La messa per i non credenti

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di Sandro Belli* – Mi rendo conto che sto per trattare un tema insolito, che riscuoterà poca condivisione. Penso, tuttavia che non sia una riflessione inutile, ma che anzi possa essere di utilità sia per la Chiesa, oggi un po’ snobbata, sia per la nostra società divenuta gretta e violenta.

Quante volte in una settimana ci soffermiamo a riflettere su noi stessi, sul nostro destino, sul senso profondo dell’esistenza, sul rapporto con gli altri, sui temi dell’universo e della creazione, sugli affetti più coinvolgenti? Troppo presi dai problemi quotidiani e dal ritmo affannato del vivere, molti di noi non ci pensano mai. Se ne avvedono in momenti particolari della vita, quando un evento, solitamente drammatico, fa nascere incertezze e domande, e li costringe a riflessioni e ripensamenti. Troppo tardi.

I credenti che frequentano la messa, invece, hanno settimanalmente più stimoli, più consuetudine alla riflessione con ciò che ne consegue sia nel senso di scoperta di una intensa gioia interiore sia nella sopportazione del dolore e della paura, sia sopratutto nel difficile rapporto col prossimo.

La predica di un bravo sacerdote, se non troppo dottrinale ma aperta alla comprensione dell’essenza di Dio e della vita, al tema della sofferenza e della pace e del buon vivere quotidiano, può essere utilissima anche ad atei, scettici e non credenti. Per questo a costoro si devono spalancare le chiese per offrire l’unico momento della settimana dedicato a riflettere su valori e sentimenti,e ,a volte, sul senso del vivere sociale e sulla corretta gestione del bene comune… tutte riflessioni fortemente liberatorie.È per questo che ritengo che, spesso, la messa domenicale sia più utile agli atei che ai credenti e dia più stimoli spirituali o almeno riflessivi a chi non ha alcun tipo di fede, rispetto ai ligi fedeli. Persino il sagrato della chiesa può essere un luogo di qualche semplice confronto, di un cenno di socializzazione e di recupero del senso positivo della convivenza.

Personalmente non rimpiango la città com’era, col suo atteggiamento bigotto prevalente negli anni cinquanta, ma il brulicare di sorrisi, chiacchiere, proponimenti, saluti, complimenti e sane invettive dei sagrati bresciani del passato un po’ mancano. All’uscita delle messe in Duomo o in San Francesco la vita aveva un momento di sosta, un attimo di ritorno al senso umano e colloquiale della vita delle famiglie e dei singoli. Anche i cosiddetti miscredenti, restando spesso sulla porta delle chiese, venivano coinvolti da pensieri non banali, e il tema della lotta politica, con Boni sindaco a vita, veniva attutito da qualche accenno alla morale e alla condivisione. Pregando lo stesso Dio, o anche semplicemente vedendolo così da tutti riverito, atei e cattolici, di destra e sinistra imbastivano ipotesi di convivenza… Sono certo che il Padreterno non sa quanto sono stati utili le piazzette o il semplice sagrato delle Chiese bresciane!! Utili alla riflessione, alla comprensione e alla convivenza.

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1 COMMENT

  1. veramente è così semplice lasciare commenti qui?
    siete sicuri di avere una copertura legale sufficiente da non essere passibili di complicità nella diffusione di contenuti diffamatori?

  2. veramente è così semplice lasciare commenti qui?
    siete sicuri di avere una copertura legale sufficiente da non essere passibili di complicità nella diffusione di contenuti diffamatori?

  3. beh, il “Padreterno” se c’è, di sicuro lo sa quanto utili siano stati i sagrati e le piazzette. C’è da farli ridiventare utili. Aumentando le occasioni di incontro e scambio. Ad esempio sono nati (oramai da un anno) i nuovi consigli di quartiere. Partiamo anche da lì!

