Civiche al voto, non c’è scampo?

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di Sandro Belli* – Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative spuntano come i funghi liste civiche di vario tipo. Liste vere, espressione della libera società civile e liste mascherate, figlie dell’ingordigia dei partiti che, per sembrare più vicini al popolo, presentano candidati popolari o apparentemente civici. È certo che liste autenticamente civiche siano più autonome dagli intrighi e dalle connivenze della partitocrazia e, qualora i candidati prescelti siano persone oneste e competenti, siano decisamente preferibili. Nel linguaggio comune, il vocabolo ‘civico’ sta a significare che la lista è o deve apparire ‘pulita’, composta da persone non coinvolte in scandali e non compromesse col potere politico (e con le sue degenerazioni). Ciò che spesso viene dimenticato è che, una volte elette, queste persone entrano nel meccanismo spesso perverso della politica e la loro "civicità" si perde in poco tempo, con grande rammarico di tutti coloro (e sono moltissimi) che, pensavano di aver eletto amministratori liberi nella mente e nella prassi, onesti nel giudizio, indipendenti dai partiti, fedeli al mandato ricevuto dagli elettori. In altre parole più ‘civici’ che ‘politici’.

Senza avere alcun pregiudizio o eccessivo disprezzo dei partiti, ricordo come li descriveva Enrico Berlinguer "macchine di potere e di clientela… non più capaci di essere organizzatori del popolo".

Allora… che fare? Se anche le liste civiche, espressione della società civile sono a rischio politicizzazione o addirittura a rischio degrado, dobbiamo rassegnarci, dal momento che… non c’è scampo?

A mio parere l’unica via possibile sta nel vero e pieno significato del termine CIVICO. Se un movimento o una lista vogliono essere veramente civici, non solo devono proporre candidati non compromessi e non asserviti alla partitocrazia (presupposto ottimo), ma devono impostare la loro attività ed il loro comportamento secondo principi propri del pensiero civico, come ad esempio: gestire il lavoro della Giunta e del Consiglio e le loro priorità secondo indici di andamento e di efficienza definiti e trasparenti; privilegiare la voce di persone competenti su argomenti specifici piuttosto che quella dei politici, spesso incompetenti, interpellando obbligatoriamente le Associazioni locali. Un esempio: nel progetto e nella scelta delle piste ciclabili deve essere più vincolante e rilevante il parere dell’Ass. Amici della Bici che non quello dei partiti di maggioranza o di opposizione.

Ecco allora quali liste o candidati scegliere: quelli che non solo sono civici al momento d’entrare nel mondo politico- istituzionale, ma che si impegnano, una volta eletti, a portar avanti, giorno per giorno, i principi fondanti del pensiero politico-civico, il privilegio della competenza sulla invadenza del potere, il rispetto di regole deontologiche definite e condivise, sia nel regolamentare la vita del proprio gruppo, sia nel gestire la complessa realtà della polis. Quindi, civici sempre.

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1 COMMENT

  1. Ragionamento condivisibile anche se un po’ contorto, visto che Lei dice che il rischio che le civiche si “politicizzino” è altissimo, però invita a scegliere quelle autentiche e coerenti (che potrebbero, appunto, inquinarsi). Ma veniamo al sodo e parliamo di Brescia. Di quali civiche parliamo (in ordine di voto 2013)? Di quella di Nini Ferrari che ha goduto del nome Paroli sulla scheda drenando migliaia di voti al PDL? Di Piattaforma Civica che ha resistito alle lusinghe di Del Bono e Paroli è ha preferito mantenere la sua vocazione senza i vituperati compromessi di cui Lei ci parla? e ci possiamo mettere dentro anche la Castelletti nelle civiche (anche se nel 2013 ha scelto il partner esclusivamente in base alle probabilità di successo e solo dopo i rifiuti di Onofri e Gamba a fare da valletti a Emilio)? Cosa ne pensa di queste tre civiche?

  2. La signora fa politica da quando aveva le gonne corte: la sua sarebbe una civica?
    Spero che con le prossime elezioni venga “pensionata”.

  3. Nessuno ha parlato di scandali, salvo per chi capisce Roma per toma. Mi domando, semplicemente come si possa considerare civica la lista di una persona che fa politica da 30anni e con un chiaro riferimento partitico per 25 di questi.

  4. Dice il vero il lettore che parla di ragionamento contorto. Ma i semplicismi non servono, sono spesso tesi approssimative o pregiudizi. La politica è una materia complessa. Voterei subito una lista civica se fosse civica nel contenuto, non solo nella provenienza dei candidati. Il programma di un movimento che mettesse l’uso degli indici (scegliendone una ventina in vari campi ) al primo posto lo oserei convinto. A Brescia città non son previste elezioni e quindi non sono in evidenza proposte e programmi. Per ora la lista più civica mi pare quella di Onofri,. Vedremo come si presenterà fra due anni : programma, nomi dei candidati e priorità.

