Di chi ci si può fidare?

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Sandro Belli, imprenditore e opinionista di BsNews.it
Sandro Belli, imprenditore e opinionista di BsNews.it

di Sandro Belli* – Momenti veramente difficili. Ciò che sopratutto mi pare inestricabile è il dilemma: di chi ci si può fidare? Come rispettoso del pensiero liberale, il servizio che fanno i giornalisti lo considero utile e civilissimo. Ma i giornalisti, anche quelli seri ed onesti, estremizzano e tendono a manipolare le notizie, convinti che una notizia debba essere esagerata, forte, meglio se morbosa per poter attrarre il lettore… una giornata di pioggia diventa un diluvio – allarme acqua. Qualche giornata di secco – allarme siccità. Un omicidio diventa una strage, meglio se contiene elementi scandalistici o perversi.

Il catastrofismo fa vendere, sia in cronaca che in politica… la verità non viene messa in chiaro, galleggia malamente su approssimazioni e sottintesi o interessi di parte.

Ho provato,tempo fa, a credere ai politici di livello. Ho poi visto che, anche i più competenti e onesti sono stati attratti dalle consorterie dei partiti, con tutti i difetti e i vizi che ne sono derivati. Corruzione, arrivismo, incompetenza, prepotenza. Il potere non solo corrompe,ma fa apparire accettabile anche un atto criminale; annienta la coscienza.

Oltre a ciò, il venir meno di un pensiero politico caratterizzante, sostituito da una uniformazione ideologica che ha portato la destra e la sinistra a confondersi e a mescolarsi senza ritegno, in una prassi senza ideali, affarista e amorale, ha determinato incertezza e inaffidabilità in tutto l’attuale schieramento. La morte delle vecchie ideologie ha portato alla morte delle coscienze, al degrado della propria identità politico- culturale, alla eliminazione delle singole idealità.

L’imprenditoria. Negli anni passati certamente è stata una categoria coraggiosa, creativa ed operosa. Poi l’onda finanziaria e speculativa ha preso il sopravvento e le risorse umane ed economiche, trasferite altrove, hanno lasciato buchi e difficoltà in molti settori. I “grandi capitani d’industria” sono pressoché scomparsi e la globalizzazione imposta dalle multinazionali ha scoraggiato la nascita di nuovi “capitani” autonomi.

Il mondo della cultura, immensa ricchezza della nostra storia, manda segnali spesso scoraggianti ed evanescenti, che mostrano come difficilmente sa impegnarsi nella quotidianità del vivere. Conferenze,incontri,dibattiti indicano l’incapacità di rinnovarsi e mettono in evidenza il presenzialismo delle chiacchiere inutili, monotonamente ripetute migliaia di volte, senza alcun esito e senza impegni concreti.

Che fare? Dove trovare persone o comunità di cui fidarsi? Ci provo.

– In primo luogo è opportuno evitare chi spara critiche a destra e a manca, peggio se in modo anonimo, senza proporre soluzioni.Gli onesti e i ben intenzionati ti guardano in faccia!

– Un partito, un gruppo, un’associazione, per essere credibile, deve avere un regolamento o statuto interno ( codice etico) che chiarisca gli aspetti comportamentali e gestionali in modo trasparente e scrupoloso; una buona regola mi pare prevedere l’alternanza delle cariche o delle mansioni,l’eliminazione immediata delle “mele marce” e il rispetto degli avversari. Solo così un gruppo è credibile.

– Una impostazione più civica che partitocratica,con organi e persone della società libera, può garantire gestioni oneste e, se si segue il criterio della competenza (che è la vera alternativa alla prepotenza del potere), si potranno ottenere decisioni e comportamenti più consoni ed efficienti. Tutti i gruppi che scelgono i loro capi settoriali col criterio della competenza sono sicuramente avvantaggiati.

– Credibili mi paiono tutti coloro che non si nascondono ma hanno il coraggio di mostrarsi come sono, con la loro propria identità e diversità dall’altro, senza mischiarsi nel gregge. Le mode che omologano tutti e tutto, celano imbrogli e vigliaccherie, più o meno coscienti, ma inaccettabili e a volte drammatiche. La diversità di ciascuno di noi dall’altro è una ricchezza che va valorizzata, non annullata. Il giovane non è il vecchio, l’uomo non è la donna, il bianco non è il nero, il liberale non è il socialista ecc… L’onesta manifestazione della propria identità di persona o di gruppo o di nazione genera rispetto e condivisione.

È evidente che siano proponibili molti altri criteri e molti suggerimenti che potrebbero arricchire questo semplice elenco. È una elencazione aperta che non può che essere incrementata.

