Il centrodestra cittadino e la candidatura a sindaco di Rolfi

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Fabio Rolfi (Lega Nord)
Fabio Rolfi (Lega Nord)

di Claudio Bragaglio – Leggo su BsNews commenti alquanto variopinti sull’iper-attivismo di Fabio Rolfi. Ma, a maggior ragione dopo le recenti uscite pubbliche dell’on. Adriano Paroli, si può dire un qualcosa di più sensato che non sia un po’ di “bru…bru” contro Rolfi? Pur tenendo conto che da qui al 2018 anche per le amministrative può cambiare il mondo intero.

Penso di sì, consapevoli appunto che si tratta solo delle prime mosse d’una complicata partita a scacchi per la Loggia. E senza mai escludere una qualche sorprendente “mossa del cavallo”. Ma dubito molto ch’essa venga da parte del civismo di Onofri e di Ninì Ferrari, di cui pure s’è parlato. Tentativi. Partenze e ripartenze, ma senza quagliare un vero rendez-vous.

Intanto va riconosciuto che Rolfi nel panorama del centro destra bresciano ha avuto (come sindaco supplente del supplente Paroli) e tuttora ha un suo specifico ruolo. Poi si può dire – come molti dicono – tutto il male possibile, ma c’è. Sapendo d’una qualche differenza tra l’essere ed il non essere, in politica. Rispetto a chi neppure è avvistabile da radar o da sonar. O a chi s’è imbarcato in una guerra nucleare per il twitter di Laura Castelletti.

La mia impressione è quella di veder applicato lo schema delle recenti elezioni di Nave. Proprio così. In sostanza, data per persa la partita contro un valido sindaco uscente, Tiziano Bertoli, tanto valeva per il centro destra pagare da subito il prezzo alla Lega con il perdente Bassolini per ritrovarsi tra cinque anni con la speranza d’una diversa candidatura. E così è andata, 53% a 39%.

A Brescia, in verità, Forza Italia vorrebbe riscuotere da subito lo scambio con i due capilista (se l’Italicum non cambia) nei due collegi per le elezioni politiche. Ma, sul punto che più ci interessa, l’eventuale candidatura di Rolfi a sceriffo della Loggia ha la stessa logica, quindi la si fa cavalcare, immaginandola nell’arido deserto della Death Valley.

Nonostante il “surplace” in pista del sindaco Del Bono (vedremo…vedremo…) tutti infatti danno – e giustamente – per scontata la sua ricandidatura, e con lo schema ampio del centro sinistra. Come nelle precedenti elezioni e come con Sala, vincente a Milano. E non già come a Torino, con il PD che s’è ficcato in un cul de sac.

La riprova la si può avere anche dall’intervista di Bonometti, che, come è noto, non è del tutto insensibile agli amici suoi del centro destra nostrano, ma che contro Del Bono non ha loro offerto sponda alcuna. Pur essendo un presidente AIB in uscita. Ma non avendo neppure raccolto quei risultati auspicati sul piano nazionale e sul piano provinciale in vari tentativi di scalate o scorrerie in campi da lui fortemente desiderati.

Quindi, tutto sommato, anche dal centro destra nostrano, notizie per ora confortanti…

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95 Commenti

  1. Non capisco per cosa giosce Bragaglio!!! Mi pare che stia parlando di Fassino_Del BOno????? Il vento è cambiato, presto tutti a casa!!!

  2. Sulla ricandidatura di Del Bono non ci piove (chi altro ci può essere all’orizzonte?), ma sulla rielezione… potrei dubitre assai. Andiamo a vedere la soddisfazione reale dei cittadini. Dove sono finiti (solo un esempio tra i tanti) i Servizi Sociali? Riorganizzati, riorganizzati: ma dove sono? Che riusultati si sono ottenuti?

  3. su Bragaglio concordo con “UN amico”. e sul’iperattivismo di Rolfi: almeno lui c’è, presta attenzione, interviene. Non è distrattamente e sicumeramente sicuro che tutto vada al meglio. Vero Bastiana: i Servizi Sociali dove sono finiti (proprio nel senso di FINITI)?

  4. Tramino fa una domanda intrigante. Temere che Rolfi possa diventare sindaco proprio non direi, in quanto a scegliere il meglio (ovvero il peggio ) in campo altrui da poter più facilmente sconfiggere non dipende certo dagli avversari. Ci mancherebbe! Semmai il problema nostro è quello d’un centro sinistra che vive quasi solo di Giunta in Loggia. I temi sociali posti da Bastiana e da Selatirano danno invece l’idea fondata d’un possibile e rischioso scollamento con la città. A mio parere è ora di avvertire il rischio d’un cerchio autoreferenziale del Palazzo municipale. Torino tra le molte cose ci dice pure che una città si può governare bene, ma anche perdere male. Come ho detto, il quadro auspicabile è di centro sinistra e civico, ma i soggetti politici, sociali e civici che lo comporranno col PD saranno – a mio parere – diversi dal 2013. Ripartendo da ciò che di nuovo e di diverso vive oggi nella città reale e non solo da quel che c’è già. O meglio: c’era…

  5. Rolfi si dà da fare, interviene su tutto, teorizza ed elabora anche su temi di cui mastica davvero poco. E’ evidente che si stia lanciando verso Loggia 2018 e lo sforzo, politicamente parlando, gli fa onore. Altro è pensare (questo da parte di chiunque, coalizione o singolo schieramento che sia) di battere Del Bono ed il centrosinistra comuqnue si ricompongano o ristrutturino. Dopo l’infortunio del 2008, posssono contare su radici storiche profonde ed oggi anche sulla nebbia, lungi dal diradarsi, che avvolge tutto il centrodestra. Al massimo, nel 2018, ci sarà qualche più uno e qualche meno uno tra gli eletti delle singole formazioni. Per finire, non mi sembra di percepire tra i cittadini malumori tali da far intravvedere radicali mutamenti di consenso. Non ci sarà partita a scacchi e nemmeno la…mossa del Cavalli (battutaccia, mi scuso) porterebbe il centrodestra alla vittoria.

  6. Bragaglio parla in modo complicato ma provo a dire quello che ho capito io, il suo problema è la sinistra e non la destra cittadina, la politica è fatta solo dalla giunta e non dai partiti, l’alleanza di adesso va cambiata, come a Torino non basta amministrare per vincere e Marco Bonometti si darà da fare in politica perchè non ha avuto molto come presidente della Aib. Condivido tutto ma non l’ultima su Bonometti che tornerà a fare quello che ha sempre fatto prima.

  7. @Dettagli. Parto dall’ultima. Su Bonometti mi son limitato ad una constatazione: da presidente AIB non ha dato sponda al centro destra. Sul futuro non saprei, ma – a naso – non tornerà a fare solo quel che faceva prima. Anzi, delusioni nazionali e locali mi pare che gli abbian caricato la sua molla…tempo al tempo e lo si vedrà. Sugli altri punti, un po’ semplificati, hai ragione. Vedo la politica che è schiacciata sull’amministrazione , il Consiglio sulla Giunta, la coalizione sul 2013… Vorrei condividere Stradivarius, ovvero che abbiamo la vittoria in tasca…Ma è quanto, tranquillo ed ottimista, riteneva alcuni mesi prima delle elezioni pure Fassino per la sua Torino! Per quel che mi riguarda son convinto invece che in politica, come nella vita, vince solo chi pensa di poter perdere…ed agisce di conseguenza!