  4. Questa volta l’argomento è probabilmente anche un altro. Cosa sia successo da quando le chiese cattoliche non riuscivano a contenere i fedeli e di chiese ve ne erano anche tre per quartiere sino ad arrivare allo squallore di oggi. Con il desolante spettacolo di presenza alla liturgia domenicale di sparuti drappeli di persone anziane o comunque non più giovani. Certamente la chiesa e la piazza antistante fu luogo di aggregazione e di socializzazione. Certamente ascoltare la domenica quella che in nome della fede era la parola di Dio, fu un sostegno esistenziale ed una guida alle buone pratiche quotidiane nonchè una consuetudine irrinunciabile e confortante. Ma tutto ciò si è smarrito già da molti anni nei mille rivoli dell’immanente per usare una parola di sintesi. Dietro la quale vi sono però la perdita costante di etica delle responsabilità nella vita (lavorativa, afffettiva, sociale, relazionale e persino politica), l’affermarsi di modelli segnatamente consumistici ed edonistici, l’assenza di guida morale dei genitori smarritasi all’interno delle famiglie, l’individualismo esasperato, la competizione diffusa, l’assenza di collanti ideologici che riunivano gruppi diversi di persone sotto una bandiera amata e condivisa, la globalizzazione stessa che ha consentito in molti ambiti contaminazioni positive ma anche negative, la diffusione capillare di diversi strumenti di comunicazione che permettono relazioni e condivisioni “a distanza”. Poi c’è il ruolo della Chiesa Cattolica un tempo davvero “mater et magistra” ma che oggi non è più percepita nè come una nè come l’altra. Troppi errori che dal Concilio Vaticano II in poi hanno orientato scelte e decisioni più nel assecondare i tempi e le mode anzichè nel mantenere i capisaldi dottrinali e l’indirizzo etico dei buoni cristiani. Tuto ciò, ovviamente, per chi crede ed ha fede: per gli altri poco conta o poco è cambiato rispetto al passato.

  5. Qui, secondo me, si vuole dare le colpe e le responsabilità dell’allontanamento dei fedeli alla società e al mondo d’oggi. Diciamo che oggi, al contrario del passato, la nostra società si è finalmente affrancata dal potere dei preti sulla gente. E questo perchè siamo più indipendenti e stiamo meglio. Anche un tempo i signori facevano quello che volevano incuranti della chiesa e dei preti. Poi c’è un altro aspetto determinante nel fenomeno abbandono: la mancanza di esempio e la presenza, sempre più massiccia di preti, vescovi e cardinali, incapaci di ricoprire il ruolo che loro sono chiamati a ricoprire. Ed infatti la mancanza di esempio è la molla che oggi allontana tutti. Ormai non puoi più con l’autorità imporre un messaggio evangelico. Per farlo devi essere tu in prima persona a vivere questo messaggio. Ciò significa, prima di tutto, povertà e qui mi sembra che siamo molto lontani, poi fare con disinteresse e per il prossimo ed infine accettare tutto e tutti. E invece vediamo che la chiesa è sempre più ricca, che i parroci spendono e spandono con i soldi dei fedeli mandando alla bancarotta le parrocchie e con la complicità del vescovato, i preti non si vogliono affaticare troppo e quindi se gli vai a chiedere di confessarti di tice che è troppo impegnato, gli anziani sono sempre più soli e il prete se ne guarda bene di andare a trovarli e sentire tutti i loro problemi, arrivando a casa con un fardello da non dormire la notte. No, vogliono stare tranquilli. Quindi, in una società laica e senza obblighi imposti, il prete deve ricominciare da capo: da zero, portando solo ed esclusivamente la testimonianza di vivere da ultimo.

  6. Quando ti senti dire da un vescovo come Monari che un prete che ha distrutto una parrocchia, licenziato il sagrista dopo anni per prenderne un altro perchè gli stava più simpatico, che butta gli ex voto perchè non gli piacevano, che ha sempre ben operato e lui, da superiore, non interviene e lascia fare, ti domandi anche perchè la gente si allontana dalla chiesa, ha risentimento e non crede più?

