Del Bono: A2A resta pubblica, ma la Loggia scende sotto il 50 per cento

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“Si può scendere sotto il 50 per cento, ma il futuro di A2A sarà comunque a controllo pubblico”. A dichiararlo è stato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, che ha evidenziato alcuni passaggi della strategia della Loggia sull’utility di via Lamarmora. Il primo cittadino, secondo quanto riporta il Corsera, ha sottolineato che diverse società quotate sono governate da patti di sindacato con quote poco sueperiori a 30 per cento e che “semmai l’anomalia siamo noi”. La strategia di “uscita” verrà ovviamente concordata con il nuovo sindaco di Milano Giuseppe Sala. Certo, con cui andrà rinnovato il patto di sindacato va rinnovato entro settembre. Un punto della società, a valori di mercato, vale circa 40 milioni di euro.

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1 COMMENT

  1. Dichiarazione “preventiva”. Perchè già nel 2012 il neo sindaco meneghino Sala, allora in veste di Presidente del Consiglio di Sorveglianza di A2A, sfatava seccamente il “mito” del controllo pubblico e del 51% in mani bresciane e milanesi. Tra le righe Del Bono ci sta anticipando che a Milano pensano già all’addio rapido e così anche a noi non resta che continuare a svendere i più costosi gioielli di famiglia (partecipazione A2A). Il tutto mestamente sperando nella tenuta dei “patti di sindacato” che andranno continuamente rinegoziati fino al capolinea finale. Complimenti, Emilio: ne riparliamo alla fine del tuo mandato quando chiederai ai bresciani di rieleggerti.

  2. ottimo commento. In più questo mi sembra proprio il momento più adatto per dire simili sciocchezze. Il problema di Del Bono è che si fida ciecamente del peggior assessore al bilancio mai avuto a Brescia, un professore di nome Panteghini, ossessionato dalla paura di non saper gestire il pareggio di bilancio. God save Brixia

  3. In effetti, Panteghini ha in mente una sola fotografia di Brescia: quella dei “gioelli di famiglia” da svendere. Cioè 1,3 miliardi di euro tra partecipazioni (617 milioni) ed immobili (767 milioni) che ancora restano (erano 1,7 quando la Giunta Paroli passò la mano alla Giunta Del Bono…) ed ai quali si attinge anno dopo anno per pagare i debiti del Metrobus. Così il patrimonio netto si è decrementato di circa 400 milioni solo nell’ultimo anno. Bresciani più poveri, in sostanza, ma Panteghioni e Del Bono sorridenti. Ed invece ci sarebbero anche altre strade da percorrere.

  4. Un genio! Vendere quando il mercato cala…..e poi quando si è sotto al 50%….il patto di sindacato lo può benissimo fare la restante parte del flottante.
    In pratica l’erede di C. (che ha combinato questa cappellata)..vuole affossare del tutto l’ex-gallina dalle uova d’oro….quando vendi la gallina, se vuoi le uova le devi comperare.

  5. Penso ad un patto allargato a tutti i Comuni, grandi o piccoli che usano il servizio di A2a, che li veda entrare nel Capitale dell’Azienda e ne rafforzi la compagine pubblica e popolare. Una compagine nella quale Brescia resti significativa, anche se avesse venduto il 3 o il 4 % del suo pacchetto. A2a è una sana e competente azienda di servizio urbano…non lasciamocela scappare!…..

  6. 1) Con quali denari entrerebbero i Comuni in A2A se non riescono più ad erogare nemmeno i servizi di base ? 2) Perchè dovrebbero entrare se la governance è saldamente in mano a chi sta privatizzando giorno dopo giorno e il controllo (di fatto) non è più pubblico ? 3) A2A non è più da tempo un’azienda di servizi pubblici ma una Spa quotata in Borsa che punta al monopolio energetico e tariffario con acquisiizonei estreni e la spregiudicatezza della finanza 4) I Comuni di Brescia e Milano hanno già deciso di scendere rapidamente al 30% complessivo (15% Milano e 15% Brescia) perchè lo impongono i propri bilanci 5) Siamo già al capolinea, ma Del Bono e il new entry Sala (già Presidente del Consiglio di Sorveglianza di A2A) aspettano a dirlo ai reciproci sventurati concittadini.