* Imprenditore

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1 COMMENT

  1. Io la penso come un anonimo che diceva:”Ci sono solo due persone di cui mi fido: una sono io, l’altra non sei tu”. E in quanto al catastrofismo, la vedo come nell’incipit delle mitiche Leggi di Murphy:”se qualcosa può andar male, sicuramente lo farà”. Ovviamente, come difattista, il Duce mi avrebbe già spedito al confino…

  2. Non ci si puo’ fidare piu’ di nessuno. L’esempio piu’ lampante l’immigrazione/invas ione, verso la quale nemmeno dopo che il Congresso Americano ha votato con l’aiuto di alcuni democratici di non accettare Siriani (internet riporta anche Iracheni) sul suolo americano, il che dimostra che non esiste obbligo di asilo nemmeno per i profughi se uno Stato non vuole e in linea con quanto afferma la sentenza della Cassazione 18549 del 2006 che afferma che nel diritto internazionale il diritto di asilo viene costruito come un diritto dell’individuo cui non correla il dovere corrispondente dello Stato di concederlo, nessuno parla nè di questa decisione del Congresso Americano, nè approfondisce di come debba essere interpretato il diritto di asilo, anzi tutti quanti sia centro-sinistra che centro-destra continuano ad affermare che chi scappa dalla guerra ha diritto ad essere accolto, mentre non pare proprio nessuno ci possa obbligare. Sarà ignoranza o come sostiene qualcuno con l’immigrazione si guadagna piu’ della droga? La protezione dei profughi semmai dovrebbe essere prevista in zone franche ONU ognuno nei propri continenti e a spese internazionali unico modo per proteggere chi scappa dalla guerra ma anche chi non è giusta venga invaso con prepotenza e sopraffatto e debba persino tacere!!!

  3. I dati dei flussi migratori sono per definizione instabili, aleatori, approssimativi. Politicamente, poi, vengono letteralmente strattonati per legittimare una visione politica, in genere in senso securitario. Però, presi a grandi linee e cum grano salis, hanno comunque il potere di ricalibrare la spropositata retorica che ha invaso le nostre vite da alcuni anni a questa parte. Di cosa stiamo parlando allora quando leggiamo titoli a nove colonne sull’orda islamica che imperversa sulle nostre coste? Leggendo il Corriere della Sera (uno di quegli organi che da anni costruisce le fondamenta delle politiche securitarie e xenofobe, sebbene con l’eleganza tipica della grande borghesia) a fine marzo sarebbero entrati in Italia 14.492 migranti. Avete capito bene, quattordicimila persone. Più o meno coerentemente con questi dati, un mese dopo (il 28 aprile) sempre il Corriere dava i seguenti numeri: il numero complessivo (complessivo!) dei migranti giunti in Italia era di 27.050. Ventisettemila! Per farci un’idea, l’Italia accoglie 1,26 rifugiati ogni 1000 abitanti. Il Libano 247, la Giordania 114, la Svezia, il paese europeo con la media immigrati/popolazion e residente più alta, 12 (dodici. Ogni mille abitanti!). Imperversava nei giorni scorsi la vicenda della frontiera austriaca del Brennero. Da quel valico, ci spiegano i giornali, starebbe prendendo forma una vera e propria calata barbarica su e giù per la penisola. L’Austria, senza sapere né leggere né scrivere, decide di alzare una barriera ad usum mediatico, strumento che evidentemente porta anche vittorie elettorali. Non poteva mancare il sempre sveglio commento di Salvini: l’Austria fa bene! Sempre il Corriere del 28 aprile svela dunque le cifre dell’invasione: nel 2015 sono passati per la frontiera del Brennero ben 3143 migranti (tremilacentoquarant atre!); nel 2016 stiamo invece alla spaventosa cifra di 2051(!!). Duemila migranti di passaggio per il Brennero. E da settimane la frontiera italo-austriaca è al centro delle cronache mediatiche, dei talk show, delle riunioni dell’ ”eurogruppo”. Anche qui, per farci un’idea, sarebbe utile allargare lo spettro dei flussi demografici e migratori italiani. Nel 2014 sono morte in Italia 597.000 persone, mentre ne sono nate circa 509.000. Ogni anno l’Italia perde dunque circa 90.000 persone (nel 2015 il saldo era addirittura superiore ai 100.000). Sempre in questi anni gli emigranti italiani hanno superato il totale degli arrivi: 78.000 nel 2012, 94.000 nel 2013, 101.000 nel 2014, eccetera. Strutturalmente dunque ogni anno l’Italia perde circa 200.000 persone. Sono dati che vanno presi con le molle, perché certi automatismi contabili sono impossibili da tenere: ad esempio, non si contano gli italiani all’estero che rientrano nel paese, oppure tutti quelli che lasciano l’Italia senza dichiararlo alle autorità amministrative. Togliendo e aggiungendo, il dato è comunque quello di una leggera ma costante perdita di popolazione del paese. I migranti, dunque, lungi dall’invadere alcunché, in questi anni hanno contribuito in maniera fondamentale a far oscillare attorno allo zero il saldo della popolazione italiana, che altrimenti vedrebbe una lenta ma inesorabile emorragia di persone. Di cosa stiamo parlando allora?