  7. Leggo commenti seri e preoccupati o rassegnati sui temi della morale, della Chiesa e della rilevante diminuzione di fedeli. Nel mio breve testo, come spesso tento di fare, facevo una proposta volta ad aprire una porta,pur vedendo nel mondo chiusure ed ostacoli. Una proposta rivolta agli atei, agli indifferenti, nella convinzione che dedicando mezz’ora alla settimana a riflessioni spirituali o forse solo morali, come possono essere le parole di un prete intelligente, possa nascere un primo passo verso una positiva coscienza collettiva. Ai sacerdoti e al parroco dico: andate in cerca del non fedele che forse,almeno sul sagrato della vs parrocchia riuscite a portarlo. Poi…sta a lui. I fedeli vengono comunque.

  8. Alla gentile Enrica : gli incontri dei quartieri possono in parte sostituire i sagrati. Possono essere momenti di convivenza e di dialogo. Manca, per un confronto con le chiese, l’elemento spirituale/morale e il senso religioso. Come sostituirlo ? In parte il senso civico e la ricerca del bene comune, su temi urbanistici, culturali, solidali, può essere una buona base, a condizione che la prevalenza della politica, della volontà di sopraffazione di un partito sull’altro, non rovini tutto.

  9. Ma lei pensa che dedicando mezz’ora alla settimana a discussioni morali, si possano educare le masse? E poi dai preti che di morale non hanno la men che minima esperienza? Meglio mille volte l’ateo che agisce secondo coscienza e sensibilità che il prete che fa le nefandezze descritte e coperte dal vescovo, non le pare? E guardi che non è un caso isolato. Ieri proprio ho sentito di un parroco che ha negato il funerale ad un giovane che si è suicidato perchè non aveva tempo… Cosa vuole tirar fuori da una chiesa così, corrotta fino al midollo con membri che non hanno alcuna idea di cosa possa aver bisogno l’umanità e che non sono al servizio degli ultimi? La chiesa secolare, ormai, ha fallito ed è destinata ad autodistruggersi…

  10. I fedeli vengono dove c’è verità, spirito di servizio, sacrificio, voglia di ascoltare gli ultimi, di donare agli ultimi. Ecco perchè se ne stanno lontani dalle chiese. E finchè papa, vescovi e preti stanno nei loro rifugi dorati a predicare concetti astratti, saranno sempre più destinati a predicare ai banchi vuoti.

  11. Un vescovo e una curia che prediligono le cose alle persone, che preferiscono coprire preti colpevoli, che fanno del male alla gente buttandola su una strada e fregandosene del loro avvenire, che morale vuole che abbiano? Un papa che davanti ad episodi del genere tace, cosa vuole che attiri fedeli?

  12. Più si leggono le elucubrazioni di Belli e meno ci si raccapezza. Probabilmente ha solo nostalgia di un suo passato, con tanto di dolci visioni, morto e sepolto. E che non ha più nè possibilità nè ragione di esistere o di essere riproposto. I praticanti della Chiesa Cattolica in Italia sono quattro gatti, i fedeli in calo pauroso, i credenti magari un po’ di più. Ma se già tutti costoro sono ridotti al lumicino che proposta è quella di invitare atei e miscredenti ad occasioni di confronto etico con un nulla assoluto in luoghi deserti come i sagrati delle chiese e con persone come i preti che giò sono in grave difficoltà a dialogare con le loro pecorelle smarrite ? Ecco allora che l’asse dell’elucubrare si sposta ossessivamnete sul civismo e la lotta alla partotocrazia: volo pindarico con atterraggio nell’oceano del nulla.