  5. Dice il vero il lettore che parla di ragionamento contorto. Ma i semplicismi non servono, sono spesso tesi approssimative o pregiudizi. La politica è una materia complessa. Voterei subito una lista civica se fosse civica nel contenuto, non solo nella provenienza dei candidati. Il programma di un movimento che mettesse l’uso degli indici (scegliendone una ventina in vari campi ) al primo posto lo oserei convinto. A Brescia città non son previste elezioni e quindi non sono in evidenza proposte e programmi. Per ora la lista più civica mi pare quella di Onofri,. Vedremo come si presenterà fra due anni : programma, nomi dei candidati e priorità.

  6. E basta con questa favola che le persone che militano nei partiti non siano libere di scegliere anche in ambito locale (elezioni comunali), mentre i candidati civici SI!
    E’ una bufala che la storia ha dimostrato essere tale.
    Parlo da persona che milita in un partito e che ha avuto varie candidature a livello locale in alleanza con realtà civiche. I giochi più meschini a livello politico che ho visto fare sono sempre arrivati dai presunti “civici”. Classica situazione di paese:
    Se c’è da sostenre il candidato sindaco “civico” i voti del partito, le suole delle scarpe dei militanti a volantinare vanno benissimo.
    Se c’è da sostenere il candidato sindaco iscritto al partito c’è il fuggi-fuggi del mondo civico.
    E questi sarebbero la soluzione della politica anche a livello locale? Ma fatemi il piacere!
    Le buone pratiche amministrative avanzate dall’autore dell’articolo non potrebbero essere implementate anche da un sindaco/giunta espressione di un partito che, anche grazie alla loro militanza conoscono spesso e volentieri la macchina amministrativa molto ma molto meglio di presunti civici acchiappavoti ma che poi nel lavoro quotidiano di una giunta hanno bisogno dell’esperienza di chi anche grazie al proprio partito questa esperienza ce l’ha e la mette a disposizione? Siamo seri per favore.

  7. @Sandro “..Per ora la lista più civica mi pare quella di Onofri…”.

    Onofr i chi? Il “civico” che alle elezioni provinciali ha contribuito con il proprio voto a far eleggere il secondo consigliere provinciale della Lega Nord?

    Signor Sandro, con tutto il rispetto, giù le fette di salame dagli occhi.

  8. Nessuno nega il diritto dovere dei partiti a svolgere il loro compito, nè si negano le degenerazioni che sono sempre, prima di tutto, personali e poi di sistema. Ma se cadiamo ogni volta nei soliti preconcetto utili solo a fare sterile polemicuccia non si migliora mai. Possiamo dire, senza paura di essere coperti di contumelie, che a Brescia, fra i civici o presunti tali, Onofri è qualche spanna sopra qualunque altro, da Ferrari a Gamba, senza ovviamente bisogno di citare Patitucci o Castelletti?

  9. Senza alcuna volontà di scadere nel personale o fare polemica a prescindere, possiamo dire che Onofri a Brescia per ben due volte ha deciso di fare una corsa di testimonianza e basta? Ha deciso legittimamente di chiamarsi fuori da qualunque dialogo con i partiti affermando l’autosufficienza del civismo trovandosi a fare il consigliere comunale di minoranza da solo. Salvo poi accreditarsi politicamente con la Lega votandola alle elezioni provinciali. Chi non vede questi passaggi è politicamente miope.

  10. le critiche aspre del militante che ha avuto esperienze negative con ” presunti civici” e le accuse di doppio gioco di civici che,se vero,si vendono alla politica rendono più forte e più valido il mio messaggio….”guarda ti da finte liste civiche..! ” e mi fan capire che non sono stato chiaro. Quindi ripeto : a mio parere la gestione politica di uno Stato o di un Comune ha bisogno di una forte iniezione di civismo, di un civismo onesto, vero, che ha a monte una ideologia ( parola in disuso ma per farsi capire, insostituibile) che contenga proposte e metodi idonei Vedi nel mio libro Convivio bresciano Ed. Tarantola i capitoli : Senato civico, Consiglio comunale civico, indici per gestione civica dell’Amministrazione ,ecc…Proposte e comportamenti di buon civismo non è necessario che vengano da un candidato della cosiddetta società civile. Importante è il contenuto,non il nome del portatore/ candidato!! Il gruppo che mi chiama pomposamente ideologo- civico conta miglaia di aderenti in tutta Italia ; si chiama Civicrazia ed è ora impegnato nel diffondere un pensiero politico civicratico.

  11. La questione di Claretti è ridicola. è stato votato solo e in quanto bravo tecnico comunale. Il fatto poi che sia leghista è, semmai, la dimostrazione del fatto che si scelgono le persone indipendentemente dal loro credo politico o dalla cricca politica di appartenenza ma solo in base alla competenza. Punto. Per il resto concordo pienamente con l’ultimo pensiero di Sandro.