  8. Io voto da anni per il centrodestra. Se Rolfi sarà il candidato sindaco per questa parte, certo non voterò. E’ un intrventista chiacchierone, una nullità nell’agire. Non dimentico la sua totale inconsistenza come sindaco di fatto, nella precedente tornata amministrativa. Brescia si merita ben altro. Altro anche rispetto a Del Bono e alla sua sgangherata giunta.

  9. Tradotto dal politichese-anni-ott anta: Emilio, continua a fare il Sindaco, che a Roma stavolta ci vado io (o almeno ci provo). Se invece ti agiti, non farai nemmeno quello (o almeno ci provo). Saluti.

  10. Scrivi che hai sempre votato centro destra, ma non voti Rolfi perché è una nullità ed è stato inconsistente quando ha fatto il sindaco al posto di Paroli. Ma ti sei dimenticato di aggiungere cosa ne pensi di Paroli, di Forza Italia e degli amici di Labolani che si sono fatti sostituire senza problemi da Rolfi. Ma tu che centro destra hai votato? Quello di Paspardo?

  11. Li ho visti all’opera, quindi non li voto più. Prima avevo visto all’opera i soloni della sinistra che han svenduto A2a e hanno straindebitato la città costruendo un’opera inutile che ha provocato una voragine nei conti chiamata metrò. Vorresti che votassi quelli? Mi asterrò o voterò una civica, se mi apparirà degna, tipo quella dell’avv. Onofri. Tu, spiritosone, continuerai a votare secondo l’ordine del partito? Quale? Renzi, Bersani, Cuperlo?

  12. bah io sono un vecchio randagio ma che nostalgia che nutro di Martinazzoli e di Boni sindaci
    Del Bono l’uomo di Facebook e suoi discepoli dilettanti allo sbaraglio
    Fondra il re dell’incompetenza ma vi rendete conto di che porcata sia stata la differenziata studiata da lui e i suoi amichetti dell’Aprica
    E soldi alle cooperative come la Cauto per raccogliere i rifiuti
    Speriamo in una figura neutra un Onofri un Bonometti che faccia il manager e spezzi questa ssurda catena di incompetenza e clienteralismo che domina bRESCIA DA ANNI

  13. credo che Rolfi sarebbe un buon sindaco. ci ho parlato qualche volta ed è una persona sempre molto disponibile e che, al contrario di altri che parlano parlano, in città c’è sempre e si ferma ad ascoltare tutti. Poi le idee della lega possono piacere o non piacere, ma quando si tratta del sindaco bisogna guardare più la persona che il partito.

  14. A me non dispiacerebbe Rolfi sindaco. Anche se forse andrei a scegliere qualche altro giovane di F.I. o della Lega per dare un segnale a tutti gli elettori di centro-destra.

  15. Magari Rolfi sindaco. A Lamarmora è’ stato un ottimo Presidente di circoscrizione. Finalmente uno dalla parte della
    Gente e non dei soliti salotti bresciani

  16. Ho 18 anni e mi sconforta vedere la mia città ridotta in queste condizioni,quartieri che hanno perso la loro identità,la stazione che è diventata un luogo privo di sicurezza e topi che si aggirano nelle strade.Del Bono sta distruggendo la città e ritengo che Rolfi,che conosco personalmente,abbia tutte le carte in regola per essere un ottimo sindaco,come ha già dimostrato da Vice Sindaco nella giunta Paroli.

  17. Fabio Rolfi sarebbe la salvezza per una città divenuta fatiscente con un sindaco incapace come Del Bono. Rolfi sindaco e Brescia torna magnifica com’era!!! #delbonoanulla

  18. Due parole a @Paspa e Gatto, che confidano in Francesco Onofri. Intendiamoci si può sempre cambiare idea. Spesso auspicabilmente. Ma ricordo che Onofri con la sua seconda candidatura, dopo quella del 2008, per il 2013 in Loggia propose un “patto” con i bresciani dicendo di segnare bene la data del 29 giugno del 2012 come la “sua ultima conferenza stampa di presentazione della sua candidatura a una carica politica perché tra cinque anni smetto…torno al mio lavoro”…”sia che diventi consigliere, sia che diventi sindaco, perché in questo caso faccio il sindaco cinque anni e stop”. Diceva inoltre che lui “per non essere ipocriti” non scendeva in campo “per sostituirmi nel carrierismo politico a chi c’è oggi per rubargli il posto e poi fare altrettanto”. Facendo eventualmente correre un altro al suo posto… e con un’efficace immagine disse: “è il testimone che corre non gli staffettisti”…Insomm a prima di investire su Onofri bisognerebbe, anche solo per rispetto alle sue parole, chiedergli almeno se ha cambiato idea sul suo “patto del 2013”.

  19. A Bragaglio……veris simo quello che Lei ha scritto ? Il mio era un riferimento a una tipologia di persona per la candidatura a Sindaco staccata dai poteri forti della città
    Lei che è un Politico con la P maiuscola riconosciuto e rispettato per la sua militanza converrà sulla incapacità di alcuni personaggi che ricoprono ruoli fondamentali nello scacchiere di giunta di questa amministrazione
    Nel la precedente il capogruppo Pd si riempiva la bocca a criticare giustamente atteggiamenti poco limpidi di alcuni personaggi della giunta Paroli…ora cosa dite..davanti a scelte e atteggiamenti dei vari Fondra etc
    Moreni vado non vado…Scuole spostate (Deledda e Calvino) con costi non indifferenti…si potrebbe scrivere un libro…
    Ci vuole un vero manager a gestire questo Comune che dia vitalità a una città ormai in mano in certi quartieri agli stranieri…
    Per non parlare dei tagli di bilancio sui Servizi Sociali … etc…

  20. @Paspa, mi è ben chiara la sua precisazione. Da parte mia nessuna polemica, anzi. Anche nei confronti di Francesco Onofri. Semplici constatazioni. Ma in genere puntualizzo per cercare di chiarire. Se poi ci riesco…E, già che ci sono, se Lei approfondisce le posizioni di Onofri (o se preferisce di una lista… tipo Onofri) sui due punti critici che Lei denuncia con forza (la svendita di ASM per A2A e lo straindebitamento per il metrò) vedrà che troverà sorprese e forse delusioni. Cordialmente.

  21. Bragaglio merita rispetto. Interviene su questa bacheca in modo pacato cercando di ragionare di politica e amministrazione. Non è da tutti, anzi. Tuttavia, a mio modesto parere, commette il solito errore che ha contraddistinto e contraddistingue una certa cultura della sinistra del centrosinistra. Quello di dare quasi sempre per scontato che i fenomeni e le turbolenze sociali,in ultima istanza, avranno bisogno di una rappresentanza politica “tradizionale”. Sia che si chiami Rolfi o Del Bono.