  13. Ormai la conosco.!! Dietro Pindaro si nasconde un critico anonimo che pensa di essere fra i pochi al mondo ” coi piedi in terra ” e si disturba al pensiero che esista qualcuno disposto a cercar di alleggerire il peso di questo mondo difficile. La chiesa non è fatta di quattro gatti, e neppure di soli preti mediocri. Apra la mente e giri il mondo. Anche per atei e miscredenti esiste un momento di riflessione, un dubbio sulla straordinarietà del pensiero e del sacro. Forse lei è un deluso del suo percorso personale di vita, un anti idealista convinto e non si rende conto che nel mondo esiste un foltissimo popolo di persone come me, che vivono realtà ed emozione, pensiero e speranza. Il tema della possibile, parziale e difficile compensazione con la politica ( politica sana,genuina, che per me non può che essere di stampo civico ) è una via d’uscita al nichilismo, è una “fede” alternativa, uno sforzo della ragione e della volontà, senza troppe pretese, non dimenticando che. “……l’ultimo passo della ragione è riconoscere che c’è una infinita’ di cose che la superano” Pascal

  14. Esiste qualcuno disposto a cercar di alleggerire il peso di questo mondo difficile? Con la chiesa pensa di alleggerirsi questo peso? Forse per chi crede alle favole. Per chi vive in un mondo da sempre costellato di ingiustizie e di cattiverie, la chiesa secolare rappresenta quello che i commentatori precedenti hanno efficacemente descritto e solo un illuso o uno che vive nel mondo delle favole può ancora credere ad una chiesa povera e vicina ai poveri e agli ultimi. Non lo è oggi come non lo è mai stata nel passato. C’era una cultura che ti imponeva certi modelli e certi canoni che, per fortuna, sono tramontati e spero non ritornino. Perchè non fanno altro che aumentare il divario tra chi sta bene e i poveri. La chiesa di oggi è fatta di quattro gatti, forse tre, e la normalità sono i preti mediocri o pessimi e di esempi se ne contano infiniti. E poi perchè se un ateo vuole riflettere sui perchè della vita deve per forza rivolgersi a questa gente qui? Esistono solo loro? E poi, sono in grado di capire l’essenza delle cose? A me pare che i più non lo siano. Se lei invece ritiene che ci siano ancora preti capaci di aiutare moralmente e concretamente il prossimo, me li citi. Chissà che finalmente quelli che hanno ricevuto dei torti da loro ricevano da queste persone di buona volontà e carità l’aiuto che gli altri hanno sempre e colpevolmente negato…

  15. Come si fa a pensare di attribuire a preti, vescovi e cardinali, caratteristiche spirituali? Vivono nella mondanità più sfrenata, senza problemi di soldi, di lavoro, di morale. Cosa vuole che sappiano dei problemi della gente e del mondo? Cosa vuole che riflettano. Al più riflettono su quale predica fare alle chiese sempre vuole, scopiazzandola o attenendosi ai loro manuali già fatti, con le solite cose trite e ritrite, mai testimoniate e quindi non capite prima di tutto da loro…

  16. Messa per i non credenti? Ma se la maggior parte se ne stanno lontani proprio per la gentaglia che sono preti e vescovi e loro vassalli, cosa vuole che si avvicinino a loro? E ha ancora la puerile speranza che il clero si avvicini ai fedeli? Loro sono superiori, devono essere le pecore ad avvicinarsi, non il cosiddetto pastore… Lei pensa che il parroco della parrocchia in cui abito venga di sua spontanea volontà a casa mia? Per ora nè il precedente, nè l’ultimo si sono mai fatti vivi, quindi giudichi lei…

  17. Suvvìa, Belli, non ci stimoli a dissertazioni filosofiche sulla contrapposizione tra idealismo e realismo. Si fermi un attimo prima e rifletta: lei sarebbe uno degli eletti che vive “realtà ed emozione, pensiero e speranza” e in più, sempre da eletto, uno “disposto a cercar di alleggerire il peso di questo mondo difficile”. Chi è ? Un santone ? Un profeta ? Un veggente ? Un beato in odore di santità ? O forse è solo un imprenditore che aveva già la culla foderata di banconote, che si poteva sempre permettere tutto quello che desiderava, che non si è dovuto mai privare di alcunchè, che non sa cosa significhi non avere nemmeno il tempo di sognare o sperare, dover fare sacrifici per sopravvivere o solo comprarsi un paio di scarpe nuove. Dal suo pulpito crede che per aprirsi la mente si debba girare il mondo, ma basta una biblioteca ben fornita e un paio di occhiali per leggere anche quando avanza la presbiopìa. Ah, per finire si legga dall’Otello di Giusepe Verdi tutto il testo che Arrigo Boito mette in bocca al perfido Jago nel suo proclama esistenziale che così principia: “Credo in un Dio crudel che m’ha creato simile a sé e che nell’ira io nomo”. Legga le ultime sei righe: lì c’è la sintesi dell’esistenza umana. Alla prossima.