  7. Non so da dove lei raccolga le notizie o previsioni così certe. Non vedo cosa lei propone, se non un quadro eccessivamente demotivante.
    Ottimo criticare e mettere in guardia i cittadini. Pessimo deprimere ” senza speranza” e senza proporre alternative.
    Visto che lei pare un po’ competente dell’argomento, provi a collaborare in positivo, a dare suggerimenti ad una Amministrazione che, spesso, ( non sempre) li prende in esame ed anche a spingere una pubblica opinione verso suoi eventuali idee costruttive

  8. La riflessione è sempre la stessa. Della realtà e di fatti arcinoti e incontestabili, Lei ha spesso una sua personale visione/opinione da “libro sei sogni”, da “sarebbe bello”, da “ci piacerebbe”, “sarebbe utile”, “sarenìbbe auspicabile”. I sogni sono importanti nella vita, e fa piacere constatare che un imprenditore, che per mestiere si presuppone severamente pragmatico, ami così tanto volare, sperare, auspicare, vedere le luci anche dove ci sono solo ombre, partorire idee tanto ardite quanto irrealizzabili”. In tema, anche i lampioni (a led) sanno la strada che il Comune sta seguendo è la dismissione delle partecipazioni (nessunaè più stratgeica da tempo) e del patromonio immobiliare per pagare i debiti, su tutti il Metrobus : lo dicono pure i numeri ed i fatti. Dunque: Lei che è uno dei saggi di Del Bono gli dica e ci dica cosa di diverso vuol fare e come lo farebbe, quali altrenative proporrebbe e lo faccia in modo motivante e con contenuti costruttivi. E’ lì per questo, o no ?

  9. Per sommi capi: per anni A2a ha distribuito le riserve per impinguare i dividendi, che, attingendo ai soli utili, sarebbero stati assai magri a fronte di grandi necessità finanziarie del Comune. Successivamente si è deciso di diminuire la partecipazione vendendo azioni a 0,85€ quando poco dopo sono arrivate a quotare 1,20€ portando a casa oltre il 40% in meno del possibile. Ora si sta decidendo di vendere un’altra quota scendendo sotto il 50% di partecipazione nonostante che al momento della incorporazione di ASM in AEM si fosse affermato ai quattro venti che mai si sarebbe scesi sotto la maggioranza assoluta. Aspettiamoci altre decisioni prossime future per far fronte alla catastrofica decisione di costruire la metropolitana. Per inciso, vorrei ricordare che a furia di vendere azioni, ci troveremo con dividendi sempre più inadeguati, quindi a vendere, prima o poi, altri pacchi di azioni. Ci sarà mai, tra i nostri amministratori comunali qualcuno che ci capisca di economia e che abbia la vista meno corta di una spanna?

  10. Lei ha una opinione anomala degli imprenditori. Non sono affatto uomini( e donne) severamente pragmatici. Spesso sono creativi e utopisti, sognatori che da soli , con grinta riescono a migliorare il mondo o semplicemente a inventare un prodotto nuovo.cosi sono i grandi imprenditori come un Olivetti o un Bill Gates. Io,nel mio piccolissimo, cerco di proporre migliorie nei campi che mi paiono più consoni. Ci provi anche lei ! Basta ripetere la vicenda del Metro in ogni occasione!! Parta dal presente, dai dati di fatto, e dia quel che può,generosamente.