  12. Evitiamo di prendere in giro i cittadini per favore.
    Vuole farci credere che un avvocato amministrativista di lunga esperienza come Onofri non sapesse che Claretti sindaco leghista di Coccaglio ma dirigente pubblico presso il Comune di Brescia era incompatibile con il ruolo di consigliere provinciale?
    Guardi , lasci perdere.

  13. Quando Piattaforma Civica cercherà di stringere un patto elettorale con la Lega le darò ragione. Ho la sensazione dovrà aspettare parecchio…

  14. Non serve stringere patti elettorali per evidenziare le contraddizioni “civiche” che ho evidenziato.
    L’esem pio rimane l’ultima mia obiezione rimasta senza risposta.

  15. che pretesa sarebbe quella di considerare civico solo chi rifiuta qualsiasi dialogo con i partiti tradizionale? O è forse un modo subdolo di ghettizzare il civismo e ricondurlo a pura testimonianza (si bravi ma state al vostro posto che a gestire il potere ci pensiamo noi)? Su non facciamo della questione Claretti un caso, altrimenti sarebbe comodissimo controbattere con un infinito elenco di “contraddizioni” dei partiti tradizionale in termini di connivenza con interessi particolari e con personaggi impresentabili. Ma stiamo andando fuori tema..

  16. Fuori tema?
    Se lo dice lei.
    Io so solo che in nome di un presunto civismo antipartito una forza con l’8% se ne sta da due mandati seduta all’opposizione con un consigliere comunale e quando questo avesse un raffreddore non viene nemmeno rappresentata in consiglio comunale. Non solo. A chi ha le fette di salame sugli occhi ricordo anche che questa forza ha tentato alle elezioni provinciali del 2014 di ergersi a simbolo del civismo bresciano, salvo poi virare con la preferenza sul sindaco leghista di Coccaglio, quando la risposta all’appello da parte della vasta provincia bresciana fu scarsissima.

    Molt o più serio, secondo il mio modesto parere, il civismo di uno come il consigliere regionale Michele Busi. Molto più rappresentativo del civismo bresciano sano. Ma non spetta a me dare la patente di serietà politica a nessuno.

  17. È utile e giusto dibattere della quotidianità della politica,con nomi precisi e fatti o fatterelli accaduti,anche se a volte si scende nel pettegolezzo. La realtà locale e i suoi vizi e i suoi pregi va discussa .Ma non si può non tener conto e non conoscere la parte più nobile della politica ( civica o non civica) cioè i valori, le idee, gli impegni ideologici, i codici etici Vedi il gruppo milanese con cui collaboro “Eticasempre” e anche Civicrazia che spaventa ” mammamia” (che farebbe meglio a conoscere,ed aprirsi al mondo, prima di spaventarsi)

  18. Degrado delle Liste Civiche a rischio politicizzazione ? Suvvìa, in Italia non sono mai esistite: sono sempre state sin dalla nascita politicizzate, burattinate dai partiti e ben che vada solo al servizio di interessi locali, legali e non. In quanto alla decine di righe spese per inquadrare la sua visione del civismo, Belli dimentica di ricordare la cosa che sarebbe più importante e davvero distintiva: il modello civico di democrazia partecipativa anziche il modello di democrazia rappresentativa gestito dai partiti. Modello che per ora è ovviamente un sogno, una chimera oppure un’utopia come tutte le idee del buon Belli, emulo di Hans Christian Andersen: il più noto scrittore di favole.

  19. il nichilismo di volare ohoh deve essere pari al suo incoffessato desiderio di nascondersi dentro la comoda cuccia del “tanto non c’è nulla da fare”, quindi dietro il vecchio detto italico “Francia o Spagna purché se magna”.

  20. Caro Belli, deve esser prudente nell’utilizzare il motto attribuito al Guicciardini, ma si deice fosse caro anche ai Lanzichenecchi, mercenari sempre sul mercato. Scusi, lei che non è nichilista (realista, in verità, nel caso specifico) perchè non si è mai attrezzato o non si attrezza oggi per formare un Lista Civica a Brescia con le idee che propugna e le persone che indica ? E’ troppo difficile ? Oppur è troppo faticoso ? Oppure è semplicemente impossibile ed allora meglio essere nominati dal Sindaco Del Bono (che da quando aveva i pantaloni corti è uomo politico e da sempre iscritto ad un partito) tra i suoi saggi per aiutarlo nella realizzazione di un programma di governo di centrosinistra a guida PD ? Veda un po’ lei, magari pensi come altrenativa ad una Lista… Cinica: lì sì ci sta il motto completo:”De Franza o de Spagna purchè se magna”. Ovvero basta accontentaris di un po’ di luce riflessa e stare sotto i riflettori.