  18. Suvvia anonimo Pindaro, prima di sparare,prenda la mira! Legga o non finga di non aver letto che non mi reputo uno degli eletti, ma invece parte di un” foltissimo” popolo di gente normale, ache se non legge l’Otello, ma a volte legge la Bibbia, o la Bhagavad gita, o Benedetto Croce e la religione della libertà, o ancor più, senza leggere nulla, vive una vita di volontariato o di semplice convivenza generosa. Amicalmente le suggerisco di uscire dal suo triste ( mi scusi la sincerità) modo di essere ‘contro’. A presto

  19. Le accuse e le invettive contro preti sacerdoti, devoti o vescovi mi paiono quantomeno eccessive. Le giro oggi stesso a chi conosco in tutte le chise,sinagoghe,temp li,luoghi di culto o di meditazione. Credo, da incorreggibile ottimista, che abbiano effetto Grazie

  20. Non sono affatto eccessive. Sono fatti, non invenzioni o favole, come pare lei voglia a tutti i costi credere. Si ricordi che quella gente, davanti alle difficoltà della vita e ai problemi dell’umanità (quelli veri però) scappano e molto spesso la scelta di entrare nel calderone del clero nasce proprio per questo. Ecco perchè ci ritroviamo gente incapace. Con la differenza che una volta la gente era sottomessa e non poteva metterli in discussione, oggi invece, se non ti guadagni la pagnotta, giustamente te lo fanno osservare. Se poi commetti cattiverie verso il prossimo, come spesso accade per loro che manco se ne accorgono, non puoi pretendere poi che la gente si avvicini a loro. Senza contare che loro devono avvicinarsi alla gente, non il contrario… Quanto a riferire queste cose, lo faccia pure. Non sortirà un bel niente perchè, a partire dal “capace” Monari, fino al pretino novello (sempre di meno e per fortuna), nessuno di loro farà mai niente di concreto e mai interverrà. Cane non mangia cane… E loro, in questo, sono maestri…

  21. Ho conosciuto uomini di grande intelligenza e bontà ed ho conosciuto uomini sciocchi e deleteri. Ho conosciuto preti eccezionali, di grande levatura e cultura,ed ho conosciuto preti mediocri e negativi. …ho conosciuto bramini di alta spiritualita, e devoti di Shiva furbi e imbroglioni. Rabbini colti e seri e rabbini da evitare….così è il mondo….Io continuo nonostante ciò a pensare che, come disse Heghel ” Cristo è il cardine della storia ” anche della storia del pensiero.

  22. Appunto, vede, che anche loro non si distinguono dalla massa e quindi sono, nella maggior parte dei casi, mediocri e meschini. Con l’aggravante che si nascondono dietro una fede che non hanno e dietro una tonaca che farebbe pensare tutte le belle cose che lei cerca di trovare in loro ma che, se guarda con occhio franco, non trova perchè non ci sono. Quindi lasciamo perdere il clero secolare dove non c’è nulla da imparare e valutiamo le singole persone, di qualunque credo sia o di qualunque credo non sia, cioè atei. E’ solo questo che distingue, non la categoria, modo di vedere le persone ormai superato e foriero di molti errori…

  23. Mi spiega allora, sig. Sandro, perchè i mediocri della chiesa non vengono allontanati dalla stessa? Mi spiega perchè le alte cariche della chiesa, invece di vigilare, lasciano fare ai danni dei civili? O che sono mediocri vescovi e cardinali? Da come si comportano e da quello che dicono, pare di sì. E quindi se la gerarchia ecclesiastica è formata da gente del genere, si può capire perchè poi la chiesa funzioni così male e non dia risposte credibili alla gente: solo i peggiori fanno carriera, quindi come nella politica.