  4. Un conto è l’immigrazione regolare quella che si basa sul rispetto delle leggi, un altro conto è l’invasione di prepotenti che pretendono di entrare a casa degli altri e di farsi mantenere giustificati da un diritto di asilo, male interpretato. Non solo la nostra legge nazionale ossia il testo unico sull’immigrazione, prevede delle regole per entrare in Italia, ma persino il regolamento Europeo Schengen CE 562/2006 indica regole addirittura per entrare per un periodo di 3 mesi ogni 6 e all’art. 4,5,6,7 indica non solo la documentazione necessaria per entrare in Europa senza la quale le guardie di frontiera dovrebbero provvedere al respingimento art.13. Questo significa che non è vietato a nessuno entrare in Italia e in Europa purchè si rispettino documentazione e leggi. Diverso è quello che sta succedendo adesso, ce lo siamo sognati o stanno ancora arrivando e scaricando sulle nostre coste migliaia di persone? Ebbene questa si chiama invasione da parte di chi probabilmente per eludere le leggi e i regolamenti sull’immigrazione arriva clandestinamente giustificando che scappa da territori di guerra e quindi deve essere accolto. E tutti a santificarli invocando persino i diritti umani, ma nessuno che tuteli noi cittadini inermi che abbiamo parimenti diritto che vengano tutelati i nostri diritti umani, come prevede la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che all’art. 5 punto f) prevede arresto e detenzione per chi penetra irregolarmente in un territorio, senza prevedere distinzioni se trattasi di profughi o di puri clandestini: Ma a chi importano i nostri diritti umani? Proprio a nessuno a quanto pare. Il Congresso Americano poi ci sta insegnando che non esiste obbligo di asilo se uno Stato che intende tutelare se stesso e i propri cittadini non vuole e puo’ rifiutarli. E Obama e Ban Ky Moon vengono a pontificare da noi sul diritto di asilo ? Ban Ky Moon dovrebbe semmai spiegarci come mai in Africa non ha interpellato l’Unione Africana che ha il compito di trovare asilo ai profughi africani nei vari Stati che hanno ratificato la Convenzione Africana Rifugiati? Quello doveva fare, trovare rifugio agli africani in Africa, altro che venire in Europa a puntare il dito contro i Paesi con vogliono profughi proprio come l’America!!!

  5. Già, il mondo intero ci sta prendendo in giro facendo valere diritti che non ha, persino l’ISIS se la ride sotto i baffi tanto è facile per loro decidere il momento giusto per sopraffarci, e quegli ignoranti dei nostri rappresentanti europei oltre ai 6 miliardi alla Turchia adesso acconsentono anche ai visti facili? E persino i nostri ignoranti rappresentanti italiani ci prendono in giro a tutto spiano e noi beviamo!!!!

  6. Il passaggio sulla cultura, che dovrebbe “impegnarsi nella quotidianità del vivere”, è quantomeno indecifrabile. Ci chiediamo a quale concetto, concezione ed a quali significati della parola cultura si richiami Sandro Belli nelle sue allarmate affermazioni. Gli chiediamo spiegarlo a chi legge questa sua riflessione che, alla fine richiama il valore delle diversità. Diversi, sta bene, stravaganti e incomprensibili un po’ meno: ne va proprio della credibilità delle persone.

  7. L’ultima scoperta dei nostri governanti europei? Multare gli Stati Membri di 250mila euro per ogni profugo non accolto? Speriamo davvero che si rivolgano veramente alla Corte di Giustizia Internazionale che nel proprio Statuto all’art, 36 prevede l’intervento sulle controversie in merito all’interpretazione dei trattati e su qualsiasi questione di diritto internazionale. E’ paradossale che l’Europa imponga ai propri Stati Membri l’obbligo di concedere asilo e accoglienza a suon di penalizzazioni economiche milionarie, quando nel diritto internazionale questo obbligo non esiste e il Congresso Americano lo ha dimostrato ampiamente decidendo di non accogliere Siriani e Iracheni!!! Anche l’Italia gli euro promessi per la cultura li dovrebbe investire per ricorrere alla Corte di Giustizia Internazionale e chiarire una volta per tutte in cosa consiste il diritto di asilo internazionale.

