Tredici incontri non sono bastati per giungere a un accordo, così i metalmeccanici fiancheggiati da Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di scendere in piazza, anzi, in strada, più precisamente in via Cefalonia, sotto la sede dell’Associazione Industriali Bresciani, dove in mattinata si è formato un presidio in rappresentanza dei 60mila che hanno incrociato le braccia per 4 ore.
“Federmeccanica – si legge in una nota sindacale congiunta – ha mantenuto ferma la sua posizione su salario e orario, che fin da subito aveva diviso in maniera netta il tavolo della trattativa, mentre sugli altri temi in discussione (welfare, formazione, partecipazione) rimangono distanze anche se meno marcate”.
I sindacati sono una delle malattie della nostra povera Italia. Non guariremo mai finchè non verranno gestiti in modo serio, e magari accorpati in una sola realtà lontana dai giochi di potere e di politica
Troppo tardi. Con una disoccupazione altissima in tutte le fasce di eta’ una concorrenza mondiale esasperata, troppi stranieri disposti a svendersi per niente (che la cgil continua a volerli qui), il mondo del lavoro e’ tornato indietro di 150 anni e i sindacati, da decenni, hanno smesso di tutelare i lavoratori ma sono diventati una casta formata dal peggio nel mondo del lavoro e pieni di privilegi che, anche loro non vogliono mollare
Il guaio e’ che la maggioranza dei lavoratori se n’e’ accorto e percio’ non sono credibili e le tessere comtinuano a calare
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dai dai dai FIOM …. LANDINI e Kompagni ….. dai, dai , dai … che ce la fate certamente a far chiudere qualche fabbrica ancora e poi lamentatevi se gli imprenditori vanno in Romania, Polonia ………. voi non avete mai gestito un’ azienda, non avete mai creato un posto di lavoro !! quindi è giusto che ascoltino voi … così le fabbriche chiuderanno ancora di più !!! Viva gli industriali bresciani !!!