  24. Cristo è il cardine della storia ? E prima dell’avvento del redentore come se la spassava o se l’era cavata l’umanità dei cosiddetti peccatori ? C’era già l’Inferno e tutti finivano lì ? Oppure c’era già il Paradiso ma era vuoto in attesa di essere riempito più avanti nei secoli ? Come funzionava la storia del pensiero prima dell’incardinamento nel Crstianesimo ? Non sarà che invece l’ateismo coincide con il libero pensiero ? Mah. Lo sa, Belli, quale è la cosa che alla fine nessuno dice mai ? Che in realtà fu l’uomo a creare dio a propria immagine e somiglianza: trattasi solo di prioiezioe umana come sosteneva Feuerbach. Così, giusto per dare un senso alla morte, dopo la quale invece c’è il nulla. No si spaventi, lei ha la fede.

  25. Così è il mondo: ci sono i bravi e i meno bravi, i miti e gli assassini, chi violenta e chi no. E allora cosa facciamo, li accettiamo tutti? Quindi accettiamo anche il clero negativo? No, bisogna fare in modo che chi non è positivo per l’umanità venga allontanato e non ricopra incarichi o ruoli che possano danneggiare il prossimo. La chiesa, invece, da brava istituzione secolare, fa proprio il contrario…

  26. Lo scatenamento di un feroce anticlericalismo e di un deciso ateismo un po mi sorprende. It testo vuole evidenziare che l’assenza di un pensiero profondo, sia che possa essere l’idealismo di Hegel, o la religione della libertà di Benedetto Croce o il misticismo antico dei Veda o della Gita,o il mio personale riferimento a Cristo e alla sua chiesa in certo senso si equivalgono.È la inesistenza di un qualsiasi riferimento non materiale,non consumistico che mi spaventa. Rattrista tutti,ad es. la superficialità assoluta di molti.

  27. Rattrista, sciocca e poi lascia indifferenti la constatazione che tale superficialità la trovi proprio nel clero. Le do un consiglio: cominci a chiedere a tutti gli uomini di chiesa (di tutte le chiese) se sia giusto tornare alla povertà, cominciando ad eliminare l’8 per mille. Mi dica poi sinceramente che commenti raccoglie e poi possiamo discutere sulla materialità. In seguito passeremo all’immaterialità…

  28. Veramente Belli nel suo articolo parla di messa come rito della Chiesa Cattolica, di sacerdoti della Chiesa Cattolica, di sagrati delle chiese cattoliche come il Duomo o San Francesco, di Padreterno, di uno stesso Dio che sarebbe però quello in uso alla Chiesa Cattolica. In tutto ciò albergherebbe il senso profondo dell’esistenza. Salvo poi dirci che risiede anche da altre parti. Semplice, no. Allora il prossimo intervento lo faccia su come mai il Dio cattolico permette che uno nasca in Africa con buone probabilità di morire di fame entro i cinque anni di vita e che un altro nasca invece già imprenditore a Brescia, possa sollazzarsi nel lusso, concedersi qualsiasi cosa anche superflua, girare il mondo e poi…andare in Paradiso bello tranquillo e godersi anche la vita eterna oltre a quella terrena. Va bene così, è tutto chiaro e non bisogna avere dubbi ?

  29. Quesito per Belli: se un ateo nichilista ma civico incontra sul sagrato di una chiesa un credente focolarino del Pd ed un sacerdote di Santa Romana Chiesa con simpatie per la Lega Nord di Salvini ed i tre vengono coinvolti in una riflessione comune sulla presenza dei cattolici nella vita politica, come la mettiamo ? Evochiamo lo spirito di Andreotti ? Telefoniamo a Papa Francesco ? Oppure ognuno resta con le sue convinzioni e vanno insieme a bere un pirlo al bar ?

