Brebemi, il Comune di Brescia pronto ad andarsene

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Tutti fuori dalla "prigione" di BreBeMi. L’iniziativa congiunta coinvolge Comune di Brescia, città di Milano e Provincia di Bergamo che hanno deciso di dismettere le loro partecipazioni in Autostrade Lombarde, le cui prospettive economiche nel breve e medio periodo appaiono tutt’altro che incoraggianti.

"Abbiamo deciso di uscire da Autostrade Lombarde, quindi da Brebemi, di cui abbiamo quote per circa un milione di euro (lo 0,2031 per cento, ndr) perché la riteniamo una partecipazione irrilevante ed infruttuosa", ha spiegato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono al Corriere, "Meglio utilizzare quei soldi per sistemare qualche scuola del Comune piuttosto che lasciarli in quella società". 

Già a settembre la Loggia aveva provato a vendere le sue azioni, ma il bando di gara è andato deserto. Così a dicembre Del Bono ha deciso di esercitare il esercitare il diritto di recesso, appellandosi alla legge 147 del 2013 che norma le liquidazioni in denaro delle partecipazioni. Contro questa azione Autostrade Lombarde ha deciso di presentare un ricorso al Tribunale di Brescia.

 

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1 COMMENT

  1. Non avevano sempre detto tutti che questa autostrada è un’opera INTERAMENTE realizzata con soldi privati? Adesso, invece, salta fuori che non solo si buttano dalla finestra centinaia di milioni (soldi dei cittadini) per salvare questi privati dal fallimento (peraltro ampiamente previsto da chi non ha le fette di prosciutto sugli occhi), ma addirittura che i comuni ne possiedono una parte! Gli stessi comuni che piangono miseria perché mancano i fondi per fornire servizi ai cittadini investono in opere disastrose come questa. Allora vuol dire che i soldi ci sono ma, evidentemente, solo per qualcuno…

  2. Del Bono forse non ricorda le epiche celebrazioni dell’infrastruttura fatte dai suoi predecessori sindaci, parlamentari (lui stesso…), consiglieri provinciali e regionali ai tempi in cui si rieneva BREBEMI la più strategica di tutte le opere lombarde da realizzare. Oppure, il buon Emilio ricorda bene, ma i tempi sono cambiati, ci sono i 25 milioni di euro da trovare ogni anno per un altro storico “buco nero” come il Metrobus. E quidi la politica delle opinioni si arrende alla realtà dei fatti. Ed è comunque già un buon segno, anche senza un doveroso mea cupla. Ecco, forse ci vorrebbe un monumento a Bettoni, che riuscì a celebrare la “sua creatura” il giorno dell’inaugurazione con le mitiche parole:”Brebemi, la prima grande opera tangent free”. Roba da matti.

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