Puegnago sfratta il circo Orfei dopo le polemiche. La replica: essere animalisti va di moda

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Niente più circhi a Puegnago del Garda. A deciderlo è stato il primo cittadino Adelio Zeni, che annunciato una variante urbanistica che di fatto impedirà di allestire tendoni sul territorio comunale e in particolare nel territorio in cui oggi è sistemato il circo Orfei. La decisione fa seguito a un animato incontro fra circo e animalisti (in particolare il comitato Montichiari contro Green Hill) voluto dal Comune.

“Vengono coi cartelli, fermano le persone, ci urlano che siamo assassini, ma del circo non sanno niente. Adesso è di moda essere animalisti. C’è più attenzione per gli animali che per gli umani”, ha commentato Niemen, trentacinquenne responsabile degli animali del circo Armando Orfei, al Corriere della sera. Spiegando anche che “sul piano legale noi abbiamo tutto in regola: permessi, autorizzazioni, controlli. Tutto a posto, animali per primi, ovviamente, perché è a loro che noi rivolgiamo la massima attenzione”. E sottolineando che i circhi senza animali come il Le Cirque du Soleil fanno tappa solo nelle grandi città e non riuscirebbero a sostenere un tour per la provincia italiana.

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1 COMMENT

  1. …tutti sti’ animalisti che poi si magnano la bistecchina , il polletto alla gliglia e il pesciolino al ristorantino…. ridicoli buffxoni…!!!

  2. Sono d’accorso con anis … ma poi … che circo è senza animali? Non sono forse più animali quelli che uccidono, violentano, maltrattano …

  3. Sarebbe interessante sapere quali animalisti conosce chi ha commentato come Anis; quelli che conosco io (che non sono né animalista, né vegetariano) sono in gran parte vegani o, almeno, vegetariani, altrimenti sarebbe come se un leghista si dichiarasse intelligente: può farlo, certo, ma nessuno lo prenderebbe sul serio. Quanto alla BrescianaDoc sono d’accordo con lei: prendiamo assassini, violentatori, maltrattatori e costringiamoli a dare spettacolo in pubblico per guadagnarsi il diritto al cibo: i giochi gladiatori fanno parte delle nostre radici culturali.

  4. “Quelli che conosco io” sono “in gran parte”: hai già detto tutto. E tu chi voti? Dì pure, così facciamo qualche battutona anche noi…

  5. Qual’è la parte difficile, per te, da capire? Dove mi sono espresso male? Ho scritto chde la maggior parte degli animalisti che conosco è vegana, gli altri sono vegetariani, dunque tutti abbastanza coerenti con quanto affermano, contrariamente alla cretinata trita e ritrita che propone Anis che, forse, confonde “animalista” con chi coccola l’animale da compagnia di casa. Personalmente, come ho scritto, non pratico l’animalismo ma rispetto chi ne fa una scelta di vita. La mia preferenza elettorale c’entra poco o nulla. A te piace vedere un leone o una tigre costretti a stare seduti su uno sgabello? Ti piace vedere un cane che esegue esercizi assurdi per compiacere dei minus habens disposti a pagare per arricchire chi lo obbliga? Così come abbiamo smesso di costringere gli umani a fare cose per il nostro mero divertimento e paghiamo profumatamente chi si esibisce per scelta personale e senza costrizioni, a me pare logico e sano che smettiamo di usare animali per semplice svago. Potrebbe arrivarci persino un leghista, ti pare?

  6. “Ma rispetto”: no, tu non rispetti. “La mia preferenza elettorale c’entra poco o nulla”, infatti anche parlare dell’intelligenza di un leghista non c’entra nulla con il tema dell’animalismo e dei circhi. Però tu lo devi usare come argomento perché sei uno che “rispetta”, no? Io non vado al circo perchè non mi piace vedere animali costretti a esibirsi: ma non per questo mi permetto di insultare “i leghisti” (da anonimo “leone da tastiera”). Difficile da capire? Il mondo non si ferma a “quelli che conosci tu”, che sono “in gran parte”. Anche questo ti è così difficile da capire?

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