  30. E basta con questa casta di fanc..zzisti mantenuti dallo stato! Via l’8 per mille e per loro poverta’ assoluta! Chissa’ che fra digiuni e rinunce ricominceranno ad avere le visioni…

  31. Riflessione assolutamente condivisibile. E pensare che milioni di persone sono state e sono in balia della loro assoluzione o non assoluzione dai peccati, salvo far pagare un’indulgenza plenaria o poterla acquisire a loro discrezione. E intanto, mantenuti e riveriti e pure temuti, passano serenamente i loro giorni senza ansie o difficoltà omologati nientemeno che come “ministri di dio”. Riportiamoli tutti al saio ed alla stretta regola francescana con una celletta ed un tavolaccio per dormire. Vediamo quanti ministri restano.

  32. Ho parlato di chiesa cristiana per due ragioni : la prima è che da noi non vedo molti templi induisti o sinagoghe o salotti culturali che si ispirano all’idealismo tedesco o congreghe buddiste. Rispettabilissimi luoghi di meditazione e di riflessione sulla vita del pensiero o dello spirito. Dove ci sono, sono luoghi adatti allo stimolo per atei e miscredenti. La seconda ragione,più personale è che do molto più peso ( e mi pare ovvio) alle parole di un grandissimo della storia rispetto ai vostri sfoghi di feroce anti cristianesimo…dice va Dostoevkij “se mi dimostrassero che Cristo non è nella verità e se fosse matematicamente provato che la verità non è in Cristo, preferirei comunque restare con Cristo piuttosto che con la verità”…………. …ringrazio. Passo e chiudo.

  33. Il problema non è Cristo, ma le decine di personaggi che a un certo punto della storia sono transitati sul pianeta ed ognuno dei quali si dichiarava o figlio incarnato di una divinità, o rivelatore di una fede dogmatica, o semplice portatore di una propria visione non immanente. Vanno tutti bene, tutti bravi e credibili e tutti uguali i portatori di trascendenza ? Mica tanto, visto che la storia era ed è purtroppo disseminata di stragi contro gli infedeli e di guerre sante. E ciò conferma che “l’uomo creò dio a propria immagine e somiglianza”. E poi, secondo Belli, è la numerosità dei luoghi di culto che determina la sua visione di una sorta di pubblica ispirazione e condivisione etica. In altre parole, visto che qui ci sono tante chiese cattoliche (semivuote) siano esse deputate a luoghi di “socializzazione ed indirizzo morale”: davvero geniale. Belli si ispira esistenzialmente a Dostoevskj ? Cerchi almeno di rispettare se non capire quelli che si ispirano magari a Nietzsche: Dio è morto, attrezziamoci con una buona dose di nichilismo attivo. Passo e chiudo.

  34. Caro sig. Sandro, la sua risposta mi ha dato l’ennesima conferma di come lei intende la religione: una cosa astratta, non vissuta, o vissuta per posa o per fare chiacchiere su problemi che nemmeno conosce e citando, per pura ostentazione “culturale” autori che la fanno sentire al sicuro nelle sue idee radicalchic. Ed in questo è coerente con i suoi colleghi preti, vescovi e cardinali. In più l’ostinarsi al voler sempre e solo imporre il primato alla sua, nonostante i rappresentanti siano da primato in negativo, dimostra quello che un vecchio comunista diceva: io sono nato comunista e morirò comunista nonostante tutto, tutti e la storia abbiano dimostrato il contrario! Più chiusura mentale di così….

  35. Giusta riflessione quella di @klero. Aggiungo anche che il Sig. Belli pensa, nella sua immensa “cultura”, che i “templi” ispirino le persone: forse. Il problema però è che questi templi si sono spaventosamente svuotati a causa del fatto che i ministri di questi luoghi tutto hanno fatto per dare l’esempio contrario rispetto a quello che, nemmeno tanto bene perchè sono sempre stati i primi a non crederci, hanno sempre predicato. Ho solo un rammarico: che all’inferno mi toccherà di nuovo sopportarli, visto che, se esiste, li troverò senz’altro tutti lì!

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