  21. Questo anonimo ” volare ” oscilla fra gentili insulti e veri apprezzamenti. Ad esempio quando mi invita a formare una lista civica. Se non avessi avuto e avessi tuttora un lavoro quotidiano pesante e di responsabilità che da occupazione a cinquecento famiglie,( grazie del suggerimento) lo avrei provato a fare. La politica, come la musica, sono passioni che non ho potuto seguire. La sua frase ” purché se magna ” è estremamente stonata e fuori luogo. Alla città a cui sono legato, ho sempre cercato di dare, nei miei limiti, senza nulla in cambio. Continuerò a farlo anche se gli anonimi maligni non capiscono come si possa in libertà e in assoluta autonomia, contribuire al bene pubblico. Ma i maligni anonimi spesso criticano o offendono senza sapere, senza informarsi, senza leggere ciò che scrivo e ciò che faccio nei miei interventi ” fuori dal coro ” che non amano la luce riflessa, ma hanno ,semmai, la modesta ambizione di tentare di far nascere luce libera.

  22. Io, se fosssi un civico duro e puro, per intenderci quello della democrazia partecipativa e dell’unico fine rappresentato dal bene comune, non mi mischierei mai e per nessun motivo ed a nessun titolo con chi è abbastanza o molto distante da quegli ideali perchè pratica il consociativismo spartitorio delle partitocrazie, cioè quello che in assoluto Belli aborre di più nei suoi sermoni. Non ha potuto seguire la sua passione per la politica ? Non ci pare: oggi è uno dei saggi di Del Bono, ha voce nella pòlis, fianco a a fianco nientemeno che ad Aldo Rebecchi, il compagno Rebecchi, un prototipo di politico a vita nato sindacalista. Ci scusi, ma è stato scelto da Del Bono perchè “biondo era bello e di gentile aspetto” come quando le saponette arnaldine lo sognavano di notte oppure per qualcos’altro che ci è ignoto ? Ah, ecco l’idea: metta insieme finaslmente una Lista Civica, la “Lista Belli”.

  23. Non vorrei parlare sempre della mia storia personale ma ancora due cose van dette. A 16 anni ho fondato un’associazione politico- studentesca libera e indipendente e ho continuato nella mia vita, da libero ” pensatore” a dare qualche suggerimento sia scritto che verbale,prima al mio compagno di scuola Paolo Corsini,poi sindaco, poi all’amico Adriano Paroli con cui,poco prima delle elezioni, ho provato a creare uno Staff del Sindaco, poi,anche se inaspettatamente, chiamato da Emilio, al nuovo sindaco. A tutti ho sempre espresso il mio libero parere,spesso decisamente critico ( vedi recentemente miei articoli sulla fiera di Bs e sul ciambellone ) ho la fortuna e purtroppo l’età per non aver vincoli, protettori, remore …peli sulla lingua!… Legga i miei libri, forse modesti ma sinceri.

  24. non ne e’ mai esistita una e mai ne eistera’ di civica non legata ai partiti ( 99 su 100 ) di sinistra , vedi consiglio in Loggia.

  25. All’anonimo ‘favola ‘ suggerisco : non sia pessimista, non si disperi ! Elementi ‘civici’ si possono introdurre da destra o da sinistra, e forse qualcosa anche chi, come lei è scettico,può farlo. Un esempio : nel nuovo Codice degli appalti compare un partenariato fra cittadini ed enti locali di buon livello.Esempio due : leggo che la Giunta del Comune di Milano ha affidato nove milioni di euro direttamente ai cittadini per programmare rinnovo,manutenzione e investiment sui parchi di tutta la città. Una democrazia partecipata vera,senza imbrogli, è un atto civico di valore! Così come lo sarebbe il controllo con indici statistico- mathematici della vita pubblica cittadina e della sua evoluzione.

  26. Urpo, si scopre che Belli sarebbe stato libero consigliere ancorchè bipartisan di più di un Sindaco: da Corsini a Paroli a Del Bono. Tutto molto strano, ma sicuramente nel segno di un super-io assai compresso condito da narcisismo ipertrofico, dato che evoca sempre alcuni suoi libercoli (visto il tema, non devono essere nè modesti nè sinceri, ma credibili e purtroppo non lo sono) come se fossero testi sacri di politologia sociologica moderna scritti da un Luttwak o da un Sartori. Ci scusi, Belli, ma la democrazia partecipativa, cioè il caposaldo del civismo, a che distanza abita o abitava dai vari Corsini, Paroli o Del Bono ? Che c’azzecca la sua presenza come libero pensatore a fianco di questo improbabile trio di primi cittadini ? Ah, già, la risposta è proprio lì: super-io e narcisismo…

  27. Urpo Sandrokan, la sua vena caustica è pari alla sua totale inutilità. Sono convinto che vis a vis lei sarebbe molto meno coraggioso

  28. Anonimo urpo, esca dal suo vile anonimato e mi sfidi pubblicamente. Non so se possibile con lei confrontare le idee senza cadere nell’insulto. Ma coraggio! Ci provi. Prima le consiglio di informarsi sui temi e sulle vicende, passate e recenti.

