La Regione promuove Santa Giulia in dialetto milanese. E su Facebook è già polemica

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“L’è propi bel! (Wonderful!)”. Dovrebbe essere una importante iniziativa di marketing territoriale per promuovere i siti Unesco della Lombardia. E proprio così è stata presentata oggi – in una conferenza stampa – dal presidente della Regione Roberto Maroni, dall’assessore alle Culture Cristina Cappellini e dal presidente di Fnm Andrea Gibelli, che per l’occasione hanno anche indossato una maglietta con lo slogan “bilingue” del concorso fotografico.

Peccato che in rete l’immagine sia diventata subito oggetto di critiche e parodie. Il motivo? Per promuovere i dieci siti Unesco della Lombardia (Arte rupestre della Valle Camonica, S. Maria delle Grazie e Cenacolo Vinciano, Villaggio operaio di Crespi d’Adda, Sacri Monti a Ossuccio e a Varese, Ferrovia Retica dell’Albula e del Bernina, Mantova e Sabbioneta, Monte San Giorgio, Palafitte dell’arco alpino, Centri di potere e culto nell’Italia Longobarda e Liuteria di Cremona, patrimonio immateriale), infatti, il Pirellone ha deciso di utilizzare il dialetto milanese.

Ma sono in molti, criticando la scelta linguistica, a sottolineare che la maggioranza dei siti Unesco sia collocato fuori dai confini del capoluogo regionale e che promuovere realtà come Santa Giulia in dialetto milanese sia una scelta destinata a produrre ben pochi effetti sui turisti stranieri e italiani. A parte le facili battute che stanno girando in queste ore su Facebook.

Chissà se la Regione – spostandosi in tour per le diverse province – sceglierà la devolution, traducendo lo slogan anche nei dialetti locali…

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1 COMMENT

  1. Gioancarlo Giaàss ·

    A vülì vess preçis ën milanes bel ë l’saress scrëtç “bell”; ën töte i manere s’püdia forse scriv: L’è gran bel! – opör – L’è propë bel! (ë vocal jolly).

  2. io, da bresciana da 43 anni (sono del 1973), non mi sento affatto rappresentata da questa maglietta e nemmeno i nostri patrimoni. Investite meglio i nostri soldi, grazue

  3. io, da bresciana da 43 anni (sono del 1973), non mi sento affatto rappresentata da questa maglietta e nemmeno i nostri patrimoni. Investite meglio i nostri soldi, grazue

  4. una botta di cultura: ampiezza di orizzonte culturale, lungimiranza, apertura al turismo straniero… degna di questi personaggi.

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