  8. La maggior parte dei commenti mi portano indietro di due mesi sul tema dell’immigrazione e dell’ Islam affrontato tempo fa. Capisco che sia un argomento grave è attualissimo,ma rispetto a questo testo è ‘fuori tema’.

  9. all’anonimo che parla di tenerezza ( che intendo significhi ingenuità e utopia ) replico che spesso il buon senso viene frainteso,ma anche che l’eccesso di pessimismo e di criticismo rovina le menti,come diceva Ma-tzu o,più semplicemente la mia saggia nonna…..e agli anonimi ripeto : L’onesta manifestazione della propria identità di persona o di gruppo genera rispetto…….

  10. Concetto, concezione e significati della parola cultura per lei: non ci interessa il suo rispetto, ci interessa la sua idea, oppure la sua opinione (se esiste).

  11. I protagonisti della cultura politica, economica, sociale, giornalistica ecc devono azzardare di più .Tutti noi abbiamo assistito a dibattiti conferenze e incontri nei quali intellettuali, esperti, giornalisti e sociologi hanno decritto gli stessi fenomeni,le stesse tematiche con tutti i particolari, ripercorrendo nella storia il fenomeno dalla sua nascita,ripetendo le stesse analisi, senza giungere a proposte risolutive. Osare una proposta seria articolata anche se controcorrente, mettendoci la faccia MAI mai mai. La cultura,nel senso più nobile del termine, è avere un’idea del futuro… non navigare nelle ripetizioni corali dei chiacchieranti. È un po’ essere ” fuori dal coro” con coraggio.

  12. C’è da chiedersi come mai i nostri buonisti e accoglienti politici, giornalisti e opinionisti italiani ed europei, che ragionano a dir loro con la testa se ne sono guardati bene di tacciare di ragionare con la pancia, di razzismo, xenofobia, populismo anche il Congresso Americano che sembra proprio aver deciso col voto anche di alcuni democratici di non volere profughi SIRIANI e anche IRACHENI nel proprio territorio? Di chi ci si puo’ fidare se tutti ci vogliono ingannare e sostituire con gli immigrati? Il Congresso Americano rispetta i propri cittadini e li difende dagli invasori, l’Europa vuole invece punire gli Stati Europei che non accettano i profughi e non si è capito se anche i clandestini quando il diritto internazionale non prevede questo obbligo? Mentre l’unico accenno alla “SOLIDARIETA'” nei trattati europei, è riportata per quel che concerne l’aiuto nel difendere i confini esterni e per il RIMPATRIO anche con l’intervento di Frontex”. Di RIMPATRIARE PROPRIO NON SE NE PARLA!!!

  13. Ah, la cultura, nel “senso nobile del termine” sarebbe…avere un’idea del futuro ? E poi…”essere fuori dal coro mettendoci la faccia con una proposta seria ed articolata” magari con “esiti e impegni concreti”? E cioè, cosa vuol dire ? Non sarà che, sempre più malgrado l’età anagrafica, lei si stia avvicinando al Renzi-pensiero efficientista e para-aziendalista ? Non sarà che, essendo un saggio della Giunta cittadina di centrosinistra, si stia facendo inconsciamente contaminare ? Noi preferiremmo pensarla ancora su una vecchia Balilla mentre fa campagna elettorale magari per il PDIUM (Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica). Bei tempi.

  14. C’era da aspettarselo, che quando non è la Magistratura come nel caso del bonus bebè che lo impone anche a chi non ha cittadinanza italiana, interviene il Governo come nel caso del buono cultura e lo estende anche agli immigrati. Semmai se si vuole incentivare la cultura lo si dovrebbe fare ripartendo dalla Costituzione che impone a tutti come emerge dal Capitolo XVIII di osservarla fedelmente come legge fondamentale della Repubblica, sia da parte dei cittadini che degli Organi dello Stato come Governo,Parlamento e Magistratura. Per questo sia Governo e Parlamento che Magistratura non pare proprio che abbiano il potere di decidere discrezionalmente di interpretare la Costituzione a loro piacere ma hanno il limite come i cittadini di osservarla fedelmente. Quando la Magistratura decide di concedere il bonus bebè anche a chi non ha cittadinanza in base a cosa lo decide? ED viceversa? Dato che la Costituzione distingue tra cittadini e stranieri, lo Stato italiano come è successo in passato avrebbe secondo costituzione il diritto di prevedere dei diritti solo esclusivamente per chi ha cittadinanza italiana e di non mettere sullo stesso piano il mondo intero. Perchè invece questi organi dello Stato fanno a gara per stravolgere la rigidità della Costituzione? Il Presidente della Repubblica perchè non li bacchetta entrambi?