  22. Desidererei sapere sig. Bragaglio sempre attento alle vicende di altri partiti, cosa ne pensa del sindaco pd del suo paesello (Bovezzo) tale Antonio Bazzani, riguardo l’aumento esponenziale delle tasse locali IMU + 166%-IRPEF +57%-rifiuti +44% , sindaco che tramite un lacrimoso volantino , preannunciava questi aumenti e conseguente richiesta di ulteriori sacrifici ai suoi concittadini , aumenti “dovuti “ causa mancati trasferimenti da parte del governo centrale ( sempre a guida pd) dimenticandosi di comunicare un piccolo particolare ,che nel frattempo, si è ritrovato costretto anche a raddoppiarsi lo stipendio…..aspetto gentile risposta

  23. Non è strano che in tutto il dibattito i grillini non esistono e anche Stradivaris li da per spacciati per il 2018?

  24. Chi alla precedente tornata elettorale (2013) prende circa il 7% ed elegge un consigliere può realisticamente ambire a vincere alla tornata successiva (2018)? Tutto può succedere. Ma solo se l’amministrazione in carica o la storia delle ultime amministrazioni cittadine si fosse macchiata di fatti gravissimi (vedasi “mafia capitale” a Roma o la catastrofe di Parma che associò il centrodestra al centrosinistra) oppure se il disagio o la rabbia di ampie fasce della società vanno oltre qualsiasi schieramento o ideologìa (vedasi Torino e prima ancora Livorno). Non è il caso di Brescia dove, al di là delle apparenze, è come se il Sindaco fosse ancora e da sempre Bruno Boni. Con la Curia e le “tre famiglie con due cognomi” a dare la benedizione finale. E i portavoce dei cittadini ? E la democrazia partecipativa ? Ne riparliamo più avanti, almeno a Brescia.

  25. Sig.Bragaglio, in attesa della sua risposta al mio precedente post, che sicuramente non tarderà ad arrivare, vorrei integrare la mia precedente richiesta con un altra domanda, Desiderei sapere anche cosa pensa della scelta fatta dal suo sindaco pd sull\’apertura al pubblico della tribuna dei campo da calcio, senza le dovute certificazioni ? Non pensa che una volta scoperto lo scandalo avrebbe dovuto dimettersi ? Mi scuso per eventuali errori grammaticali ma postare tramite telefonino risulta alquanto difficile

  26. Bovezzo caput mundi ecco come svilire un discorso politico a interessi di quartiere….La Tribuna di Bovezzo…come quella del Bernabeu….tristezz a

  27. Ha ragione “Il Gatto”, ma se mi tocca…Con la consolazione che a Bovezzo, come in altri Comuni dell’Hinterland, si vive bene, con buoni servizi, ottima scuola (grazie preside Stefanoni…). Basta non inventarsi, come il nostro Bovezzese sa bene, omicidi di via Canossi, ma…sbagliando però il Comune! O polemiche su indennità che sono quelle previste dalla normativa. Bovezzo è tra i più longevi del centro sinistra a Brescia ed il sindaco Bazzani tra i più votati, con quasi il 70%. Per l’indennità Bazzani (operaio della Mac-Iveco di Bs) dal 2009 al 2015 ha preso 865 euro netti mensili, integrati da sussidi di cassa integrazione e di mobilità – sempre come da legge – non avendo preso, come poteva fare, l’aspettativa. In questo modo ha fatto anche risparmiare al suo Comune (dal 2009 al 2015) ben 100 mila euro. Purtroppo la vicenda Mac è andata come sappiamo. Dal 2015, Bazzani percepisce netti 1556 euro mensili. Come peraltro da normativa vigente. Questo il famoso raddoppio! Nel frattempo Bazzani è diventato anche “assessore” dei Lavori pubblici della Provincia di Brescia, non prendendo per questo suo ulteriore impegno un solo euro! Al mio interlocutore gli auguri per questa sua scalata polemica di sesto grado su una parete a specchio…

  28. Sig. Bragaglio, la ringrazio per la risposta incompleta, nessuno ha detto che il sindaco ,ora part-time del comune di Bovezzo, non potesse aumentarsi lo stipendio, di fatto nessuno glielo ha imposto, forse , secondo me, quest’atto sembra poco opportuno visti gli aumenti delle tasse locali e relativi sacrifici chiesti ai suoi concittadini. Le ricordo soltanto alcuni aumenti che forse le son sfuggiti, IMU+166% -IRPEF +57%- RIFIUTI ( che con la tanto sbandierata raccolta differenziata dovevano diminuire ) + 44%, inoltre non mi ha risposto sulla questione tribune che sono state aperte al pubblico senza le dovute certificazioni, che solo dopo l’esposto alle forze dell’ordine ed agli uffici competenti , sono state rinforzate e finalmente certificate .Le ricordo inoltre che la tanto sbandierata apertura è stata fatta ,caso strano, poco prima delle ultime amministrative, se ciò fosse allora emerso, ripeto forse, il 69.5 % dei voti non sarebbe stato tale. Le ricordo inoltre che lo stipendio del sindaco si aggira sui 2.600 euro lordi, con un introito superiore di ben 13.380 euro anno, non male direi, visto la crisi che sta massacrando intere famigli del suo paese.Forse sugli specchi si sta arrampicando lei divagando con l’omicidio di via Canossi .Ai suoi concittadini non importa dove sia avvenuto, ma interessa come arrivare a fine mese con stipendi di ben lunga inferiori e con tasse locali che continuano ad aumentare. Forse prima di guardare e giudicare l’orticello altrui , sarebbe opportuno gettare un occhio sul proprio. Distinti saluti.

  29. Prendo due spunti da Stradivarius, quello d’un M5S al 7% a Brescia (più o meno anche nel 2018) e quello delle vittorie del M5S, possibili ma solo in presenza di collassi altrui. Il mio è un agostano esercizio di fantasia…pure innocuo…a dire il vero…ma chissà…Supponiamo che Renzi cambi il doppio turno dell’Italicum introducendo possibili alleanze, in modo da poter vincere il Referendum, e poi riuscendoci. Che Roma per il M5S sia, come già si delinea, una gelida delusione. Che l’exploit del M5S, col suo voto proveniente da sinistra e contro il PD, si ridimensioni. Che finisca (come mi auguro) l’idea d’un singolo partito del 30% che abbia il 55% dei seggi ed un potere assoluto (dal Parlamento ad Enti, Banche e Rai).
    Una tale fantasiosa (ma non troppo) situazione metterà il M5S presto davanti ad un bivio, tra il continuare la sua corsa solitaria, ma a quel punto su un binario morto. O il porsi il problema delle possibili alleanze a partire dai Comuni.

  30. No, caro PD 5 stelle. Un vero Kompagno, qual è bragaglio, non si abbassa a tanto. Lui ipotizza che saranno i 5 stelle a dover cercare l’alleanza con il PD.

  31. Divertente Bragaglio nell’infilare una dietro l’altra una serie di profezie che, in sostanza, auspicano accoratamente che l’apocalisse si abbatta sui pentastellati, costringendoli finalmente da ex “duri e puri” all’inciucio ed al consociativismo spartitorio, quello che come è noto fa venire l’acquolina in bocca a Bragaglio solo a nominarlo. Ma potrebbe andare male pure al PD furbesco e subdolo di Renzi, che perde il referendum senza riuscire a modificare l’Italicum e che perde pure i ballottaggi alle elezioni politiche consegnando il Paese in mani pentastellate. Mettiamoci pure che alla Raggi riesca il miracolo di cambiare anche di poco il colore delle acque del Tevere, intorbidite da decenni di malgoverno e ruberie. Beh, anche il PD del 40% alle Elezioni Europee potrebbe finire su un binario morto con un’apocalisse finale, cioè ripiegare sulla riformulazione di un Partito della Nazione, con un Renzi Presidente finalmente…del Gran Consiglio dei Ministri e relativo trasferimento a Palazzo Venezia. Beh, sogni e incubi per tutti e per tutti i gusti.

  32. Grazie per il “divertente”, capita di rado sentirmelo dire, anche solo per ironia.…Intanto se ciò che dice Stradivarius si realizzasse sarebbe anche quello da lui auspicato l’epilogo conclusivo per il PD. Non lo escludo. Ma se così non fosse? Facciamo come la Spagna o, in alternativa, un governo con Berlusconi e con Verdini, mentore il Fidel Confalonieri? Capisco che sia una pacchia per Grillo, ma non saprei per il Paese. Non si tratta di avanzare proposte oggi un po’ bislacche. Ma si dà il caso abbia più realismo che fantasia. Penso che le alleanze non siano di per sé inciuci. Che il M5S non sia assimilabile ai populismi di destra. Che tra PD e M5S non debba valere la ferrea regola “mors tu vita mea”. Che il PD prima che a Grillo debba pensare ai voti da lui raccolti, provenienti anche dalla sinistra…e darsi delle risposte… E così via. Ma che – soprattutto – le realtà locali hanno saputo precorrere spesso, anche a Brescia, quelle nazionali. Poi la politica non è fatta solo di governo e di giunte, ma di processi, di relazioni, di scelte concrete. Parafrasando: ci sono più cose nuove e creative nella politica di quante ne sognino i modesti esecutori delle decisioni altrui.

  33. Per me hai capito il contrario. A me sembra che Bragaglio pone il problema già posto dall’on. Bersani e fu proprio Grillo a rispondere di no, nella logica tanto peggio tanto meglio.

  34. E’il contrario. In una nota intervista televisiva a domanda specifica sull’ipotesi che nel 2013 si potesse formare un Governo Pd-M5S, Bersani ha risposto: “Non sono mica matto…”. Più chiaro di così, si muore. E con Renzi le cose sono ulteriormente peggiorate.

  35. Passare dalla contrapposizione al governo insieme forse è da matti, ma cercare una forma di collaborazione come aveva proposto l’on. Bersani non mi pare.

  36. Per me questa discussione sul Bersani di ieri è fuorviante. Allora Grillo era tutto e solo opposizione e su quello campava ed è ben campato fino ad oggi. Ma ora al governo di Roma per il M5S tutto cambia. E dal famoso fico pure lui deve scendere. Come è successo a tutti,passando dai fasti dell’opposizione ai guai del governo. Oggi è guerra tra PD e M5S. Chiaro. E come tutte le guerre hanno il loro inarrestabile decorso. Così è, ed ancora sarà, tra PD e M5S. Poi, collezionati ben bene i reciproci massacri, a partire proprio da Roma Capitale, a mio parere si porranno ad entrambi, due ineludibili dilemmi. Il primo: reciproco annientamento o tregua? Il secondo: da un annientamento dei due litiganti chi sarebbe l’unico, il vero (nonché terzo) vincitore?

  37. Buongiorno Sig. Bagaglio, stò leggendo con estremo interesse questa sua discussione ma il mio interesse si è soffermato su quanto da Lei scritto in merito al Sindaco di Bovezzo. Ritengo molto grave che una persona dal suo spessore politico non condanni con estrema fermezza il fatto che il primo cittadino Antonio Bazzani abbia aperto senza le dovute certificazioni di legge una struttura aperta al pubblico…mi chiedo, e se succedeva qualcosa?…e se qualcuno si faceva male?…
    Non voglio nemmeno esprimermi sul vergognoso aumento di stipendio che si è fatto dal momento che ritengo essere una passione e non un lavoro poter guidare con fierezza il proprio paese e poterlo gestire come un buon padre di famiglia ma a quanto pare l’ aumento esponenziale delle tasse comunali ed il conseguente suo aumento di reddito, il Sindaco lo ritiene più che normale.
    Per fortuna che il partito che rappresenta dovrebbe pensare al prossimo e non al capitale…E IO PAGO…E IO PAGO…

  38. Pubblico ufficiale, dubito seriamente in una risposta del signor Bragaglio, la faccenda è stata di una gravità inaudita, cosa vuole che le risponda ? Che il sindaco PD di Bovezzo deve dimettersi ? E se lo dovesse fare, lascerebbe anche l’incarico in provincia, visto che è assessore ai lavori pubblici ? Il silenzio vale più di mille parole…meglio tacere su una vicenda così imbarazzante…

  39. La sinistra e’ sempre stata maestra ad inventarsi un lavoro con la politica e bovezzo, come anche gardone vt, ne sono esempi. Ma anche a brescia non mancano casi di politicanti lasciati a piedi per il taglio dei posti in consiglio, circoscrizioni e provincia, ripescati in extremis perche’ erano loro e non certo per le capacita’ e il sig. Bragaglio, essendo vecchio della politica, sicuramente conosce. O magari si affannera’ a tirar fuori i casi degli altri per dire anche loro fanno cosi’ e poi i miei sono piu’ bravi degli altri?

  40. Bersani propose l’improponibile al partito M5S (non coalizione) che aveva preso più voti alle politiche 2013: una sorta di appoggio esterno ad un suo Governo, ad un suo programma, a suoi ministri. Questo voleva Bersani: che i pentastellati fossero obbligati a dire di no. E ci riuscì, rendendo il mandato a chi (Napolitano)ci consegnò sventuratamente nelle mani del boy scout toscano. E adesso vorrebbero i piddini metter mano alla legge elettorale per non perdere nel 2018. Ennesima forbata. Però…

  41. In rete ho imparato alla svelta delle regolette di sopravvivenza. Utili, anche se diverse dalla normalità d’un dibattito politico o giornalistico. Anzi, indispensabili per salvare il meglio del confronto. Sapendo che la moneta cattiva scaccia quella buona. Regolette un po’ da “Manuale delle Giovani Marmotte”, dei tre simpatici paperini disneyani: Qui, Quo, Qua. Con la certezza che il livello loro di intelligenza – come per alcuni casi nostri – basti ed avanzi. Regole del tipo: scansare senza ritegno le stupidaggini, non reagire alle filippiche ed agli insulti, dar sbrigativamente ragione ai molestatori seriali, mettere in conto che dietro mille diversi “nickname” si celano le turbe compulsive d’un solo anonimo….e cosi via. Che dire di più, e di non risaputo a Bovezzo, che l’indennità del sindaco di Bovezzo è quella prevista dalla legge, che l’incremento delle imposte è in linea con gli altri Comuni bresciani che garantiscono al meglio i servizi, che le tribunette – dopo le note disavventure – sono a norma? Forse due sole cose. La prima, incoraggiare un certo modo di fare opposizione che ha raccolto in passato solo 25% del consenso e che in Consiglio ora s’è pure divisa. La seconda, criticare i Governi, di Renzi e di prima, che per salvare la loro faccia falcidiano gli Enti Locali, costringendoli a fare, per conto terzi, gli esattori.

