Riforma sanità, Mottinelli: Vallecamonica può puntare all’autonomia, ma collegata all’eccellenza bresciana

0

Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, partecipando a un convegno a Pisogne, ha esternato la sua preoccupazione rispetto alla riforma sanitaria lombarda, che ha portato all’accorpamento della sanità camuna, conquistata con l.r. 15/98 e dimostratasi un modello da replicare, con quella valtellinese, con la nascita della ATS della montagna.

"I confini delle attuali Province – ha sottolineato il Presidente Mottinelli – seguono un’unità territoriale, storica e culturale, la cui efficacia ed efficienza, va ben oltre l’ipotesi di una riforma che veda la Valle Camonica unirsi alla Valtellina. La Valle Camonica, per peculiarità e confermazione geografica, può certamente puntare all’autonomia, all’essere "un’area vasta" autonoma, ma collegata comunque all’eccellenza sanitaria bresciana".

Passando dall’unica ASL regionale, con al proprio interno gli ospedali, a un’ASST e alla scelta di un’ATS con Sondrio, anziché con Brescia, con la creazione di una ATS Sperimentale della Montagna, si rischia di perdere quel patrimonio di professionalità e competenze che aveva fatto della Valle Camonica un’eccellenza lombarda e un modello di integrazione di medicina tra ospedale e territorio.

"Queste considerazioni sono di carattere politico e ordinamentale – ha proseguito il Presidente Mottinelli –  avendo avuto l’onore di guidare il territorio nel 1998 per l’ottenimento,, contro ogni previsione dell’autonomia sanitaria Camuna , proprio da Presidente della Comunità Montana di Valle Camonica , e non vogliono essere in alcun modo un giudizio sul lavoro dei dirigenti di ATS e ASST , che, anzi, ringrazio per l’impegno e ai quali raccomando, però, lo stretto raccordo con Conferenza dei Sindaci, CMVC e ATSP.

Secondo il Presidente Mottinelli, rispetto ai Cantoni del Governatore Roberto Maroni, è necessario prevedere una proposta emendativa per sanità e aree vaste, che salvaguardi, nella garanzia della più forte autonomia possibile per la Valle Camonica, l’integrità dei confini della Provincia di Brescia.

"La Comunità Montana della Valle Camonica, insieme ai 41 Comuni che comprende, deve ora riflettere sulle caratteristiche che consentirebbero certamente alla Valle Camonica di poter "fare da sola", ma non con la Valtellina, con la quale, oltre a grandi problemi di comunicazione legati alla viabilità, non esiste un’identità comune. Un’autonomia dunque, che non può prescindere dal forte legame con l’eccellenza sanitaria bresciana".

Prendendo come esempio dunque l’Ats della montagna, sondriocentrica, che rischia di pregiudicare l’organizzazione della salute e dei servizi sociali in Valle, la Valle Camonica può chiedere alla Regione maggiore autonomia, che già aveva, ma restando collegata all’eccellenza sanitaria bresciana.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Condivido totalmente le valutazioni del presidente Mottinelli, anche per quanto riguarda la valorizzazione dell’autonomia della Valcamonica. Ma con una correzione. Dato il suo ruolo istituzionale il Presidente parla di “rischi” dovuti all’eventuale distacco della VC. Mentre io penso vi sia la “certezza” d’un risultato disastroso. Da tutti punti di vista. Un esempio. Come Agenzia del Trasporto Pubblico Locale noi stiamo definendo il ‘Programma del bacino provinciale del TPL’. Comprendente la VC. Ora che si fa? Si arriva alla Lago di Iseo e la VC per il Trasporto pubblico su gomma s’arrangia con la Valtellina? Ma con la ferrovia che arriva a Brescia? O si fa finta di nulla e, rispettando la legge sul bacino provinciale, si comprende la VC, ma continuando a chiedere alla Provincia di Brescia di far fronte ai costi della VC anche se non è più di sua competenza nel futuro Ente bresciano di Area Vasta? Un pasticcio, una follia amministrativa di cui non ci si rende neppure conto!

  2. Condivido totalmente le valutazioni del presidente Mottinelli, anche per quanto riguarda la valorizzazione dell’autonomia della Valcamonica. Ma con una correzione. Dato il suo ruolo istituzionale il Presidente parla di “rischi” dovuti all’eventuale distacco della VC. Mentre io penso vi sia la “certezza” d’un risultato disastroso. Da tutti punti di vista. Un esempio. Come Agenzia del Trasporto Pubblico Locale noi stiamo definendo il ‘Programma del bacino provinciale del TPL’. Comprendente la VC. Ora che si fa? Si arriva alla Lago di Iseo e la VC per il Trasporto pubblico su gomma s’arrangia con la Valtellina? Ma con la ferrovia che arriva a Brescia? O si fa finta di nulla e, rispettando la legge sul bacino provinciale, si comprende la VC, ma continuando a chiedere alla Provincia di Brescia di far fronte ai costi della VC anche se non è più di sua competenza nel futuro Ente bresciano di Area Vasta? Un pasticcio, una follia amministrativa di cui non ci si rende neppure conto!

  3. Chissà perchè, leggendo le parole di Mottinelli, ma anche il parziale distinguo di Bragaglio, mi è venuta in mente la nota (ai manger) matrice di Druker sulla produttività rispetto ai parametri di qualità (bene-male) e priorità (giusto-sbagliato), matrice che riprende i concetti cardine di efficacia ed efficienza delle attività. Quattro quadranti con le parole: giusto, sbagliato, bene, male. Ecco, le attività messe in atto politica finiscono troppo spesso nel quadrante in basso a destra: cose sbagliate, fatte male, quindi caos totale ed il consiglio finale: riorganizza e ripianifica tutto. Dunque, bisognerebbe, anche nel caso commentato, ripartire da zero rispetto a troppe decisioni del passato ed al loro effetto sul presente. Invece ci si arrovella, ingarbuglia, contorce, con soluzioni e proposte finali o irrealizzabili o impraticabili o utopiche o persino vaneggianti. Ma la politica ci sguazza nel pantano nel “dire e fare un mucchio di cose” tarscurando l’essenziale, sguazza cioè nell’inefficacia più totale.

  4. Ormai il politico medio vive in in mondo parallelo, con i suoi linguaggi, i suoi riti, i suoi riconoscimenti, le sue autoreferenzialità. Potrebbero parlare per ore senza dire nulla, essendo sofisti peraltro di scarsissimo livello.

  5. intanto come mai aumenta la TARI alla voce Provincia? Come mai aumentano le tasse provinciali al Pubblico Registro Automobilistico? Senza considerare tutor e autovelox provinciali posti per la “prevenzione” degli incidenti! Poi ci mettiamo la settimana corta a scuola…. il tutto per una riforma , quella dell’abolizione delle Province, solo demagogica e anti democratica. E intanto eccoli li Presidente Consiglieri Delegati con collaboratori con rimborsi con benefits con poteri di nomina di altri amici nelle societa’ controllate collegate partecipate delle Province! Questa e’ Brescia poi ci sono tutte le altre ….. ecco anche perché non vediamo la ripresina

  6. Identico come preti, cardinali e vescovi. Solo autoreferenziali e mantenuti. Finche’ la gente non si stufa e non capisce la faranno sempre franca….

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome