Festeggeranno, come ogni anno, il ritorno della primavera, un rituale sacro per la comunità Sikh, tra le più popolose della provincia. Nel 2015 furono in 10mila gli indiani che si radunarono per una festa antica e sentita, che sabato 23 aprile verrà celebrata con una sfilata in via Corsica, pronta ad accendersi dei colori e dei riti orientali. Alla fine della cerimonia un elicottero getterà sulla folla migliaia di petali rosa.
Una bella occasione per conoscere e conoscersi
Ripropongo una mitica barzelletta. Trattoria affollata a Brescia: il gestore è costretto a stare all’ingresso e far entrare i clienti a mano a mano che si liberano dei posti. Si avvicinano due giovani stranieri del Punjab e il ristoratore in dialetto chiede: “Voàlter sif en dù ?” (traduzione: “Voi siete in due ?”). I due giovani, un po’ capiscono e un po’ fraintendono invece il riferimento religioso (indù, induismo), e replicano:” No, Sikh !”. E il ristoratore sempre in dialetto: “Sik ? Me spiàs, alùra ghe mia posto.” (traduzione: “Cinque ? Mi dispiace, non c’è posto”). Morale: a scanso di equivioci, chi arriva qui a Brescia, deve adeguarsi anche al vernacolo locale.
Ci voleva proprio una simpatica barzelletta ! Bravo ! Grazie ! ( Poniamo però al primo posto la nostra bella lingua italiana, che, purtroppo, pochi di noi parlano correttamente ) Poi, un poco di buon dialetto fa sempre bene.
Barzelletta vecchia ma bella, scritta in modo pedante.
Bella barzelletta….fancu lo l'italiano e W il dialetto….sei stato un grande mi hai fatto ridere fes!!!
Dai termini civili con cui si esprime il Sig. “Grande” si intuisce che parli solo in dialetto. Ma per esprimersi in dialetto bresciano si deve per forza essere volgari e incivili ?
Guarda che la volgarita’ e’ presente in tutte le lingue, compreso il dotto ed elegante italiano. Dipende da come ci si esprime…
“Iè des mìla, mia sik !” (traduzione pedante in italiano: sono deicimila, altro che cinque !)