An Brescia, i master 50 si laureano campioni d’Italia

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Master An Brescia, cambia la categoria ma il titolo tricolore rimane all’ombra del colle Cidneo: alle finali nazionali disputate da giovedì a oggi pomeriggio, al centro federale di Riccione, la formazione over 50 – con Paolo Principi nella doppia veste di allenatore-giocatore – si laurea campione d’Italia, mentre gli over 30, guidati sempre da Principi, per un soffio mancano l’accesso alla semifinale, classificandosi al quinto posto. I traguardi raggiunti indicano una perfetta alternanza di ruoli: infatti, l’anno scorso, lo scudetto era stato conquistato dai Master 30, con i compagni “più anziani” finiti a due lunghezze dal podio. Perfetta analogia anche nella modalità del successo nella finalissima, ovvero i tiri di rigore: nel 2015, dai cinque metri, gli M 30 regolarono i comaschi dell’Eracle Sport, oggi pomeriggio, contro i liguri del Golfo Paradiso, Principi e compagni, dopo il tiratissimo 2 pari dei tempi regolamentari, colpiscono tre volte su tre (Principi, Massimiliano Zanetti, Dario Bertazzoli), mentre l’estremo difensore biancazzurro, Massimo Castellani, chiude la saracinesca rendendo vana qualsiasi replica del team ligure (5 a 3, il punteggio conclusivo). Altro perfetto, e non meno importante, scambio di ruoli, riguarda il titolo di miglior portiere del torneo: l’anno passato, Daniel Zanetti, oggi pomeriggio, Castellani. Dunque, da parte dei Master 50 dell’An – al secondo anno di attività -, un’annata trionfale: dopo aver vinto il titolo regionale, nel primo turno delle finali nazionali, il sette bresciano ha regolato 7 a 4 lo stesso Golfo Paradiso, poi è venuto il pareggio 4 a 4 con l’Europa Sporting Roma, e ancora il tris di successi su Nuoto Catania (10-4), Metanopoli S. Donato Milanese (7-5) e Nuoto 2000 di Napoli (7-4).

A condizionare l’andamento della formazione over 30, il passo falso nella partita d’esordio: contro la Metanopoli, complice un po’ di sfortuna e qualche scelta arbitrale discutibile, i biancazzurri non riescono ad esprimere il proprio potenziale e vengono superati per 10 a 5. A quel punto, per arrivare nelle prime quattro, diventa necessario fare tre punti con i romani dell’Europa Sporting, ma la sfida finisce 8 a 8, con un rigore molto dubbio fischiato a favore dei capitolini, negli ultimi due secondi di gioco.

«Non posso che essere molto contento – dichiara coach Principi – per l’esito di queste finali: portiamo a casa un altro scudetto, con prestazioni di livello anche da parte della squadra rimasta giù dal podio. I Master 50 hanno giocato con grande determinazione su ogni pallone, dimostrando, in acqua, di meritare pienamente il titolo. I 30 non sono stati così costanti nel rendimento, ma sono stati anche penalizzati dalla sfortuna e da qualche decisione arbitrale davvero poco convincente. Comunque, è stata una stagione di grandi soddisfazioni e voglio ringraziare tutti i giocatori per l’impegno e la disponibilità: relativamente alle finali, tutto quanto, sia gli aspetti molto positivi, che quelli negativi, servirà a riproporci con ancora più voglia di vincere».  

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