  29. Anonimo urpo, esca dal suo vile anonimato e mi sfidi pubblicamente. Non so se possibile con lei confrontare le idee senza cadere nell\’insulto. Ma coraggio! Ci provi. Prima le consiglio di informarsi sui temi e sulle vicende, passate e recenti.
    Legga i miei libercoli,che continuo a ritenere modesti ma onesti e sinceri. Forse per lei il più adatto è ‘ una nuova via ” Poi, simpaticamente, senza peli sulla lingua, se vuole, ne parliamo.

  30. Libercoli letti e meditati, non tutti, trattandosi di suo gentile omaggio: una serie di simpatici ed utopici voli pindarici tra i quali, con le parole civico o civismo ansiosamente ricorrenti, il costante richiamo all’etica delle responsabilità nel governo della cosa pubblica con uno Stato che sia soprattutto “guida morale” del Paese suona un po’ come una nota memoria democristiana. Ad ogni Congresso Nazionale c’era sempre qualcuno che presentava una mozione, votata sempre all’unanimità, di richiamo alla questione morale. E poi, dal giorno dopo…Ecco, anche Lei ci propone così di votare una sua mozione sulla buona politica, la trasparenza, la partecipazione dei cittadini alla vita della polis, i candidati limpidi, la competenza, l’efficentamento della macchina amministrativa. E tutti noi gliela votiamo volentieri questa mozione. Tanto, dal giorno dopo…

  31. Condivido ogni tua parola al 100% ed aggiungo che spesso e volentieri i risultati, anche importanti, arrivano grazie alla vicinanza del partito di turno, a maggior ragione, se quest’ultimo è presente in Amministrazioni di enti superiori.

  32. Interessanti i due siti: ci ricordano che in Italia esiste già chi è paladino nei fatti di quanto lì viene propugnato. E’un Movimento che nel 2013 è balzato significativamente alla ribalta nello scenario politico nazionale e che, accreditato di circa il 28% dei consensi se si votasse oggi con l’Italicum, contenderebbe in molti collegi il sucesso nientemeno che al PD renziano: si tratta del Movimento 5 Stelle. Che non a caso fa della democrazia partecipativa in aantitesi a quella rappresentattiva il proprio nucleo fondativo. A proposito e per curiosità, cosa ne pensa dei pentastellati il civico dogmatico Belli che a Brescia è però un saggio chiamato a supportare il governo di centrosinistra piddino ?

  33. Non c’é partito in Italia centralizzato come il m5s. Comanda Grillo, punto. La gente lo vota perché Grillo urla, non perché voglia essere partecipe. Alioto online partecipa poche migliaia di persone, una elite ristrettissima.

  34. La gente vota M5S perchè Grillo urla ? Quindi, un terzo degli italiani vota gli urlatori, un altro terzo il ducetto venditore di fumo o di favole, a seconda delle opinioni. Resta un altro terzo che si divide tra chi scegle gli xenofobi razzisti, i camerati post-fascisti oppure i nostalgici delle veline e del bunga-bunga. Non sarà che gli italiani sono davvero un popolo molto strano ?

  35. Veramante ad essere scandalose sono proprio le Liste Civiche che si denominano tali solo per non presentarsi sotto le insegne di questo o quel partito, ma che ne sono emanazione diretta sia nei programmi, sia nei candidati sia soprattutto nell’orientamento ideologico. In quante realtà si assiste al confronto elettorale solo tra due o più Liste Civiche dai nomi più bizzarri e “territoriali” che in realtà aggregano partiti di questo o quello schieramento nazionale con relativi candidati tranquillamente iscritti ai partiti di riferimento ? Cosa hanno da spartire queste “unioni di fatto elettorali” con il civismo e la democrazia partecipativa ? Nulla, queste sì sono Liste…Ciniche pensate dai partiti per mascherarne l’identità, vendersi in mome del territorio, catturare consensi di qua e di là o a caso. Un lupo con pelle da pecora, un centauro della partitocrazia. O no ?

  36. ecco dunque le liste ciniche presentatesi a Brescia nel 2013: Lista civica per Del Bono (eletto Patitucci, e ho detto tutto), Lista civica Brescia con la gente, lista civica la lavoro con brescia, lista civica spirito libero, lista civica brescia per passione, lista civica X brescia, lista civica futura brescia, lista civica volontari per tutti. Una bella accozzaglia.

  37. Giusto, uno schifo. Civica X Brescia con capolista e Capogruppo Ninì Ferrari, già Capogruppo del PDL. La Civica per Del Bono con Capogruppo Luigi Morgano vicesindaco margheritoso di Corsini ed oggi Europarlamentare del PD. Civica Brescia per Passione della Castelletti (poi nominata Vicesindaco a seguito dell’appartentamento al ballottaggio portando in dote ben il…5% dei voti totali), la quale ha una breve militanza socialista di soli vent’anni alle spalle con tanto di foto accanto a Bettino Craxi sfoggiata sulla sia scrivania in Loggia quando era Presidente del Consiglio Comunale nel decennio corsiniano. Mancano la Civica del compagno Fenaroli, giusto per accasarsi come Assessore e altre Civice multicolori con degli zero virgola di consenso ma con garanzia di poltroncina o strapuntino guadagnata con i voti del proprio condominio. Ben detto, trattasi di Liste Ciniche.