  11. Scusi, Sandro Belli, ma gli imprenditori creativi si occupano anche di numeri ? No, perchè i bilanci del Comune di Brescia (in particolare dal 2011 quando è stata avviata la sperimentazione della nuova contabilità finanziaria ed economica per gli Enti Pubblici) si leggono e riclassificano ormai esattamente come quelli di una nota azienda con sede a Rezzato. Se li legga attentamente e poi ci risentiamo. Così parliamo, finalmente, di cose serie e che mai come in questo momento riguardano i bresciani da vicino, visto che vengono depredati a loro insaputa di fette di patrimonio pubblico (la vicenda della dismissione di quote A2A, per rintenderci). Poi ci farà anche sapere se, modestamente, crede di assomigliare di più ad Olivetti o a Bill Gates…

  12. Per me il sig. Belli ha un’idea puerile degli imprenditori, proprio come ha dimostrato di averls per la chiesa e il clero…

  13. Quindi con un patto di sindacato il ns comune dovra accordarsi con quello di milano e con chissa’ chi ancora. Percio’ conteremo sempre meno e saremo costretti ad ulteriori compromessi. Come volevasi dimostrare la gestione fallimentare dells metro fa sentire i suoi effetti. Ancora uns volta l’ennesima dimostrazione di quanto ci e’ costata e ci costa quest’opera inutile del duo corsini-martinazzoli .

  14. Bil Gates e Olivetti, due grandissimi maestri, due che hanno inventato, creato,sognato quello che i disfattisti anonimi non riescono a capire. Sulla lettura dei bilanci o meglio sulla elaborazione dei budget almeno a tre anni farei un incontro specifico. Preferirei dedicar più teo ai budget che prospettano il futuro, è un po meno ai consuntivi sui quali non c’è molto da fare Non vorrei risalire ai bilanci dell’epoca Corsini/ Martinazzoli o eV precedenti. ” Vivere il presente e il futuro ” : grande insegnamento dei due imprenditori sopra detti

  15. Bil Gates e Olivetti, due grandissimi maestri, due che hanno inventato, creato,sognato quello che i disfattisti anonimi non riescono a capire. Sulla lettura dei bilanci o meglio sulla elaborazione dei budget almeno a tre anni farei un incontro specifico. Preferirei dedicar più tempo ai budget che prospettano il futuro, è un po meno ai consuntivi sui quali non c\’è molto da fare Non vorrei risalire ai bilanci dell\’epoca Corsini/ Martinazzoli o eV precedenti. \” Vivere il presente e il futuro \” : grande insegnamento dei due imprenditori sopra detti

  16. Bravo, Sandro. Ha letto il bilancio sperimentale di previsione finanziario 2014/2016 del Comune di Brescia ? No ? Io lo conosco a menadito, 234 pagine per l’esattezza. Se vuole gliene spedisco una copia: illuminate in tutti i sensi, soprattutto per il presente e il futuro. Guardi però che il passato conta proprio per i tanti sogni infranti, per gli errori che non si devono (dovrebbero) più commettere, per non subire più in silenzio scelte scellerate, noi cittadini bresciani, quali furono la morte di ASM o il miliardo di euro di denaro pubblico buttato nel cesso per il trenino che va su e giù semivuoto (ha visto che bravi ? bandita la parola che le è sgradita…), ma anche la Brebemi dove possono transitare tranquillamente anche dei cammelli. Il futuro ce lo descriva lei che sa guardare con entusiasmo lontano e ci dica almeno una volta, in concreto, come arrivarci. Se no, basta il “Vinceremo” che il Dice usava parlando al futuro e che i disfattisti come noi li mnadava appunto al confino.

  17. Oltre che del clero e degli imprenditori, il nostro sandro ha un’idea infantile anche della politica, visto che annovera fra i personaggi migliori corsini e martinazzoli e crede ancora nel fallimento della metro. Chissa’, magari ritiene un gioiello anche l’inceneritore…

  18. Infantile: bravo Klero è esattamente l’aggettivo che riassume le visioni del nostro Sandro che, non a caso, ogni due per tre scatta inconsciamente e di riflesso alla sua adolescenza ed alle esperienze maturate allora tra banchi dell’Arnaldo e Fiat Balilla utilizzata per campagne elettorali pro partito monarchicho o liberale in pieno periodo sessantottino di battaglie fra compagni e camerati. Ed invece, ufficialmente, parla di presente e di futuro, come un giovane di studio, appunto. Fa tenerezza. Ma un po’ di psicanalisi, no ?

