Certificato per gli stranieri aumentato del 600 per cento, il giudice condanna Rovato e Pontoglio

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Rovato e Pontoglio condannati per comportamento discriminatorio: avevano aumentato a dismisura i diritti di segreteria per i certificati di idoneità alloggiativa. A dirlo è una nota del centro studi giuridici sull’immigrazione promosso dalla Cgil che segnala come il giudice abbia bocciato l’aumento del 626 per cento (da 50 a 312 euro) voluto dalla giunta rovatese per il rilascio dei certificati di idoneità abitativa.

ECCO IL COMUNICATO IN FORMA INTEGRALE

È legittimo aumentare i diritti di segreteria per un certificato del 624 per cento? Ovviamente no, ed è questo quanto ha stabilito il giudice del tribunale di Brescia Andrea Tinelli nel condannare per condotta discriminatoria i Comuni di Rovato e Pontoglio. La causa civile era stata promossa da una ricorrente straniera, dall’associazione studi giuridici sull’immigrazione e dalla Fondazione Guido Piccini per i diritti dell’uomo con il sostegno della Camera del Lavoro di Brescia in merito alle delibere con le quali i Comuni di Rovato e Pontoglio hanno aumentato i diritti di segreteria relativi al rilascio della certificazione di idoneità alloggiativa da 50 a 312 euro (Rovato) e da 200 a 425 euro (Pontoglio). Nella sentenza viene ricordato che la certificazione di idoneità alloggiativa è un atto con il quale il comune, su istanza degli interessati, certifica ai fini igienico-sanitari e abitativi l’idoneità dell’alloggio ad ospitare un dato numero di persone: «Un atto – viene sottolineato – che tipicamente riguarda la condizione di straniero, poiché è indispensabile al fine di ottenere il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, richiedere il ricongiungimento familiare e acquisire il premesso di soggiorno per motivi familiari». Dunque, «benché in linea di principio la tariffa applicata dai comuni convenuti per la richiesta della certificazione di idoneità alloggiativa sia la medesima per tutti, italiani e stranieri, è evidente che l’interesse prevalente al rilascio della certificazione riguardi i soli stranieri». A titolo di esempio, nella sentenza si ricorda che a Rovato, su 104 ricevute, solo tre hanno infatti interessato cittadini italiani. Ricorrono dunque i presupposti della discriminazione «a danno di una categoria connotata da una qualità protetta, costituita dalla nazionalità». Di qui la decisione del giudice di: dichiarare il carattere discriminatorio della condotta tenuta dai Comuni di Rovato e Pontoglio; ordinare ai convenuti di cessare la condotta discriminatoria revocando le predette delibere e ripristiandno i diritti di segreteria nell’importo precedente la loro adozione; disporre che i convenuti procedano a rimuovere gli effetti della discriminazione mediante la restituzione di euro 262 quanto al Comune di Rovato e ad euro 225 quanto al Comune di Pontoglio, a ciascuno straniero che abbia fatto richiesta del certificato di idoneità alloggiativa nel periodo di validità delle delibere; ordinare ai convenuti di pubblicare a proprie spese l’ordinanza (per intero sui rispettivi siti internet, per estratto su un quotidiano di tiratura nazionale); condannare i convenuti alle spese di lite, quantificate in circa 7 mila euro. «Siamo molto soddisfatti per questa sentenza e del fatto che sia stato riconosciuto il comportamento illegittimo e discriminatorio dei due Comuni – affermano il segretario della Cgil di Brescia Damiano Galletti e Ibrahima Niane, segretario Fillea Cgil residente a Rovato e promotore dell’iniziativa di contrasto nei confronti delle due delibere -: invitiamo tutti i cittadini residenti nei due Comuni costretti a pagare diritti di segreteria abnormi per il certificato di idoneità alloggiativa a rivolgersi ai nostri uffici per essere sostenuti nell’inoltro delle richieste di rimborso».