  38. Ci sono le liste civiche territoriali che credono di essere le depositarie della verità e che la “società civile” sia rappresentata solo da loro. Perchè i cittadini iscritti ai partiti sono INCIVILI?
    Buffonate .

  39. Nessuno è depositario della verità, men che meno nella politica definita l’arte del possibile. Ma qui si sta parlando innanziatutto di serietà e di coerenza: sicuramente non ne hanno i partiti che si presentano davanti agli elettori “cammuffati” da o in Liste Civiche solo per catturare il consenso. In quanto all’espressione “incivili” e all’iscrizione ai partiti nessuno qui lo afferma, ma è evidente che si stia parlando anche di confronto fra due modelli assai diversi: la democrazia rappresentativa magari guardando a quanto abbia funzionato in Italia la delega che l’elettore affida all’eletto scelto fra diversi candidati, e la democrazia partecipativa che avvicina i cittadini alla gestione diretta della cosa pubblica. Guardi al Parlamento di oggi: più di un terzo dei presenti, già in partenza nominati dai partiti, ha cambiato casacca o schieramento più volte dal 2013 e lo stesso Governo non attua un programma sottoposto all’elettorato e nemmeno l’attuale compagnie governtaiva è stata “benedettta” dagli elettori nell’attuale configurazione. Diciamocela tutta: i partiti qui hanno fatto e fanno la loro parte vergognosa e losca in barba ai cittadini ed alla partecipazione democrazia. Poi ci saranno l’Italicum e la riforma costituzionale e alla fine, io lo spero, gli italiani si dovranno ricordare che il vero cambiamento ci fu con…la presa della Bastiglia in Francia o l’assalto al Palazzo d’Inverno in Russia.

  40. Siamo partiti dalle elezioni locali e siamo finiti …. sulla luna.
    Non cambio una virgola di quello che ho scritto.
    Il buonsenso non sta di casa solo da una parte.
    E chi spara a zero sui partiti e su tutte le persone che ne fanno parte indiscriminatamente o è in mala fede o ne ne conosce le realtà.
    A livello locale (che è quello che conosco) ci sono tante di quelle persone che si fanno un mazzo tanto per fare politica su basa totalmente volontaria e quasi mai con alcun riconoscimento pubblico che le potrebbero dire che la Bastiglia, loro, la vivono tutti i santi giorni per portare avanti delle istanze in rappresentanza di cittadini che spesso e volentieri non se lo meriterebbero neppure.
    Passo e chiudo.

  41. Pregasi aggiornarsi circa le liste civiche dopo le ultime notizie dalla Commissione Antimafia. Dal Corriere: ‘Liste civiche varco per mafie’. Belli: conta il contenuto, non a forma.

  42. Militare in un partito è una cosa nobile, così come in una lista civica, che si differenzia dal partito solo per l’impegno in una realtà locale ben definita. Lei rivendica giustamente il suo ruolo di militante di partito, però deve ammettere che adeguarsi alla moda delle civiche è stata ed è tuttora un malcostume tipico dei partiti che, temendo di perdere consensi, si camuffano da civici. E allora tanto orgoglio andrebbe declinato coerentemente rifiutandosi, ad esempio, di riempire i lenzuoli elettorali di liste e listarelle di personaggi equivoci o, nella migliore delle ipotesi, totalmente improbabili. Nessuno ha la patente dell’onestà a prescindere, ma poi i comportamenti sul campo si valutano, eccome!

  43. Ottimo elencare le liste civiche false, mafiose,partitiche,c orrotte. Solo così,con onestà,si fa campo libero alle liste vere, oneste, civicratiche,che sono il loro opposto. La passione civica sincera è altrettanto degna quanto quella politica ( ad es quella di Luigi Einaudi) e quanto più di civico c’è nella passione politica,tanto più mi attrae.La partitocrazia e’ la rovina della politica!

  44. Bravo, Belli. Vada a dirlo con saggezza al suo amico Del Bono, che poi andrà a dirlo a Renzi, che poi lo dirà a Mattarella, che quando verrà in visita a Brescia lo dirà a Del Bono, che alla fine lo dirà a lei. E, come nel gioco dell’oca, tutto sarà come prima, ovviamente, con partitocrazia imperante.

  45. Caro “A militante”, quando vedrò in alcune liste civiche lo scomparire della puzza sotto il naso le potrò dare ragione. Prima no. I censori stanno quasi sempre tutti lì.