  42. Insomma anche bragaglio fa come preti, vescovi, cardinali e papi, da manuale del potere: critico gli altri ma non guardo mai in casa mia e, comunque, casa mia e’ sacra anche davanti all’evidenza, perche’ sono sempre gli altri a sbagliare perche’ inferiori a me. Finche’ c’e’ qualcuno che paga e ti segue il giochetto funziona. Quando il pubblico scarseggia e le risorse si assottigliano, allora bisogna scendete dallo scranno o allearsi con wualcuno che tiene ancora sotto la gente con la forza. Bragaglip, se vuoi rimanere a galla, impara dai preti…

  43. Sig. Bragaglio, evitare la sua risposta ad una semlice domanda a lei posta, divagando in mille rivoli senza senso , no le rende onore ne a lei e nemmeno ai lettori, la domanda era molto semploce, gliela ripropongo con più semplicita e chiarezza , secondo lei, il sindaco del PD di Bovezzo Antonio Bazzani, sindaco che come ripeto e spero di esser chiaro, ha aperto una stuttura al pubblico senza le dovute e necessarie certificazioni imposte dalla legge, deve dimettersi oppure no ? E se la risposta fosse affermativa, dovrebbe dimettersi anche da assessore provinciale ? Lasci stare paperino , qui quo, qua, quello è un altro fumetto..purtroppo su questo episodio non v’è molto da ridere, visto che per più di un anno sotto tale struttura chiusa e poi rinforzata, vi hanno stazionato genitori e bambini,. Questa semplice domanda gliela riprorrò ogni volta che avrò occasione di confrontarmi con lei. Distinti saluti

  44. Buonasera Sig. Bagaglio, dal momento che nei suoi commenti si è permesso di dare lezioni di politica ai gruppi di minoranza del Comune di Bovezzo, mi sento costretto ad intervenire nella discussione.
    Le sarei estremamente grato se rispondesse a qualche semplice mia domanda:
    1) Lei avrebbe aperto una struttura pubblica senza le necessarie certificazioni obbligatorie per legge?
    2) Lei, in un momento di crisi economica così profonda, si sarebbe raddoppiato lo stipendio dopo che ha pubblicamente chiesto sacrifici ai suoi cittadini per l’enorme incremento delle tasse locali?
    3) Si legga bene i verbali dell’ ultimo consiglio Comunale perché l’ incarico che il Comune di Bovezzo ha dato per la redazione della VAS, è stato affidato ad una ditta che per suo statuto non aveva la possibilità di espletare questo mandato…il tutto con un esborso economico da parte del comune di 9.000 €…a Settembre se non avrò le giuste spiegazioni sarò pronto a fare denuncia all’ ANAC.
    4) Bovezzo è uno dei paesi della Provincia con la tassazione più alta…perché insinua che siamo in linea con le tassazione degli altri comuni?

    Non voglio dare consigli a nessuno…ma come detto da qualche altro commentatore prima di me, Sig. Bagaglio guardi bene all’ interno del suo orticello perché di erbacce cattive ne avete veramente tante.

  45. Attenzione sig. Futuro sindaco, su questa bacheca se osa pubblicare dei commenti che qualcuno ritiene non consoni al suo pensiero , si becca come minimo, del fake e dell’idiota…mai scontrarsi oppure criticare la presunta superiorità sinistra,

  46. Ultimo sondaggio nazionale disponibile se si votasse alle politiche: PD al 31,6% e M5S al 29,5%. Ecco, Bragaglio coglie perfettamente la distinzione ed il confine, oggi più ampio rispetto al passato,tra il voto locale (consenso soprattutto “di clientela”) e quello nazionale (consenso spesso “di opinione”). Con i pentastellati del tutto ininfluenti a Brescia, ed un centrodestra in ordine sparso nonché, soprattutto, senza un leader davvero aggregante all’orizzonte, mi riesce difficile comprendere le preoccupate analisi di Bragaglio verso una “formula nuova” che la coalizione di centrosinistra dovrebbe adottare in vista della tornata elettorale cittadina del 2018. Ecco, non vedo esattamente e realisticamente dove risieda il rischio di una sconfitta per un Del Bono al secondo mandato. Il discorso cambierebbe se il candidato fosse un altro o qualcuno della coalizione attuale uscisse sbattendo la porta. Può succedere ?

  47. Qui e quo, due giovani marmotte , con le loro denunce sono riusciti a far chiudere la struttura ed a farla rinforzare, evviva le giovani marmotte, ,forse grazie a loro si è evitata l’ennesima tragedia, di seguito riportiamo un pezzo della stampa che forse a qualcuno è sfuggito,.capita quando si perde tempo a gettare l’occhio negli orticelli altrui..e far finta di non vedere le ebacce che crescono nel proprio

    In consiglio comunale si sono registrati importanti sviluppi attorno alla vicenda delle tribune del campo di calcio di Bovezzo: un’ordinanza firmata dal sindaco Antonio Bazzani ha bloccato momentaneamente l’accesso alla struttura del parco «2 Aprile».
    Il problema, lo ricordiamo, era stato sollevato da una interrogazione presentata da un esponente della minoranza. In quell’occasione il primo cittadino aveva confermato la mancanza del collaudo statico, del certificato di regolare esecuzione dei lavori e quindi del documento che certifica l’agibilità della copertura fotovoltaica installata sopra le tribune. Quanto bastava per spingere due cittadini a presentare una lettera protocollata venerdì in municipio ma indirizzata anche ai carabinieri di Nave, alla polizia locale e all’Asl di Brescia, con la quale è stato chiesto un intervento urgente in attesa delle certificazioni di sicurezza.
    IN CONTEMPORANEA si è mosso anche tutto il gruppo di minoranza, che ha inviato al sindaco e al comandate della polizia locale una richiesta di chiusura immediata. dell’opera, costata 272 mila euro e terminata nel marzo 2013. Distinti Saluti dal Bovezzese.

  48. E Bragaglio, da bravo politico navigato, tace. Meglio continuare a guardare i problemi degli altri e non vedere quello che succede a casa sua. In questo lo trovo molto somigliante a monari e alla chiesa. Ma, lo sappiamo: questo stato si fonda sugli imbrogli e sui poteri del capitale e della chiesa, nonostante la gente sia completamente ostile sia all’uno che all’altra…

  49. Adesso bragaglio mi cita Greshiam: la moneta cattiva scaccia quella buona. Come i preti e la chiesa: i cattivi scacciano i buoni e quindi ci ritroviamo sempre il peggio. Anche in politica non c’è differenza, essendo il potere: i peggiori sono quelli che fanno carriera, vero bragaglio?

  50. Anche questa domanda rimarrà senza risposta, ma ugualmente la pongo , ma che titolo di studio o competenze ha il sig Antonio Bazzani per aprire al pubblico una struttura ritenendola mancante dei necessari collaudi e per ricoprire un ruolo di assessore provinviale ai lavori pubblici ? Ingegniere civile, architetto ,geometra ? anche su questa domanda prevedo sorprese, ammesso che sopraggiunga da qualcuno una risposta sensata.

