Quattro persone sorprese in flagranza di reato, tutte provenienti dalla provincia di Brescia. E’ accaduto in Val Venosta, dove i carabinieri e i guardiacaccia hanno sorpreso due uomini caricare sulla loro automobile una ventina di uccellini neonati insieme ai loro nidi.
Dopo la tappa in caserma e la denuncia per uccellagione e maltrattamento di animali, sono tornati come se nulla fosse nei boschi nei pressi di Silandro catturando altri 20 uccellini per poi essere intercettati nuovamente dalle forze dell’ordine.
Questa gente non solo non ha un cuore, non ha nemmeno il minimo rispetto delle leggi e delle istituzini
Meritevoli di un approfondimento psitico sociologico
La Val Venosta non è in Trentino: si tratta della Vinschgau, ed è in Sud Tirolo/Alto Adige.
ma lasciate stare gli uccelli… Frocconi
Ecco l’autentico orgoglio venatorio bresciano. Delinquenti che ci fanno conoscere dappertutto.
Questi soggetti sono titolari di licenza di caccia e regolare porto d’armi? Forse no, ma se invece lo fossero sarebbe una conferma del fatto che avere il porto d’armi non esclude l’essere delinquenti.
Maledetti senza cuore!!!11!1!! Come si può commettere un crimine così aberrante??111!!1??? !! Se c’era ancora lui…
Ma come? Questi delinquenti vengono colti sul fatto e rilasciati (già è grave), appena liberati tornano a delinquere e non stanno in galera? Dove sono i fanfaroni che si riempiono la bocca di “certezza della pena”, “giustizia esemplare” e altre baggianate? Dove sono quelli che ruttano scempiaggini in favore del diritto a sparare ai ladri? A questi si dovrebbe sparare nella schiena o no? Ceto, fossero stati quattro zingari che si fregano qualche monile e due spicci, la folla invocherebbe il rogo…
A chi sarebbero stati forniti gli uccelli se non ad altri cacciatori capannisti? E c’è ancora qualcuno che dice che i cacciatori non c’entrano e sono corretti!