  46. Troppo spesso sento lodare il passato come esempio di coerenza e di rettitudine. I cosiddetti ‘padri costituenti ‘ o i personaggi della cultura e della politica nobile. Leggendo un po di storia, apprendo che il Nobel Dario Fo, fascista fino all’ultima ora, era volontario nella Repubblica di Salò, ed anche ‘ Montanelli, Bocca e Biagi “portavano la camicia nera.” Nella RSI militavano anche Marcello Mastroianni,militare fascista a Dobbiaco e Ugo Tognazzi. Qualche anno prima Nilde Iotti, iscritta al gruppo del fascio di Reggio Emilia e Norberto Bobbio nel 35.. Che cosa può insegnarci il passato? Lo si può celebrare come maestro di coerenza e libertà ? Forse l’unica verità e’ che “tutto scorre” come diceva Eraclito, oppure, senza la saggezza dei filosofi, che la politica ha bisogno, a monte, per essere onesta, coerente, convincente, di un serio pensiero politico civico lontano dalle mode e dalle contingenze

  47. Se non eri iscritto al partito facsista, non eri un “balilla”, una “giovane italiana”, un “avanguardista”, se non portavi la camicia nera, non partceiapvi ai Littoriali o alle adunate del sabato, eri praticamente un morto civile, tu ed i tuoi cari. E se ci aggiungiamo l’invasamento e l’indottrinamento collettivo quotidiano e martellante della propaganda fascista, ci siamo detti tutto. Tengo famiglia e devo mangiare tutti i giorni: ecco il presupposto nobile. Allora, meglio ricordare Giacomo Matteotti o Antonio Gramsci e, visto che si citano padri costituenti, magari Nenni, Pertini o De Gasperi.

  48. Pare che gli iscritti alle organizzazioni siano arrivati a circa 4 milioni, compresi i fieri antifascisti della XXV ora…36 milioni di morti civili? E Gramsci che riceveva libri dal Duce, curato prima a Formia e poi a Roma in costose cliniche, come anche il Corriere della sera ricorda, è paragonabile ai perseguitati da Stalin, tra cui molti fuorusciti italiani traditi da tal Togliatti, osannato come Migliore???

  49. Deboluccia o meno la mia è un’esperienza che trova conforto in tantissime realtà comunali bresciane. Il resto sono chiacchiere.

  50. Il Duce ci condusse al baratro della seconda guerra mondiale e al massacro di centinaia di migliaia di italiani solo per quel vile opportunismo tutto italico che gli faceva intravvedere nella Blitzkrieg (“guerra lampo”) di Hitler l’opportunità di sedersi al tavolo dei vincitori, quindi con tedeschi e giapponesi. Basta questo per farlo giudicare dalla storia come un folle dittatore. Altro che sorridente benefattore del suo popolo, imparagonabile a Stalin !

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  52. Caro Belli, anche alla luce dei risultati elettorali del Movimento 5 Stelle, ci dia un parere “civico” su queste storiche parole del compianto Casaleggio: “Voglio dirvi due cose. La prima è che sono un populista. Sono orgoglioso di essere un populista e di essere insieme a decine di migliaia di populisti. Un’altra cosa è che il potere deve tornare al popolo. Le persone nelle istituzioni devono ascoltare il popolo, non possono essere sopra la volontà popolare. Noi abbiamo cercato e stiamo cercando di introdurre dei concetti che abbiamo ribattezzato democrazia diretta, però in Italia non c’è neppure la democrazia. La democrazia in questo Paese è inesistente. Siamo in un Paese in cui i referendum non vengono accolti, vengono deviati, il loro significato viene annullato. Un Paese in cui abbiamo delle leggi popolari che non vengono discusse in Parlamento, in cui noi non possiamo decidere il nostro deputato o senatore. Stiamo parlando di una partitocrazia. Questa partitocrazia deve finire con i nuovi strumenti di partecipazione popolare, che vuol dire referendum non soltanto abrogativi, ma anche propositivi, vuol dire la possibilità di discutere le nostre leggi con i nostri parlamentari, quelli che mandiamo NOI in Parlamento, non i segretari dei partiti.
    C’è una frase di Marco Aurelio che mi piace molto. Marco Aurelio disse: “Ciò che non è utile per l’alveare non lo è neppure per l’ape”. Noi dobbiamo ricostruire il senso di comunità in questo Paese, se no non ne veniamo fuori. In alto i cuori!”

  53. il difetto dei rigurgiti storici comunisti è l’ignoranza trinariciuta; associare i giapponesi, che entrarono in guerra nel 1941 alla guerra lampo 1939, ti porta a negare l’evidenza e ad accendere i moccoli a baffone e a Togliatti che ebbe come vice-guardasigilli il presidente del Tribunale della difesa della razza, che per sapere chi fosse dovrai andare a cercare su internet…o puoi chiederlo a De Magistris. Per la partecipazione dell’Italia alla II guerra studiati il compagnuccio Ernesto Ragionieri e… chiedi di essere interrogato.