Per il Comune di Pontoglio oggi è intanto arrivata un’altra condanna per i cartelli affissi all’ingresso del paese richiamanti le «radici cristiane». «Il punto non è se tale proposizione corrisponda o meno al vero – si legge nella sentenza -, la questione è che detto stato di cose, ammesso che sia tale, non può essere strumentalizzato da un ente pubblico per ostacolare o condizionare, foss’anche nella semplice forma della persuasione, il libero esercizio dei diritti costituzionali da parte di coloro che non si riconoscono nel substrato culturale del Comune». Lo Stato italiano, come viene ricordato nella sentenza, non è confessionale bensì «improntato al principio di laicità (articolo 19 Costituzione)» e «ragioni di razza e religione non possono pregiudicare l’eguale godimento dei diritti fondamentali dell’individuo (art 3 Costituzione), fra i quali figura quello della libertà di circolazione e soggiorno (articolo 16 Costituzione). Di qui la condanna a togliere i cartelli, pubblicare la sentenza sul sito istituzionale e su un quotidiano locale, a pagare le spese di lite, quantificate in circa 5 mila. Anche in questo caso la causa civile contro il Comune era stata fatta da Asgi e Fondazione Piccini con il sostegno della Camera del Lavoro di Brescia.

Asgi

Camera del Lavoro di Brescia

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1 COMMENT

  1. Raddoppiare invece i costi per i servizi sociali ai pensionati da 800 euro al mese, come è successo nel mio paese (nel silenzio imbarazzato della cgil che non critica un’amministrazione amica) è invece un atto di giustizia sociale!!

  2. Altro grande risultato!
    Forza Belotti, forza Lega Nord.
    Continuate così.
    Il record mondiale di disastri amministrativi compiuti in un anno di mandato è alla portata di mano ormai.
    Siete dei grandi!

  3. Le hanno mai detto che una cazzata non cancella un’altra cazzata ma fanno due cazzate?
    In questo caso hanno messo una tassa anche sui proprietari di casa, lo capisce questo o serve il manuale delle giovani marmotte?

  4. Le hanno mai detto di parlare solo per esprimere concetti sensati e non offendere le persone?
    Ho fatto l’amministratore comunale e so bene che un certificato simile comporta maggiori oneri amministrativi rispetto, ad esempio, ad una semplice carta di identità, visto che comporta anche la necessità di effettuare un sopralluogo. Normale che venga fatto pagare di più rispetto ad altri certificati. Certo, l’importo fissato da questi due comuni mi pare piuttosto elevato, ma bisognerebbe vedere quanto chiedono per le altre pratiche. Del resto, caro signore, guardi che anche i diritti di segreteria per le altre pratiche edilizie hanno costi molto diversi fra di loro, ovviamente rapportati al tempo necessario per svolgerli. Un piano attuativo costa ben di più di una normale agibilità, come ben sanno tutti quelli che hanno svolto un minimo di attività amministrativa.
    Io invece in questa sentenza vedo il montante razzismo anti-italiano che, come ho scritto, vede i sindacati urlare contro le amministrazioni “nemiche” e “belare” con quelle amiche! Anche se queste ultime raddoppiano i costi dell’assistenza domiciliare ai pensionati. Come mai nessuno fa causa a questi comuni?

  5. ormai degli italiani non gliene frega più un cavolo, i compagni sindacalisti hanno in testa solo immigrati, immigrati, immigrati, immigrati, immigrati e ancora immigrati. sarebbe bello che tutti i loro iscritti italici smettessero di versare la quota della tessera: andateli a chiedere agli immigrati i soldi!!!

  6. Ennesima figura di sterco fatta da amministratori che vogliono farsi belli con provvedimenti di populismo spicciolo a spese (salatissime) di tutti i cittadini. Dovrebbero far pagare a loro tutti i costi di ricorsi, procedimenti amministrativi, avvocati, giudici ecc. Se qualcuno pensa che abbiano ragione, mano al portafogli e che li aiutasse. Purtroppo, però, questi sindaci resteranno al loro posto e avranno tutto il tempo per pensare altre castronerie e metterle in pratica, tanto paga Pantalone.

  7. Perché non la fai tu, una bella causa? vai alla cgil, vedrai che ti aiutano, invece di stare qui a lamentarti e basta. E comunque ha ragione chi ti ha già risposto: non si giustifica un reato con un altro reato. La sentenza è scritta in italiano, leggitela bene. È così che si usano i soldi delle tasse comunali, per pagare le spese legali, invece che a servizio degli anziani o dei bambini o dei disabili? Per quanto riguarda il “razzismo anti-italiano”, stendiamo un velo pietoso.

