L’assessore Cappellini replica agli intellettuali siciliani: La Lombardia merita autonomia e risorse

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L'assessore regionale alle Culture Cristina Cappellini
L'assessore regionale alle Culture Cristina Cappellini

“Chi è speciale per davvero?”. Lo chiede  provocatoriamente l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, in un lungo e dettagliato post pubblicato questa mattina sul suo profilo Facebook, in cui, dopo aver fatto nei giorni scorsi un bilancio di tre anni di mandato regionale, mette a confronto i primati della Lombardia, anche nella gestione dei soldi pubblici, con la realtà siciliana emersa dalle recenti cronache.

APPELLO INTELLETTUALI SICILIANI – Una presa di posizione, quella dell’assessore, decisa dopo aver letto “l’accorato appello – spiega nel post – di illustri intellettuali siciliani, capeggiati da Pietrangelo Buttafuoco e da Andrea Camilleri, che denunciano al Ministro della Cultura Franceschini lo stato di degrado e di disagio in cui versa la loro bellissima isola. Un grido di dolore per l’amata terra natia, quello dei Buttafuoco e dei Camilleri, che segue peraltro il legittimo sfogo di qualche tempo fa del cantautore Roberto Vecchioni”. “Un orgoglio – si legge ancora – che invece pare essersi trasformato in vergogna dovuta all’incuria, agli sprechi e alle inefficienze”.

RIAPRONO I TEATRI – Una situazione completamente diversa in Lombardia dove, ricorda l’assessore, “nuovi teatri riaprono i battenti dopo anni e anni di chiusura: il Teatro Sociale di Sondrio prima e il Teatro di Legnano poi, rappresentano due perle che sono tornate ad arricchire un sistema di spettacolo dal vivo che molte Regioni, è un fatto notorio, ci invidiano”. “Altri Teatri e Festival – ricorda ancora – stanno portando la propria esperienza positiva, in termini di produzione e di innovazione, in altri Paesi europei ed extraeuropei, come dimostra ad esempio l’esperienza in Oman del Teatro Sociale di Como. Oppure realtà che fanno circuitare le proprie produzioni di successo dalla provincia lombarda in diverse Regioni italiane (come il Centro Teatrale Bresciano, tanto per fare un altro esempio). Non sono solo le eccellenze della Scala e del Piccolo Teatro, quindi, ad essere protagoniste sulla scena internazionale”.

NOSTRO TESSUTO CULTURALE VIVE PERIODO DI PARTICOLARE VIGORE – L’assessore Cappellini sempre nel suo post ha poi ricordato che il tessuto culturale lombardo, “nonostante le difficoltà dovute alla situazione economica e ai contraccolpi del riassetto costituzionale imposto da Roma, sta vivendo un periodo di particolare vigore”. “Uno scatto di vitalità – dice – che si palesa non solo nell’entusiasmo e nell’intraprendenza dei territori, ma in quei risultati concreti per i quali, da assessore regionale, non posso che dirmi orgogliosa”.

CHI MERITA L’AUTONOMIA? CHI SA COME USARLA O CHI LA BUTTA?- Dopo i molti esempi riportati dall’assessore, il post prosegue tornando alla domanda iniziale: “Chi merita l’autonomia? Una regione, come la Sicilia, che lascia morire teatri, musei e librerie, che non custodisce come dovrebbe le preziose vestigia del proprio territorio, oppure una regione come la Lombardia, che con le sempre meno risorse economiche a disposizione (e spendendo bene quelle europee) fa volare la propria cultura, grazie a un sistema virtuoso di integrazione tra il pubblico e il privato e tra le istituzioni e gli operatori del territorio?” “È speciale – si chiede ancora l’assessore – una Regione che nei giorni di Pasqua si ritrova con i musei chiusi e al centro di scandali recenti come quello, ben noto alle cronache, del Satiro danzante di Mazara del Vallo, dov’è accudito da 25 addetti regionali che non riescono a tenere aperto il Museo, tanto da spingere il sindaco, come si è letto in diversi articoli di stampa, a chiedere alla Regione di cederne la gestione? Oppure è speciale una Regione come la Lombardia che resta un modello culturale forte di tanti primati? A partire dallo spettacolo dal vivo (basta leggere i dati dell’AGIS in termini di quantità e qualità degli spettacoli proposti e dei numeri raggiunti al botteghino).

Il circuito lirico lombardo, dallo scorso anno ribattezzato OperaLombardia, è un unicum nel panorama nazionale, cui si aggiungono i 14 circuiti teatrali e la ‘borsa del teatro’, altro unicum, che permette anche alle giovani compagnie di farsi conoscere su scala nazionale”.

IN LOMBARDIA VOGLIAMO LE RISORSE CHE CI SPETTANO – “Immaginiamo – prosegue l’assessore – cosa potrebbe fare e cosa potrebbe diventare la Lombardia se solo potesse disporre di risorse in più, quelle che le spettano di diritto, visto il residuo fiscale di oltre 50 miliardi di euro all’anno nei confronti dello Stato centrale”. “E invece – chiosa l’assessore Cappellini – l’autonomia speciale ce l’ha la Sicilia dove, a meno che gli intellettuali firmatari dell’appello al ministro Franceschini abbiano preso tutti un forte colpo di sole, vi sono luoghi della cultura che chiudono e un patrimonio straordinario che va alla malora”. Il post dell’assessore si conclude con un giudizio molto severo sulle riforme costituzionali del Governo Renzi, neocentraliste e dannose per i territori virtuosi, con una considerazione finale relativa alla necessità sempre più forte del referendum per l’autonomia della Lombardia.

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1 COMMENT

  1. Mi risulta che il referendum sull’autonomia si farà. Vedremo il risultato e lo stato dovrà adeguarsi al volere del popolo se siamo in democrazia

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