  15. Non ho più purtroppo la vecchia balilla,ma ,come 50 anni fa,sul comodino gli scritti di Piero Gobetti, i miei libretti degli scorsi anni e,sia sul comodino che nella testa e nel mio agire il libro che ho scritto lo scorso anno e che la invito a leggere,Convivio Bresciano. Ed Tarantola..
    Il pensiero politico- civico è una mia costante.

  16. Caro Sandro Belli,
    pone una questione molto rilevante, degno di un uomo saggio: ascolta la mia risposta. Qualcuno prima di noi ci ha pensato: non ti puoi fidare di nessuno come qualcuno dei lettori ci ricordava, e io aggiungo nemmeno di te stesso e delle tue illusioni. Poni fiducia nel dubbio, la ricerca della verità non può essere delegata a terzi. E’ una questione fondamentale propria della natura dell’uomo. Tanti pensatori ci hanno proposto degli strumenti: appunto uno è il dubbio, l’altro molto noto è il dialogo fino al “prendersi cura” di ciò che si ritiene fondamentale, necessario. Ecco, a causa della nostra finitezza, non possiamo prenderci cura di tutto, ma solo di poche cose, al limite anche una sola: qualcuno diceva “conosci te stesso”, un altro “ama il prossimo tuo come te stesso”. Se ti piace la politica e la ritieni una necessità, quello è il tuo campo di ricerca. Io, da un’età più giovane della tua, mi permetto di consigliarti di non appoggiarti mai su ciò che trova il suo fine “in altro”, ma solo in ciò che trova la sua ragione in sé.
    Grazie per il tuo contributo e per avermi fatto ragionare un po’,
    Alberto

  17. Buongiorno dott. Belli,
    mi trovo molto d’accordo con quanto da Lei sostenuto.
    Per di più io essendo straniera (Giapponese) riesco a vedere con maggiore chiarezza e lucidità la situazione che Lei descrive in maniera così precisa e per me condivisibile. Spesso facendo un passo indietro e allontanandosi dalla situazione, se la si osserva da “fuori”, si riesce a vedere tutto con maggiore nitidezza e meno coinvolgimento. Con una fredda e lucida razionalità. E i miei occhi da straniera, in questo mi danno senz’altro una mano.
    Io penso che qui in Italia, dalla gente comune fino ai governanti, in maniera trasversale e senza l’esclusione di alcun tipo di classe, tutti siano affetti dalla stessa malattia, ovvero sono molto bravi a stigmatizzare i problemi, a lamentarsi, a individuare vittime e a condannare i colpevoli, a porre l’accento sulle cose che in quel dato momento gli stanno più a cuore.
    I grandi problemi o difetti, secondo il mio modesto avviso e senza voler giudicare nessuno, sono tre.
    Il primo è il sollevare problemi senza la proposta di alcuna soluzione alternativa. Un brusio, un cicaleccio, un rumore di fondo sterile che non aiuta in alcun modo la risoluzione del problema. Benissimo il portarlo all’attenzione della massa. Ma il passo successivo deve essere quello di una proposizione fattiva di una soluzione alternativa. Altrimenti che cosa rimane? Niente, se non la frustrazione di aver combattuto contro un mulino a vento.
    Il secondo è quello della mancanza di unità, di comunione di intenti. Conosco l’Italiano come persona aperta solare e creativa. E che quando prende una decisione riesce a muovere le montagne pur di raggiungere il suo scopo. Di contro però noto anche la sua difficoltà a partire. E soprattutto a stabilire un legame stabile con i suoi simili per perseguire lo scopo comune. Tutto il contrario del Giapponese, praticamente privo di fantasia, ma in grado di unirsi per il raggiungimento dell’obbiettivo comune. Differenze. Se si unissero le due caratteristiche, creatività e capacità di unione ne nascerebbe un popolo perfetto.
    Il terzo è quello di dare sempre la colpa a qualcun altro. Che nella stragrande maggioranza dei casi è individuato nelle multinazionali chimiche e farmaceutiche. In misteriosi poteri forti e forze superiori occulte. Questo da un certo punto di vista provoca un sollievo nella coscienza delle persone perché porta a pensare che nulla sia in loro potere contro la grandezza e il potere economico e non, di questi misteriosi soggetti che tutto “movono e tutto puotono”, dall’altro della loro inafferrabile intoccabilità. Questo secondo me è un grave errore perché il vero problema della gente comune, che poi è il fulcro sul quale fa leva ogni tipo di dominazione vera o presunta, è l’ignoranza. Qualsiasi tipo di dominazione si poggia sull’ignoranza e la paura.
    L’ignoranza che porta alla paura è il male più grande da contrastare. E qui vengo al nocciolo del mio commento.
    Io mi occupo con la mia Società tra le altre cose di bonifica ambientale tramite l’applicazione dei microrganismi derivanti dalla scoperta ufficiale del prof. Higa in Giappone avvenuta negli anni ’80 e denominata in seguito EM-Tecnologia.
    A Brescia insieme ad un mio collaboratore, sto trattando un terreno contaminato da PCB, idrocarburi e altre prelibatezze che rendono ahinoi Brescia famosa, anzi famigerata in Italia e nel Mondo.
    Bene, io penso che le soluzioni ci siano basta avere il coraggio di sollevare la testa dal giogo del quale ci sentiamo vittima e affrancarci dall’ignoranza che ci costringe legati ad esso. I microrganismi sono senz’altro la soluzione a moltissimi (non voglio esagerare dicendo “tutti” anche se potrei…) i problemi ambientali. I microrganismi sono presenti sulla terra da miliardi di anni e noi rappresentiamo quello che definiamo il loro massimo livello di evoluzione ad oggi raggiunto (anche se a volte mi viene da pensare che siamo solo dei burattini da loro creati per i loro scopi, non gli esseri seduti sulla punta della piramide evolutiva…)
    Se ci affidiamo a loro, se ci lasciamo aiutare dalla loro azione sanificatrice pro-bios, mettendoli nelle condizioni di agire in nome e per conto nostro, non avremo più problemi di inquinamento e di produzione agricola. E la nostra salute e la nostra vita ne gioveranno infinitamente. Ricordiamoci sempre che questa nostra Terra non è un eredità da lasciare ai nostri figli ma un prestito che ci hanno fatto loro, e per questo dobbiamo conservarla e difenderla. Allo stesso modo quando lo spermatozoo feconda l’ovulo, in quello stesso momento stiamo passando alla prossima generazione insieme al nostro corredo genetico anche tutte le malattie che abbiamo in potenziale. Noi abbiamo il dovere di lasciare alle prossime generazioni un mondo più sano.
    Io mi batto per questo e sono grata di aver trovato al mio fianco persone come questo collaboratore, che si mettono in moto per trovare soluzioni, non solo per lamentarsi dei problemi. Siamo ancora una minoranza, ma in crescita e se riusciremo ad essere uniti riusciremo nel nostro intento.