  8. Poveri Sindaci, è l’unica categoria poco pagata che soffre le lamentele e le sollecitazioni della gente, e sempre con la spada di damocle della discriminazione portata avanti da chi difende capillarmente solo gli immigrati. Se fossi nei Sindaci avrei chiesto ai giudici di verificare la legittimità costituzionale della legge sulle discriminazioni, perchè la Costituzione consente di distinguere chi ha la cittadinanza italiana da chi non l’ha ancora acquisita, e chi ha un permesso di soggiorno per lungosoggiornanti come puo’ essere messo sullo stesso piano, quando la Costituzione prevede dei diritti in piu’ per chi è cittadino italiano che sono gli articoli in cui è inserita la parola “cittadini”: Arrivasre alla Corte Costituzionale per chiarire se viceversa la discriminazione sia quella che stanno subendo i cittadini italiani quando vengono messi sullo stesso piano di chi non ha cittadinanza italiana sarebbe magnifico saperlo una volta per tutte:

  9. L’art.3 costituzione prevede la pari dignità sociale davanti alla legge per “TUTTI I CITTADINI”. Se i cittadini sono da intendersi coloro che hanno la cittadinanza italiana, uno Stato per quale motivo non puo’ prevedere delle condizioni di accesso alle abitazioni ecc. che privilegino i cittadini, visto che per la Costituzione sono su un gradino di privilegio rispetto agli altri?? Quando arriveremo a sapere come deve essere interpretata correttamente la Costituzione? Come puo’ essere considerata discriminazione se gli stranieri la Costituzione li confina all’art.10? Non sarebbe ora che la Corte Costituzionale facesse chiarezza??

  10. Attenti a quei due. Tra cartelli, cause, spese legali, distribuzione di poltrone, disastri amministrativi di vario genere si dimostra ancora una volta che fare il sindaco è un servizio, non è uno sport o un passatempo. A Rovato soprattutto sindaco e giunta sono totalmente scollegati dalla realtà. La cosa incomprensibile è il silenzio assordante dei cittadini, soprattutto di quei cittadini delle frazioni che hanno agevolato l'elezione di questa maggioranza. Su Rovato sono comparsi tanti articoli nell'ultimo anno….sbaglio o nessuno di questi parlava di azioni concrete nei confronti delle problematiche dei cittadini?

  11. Stupire con effetti speciali. Sembra sia stata questa la modalità di selezione del candidato sindaco di Rovato. E il sindaco di certo non ha deluso. In un anno di governo, di effetti speciali ne ha generati così tanti da far impallidire chiunque. Quindi sarebbe il caso di aggiungere…cittadi nidirovatodovesiete? ???

  12. 7000€ spese legali dell'avvocato incaricato dal comune l'ennesima figuraccia. Ma questi soldi, frutto di una volontà discriminatoria proveniente dall'indirizzo del partito, li paga solo Belotti o fanno la colletta i cittadini che lo hanno votato e continuano a sostenerlo? Sarebbe discriminatorio il contrario, cioè verso gli altri cittadini che come me non sono d'accordo sul suo modo di gestire la cosa pubblica. Altri soldi sottratti ai servizi già scarsi. Già perché per risparmiare, la giunta e gli uffici portano avanti acquisti e servizi che hanno una pessima qualità, vedasi il cimitero

  13. La Magistratura ha definito eccessivi 312 euro e 425 per i diritti di segreteria, ma sembrano eccessivi anche i 7000 e i 5000 euro di ammenda e spese legali o no? Quale legge stabilisce queste cifre considerevoli?

  14. Di discriminatorio c’è anche la libera circolazione del burqa e niqab in Italia e in Europa che nessuno pensa a vietare e che invece sarebbe doveroso, soprattutto dopo la sentenza della Corte Europea Diritti dell’Uomo che li ha definiti lesivi dei diritti e delle libertà altrui, i nostri. A chi spetta eliminare questa palese discriminazione, al Ministro dell’Interno, al Prefetto o ai Sindaci? Quindi non è solo una questione di sicurezza vietare a queste persone di circolare a volto coperto ma di rispetto della libertà e dei diritti altrui. Ma tutti zitti in Italia e in Europa su questo argomento.

  15. Alla fine sono risultati incivili proprio quelli che danno degli incivili agli altri. incivile ed ignoranti, nel senso che ignorano le basi del nostro vivere civile, basato sul rispetto, l’accoglienza e la non discriminazione di nessuno.

  16. Ma falla finita! Quando sarà vietato indossare quei ridicoli vestiti ne riparliamo. Fino ad allora smetti di confondere la realtà con il mondo dei tuoi sogni.