  51. Anche questa domanda rimarrà senza risposta, ma ugualmente la pongo , ma che titolo di studio o competenze ha il sig Antonio Bazzani per aprire al pubblico una struttura ritenendola sicura ma mancante dei necessari collaudi e per ricoprire un ruolo di assessore provinviale ai lavori pubblici ? Ingegniere civile, architetto ,geometra ? anche su questa domanda prevedo sorprese, ammesso che sopraggiunga da qualcuno una risposta sensata.mi scuso con il moderatore nonchè editore per il post doppio ma ricorretto ,purtroppo dal telefonino risulta difficile avere una visione completa dello scritto

  52. Anche questa domanda rimarrà senza risposta, ma ugualmente la pongo , ma che titolo di studio o competenze ha il sig Antonio Bazzani per aprire al pubblico una struttura ritenendola sicura ma mancante dei necessari collaudi e per ricoprire un ruolo di assessore provinviale ai lavori pubblici ? Ingegniere civile, architetto ,geometra ? anche su questa domanda prevedo sorprese, ammesso che sopraggiunga da qualcuno una risposta sensata.mi scuso con il moderatore nonchè editore per il post doppio ma ricorretto ,purtroppo dal telefonino risulta difficile avere una visione completa dello scritto

  53. Stradivarius in effetti non parlerei di rischio sconfitta, tutt’altro!. Ma l’unico punto fermo (sempre relativo, al netto delle incognite del Referendum, dell’Italicum e magari delle politiche nel 17!) è rappresentato dal PD al 27% in città nel 2013. Il resto della coalizione in tre formazioni era al 15%. E cioè il voto storico dell’Ulivo. Condivido il quadro delle difficoltà altrui, quindi anche delle speranze nostre ben riposte. Ma vi sono due variabili da considerare, con riferimento appunto agli alleati del PD, tra conferme, consistenze e possibili mutamenti, e dall’altra al decollo o meno del modello di Milano. Anche nazionale. E’ il voto, vittorioso sì ma problematico (e più di quanto si pensi) di Milano (oltre che la vicenda di una Torino ben governata da Fassino) a farci interrogare. Perché un Parisi dell’ultimo momento ha saputo andare ben oltre le macerie del centro destra…

  54. Il Sig. Bragaglio e tutti quelli del PD non si smentiscono mai…gli poni 4 domande semplici semplici e non ti rispondo, anzi cambiano completamente argomento facendo finta di nulla.
    Povera la mia amata Italia e poveri noi cittadini di Bovezzo ma sono certo che nel 2019 l’ aria cambierà…caspita se cambierà!
    Mi permetto di chiudere con un famoso detto: domandare è lecito e rispondere è cortesia…

  55. Ognuno fa il pane con la farina che ha. Ed evidentemente quella del pd (se poi ci fosse ancora bisogno di una riprova) e’ pessima, scadente e avariata. Ma al potere basta e avanza per imporre le sue pedine. Strano, ma e’ la stessa risposta che ho dato a monari quando mi ha tirato fuori questo detto in merito alla media dei suoi protetti preti e per giustificarli. Ed anche bragaglio come monari non e’ in grado di dare una risposta credibile…

  56. Sfuggire al confronto non lo prevede manco il manuale delle giovani marmotte evitare le risposte denigrando chi le pone è un metodo al quale oramai sono vaccinato e non mi intimorisce affatto,anzi mi da la certezza di aver colpito nel segno, lascio all’intelligenza dei lettori trarre le dovute conclusioni.Una cosa è certa, di certi “opinionisti” a senso unico non ne sentiremo certo la mancanza.

  57. Al commentatore che continua a chiedere chi sono, IO SONO IL CAPOGRUPPO DELL’ OPPOSIZIONE…quello che lavora per il bene dei Bovezzesi…quello che cerca di far cambiare le cose…quello che un giorno diventerà Sindaco…quello che ha scoperto il problema delle tribune, della VAS, degli aumenti delle tasse comunali, dell’ incremento di stipendio del Sindaco…e tanto altro ancora!

    Ora aspetto le risposte di Bagaglio…anche se il suo silenzio vale più di mille parole!!!

  58. Scusi se ho chiesto, eh. Qui viene commentato un articolo che riguarda scenari relativi alla futura amministrazione di Brescia. Io non sono di Bovezzo e non penso di essere tenuto ad intuire chi stia scrivendo qui e per quale motivo. Se lei è un politico, posso chiederle che problema ha ad intervenire firmandosi?

  59. Nessun problema, ci mancherebbe.
    Sono intervenuto nella discussione perché il Sig. Bragaglio si permette di giudicare lo stato politico del centrodestra di Brescia senza però commentare i disastri che il Sindaco di Bovezzo (se non erro paese di residenza del Sig. Bragaglio) stà combinando!
    Ripeto. ..aspetto le risposte alle domande che ho fatto nei post precedenti, in caso contrario il mio giudizio sul Sig. Bragaglio non cambierà di una virgola.

  60. Scusi @ ma lei così curioso di sapere il nome di chi scrive ,mi sorge una domanda,ma lei chi è ? E per quale motivo degli altri scriventi non interessa sapere il nome ?come mai tanta curiosità se poi non leggo nessun suo commento ? Pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca, stai a vedere che veramente qualcuno si nasconde dietro una lumachina e non solo ….sono anni pure io che frequento il web ed oramai non mi meraviglio più di nulla…

  61. Sono uno che legge questo sito (non si preoccupi: non sono nè Bragaglio, nè un suo compagno di partito). La mia curiosità si è concentrata su chi si definisce “futuro sindaco”: mi perdoni se non so chi sia il capogruppo dell’opposizione di Bovezzo. Ancora non capisco perchè chi si qualifica come futuro sindaco non si debba firmare su un forum nel quale da politico fa delle domande ad un altro politico, ma le assicuro che stanotte dormirò ugualmente un sonno tranquillo.

  62. Modello Milano anche a Brescia e su scala nazionale ? Pur di vincere sta bene anche Belzebù, ma a me non convince affatto. Ricordo che il bravissimo comico Crozza disse che, alla fine, la differenza tra Parisi e Sala era che…uno portava gli occhiali l’altro no. Lo dico perché Sala tutto rappresenta tranne che la continuità con Pisapia, tutto tranne che una figura di centrosinistra, tutto tranne che la sensibilità ai problemi dei meno abbienti, della fasce più deboli, della società disagiata e in sofferenza non solo economica. Ha vinto perché ha convinto benissimo di essere ciò che non è. E questo sarebbe il modello da esportare nel cosiddetto centrosinistra e soprattutto in periferia ? Un modello manageriale e diabolico, ma vincente ? Mah, contento il Pd…