  18. E brava la giapponesina sponsor di Belli, la quale risolve i problemi anche ambientali con i microrganismi. Nel sito della sua società, a scanso di equivoci perchè a Brescia si parla nientemeno che di inquinamento da PCB, si afferma riguardo all’ottenimento o meno di risultati: “I risultati si ottengono con un corretto uso e non vi è alcun obbligo giuridico di provare scientificamente a spiegarli. Quando si tratta di esseri viventi, tutto è sotto la responsabilità di chi li applica e quindi il risultato varia a seconda della competenza delle persone.” In soldoni, che la cosa funzioni o meno dipende solo dalle persone che la usano, non dalla EM-tecnologia in se stessa, ideata dal Prof.Higa negli anni ’80. Domanda assolutamente in tema: ci possiamo fidare ? Domanda di riserva: quanto ci costa ? Riflessione conclusiva: vedo effettivamente diverse affinità tra la Orimoto e Belli…

  19. Che esistano affinità fra me e Orimoto per me è un complimento. La saggezza giapponese dietro la quale traspare lo spirito Zen, naturalistico e riflessivo,non si può che ammirare.Pensare di difendere la natura con la natura, se veramente possibile, è straordinario.
    Ad Alberto,che interviene con fine umanità e intuito,visto che, come dice è più giovane,darei coraggio per partecipare appieno alla crescita della polis,perché,forse senza rendersene conto, è più utile di me alla comunità.

  20. Tranquillo, Alberto, non ascolti Belli: la pòlis fu azzerata dall’avvento della sofistica e la nascita dela città-stato. E, da noi, dopo settant’anni di fatto c’è ancora la Democrazia Cristiana al governo, però diretta da Goldman Sachs e con la regìa del Gruppo di saggi Bilderberg. Ecco, con più probabilità di successo, forse anche a lei conviene dedicarsi allo spirito Zen e proporre di usare i micorganismi anche contro le diossine e i metalli pesanti emessi dell’inceneritore di A2A…

  21. Confusi legami fra DC ,sofistica e Goldman Sachs. Unico substrato : una tensione antisociale e ipercritica che, come spesso accade, forse non sa di essere parzialmente causa della situazione che lamenta. L’impegno nella polis, come il rispetto e la valorizzazione della natura e del pensiero naturalistico, e la voglia di miglioramento sono doni che gli anonimi pessimisti non hanno. Ad alberto123 : si rilassi!