  17. Cosa significa quando sarà vietato indossare burqa e niqab ne riparliamo. C’è già una legge che vieta di circolare in modo irriconoscibile che andrebbe riconsiderata alla luce anche della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo verso la Francia che li definisce lesivi dei diritti e delle libertà altrui. Se cosi’ non fosse avrebbero già contrastato le decisioni della Regione Lombardia e Veneto di vietarli, come hanno fatto coi cartelli di Pontoglio.

  18. BASTA! CAMBIA DISCO. SONO TRE MESI CHE CONTINUI CON QUESTA RIDICOLA E PATETICA STORIA DEI BURQA (CHE NESSUNO VEDE E A NESSUNO INTERESSA). LA GENTE HA ALTRI PROBLEMI. E POI DON CHISCIOTTE HA FATTO IL SUO TEMPO. HAI SBAGLIATO SECOLO. BASTA PER FAVORE, SEI UNA MACCHIETTA, PIANTALA!

  19. Burqa e Niqab invece stanno sullo stomaco a tante persone, ma dato che solo chi osa parlarne viene offeso e tacciato di razzismo, quando la discriminazione al contrario è proprio quella che subiscono tutti gli italiani che li incontrano per strada. Invece ci sono eccome e non solo a Brescia, Milano ecc. ma in tutta Italia ed Europa. Erdogan ad esempio ha appena punito alcune donne che non indossavano il velo. Lo stiamo per caso già imitando anche noi visto che la Corte Europea ha definito Burqa e Niqab lesivi dei diritti umani, ossia i diritti e le libertà altrui. Ci lamentiamo che Erdogan non rispetta i diritti umani, ma nemmeno l’Europa li risopetta se non provvede a vietare la circolazione dei burqa e niqab in Europa.

  20. A proposito, che notizie ci sono sulla italianissima bresciana che circolava in niqab per Brescia e che nessuno aveva visto? E’ ancora in carcere oppure no?

  21. Ma a te va bene che le donne – tante o poche – usino il burqua? Tenendo conto del difficile percorso che qui in Italia le donne hanno fatto ed ancora stanno facendo e tenendo conto del difficile percorso di laicizzazione che in Italia abbiamo fatto e stiamo facendo? A me non va bene. Lo posso dire o i censori detentori della verità assoluta mi devono tacciare di “razzismo”?

  22. Ne ho vista una proprio due settimane fa di ritorno dal dentista. Ci siamo fermati ad un semaforo ed ecco passare due donne islamiche una col velo ma a volto scoperto e l’altra a volto coperto. La mia vicina di casa poi che viaggia spesso in autobus ne vede spesso in autobus

  23. A questo punto, immagino che tutti questi paladini della lotta contro il velo islamico in nome dei diritti umani, saranno ben felici di accogliere, dare asilo politico ed assistenza umanitaria a tutte le donne ed alle loro famiglie che fuggono da Paesi dove questo abbigliamento è imposto. Consiglierei di prepararsi ad accoglierne molte, visto quel che si prospetta in Turchia…

  24. Guarda che per me possono mettersi tutti i veli che vogliono e per volonta’ o per imposizione culturale non mi interessa. Il problema nasce quando vivi in una societa’ civile dove e’ fondamentale per tutti agire a volto scoperto, onde evitare i pericoli per la societa’ di chi agisce di nascosto. Ecco perche’, qui da noi non va permesso.

  25. Per quel che concerne la Turchia e gli uomini che Erdogan (che sta mettendo in evidenza solo ora la sua vera natura) ha messo per le strade per imporre il velo islamico a tutte le donne, dovrebbe intervenire l’ONU-UNHCR, e denunciarlo alla Coprte Europea dei Diritti dell’Uomo, visto che questa organizzazione non ha perso tempo a denunciarci e a testimoniare contro di noi quando si è trattato del caso dei respingimenti in Libia. La Turchia non solo ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra del 19512, ma ha anche aderito (chissà perchè) alla Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo. Se non lo fa questa organizzazione lo faccia l’Europa allora, a meno che non abbia ragione chi nella copertina di Panorama che raffigura i capi di Stato Europei con le mani alzate non si siano già arresi all’islamizzazione.