  54. Ma ancora vai in giro a proporre il fascismo come alternativa politica-sociale-cul turale?? Nel 2016?? A fare le pulci alla storia? Fatterelli senza significato a cercare di sminuire i danni che hanno fatto all’Italia? Non hai ancora capito che il fascismo era un regime militare violento e totalitario? Ma come bisogna spiegartelo? Ti servono dei disegni? Dei gesti? Come si può fare? Non ti accorgi che nessuno in Germania rimpiange i nazisti? Non ti accorgi che nessuno in Spagna rimpiange i franchisti? Non ti accorgi che nessuno in Portogallo rimpiange Salazar? Non ti accorgi che nessuno in Cile rimpiange Pinochet? Ma quando imparerai ad apprezzare la democrazia che permette anche a te di farneticare su quella banda di delinquenti?

  55. Abbiamo capito:Antifasismo militante da cellula togliattiana, che ripete l’imparaticcio del manuale dell’ agit-prop come i sodali di Peppone. Il fascismo ed il nazismo furono sconfitti in guerra, i tuoi “fornitori”, nell’89, una bella mattina non aprirono più la botteguccia.Sui fatti non hai studiato…e domani finisce la scuola. Come credito estivo, potresti leggere qualcosa dell’ex antifa’ Panza.

  56. L’anonimo sandroski non ha letto il titolo : liste civiche Le divagazioni su fascismo e comunismo non mi interessano. Fuori tema.
    ( fra parentesi: purtroppo non è vero che in Germania e in Spagna non ci siano neonazisti o franchisti….ma questo è un altro tema, come è vero che in qualche paese anche il comunismo sopravvive ) legga Piero Gobetti e Benedetto Croce poi….facendo un ripido salto in basso livello,, sfogli Convivio Bresciano…..a presto

  57. Qualcosa di Pierluigi Panza ? Oppure leggere qualcosa di Giampaolo Pansa, sempre in nome…dell’ignoranz a ? Cioè le parole e gli scritti di colui che dal giornalismo smaccatamente di sinistra di una vita intera passata a l’Espresso e Repubblica, si catapultò sull’altra sponda e riscrisse la lotta partigiana attingendo a fonti color nero pece. Se è Pansa, lo legga e rilegga Lei, per cortesia.

  58. Mi chiedevo, ma il comunismo sopravvive magari anche in Cina, cioè nel paese che indirizza buona parte delle sorti economiche del pianeta, che ha miliardate di abitanti e che detiene metà del debito pubblico degli Stati Uniti ? Come può essere successo tutto ciò ? Potrebbero redimersi e diventare miliardi di civici ?

  59. Ehi, Belli, ci vuol dire o no qualcosa sui pentastellati ? E sulle radici del civismo cui si richiamano, sulla partecipazione dei cittadini alla vita della pòlis, niente da dire ? Dobbiamo magari spedire Convivio Bresciano a Grillo e a Di Maio per proporla come guru al posto di Casaleggio ? Cosa ne pensa del successo del M5S alla tornata elettorale ? Non sarà che civismo e società civile si avvicinano proprio al fronte pentastellato ? Siamo in tema, c’è proprio un pensiero poltico-civico a cui richiamersi, Coraggio…

  60. Non c’è gusto, sandroskj…ev boccheggia, è senza fiato. E’ impreparato e non vuol studiare. Da quando son finiti i rubli di Mosca sono nell’angolo: Continuare equivarrebbe a maramaldeggiare. Pietà per i vinti, anche se comunisti antifà, sconfitti dalla storia e sbugiardati dal pragmatismo dei post maoisti e di…Panza(ma era scontato che non cogliesse l’antifona).

  61. “rubli di Mosca”, “comunisti antifà”, “post maoisti”, “cellula togliattiana”, “sodali di Peppone”, “ignoranza trinariciuta”. Gli anni cinquanta non sono mai finiti per te. Chi sei, Tambroni? Patetico.

  62. All’anonimo bellistellato vorrei dire : la tua non è un’osservazione del tutto fuori luogo. A costo di annoiare,ma per chiarezza e verità, ti devo riportare al 1993 quando Grillo era solo un comico. Nel mio testo “Una nuova via” proponevo una via civica, che poggiava sul l’informatica e sulla telematica di allora,per rinnovare i partiti. Si chiedeva un passo indietro della politica, una composizione del Senato ” meno politicizzata, la valorizzazione delle leggi di iniziativa popolare, il privilegio della competenza rispetto alla politica, ecc. Ti garantisco che il contenuto era innovativo Buona idea: spedisci questo libro e il seguito (Convivio bresciano ) a Grillo e Di Maio. Chissa’..?!!

  63. Cosa le dicevo: un Casaleggio ante litteram, un Grillo della prima ora. Dunque, si aggreghi ai pentastellati. Troverebbe solo persone con le sue idee, soprattutto giovani, con un’incredibile slancio riformatore, con una voglia di cambiare fuori dagli schemi partitocratici. Tra fare il saggio per Del Bono ed il PD e cambiare qualcosa in meglio ne corre…O no ?

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