  22. Avrebbe ragione il sognatore Belli, ma gli anonimi che cita hanno avuto l’onore, anzi soprattutto l’onere, di essere stati amministratori pubblici e di aver tentato di fare per la pòlis quello che lui manco può immginare. Magari sostituendo cocciutamente alcuen consolidate trattative private con avvisi di gara pubblici non pilotati per scoprire così che milionate di euro potrebbero essere risparmiati se sottratti ai famelici circuiti spartitori della partitocrazi. Causa della situazione attuale sono quelli che non si sono mai armati di sano realismo, che non hanno provato a cambiare il potere che logora chi non ce l’ha (nota frase di Andreottti) con le armi dell’onestà e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica. Alla faccia della tensione antisociale e ipercritica: solo chi ha visto e sperimentato da vicino cosa significhi governare in questa povera Italia così come a Brescia, può capire che la voglia di migliorare e l’impegno disinteressato nella pòlis hanno vita assai breve, diversamente appunto dalla DC, da Goldman Sachs, da Bilderberg…

  23. Buongiorno di nuovo, mi permetto di rispondere al messaggio di critica al mio con questo mio ultimo intervento.
    Per prima cosa vorrei ringraziare questo coraggioso Bresciano mio collaboratore, che molto modestamente non desidera passare agli onori delle cronache, nonostante il suo totale impegno in questa opera di bonifica, sia sotto il profilo economico, del tempo dedicato e delle energie psicofisiche profuse.
    Lui ha deciso fermamente di continuare sulla strada iniziata, come gli italiani di una volta, facendo solo sentire il rumore del suo cammino.
    Io da parte mia è da circa cinque anni che ho iniziato ad interessarmi a risolvere il problema PCB. Ho iniziato dopo essere stata interpellata dalla Presidente della sede di una sezione Bresciana di un’Associazione Nazionale, durante un convegno organizzato per la divulgazione della EM-Tecnologia. La sua domanda era stata: “Riesce la EM-Tecnologia a risolvere i problemi derivanti dalla contaminazione da PCB?”
    Io, avendo piena fiducia sull’efficacia della EM-Tecnologia (certificata da oltre 35 anni di successi, non solo nel campo della bonifica ambientale) ho immediatamente risposto: “Come no!”
    I fatti a suffragio della mia risposta istintiva stanno nei successi ottenuti per l’abbattimento delle diossine (PCDD, PCDF) prodotte dagli inceneritori (esperienze in America e Giappone, per citarne solo alcune), contro metalli pesanti come Cd, Cr, Cu, Cu, Hg, Ni, Pb, Zn, ecc. sui fanghi di petrolio
    (con l’organizzazione UNIDO), sulle acque reflue provenienti dalle concerie (Turchia) sul fango delle acque reflue (Ucraina e Egitto ma non solo), contro l’inquinamento da idrocarburi, per arrivare fino all’abbattimento di pesticidi e radioattività, (ecc ecc…) Tutti risultati non solo ottenuti in laboratorio ma anche e soprattutto su siti contaminati.
    Non ho mai dimenticato quella domanda fino a farne quasi una missione, ma ho trovato molte difficoltà nell’avere l’occasione di poter sperimentare su un sito contaminato, sia tramite l’appoggio di Istituzioni, Università, Associazioni, che tramite privati volonterosi.
    Finalm ente l’occasione mi è arrivata, perché fortunatamente sono stata contattata da questo Bresciano Coraggioso.
    Così è nata la sfida di bonificare il suolo di Brescia, elencando tutte le sostanze contaminanti che lo affliggono, come diossina, discariche (comune di Berzo Demo), cromo esavalente, metano (via Basento), mercurio, tetracloruro di carbonio, triclorometano, cloroformio, amianto ecc.
    Lui ha deciso velocemente (sono bastati due incontri) di realizzare una prova sul sito contaminato.
    Fino ad oggi tutte le persone che ho potuto conoscere, si lamentavano, brontolavano, aspettando che qualcuno si muovesse. E anche mio marito arrivato in Italia già negli anni ’60, mi ha sempre confermato questa mia sensazione. Probabilmente anche io avrei fatto lo stesso, se non avessi avuto la fortuna di conoscere e sperimentare la potenza dei microrganismi utili anaerobici ed aerobici EM. Miscela irripetibile in natura.
    I risultati sono tantissimi, ma chiarire il meccanismo che li ha determinati, è un compito non facile degli uomini, che li stanno studiando quotidianamente.
    La nostra scienza non ha ancora raggiunto il livello di conoscenza di tutti i fenomeni in natura.
    Ma secondo me è molto più importante risolvere i problemi causati da prodotti chimici e farmaceutici senza effetti collaterali, che capire il perché questo avvenga.