  26. Per quel che concerne la Turchia e gli uomini che Erdogan (che sta mettendo in evidenza solo ora la sua vera natura) ha messo per le strade per imporre il velo islamico a tutte le donne, dovrebbe intervenire l\’ONU-UNHCR, e denunciarlo alla Corte Europea dei Diritti dell\’Uomo, visto che questa organizzazione non ha perso tempo a denunciarci e a testimoniare contro di noi quando si è trattato del caso dei respingimenti in Libia. La Turchia non solo ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra del 1951, ma ha anche aderito (chissà perchè) alla Convenzione Europea dei diritti dell\’Uomo. Se non lo fa questa organizzazione lo faccia l\’Europa allora, a meno che non abbia ragione chi nella copertina di Panorama che raffigura i capi di Stato Europei con le mani alzate non si siano già arresi all\’islamizzazione.

  27. Che il commentatore dica di aver visto un burqa nessuno puo’ verificarlo, quindi potrebbe essere benissimo una pura invenzione. Qui ognuno puo’ affermare cio’ che vuole perche’ nessuno lo può ‘ smentire. Ma la realta’ concreta che tutti invece possono verificare e’ che di donne con il velo, quindi perfettamente identificabili, se ne vedono molte, ma di burqa non se ne vedono. Da molti anni giro per la citta’ ma non ne ho mai visto uno. Nessuna delle persone che conosco (tante) che vivono a Brescia ne ha mai visto traccia. Se anche qualcuno ne avesse visto uno in tutta la sua vita dico che questo non rappresenta un problema. Continuare ad insistere sul nulla mentre siamo sommersi da problemi ben piu’ gravi e’ patetico INFANTILISMO, alla bresciana: GHIF BUTEP.

  28. Nessuno può verificare che tu non l’abbia visto, perché “qui ognuno può affermare ciò che vuole perché nessuno lo può smentire”. Quindi? Fai le statistiche su quello che hai visto / non visto tu? Sei ancora qua, tanto quanto chi critichi, e per di più parli di infantilismo altrui? Complimenti…

  29. Non hai ancora detto la cosa fondamentale: a te va bene che in Italia possa circolare una persona mascherata? Non interessa se sono tante o poche: ho detto una, perché parlo di un principio. Ecco: a me non va bene.

  30. Bravo/A 9.18 ha detto benissimo. A parte che i burqa circolano in tutta Italia e in tutta Europa, hanno fatto persino vedere in TV e sui giornali quella italianissima bresciana della quale non si sa piu’ nulla che circolava col marito per le vie della città. Solo chi vuol far finta di non vedere puo’ affermare il contrario. Comunque concordo, anche a me non sta bene che sia consentito a queste persone di circolare in modo irriconoscibile e se davvero i nostri capi europei non ci vogliono lasciar credere che siano davvero da considerare come li hanno raffigurati su Panorama con le mani alzate in segno di resa all’islamizzazione, la prima e piu’ banale presa di posizione che dovrebbero prendere è quella dui vietare questi burqa e niqab, dato che la Corte Europea dei diritti dell’uomo li ha definiti lesivi dei diritti umani, ossia i diritti e le libertà altrui, le nostre. Da questa piccola cosa si potrà capire se hanno a cuore i diritti dei loro cittadini oppure se si sono già arresi con le mani alzate all’ISLAM

  31. CHE DI BURQA NON SE NE VEDANO TUTTI LO POSSONO TRANQUILLAMENTE VERIFICARE. PROVA A FARE UN GIRO PER LA CITTA’, MAGARI QUANDO FARA’ MENO CALDO, PER ALMENO 4 ORE AL GIORNO PER UNA SETTIMANA, POI MI DIRAI QUANTI NE HAI VISTI. QUASI SICURAMENTE, SE ONESTA, LA RISPOSTA SARA’: ZERO! IN RISPOSTA AD ASSURDO, PER IL QUALE IL BURQA E’ IL PROBLEMA PIU’ GRANDE DELLA STORIA DELL’UMANITA’, DICO CHE NESSUNO DEVE GIRARE A VISO COPERTO E SI DEVE IDENTIFICARE, RIPETO PERO’ CHE I BURQA SONO TALMENTE RARI DA NON RAPPRESENTARE UN PROBLEMA. PENSATE MAGARI CHE I TERRORISTI SIANO TALMENTE SCIOCCHI DA GIRARE SOTTO UN BURQA COSI’ DA ATTIRARE L’ATTENZIONE DI TUTTI?

