Sanità, Rolfi: con questa riforma un altro passo in avanti

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“Uno step fondamentale verso il completamento della Riforma del sistema sanitario; abbiamo innovato alcuni aspetti che riguardano i settori vivi della sanità lombarda.” Questo il commento del Presidente della Commissione Sanità del Pirellone, Fabio Rolfi, durante il dibattito in Aula circa la legge su “Evoluzione del sistema socio-sanitario lombardo” approvata oggi dal Consiglio regionale.

“Fra i punti caratterizzanti su cui vorrei porre l’accento – spiega Rolfi – c’è quello della salute mentale. Sono state fatte scelte importanti introducendo novità, declinando ad esempio le aree dipartimentali, andando nella direzione di costruire un sistema equilibrato, in accoglimento anche delle istanze che i soggetti coinvolti hanno espresso. Si procede quindi nella direzione di una maggiore integrazione nell’ambito della salute mentale e ciò è stato possibile perché abbiamo prestato attenzione alle esigenze di chi opera nel settore. In questo senso viene mantenuta la libertà di inserire la neuropsichiatria sia nell’ambito della salute mentale, che nell’area materno-infantile, al fine di valorizzare le esperienze attualmente in corso sul territorio, nella logica della massima collaborazione e di un coordinamento più forte.”

“C’è poi il tema dell’autismo. Difendo la scelta politica di prevedere una sezione della legge dedicata esclusivamente a questa realtà, non per ragioni di moda, dato che Regione Lombardia ha già fatto molto, ma perché è necessario declinare in maniera chiara alcuni obiettivi che dobbiamo perseguire con impegno. Parlo ad esempio della diagnosi precoce, in grado di consentire miglioramenti notevoli in chi è affetto da questo genere di disturbi, oppure della necessità di porre rimedio alla disomogeneità sul territorio di strutture dedicate all’attività abilitativa e riabilitativa del ragazzo.”

“Anche sull’ambito veterinario – prosegue Rolfi – è necessario spendere qualche parola, ponendo enfasi sul lavoro fatto per riorganizzare il settore nella prima regione zootecnica d’Italia. Si vuole in particolar modo declinare questo servizio alle necessità del territorio: si consentirà ai direttori delle ATS di organizzare al meglio l’attività dei veterinari, che afferisce anche ai controlli sanitari su ciò che mangiamo, in special modo dei prodotti provenienti dall’estero che finiscono sulle nostre tavole.”

“Da ultimo ci sono le norme riguardanti la tutela degli animali d’affezione. Vorrei dirlo con chiarezza: non ci siamo scordati di una realtà importante, né di una sensibilità diffusa. Si è fatta la scelta innovativa ed efficace di un regolamento dotato di sanzioni per consentire anche il rispetto delle regole. Fra le novità inoltre la legge introduce l’attività di ‘pet therapy’, riconoscendo la sua valenza terapeutica e valorizzando il rapporto uomo-animale, consapevoli degli effetti benefici verso persone disabili o malate.”

“Nel complesso quindi è stato fatto un buon lavoro, ascoltando le molte voci di un settore variegato che tocca la vita di tutti i lombardi. Anche oggi – con conclude Fabio Rolfi – si è fatto un deciso passo in avanti verso il completamento di un processo iniziato nell’agosto scorso e che porterà la Sanità lombarda ad avere un assetto più moderno e compatibile con le mutate esigenze della società.”

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1 COMMENT

  1. Complimenti per la dissertazione da esperto in materia sanitaria: “studia e si applica” direbbe di lui un professore. Quello che non si legge mai è cosa voglia fare la Regione, e cosa voglia fare Rolfi, per neutralizzare i sistemi clientelari e la commistione tra affari e politica nella sanità lombarda che sono sfociati in gravissimi e ripetuti episodi di corruzione. Ci dica cosa vuol fare Rolfi per censire e controllare severamente il sistema di accreditamento selvaggio delle strutture private. Cosa vuol fare per controllarne con rigore il mantenimento dei requisiti nel tempo. Cosa vuol fare per revocare le concessioni ove siano accertati episodi di malaffare. Cosa vuol fare per spostare sulla sanità pubblica e sulla sua qualità del servizio quanto distribuito a pioggia a favore della sanità privata negli ultimi vent’anni. Cosa vuol fare perchè al business del pagamento per prestazione sia anteposto il diritto di tutti alla salute. Ci faccia sapere qualcosa Rolfi, visto che non ci dimentichiamo come incautamnete gestì a Brescia la vicenda Stamina in prima persona, con tanto di dichiarazioni ufficiali immortalate su Internet.

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