    Io penso e spero che raggiungeremo la conoscenza per capire tutti i meccanismi della natura.
    Chi non crede a quanto scrivo o semplicemente è interessato di verificare e conoscere, tranquillamente può ricercare su internet le relazioni scientifiche delle esperienze internazionali di cui parlo. Anche sul sito della mia società c’è liberamente visionabile una ricerca condotta dall’Università di Bologna, circa l’effetto degli EM applicati su vari composti aldeidici.
    Tuttavia , la sperimentazione con EM-Tecnologia su suolo ed acqua contaminati da PCB non è stata ancora fatta a livello mondiale. Io però forte di tutte le altre sperimentazioni già fatte, mi associo al pensiero dello scopritore che dice: “Si può!”
    Altri gruppi di ricercatori sono riusciti a degradare la PCB da oli, e da attrezzi contaminati, con procedimenti fisici e applicazioni di microrganismi. Ma è ad oggi risultato impossibile adattare questo metodo per bonificare suolo e acqua.
    Fortunatamen te ho trovato il risultato di una ricerca condotta da un altro gruppo, utilizzando altre creature viventi. L’unica soluzione rimasta è associare i due sistemi, con l’aggiunta di materiali organici e inorganici.
    Come? Preparando un ambiente favorevole per esercitare la massima capacità della società dei microrganismi.
    Ques to è il mio grande compito. Perché anche loro hanno una Volontà come noi essere umani. Quindi l’ottenimento dei risultati dipende dall’ambiente, come la condizione anaerobica o aerobica, la presenza o assenza di luce, la quantità e il tipo di substrato, la temperatura corretta, il pH, e moltissimi altri fattori.
    Gli EM sono equilibratori. Essi eseguono la fissazione d’azoto sfruttando l’azoto nell’aria (circa 79%), ma nonostante l’ambiente sfavorevole operando in simbiosi riescono ad andare oltre, eseguendo anche la denitrificazione che è opposta alla fissazione.
    Essendo equilibratori, reagiscono anche alle richiesta da parte delle piante.
    “E’ tutto sotto la responsabilità di chi li applica e quindi il risultato varia a seconda della competenza delle persone.” come ha detto lo scopritore. Sperò di essere in grado di preparare l’ambiente giusto per loro.
    Dall’approfon dimento della conoscenza di questo Bresciano sento che questo Signore cerca una sfida per farne motivo di vita. Un comportamento opposto a quello attuale che è più per la ricerca di una vita “assicurata” con una strada preparata e sicura per noi e per i nostri figli. Ma è possibile avere una vita assicurata e stabilita? Se si può avere, è triste!
    Lui sta cercando di contattare tutti coloro che hanno problemi soprattutto di contaminazioni causate dall’operazione dei microrganismi considerati “patogeni” da noi essere umani. “Patogeni” dal nostro punto di vista… ma dal loro?!?!
    Ma questa tuttavia è solo una mia supposizione. Se è così, lui è un Vero Uomo. O magari siamo solo due Don Chisciotte?!?!? Magari un giorno avrò l’onore di presentarVi, sig. Sandro.
    Intanto preferisco concentrarmi sul mio ruolo per l’approfondimento del mondo dei microrganismi traducendo da tanti ricercatori internazionali. Questa mia ricerca mi ha fatto capire come ad oggi tutti i ricercatori stiano brancolano nel buio. I microrganismi sono invisibili, numerosi, abitano dovunque (acqua, aria, suolo, piante, animali uomini, persino nel magma). Lo Scopritore dice che tutto sulla nostra Madre Terra indossa il vestito dei microrganismi. Tutti i ricercatori stanno chiarendo e/o confermando dopo aver ottenuto i risultati, che il meccanismo della società dei microrganismi, implica il loro coinvolgimento con altri, per esempio tra le piante e i microrganismi nella rizosfera, tra nostri organi e microrganismi ecc… E’ uno scambio, “Give&Take”. Noi stiamo avendo la collaborazione dei microrganismi non solo i danni. E noi che cosa possiamo dare loro? Estremizzando spesso mi domando: se gli uomini contaminati devono morire… In questo modo faranno contaminare l’ambiente diventando una piccolissima parte dei componenti della terra.
    Grazie a tutti.

  24. Da restare increduli. Avevamo i microrganismi a portata di mano e non lo spevamo: possono bonificare non solo qualsiasi danno ambientale, ma magari anche i titoli tossici e le crisi finanziarie. Forse possono far ripartire l’inflazione e accelerare i consumi. Personalmente, vorrei sapere se possono far ridurre l’evasione fiscale e azzerare la corruzione. In alternativa, mi accontento della neutralizzaizone delle patologie tumorali maligne. Ci faccia sapere. Noi ci fidiamo, per restare in tema.

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