  63. Grazie della risposta alla mia domanda che almeno lei non ha ritenuto “forviante” sig. “chiocciolina , il motivo di tanta cortesia sta probabilmente nel fatto che lei non è un “noto opinionista”. Le assicuro che se anche fosse stato chi dice di non essere, avrei dormito sonni tranquilli , sonni sereni, nonostante la massiccia presenza a Bovezzo di zanzare tigre. Zanzare tigre che l’amministrazione ha deciso di combattere NON con una massiccia disinfestazione ( sa, nonostante le tasse più alte di altri comuni, non ci sono soldi) ma con un ordinanza, che prevede sanzioni salatissime a chi distrattamente, bagnando i fiori , lascia un po’ d’acqua nei sottovasi.Paese strano Bovezzo, paese ove la politica si fa a suon di volantini anonimi, dove chi rompe un po’ le scatole viene sommerso da illazioni ed attacchi personali. Paese dove l’ex segretario comunale era uno dei più pagati d’italia, tanto da essere oggetto di una trasmissione della Gabanelli, paese dove l’accattonaggio i parcheggiatori abusivi e la vendita senza di licenza di materiale contraffatto basta che non sia molesta è tollerata . Paese Bovezzo , che nonostante le continue rapine e furti non partecipa al bando regionale per l’installazione delle telecamere di sicurezza.Paese molto strano ove il sindaco del PD decide di aprire al pubblico , formato da bambini e genitori, una struttura senza le dovute certificazioni , ritenendola sicura , forse mi è sfuggita la sua laurea in ingegneria, ero fermo alla sua terza media . sindaco che dopo la denuncia di due cittadini ha deciso di chiuderla, sa chocciolina, purtroppo a Bovezzo a volte nevica ed il peso della neve può anche far cedere le coperture da quasi 300.000 euro se non certificate, peccato che non possano pubblicare le immagini di come tale struttura si era deformata , struttura dal costo esorbitante e che ha dovuto esser pesantemente rinforzata durante la chiusura. Paesello tra i più cementificati d ‘italia , dove nonostante le promesse elettorali del famoso consumo zero , si danno altri 2.000 metri cubi di nuove costruzioni ( anche su questo punto vi saranno futuri sviluppi) paese dove la stesura della VAS viene affidata (a quanto pare, ma aspettiamo risposte dal sindaco e spero che le domande non siano ritenute “forvianti”) a persone non idonee. Paese dove chi vive di politica decide di raddoppiarsi l’indennità ( possibilità certamente,lecita, ma in questo momento per me inopportuna) Paese ove la tanto sbandierata raccolta differenziata lascia intorno ai cassonetti montagne di immondizia, raccolta che non ha prodotto risparmi ma costi aggiuntivi. Paese strano Bovezzo dove si chiedono ulteriori sacrifici a gente che a malapena riesce a guadagnare 1.000 euro al mese e non ha nessuna possiblità ,con una delibera, di raddoppiarsi lo stipendio. Pase strano quello dove abita l’opinionista , non crede sig, Chicciolina ?

  64. Ritengo che per la stampa locale, indagare ed appofondire le vicende di Bovezzo , si potrebbe rilevare un pozzo d’oro e senza fine…nonostante la reticenza dell’opinionista.

  65. Ecco bravo, faccia così: mandi un comunicato stampa alla redazione e vedrà che lo pubblicheranno sicuramente. Così almeno commenteremo le vicende di Bovezzo in un forum che ha come argomento Bovezzo (e non il sidnaco di Brescia). Ah, si ricordi: i comunicati stampa vanno firmati…

  66. Anche i suoi commenti andrebbero firmati con il vero nome , oppure anche lei si ritiene superiore ad altri tanto da fargli la morale,forse è un film che ho già visto ..che ne pensa chiocciolina , alias ?

  67. Io non mi ritengo superiore a lei e non faccio la morale a nessuno. E non sono nemmeno un candidato sindaco del paese in cui abito. Se io fossi il capogruppo dell’opposizione del paese in cui abito e intervenissi in un forum pubblico, mi firmerei. Poi non c’è bisogno che le dica di fare quello che le pare. Sperando, con il suo permesso, di poterlo fare anche io. O no?

  68. Magari sbaglio, ma oltre a chiedere il nome dei commentatori, lei, non ha mai pubblicato nulla, nonostante ciò, nascondendosi dietro ad una chiocciollina continua a chiedere di qualificarsi, caso strano , solo a coloro che hanno osato porre domande “forvianti” non vorrei sbgliarmi ma mi son sempre firmato Bovezzese e non ho nessuna velleità di candidarmi sindaco e non ricopro nessun ruolo politico, non si preoccupi, non voglio sentirmi superiore a nessuno, c’è altra gente che ritenendosi tali, sfugge a delle semplici domande che ritiene “Forvianti”, ripeto, forse a pensar male si fa peccato ,ma a volte ci si azzecca.Dimenticavo, a differenza d’altri, non ho mai vissuto di politica ne di vitalizi regionali, ma del mio modesto lavoro.Saluti chiocciolinna e stia sereno,avrà occasione, nei prossimi mesi, leggendo i giornali, di aver ulteriori notizie di Bovezzo…ohhh come ne avrà.Addio chiocciolina !

  69. Prof. Bragaglio, lei nei commenti parla di un possibile scollamento tra cerchia istituzionale e città, quindi suggerisce l’ipotesi di individuare civiche diverse da quelle presenti oggi in Loggia nel centrosinistra. Ora, il primo passaggio è quasi “di letteratura”, nel senso che il pericolo di ciò risiede per ogni tornata elettorale, per ogni istituzione ovunque in Italia, dunque, o è convinto di questo scollamento e offre alcuni esempi oppure paventa un pericolo comune e generico….e lei non mi pare uomo da commenti generici. Il secondo invece mi è del tutto incomprensibile e le chiedo spiegazioni. Un terzo della giunta della città di Brescia fa riferimento a civiche laiche e di sinistra (Fenaroli, Castelletti e Morelli – ex consigliere socialista ai tempi del sindaco Corsini), 5 consiglieri comunali non del Pd fanno tutti riferimento ad una storia politica di sinistra (Albini, Parmigiani, Cantoni, Gritti, Benzoni) e Patitucci ha militato nell’Idv.A guardar oltre, come lei dice, non solo non vedo le masse, ma neanche la classe dirigente… mi viene solo in mente che lei faccia riferimento al Magazzino47….o, ancora una volta, che lei non parli per caso e che, con quelle parole, abbia inteso disconoscere il ruolo della compagine di sinistra attualmente al governo. Forse mi sbaglio, ma credo utile ricordarle il detto “in mancansa de cavaj se fan trottà i asen” ..si tenga dunque gli utili equini a disposizione ed eviti la tentazione di farli fuori in tempi… di vacche magre.

  70. miki65, per chiarire faccio un passo indietro al 2012-13. Dopo la vittoria del PD a Desenzano si aprì una discussione nel PD per Brescia. Se fare o meno come Desenzano, con un PD al 28% che anche al ballottaggio non fece alleanze di centro sinistra. L’opinione mia, come di altri, era quella invece di fare l’alleanza con Castelletti e Fenaroli… Come poi si fece. Scelta poi ritenuta valida da tutti. Lasciam perdere ora la zoologia…stesso schema per un non vicininissimo 2018? Sì… e no. Il sì convinto, per me, è il campo ampio del centro sinistra e del civismo, da confermare. Sulle cose nuove, tempo al tempo. Ma sulla conformazione dei soggetti troppe le future incognite per limitarci, anche come PD, ad un passivo ruolo di replicanti del 2013. Referendum, Italicum o meno, elezioni politiche, congresso PD, nuovi soggetti…ho ascoltato attentamente Fratoianni alla festa di Sel-Sì…un altro pianeta, rispetto a Brescia. So di dire una cosa non troppo condivisa, ma p.e. tutta questa guerra all’arma bianca contro il M5S la ritengo elettoralmente un autogol o l’espediente per legittimare un indigesto pastrocchio tra destra e sinistra. Il ballottaggio nei comuni è tutt’altra cosa dalla vicenda nazionale. Insisto: come Milano e Torino, con esiti opposti, insegnano.

