i lanzichenecchi, per gli austriaci, per i piemontesi? E’ colpa loro quindi se siamo ridotti così male? E’ giusto allora cacciare via tutti e autodeterminarci, non trovi? Libertà dei popoli. Il coflitto è lotta contro il potere? Quale? Quello che tu ritieni potere. Per me il potere sono i prepotenti, coloro che con le leggi o con la violenza impongono ad altri la loro volontà, compreso invadere una mia proprietà o prendersela. Che ne sai tu dei sacrifici che ho fatto per averla? Vedi quindi che ognuno vede le cose dal proprio punto di vista e le ritiene più o meno giuste, non esiste una verità in assoluto…

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