  32. Quindi ne fai un fatto statistico: bassa probabilità, problema inesistente. Mi dici quale è la probabilità per un turista di Hong Kong di essere ferito a colpi di ascia, su un treno, per opera di un richiedente asilo afghano accolto in un paesino della Germania? Sembrerebbe una barzelletta, vai a spiegarla tu ai feriti e a dire loro che il problema non esiste. Altra questione, rispetto al problema, sono poi le soluzioni: però almeno il problema io non lo nasconderei come fai tu.

  33. Mio nipote che è andati quest’inverno per lavoro in Germania in Baviera si è trovato a salire su una funivia proprio con una donna in niqab. Anche se sono pochi, ci sono e non solo in Italia e dopo la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’Uomo andrebbero vietati in tutta Europa non solo per tutelare la sicurezza , ma soprattutto per tutelare la dignità, libertà e diritti altrui, i nostri. Non sarà il problema piu’ grande al mondo, ma sarebbe un segnale che ai nostri governanti stanno a cuore i diritti dei propri cittadini italiani od europei che siano e non come sempre solo tutelare i diritti di chi non ne ha diritto. Anche l’Europa aveva scritto nei trattati che l’Europa con la libera circolazione sarebbe stato un luogo di libertà, giustizia e sicurezza. Peccato che questa libertà, giustizia e sicurezza la stia garantendo solo a clandestini, criminali, delinquenti e terroristi, visto che nemmeno li possiamo rimpatriare come è successo nel 2008 che ci siamo dovuti tenere un presunto terrorista islamico perchè a rimpatriarlo avrebbe corso il rischio di essere torturato nelle prigioni tunisine. E la nostra sicurezza dove la mettiamo? Siamo noi i discriminati!!!!

  34. NON HO DETTO CHE IL PROBLEMA NON ESISTE. HO DETTO CHE IL PROBLEMA DEI BURQA E’ PICCOLO PICCOLO PERCHE’ DI BURQA C’È NE SONO POCHISSIMI E IL 99 PER CENTO DEGLI ITALIANI, PROBABILMENTE, NON LI HA MAI VISTI. NON ATTRIBUIRMI QUELLO CHE TI FA COMODO E CHE NON HO MAI DETTO.

  35. La tastiera android mi ha fregato nuovamente. Non ho scritto “c’e’ ne sono pochissimi”. Non prendetemi per analfabeta.

  36. Sarà un problema piccolo piccolo per te, ma lo è eccome, anche se le nostre ex femministe si sono messe la benda sulla bocca. Poi visto che lo Stato italiano nell’art. 26 della Carta dei valori di cittadinanza e integrazione DM 23/4/2007 ha scritto NERO SU BIANCO che non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perchè ciò impedisce il riconoscimento della persona e la ostacola ad entrare in rapporto con gli altri, nessuno si dovrebbe meravigliare se ci sono italiani che trovano inaccettabili i burqa e niqab. Inaccettabile non è solo il burqa o niqab, ma che nessuno si adoperi quanto prima per vietarli non solo per tutelare la sicurezza degli italiani ma anche i diritti, la dignità e le libertà altrui, le nostre. E poi si lamentano che la gente non va piu’ a votare!!!!

  37. Atteniamoci per favore al merito dell’articolo. Qui si parla di amministratori che GIOCANO con le istituzioni facendo i POPULISTI CON IL PORTAFOGLIO dei CONTRIBUENTI. Che paghino di tasca loro queste pagliacciate!

  38. Oggi a Brescia ore 11:10 via Milano (fronte civico 116), lato sud della via, una donna di cui si vedevano solo gli occhi (presumibilmente altezza 1,55, taglia 52), abito scuro, ecc.
    Quindi IO oggi l’ho vista, ed in passato ne ho viste altre sulla stessa via.

  39. Siamo circondati! Brescia – Monaco 465 km; Brescia – Nizza 403 km. Il governo italiano, come membro NATO, è alleato indissolubilmente con la Turchia in mano all’estremista islamico Erdogan, ha partecipato a tutte le guerre che hanno favorito la diffusione degli integralisti, è nemico di chi combatte sul terreno contro ISIS. Le più importanti comunità islamiche italiane hanno apertamente detto di appoggiare il macellaio turco e sperano che la Turchia diventi una repubblica islamica. I burqa già imperversano per le nostre contrade. Non resta che sperare nella Guardia Nazionale Padana. ARRUOLATEVI!

  40. ricordiamo a chi di dovere di girare, il sabato, a Brescia, per il mercato:ne vedranno e sanzioneranno tante di velate, accompagnate dai rispettivi uomini…

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