  71. Bragaglio ritorna dopo le risposte di Stradivarius sul problema di cinque stelle ma senza chiarire di preciso quello che vuole e dopo i tentativi falliti di Bersani mi sembra che il professore va al di fuori della realtà.

  72. @@supponenza: cerco di chiarire, ma sapendo impossibile un pronostico sul M5S. Ma compito del PD non è far pronostici, ma “far politica”. Vedrei due strade. La prima è l’attuale guerra tra PD e M5S. La più scontata: mors tua vita mea. Alla base l’idea che Grillo è tutto e solo populismo, contro cui fare una santa alleanza col centro destra. Un M5S effimero, come la Raggi già dimostrerebbe. Si tratta quindi di tener duro che il M5S si sgonfia. Con l’elettorato deluso che ritorna alla casa madre…anche nel PD del 40%. Quindi anche l’Italicum non va cambiato, sparito lo spauracchio del tripolarismo.
    Ma è anche la via più realistica? Da qui i miei dubbi ed una diversa strada. Vero che M5S è tutto ed il suo contrario. Tipico – direbbe Alberoni- dello “statu nascenti” dei movimenti. Ma il “populismo” di Grillo non è geneticamente di destra, esso nasce principalmente da crisi e delusione del centro sinistra. Pensare che quell’elettorato con la cenere sul capo ritorni a casa d’un PD, così com’è, è un’illusione. Anzi, lo si ritroverà – Grillo o non Grillo – a disposizione di varie ed opposte opzioni politiche. Come avvenuto con Berlusconi e Lega nella crisi degli anni ’90. Come già avvenuto in Europa. Non propongo pasticci politici. Oggi come oggi, nulla più d’una “politica della porta aperta”, d’una attenzione ed interlocuzione per alcune scelte o situazioni. Ma cmq per una cosa diversa dai reciproci assalti all’arma bianca. Non c’è solo Roma, forse Torino o – perché no?- forse (pensando ai primi due anni del Consiglio Comunale) anche Brescia…

  73. Chiara la riflessione generale, ma le ultime due righe dell’intervento di Bragaglio fanno pensare. Già, su cosa potrebbe mai fondarsi un exploit di consenso pentastellato anche a Brescia ? Mission impossible.

  74. Desidererei sapere sig. Bragaglio sempre attento alle vicende di altri partiti, cosa ne pensa del sindaco pd del suo paesello (Bovezzo) tale Antonio Bazzani, riguardo l’aumento esponenziale delle tasse locali IMU + 166%-IRPEF +57%-rifiuti +44% , sindaco che tramite un lacrimoso volantino , preannunciava questi aumenti e conseguente richiesta di ulteriori sacrifici ai suoi concittadini , aumenti “dovuti “ causa mancati trasferimenti da parte del governo centrale ( sempre a guida pd) dimenticandosi di comunicare un piccolo particolare ,che nel frattempo, si è ritrovato costretto anche a raddoppiarsi lo stipendio…..aspetto gentile risposta

  75. @impossibile: in effetti come Lei penso che a Brescia non sia ipotizzabile un exploit per M5S. Nelle ultime due righe – citando Roma, Torino e Brescia – in realtà (a sostegno della ricerca d’un confronto e d’una interlocuzione) faccio riferimento alle diversità dei grillini in varie realtà. Per evitarci l’errore di far d’ogni erba un fascio. Torino p.e. mi pare diverso dal caos romano. E per Brescia mi pare che l’avv. Laura Gamba, per quanto critica ed oppositiva verso la Giunta Del Bono, operi in Consiglio con serietà ed impegno.

  76. Il confronto e l’interlocuzione, tra persone per bene e ragionevoli, può esserci anche quando a parlarsi sono maggioranza ed opposizione, Giunta ed opposizione, come giustamente rileva Bragaglio con riferimento all’Avv.Laura Gamba ed alla sua attività in Consiglio e nelle Commissioni, dove perlatro è supportata dal lavoro e dalle idee di tanti amici pentastellati “invisibili”. Un po’ più indecifrabile è il messaggio che dovrebbe portare ad un avvicinamento politico tra M5S e PD. Vantaggi reciproci ? L’unica strada per emarginare definitivamente e per molto il centrodestra ? Alcune “affinità elettive” ? Il superamento del dogma renziano in cui un partito vince e governa e gli altri stanno a guardare ? Un novello Ulivo ? Tutto indubbiamente interessante, soprattutto a livello locale. Non è forse la politica “l’arte del possibile” ?

  77. Adorabile il tentativo di annacquare la “diversità” 5 stelle, che non cercano ne vogliono allearsi con qualcuno. Fortunatamente l’elettorato 5stelle in più di una occasione ha del tutto ignorato questo tipo di messaggi. Si può dire con chiarezza che quando il movimento 5stelle obietta, interroga, propone su materie “importanti” quali A2A, ambiente (non inteso come Fondra….) ed altro ancora viene del tutto ignorato. Perché il movimento 5stelle propone cose che sono estranee a certi giochi di potere e di finanza! Quindi ben venga l’isolamento del Movimento se per isolamento si intende una mancata assimilazione con questo sistema! Ricordo anche una piccola cosa…. anche Fassino era certo di vincere!

  78. @Stradivarius, consentimi per ora una risposta rapida non all’altezza dei quesiti che tu poni, ma che vorrei poi riprendere, affidandomi (condividendolo alla lettera) all’articolo di oggi sul M5S di Ilvo Diamanti, su Repubblica. In particolare l’ultima parte dove affronta il nodo della “normalizzazione” del M5S, del suo esser già una forza politica e non solo antipolitica, del suo necessario trasformarsi in partito, da M5S a P5S…con tutto ciò che consegue. In quanto poi alla “decifrabilità” del futuro (come già avvenuto con Martinazzoli a Brescia nel ’94 con la gestazione de L’Ulivo) ho più fiducia nelle innovazioni politiche (coraggio, onestà d’intenti, trasparenza, concretezza…) che nascono da laboratori e realtà di autonomie locali, che – con non troppo rispetto – da quelle romane.

  79. xBragaglio e Bovezzese. E’ prassi da sempre criticare solo l’orticello e la casa degli altri: quindi è normale che bragaglio non guardi in casa sua e ai suoi problemi e non pronunci parola su bovezzo, come normale per monari non parlare del proprio clero e dei grossi problemi che crea alla gente. Molto più semplice e radicalchic continuare in elucubrazioni e discussioni sugli altri e sul proprio credo in astratto, senza mai domandarsi come mai tanta gente è lontana dalla politica e dalla chiesa. Un po’ come i politici dell’ancien regime o della dc prima repubblica, abituati a raccattare voti per “volontà divina”. Poi però non stupitevi e non fate i finti tonti o fate finta che non esistano le proteste come quella di bovezzese e di altri che puntano il dito sulla mala politica “dal basso”. Quella malagestione che riscontra il cittadino dalle piccole cose, come il fedele che vede il comportamento alquanto discutibile nelle parole e nei fatti dei semplici preti, completamente ignorato dal suo superiore, il vescovo benchè segnalato.

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