L’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità ha presentato ieri in Regione il rapporto sugli stranieri presenti nella provincia di Brescia. Sono 189mila i cittadini di origine straniera che risiedono nella nostra provincia, di cui quasi 16mila irregolari. La Lombardia nel suo complesso ne accoglie un milione e 321 mila.
La Leonessa d’Italia risulta seconda solo a Milano per numero di immigrati. Sul terzo gradino del podio c’è Bergamo.
La maggioranza è costituita dagli uomini (51,9%), e i territori di maggiore provenienza sono Est Europa (84mila) e Asia (48mila). I nordafricani, invece, sono 29mila, mentre i cittadini provenienti dall’Africa subsahariana 22mila e i latinoamericani 6mila.
Il 72% ha ottenuto il permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Servizi sociali e domiciliari sono gli ambiti professionali più praticati dagli immigrati (14%), seguono ristorazione (11%), industria (8,9%) e edilizia (8,3%), ma ci sono anche medici e infermieri (2,8%). Il 55% vive in affitto e il 66% guadagna tra i 750 e i 1500 euro.
I numeri fotografano una realtà di integrazione diversa da quello che spesso la politiva vuole farci credere
Nulla da dire su coloro che lavorano ma a preoccupare sono i 16mila irregolari!!! Cosa si pensa di fare nei confronti degli irregolari visto che non c’è lavoro per gli italiani?
Gli irregolari sono in calo. Erano il 10% quando governava la lega, ora sono il 7%. Buonisti più bravi.
Espellere le badanti irregolari e denunciare i bravi bresciani che la pagano in nero.
Gli immigrati irregolari non si sa quanti sono, non hanno preso nemmeno le impronte digitali facendo entrare cani e porci
Guarda che tutte le badanti, anche quelle regolarizzate, vogliono una parte di paga in nero.
Oltre che pagarle poco le pagano una parte in nero? Ti credo che gli italiani non accettano questi lavori. E’ schiavitù! E magari gli schiavisti sono quei sinistri che per tutta la vita hanno avuto la tessere della cgil, hanno rivendicato ogni possibile diritto al loro “padrone”, hanno scarognato tutta la vita perchè erano sfruttati in fabbrica o nell’impiego pubblico lamentandosi di salari e stipendi da fame e inneggiando al salario equo e giusto, ma quando diventano loro i “padroni” non esitano a sfruttare e a schiavizzare chi ha più bisogno dimenticandosi di tutto quello per cui hanno lottato loro. Ma certo, quello riguardava loro, quindi andava bene, poi con gli altri bisogna risparmiare e sulla loro pelle, chi se ne frega. Così va il mondo,basta che vada nel verso che dico io, però… Classica filosofia comunista….
guadagna tra i 750 e i 1500 euro. E l’altro 34%? Campa dell’aria inquinata de Brèsa o è mantenuto?
Curati.
Peeche’? Dico la verita’ o e’ troppo pensante ammettere ancora una volta il fallimento delle vostre teorie sinistre usate solo per i vostri comodi e per gli altri nessuna pieta’