Inquinamento e tumori: A Brescia bonifiche più importanti degli screening

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Inquinamento e tumori, c’è un collegamento. Parola di Paolo Vineis, tra i massimi esperti mondiali di epidemiologia oncologica. Il medico è intervenuto ieri all’Università Statale e al San Barnaba per trattare questo tema, sempre più sentito in una città come Brescia.

“Gli screening sono importanti, ma le bonifiche ancor di più. Costano, ma sono l’unica soluzione, qui come nella Terra dei Fuochi. È sconvolgente la quantità di discariche abusive presenti sul territorio dove sono state nascoste sostanze inquinanti”.

Il fatto è che a Caserta lo Stato ha investito 150 milioni in bonifiche, a Brescia 13, bonificando l’1% delle aree avvelenate.

“Il termoutilizzatore? – continua Vineis – la diossina e i particolati emessi sono molto inferiori al traffico automobilistico. L’aria che respiriamo è la stessa, ma il fisico e il dna di ciascuno di noi reagisce in modo differente, poi non bisogna dimenticare stili di vita e bagagli genetici ereditari. Si mescola tutto insieme, per questo dobbiamo studiare le connessioni andando oltre le statistiche, indagando le modifiche genetiche causate dall’ambiente in cui viviamo. La responsabilità per migliorare le cose è di tutti: politica e cittadini”.

Tuttavia i numeri comunicati dal Civile fanno riflettere. Nei mesi a più alta concentrazione di Pm10, infatti, si è registrato un +3% di ricoveri per malattie cardiovascolari per ogni incremento di 10 microgrammi al metro cubo.

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1 COMMENT

  1. Diciamoci la verità… Non contiamo un c…o. Nè a livello politico nè imprenditoriale. Non ci c..a nessuno e siamo nella c…a

  2. Ci vorrebbe un segnale forte da parte della cittadinanza, anche una semplice giornata (però lavorativa) in cui tutti si muovono senza auto (200mila persone). Ci si organizza per tempo ed è possibile. Ne parlerebbero in tutto il mondo e la politica verrebbe messa spalle al muro, altro che manifestazioncine da 10mila persone

  3. La verità è che, in nome del profitto privato, i mitici imprenditori, a partire dai padroni (pardon, azionisti) della Caffaro fino ai tanto decantati piccoli artigiani col capannoncino, se ne sono fregati delle leggi e della salute del prossimo scaricando dove capita, smaltendo illegalmente, sotterrando veleni. Il tutto per decenni, se non secoli. Ma ancora oggi imperversa l’ideologia della crescita economica, del “laurà”. Risultato? Quelli che si credono furbi hanno la villetta e girano in Mercedes, magari col cancro e i soldi per curarsi, i gonzi hanno il cancro e basta. L’importante è che i gonzi continuino a sbraitare contro i “negher”, così i furbi possono continuare a fare i loro affari. Auguri ai bambini.

  4. Sbagli a prendertela con chi gira in mercedes caro amico. La colpa di quanto è accaduto è tutta dalla parte dei rossi, centrosinistra governava nei decenni in cui si inquinava, sindacati se ne stavano ZITTI per non disturbare, leggi il libro di Ruzzenenti che ammette le colpe e dice chiaramente che molti sapevano e tacquero. Unica eccezione per un solo medico che fino alla sua pensione scrisse la verità (inascoltata perché scomoda). Altro che laurà qui sono i tuoi amichetti che ci hanno conciato per le feste. come? Assistendo silenziosi e omertosi! Poi se vuoi proseguire guarda pure chi la sinistra facilitò in alcuni affarucci… magari ritrovi nomi che sono coinvolti anche con la Caffaro…. O ti girano le p…e ammettere che di ambientalista la sinistra non ha NULLA???? SVEGLIATI

  5. Io so che quando apro la finestra la mattina sento puzza di plastica bruciata,perchè vicino c’è una fonderia di ottone che la notte brucia cavi elettrici. So che probabilmente morirò di tumore per esalazioni di diossina.
    Per cui dico che molte industrie bresciane non rispettano le leggi sull’inquinamento e probabilmente sono appoggiate anche dalla politica locale tutto per guadagnare più soldi alle spalle dei propri cittadini

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