Inquinamento, l’Arpa torna a monitorare la falda bresciana dopo un anno

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Veleni nella falda acquifera. Un autentico incubo per la popolazione bresciana, da scongiurare in ogni modo, anche con controlli continui. Settimana prossima l’Arpa riprenderà i controlli per valutare la diffusione degli inquinanti dopo un periodo di stop di un anno. Pcb, mercurio, cromo esavalente e solventi sono i temuti ospiti sgraditi.

Di vitale importanza anche l’individuazione delle fonti di inquinamento che minacciano la purezza dell’acqua. L’intervento di A2A per l’abbattimento del cromo, infatti, rischia di essere un semplice palliativo se non si risolvono i problemi a monte.

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1 COMMENT

  1. Io credo che finché non ci sarà un autentico disastro ambientale non risolveremo i problemi a brescia. è la solita logica italiana: prima la tragedia, poi l’intervento

  2. Mi spiegate perchè, data la situazione tremenda delle acque (e non solo-vedi terra e cielo) per un anno non hanno monitotato sti qua dell’Arpa?? non ditemi che non avevano soldi perchè se no mi infurio….roba da matti…..

  3. La situazione della falda si modifica lentamente nel tempo. è inutile fare monitoraggi ogni mese. Ogno sei mesi sarebbe meglio, ma una volta all’anno fatti come si deve può anche bastare. Ricordiamoci che stiamo parlando del monitoraggio della falda, non dell’acqua che beviamo, che invece viene analizzata settimanalmente.

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