  19. da IL Sol 24 ore del gennaio 2016:
    “…sull’orma i prossima entrata in vigore della Legge Madia che favorisce la forte riduzione delle municipalizzate: «Condividiamo l’obiettivo della razionalizzazione ma è fondamentale che le aziende di servizi pubblici abbiano libertà di gestione come quelle private». Qui c’è la sintesi: il Governo Renzi con la parola razionalizzazione vuole privatizzare il più possibile tutto ciò che è ancora pubblico, anche se strategico, anche se fonte di reddito (dividendi), anche se storicamente consolidato. Su quest’onda da tempo si muove A2A, la cui governance è già totalmente svincolata sia dal controllo sia dall’indirizzo pubblico, che si accontenta della spartizione delle poltrone. Ancora per poco. E soprattutto lo scenario di fondo: poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi. Quadro demotivante ? No, è la realtà dei fatti.

  20. Non ritengo un gioiello ne’ lei, né’ l’inceneritore, ne Corsini,né Marinazzoli. Ritengo un imbroglione chi mette in bocca ad altri parole proprie ,chi insulta da anonimo, chi non capisce quanto una persona, imprenditore o altro possa aver il coraggio di proporre, di uscire dal coro,di sognare, chi, pur nei suoi limiti sappia dire: I have a Dream ….(sogno che poi si è attuato!! ). PASSO e CHIUDO

  21. Non ritengo un gioiello ne’ lei, né’ l’inceneritore, ne Corsini,né Marinazzoli. Ritengo un imbroglione chi mette in bocca ad altri parole proprie ,chi insulta da anonimo, chi non capisce quanto una persona, imprenditore o altro possa aver il coraggio di proporre, di uscire dal coro,di sognare, chi, pur nei suoi limiti sappia dire: I have a Dream ….(sogno che poi si è attuato!! ). PASSO e CHIUDO

  22. Giusto, il problema è proprio uscire dal coro. Quanta gente vorrebbe uscire dal coro della povertà e sognare, per sè e per la propria famiglia, ma realisticamente non può farlo. Quanta gente vorrebbe uscire dal coro dei lavoratori sempre più precari, in nero, disoccupati e sognare per sè e per la propria dignità, ma realisticamente non può farlo. Quanta gente vorrebbe uscire dal coro della sola sopravvivenza e sognare una settimana di vacanza, ma realisticamente non può permetterselo. Ecco, sono gli ultimi che vorremmo fossero invece i primi a poter sognare, a proporre, a far sentire la loro voce. La realtà è che dal livello locale a quello planetario si assiste invece a quella che viene chiamata verticalizzazione della scala sociale, ciò che qualcuno traduce in: ricchi sempre più ricchi e poveri smepre più poveri. E dietro tutto c’è il “silenzio degli innocenti” che fa davvero paura. E’ su questo che vorremmo sentire un parere del Dott.Belli, che è nato e vissuto solo tra i primi, e che magari suggerisse come, in termini di proposte anche a livello locale, vorrebbe cambiassero le cose per ultimi e diseredati, lui che è anche cristano, cattolico e praticante.

  23. Ma di sicuro non riuscirà mai a capire questi concetti perchè appartiene ad un altro mondo. Quel mondo al quale è permesso sognare e verso il quale il nostro Sandro tende. Un mondo che però non ti permette di maturare e di capire che ne esiste un altro che ha problemi ben più impellenti del suo. Ecco perchè ribadisco che oltre a ragionamenti puerili e a credere alle favole il nostro non è in grado di andare. Proprio come i preti…

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