Progetto Wanted, arrestati sei latitanti nel Bresciano. Uno cerca di accoltellare gli agenti

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La Squadra Mobile di Brescia, con altre strutture della Polizia di Stato della provincia, ha arrestato sei persone nell’ambito del “Progetto Wanted”. Il progetto – coordinato dal Servizio Centrale Operativo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza – ha visto coinvolte le Squadre Mobili delle 103 province e si è sviluppato dal 15 giugno al 26 luglio: il fine era ricercare latitanti di tipo comune sul territorio nazionale.

A Brescia sono 6 i soggetti consegnati alla giustizia perché scontino la pena definitiva:

G. B. nato a Brescia nel 1948, destinatario di pena residua di anni 5 e mesi 4 di reclusione per violazione della vigente normativa in materia di stupefacenti;

V. A. E. nato a Milano nel 1964, destinatario di pena per reati contro il patrimonio quali furti e rapine;

E. A. H. nato in Tunisia nel 1983, destinatario di pena per reati inerenti agli stupefacenti e contro il patrimonio;

A.S. nato in Tunisia nel 1972 destinatario di una condanna a 10 mesi per reati contro il patrimonio;

G.F.C. nato in Romania nel 1971, destinatario di una condanna a 7 anni per sfruttamento della prostituzione minorile;

B.H.M.A. nato in Tunisia il 1985 destinatario di pena per reati inerenti gli stupefacenti. In particolare quest’ultimo una volta raggiunto zona nord di Brescia dagli uomini della Squadra Mobile opponeva una violenta resistenza all’arresto, tentando più volte di accoltellare gli operatori dopo che si erano qualificati come poliziotti per garantirsi la fuga. Solo l’attento uso delle tecniche operative dei poliziotti si riusciva a rendere inoffensivo il soggetto senza che alcuno si ferisse e senza l’utilizzo delle armi da fuoco.

Il progetto "Wanted" è stato dedicato al commissario della Polizia di Stato Beppe Montana, caduto in servizio nel 1985, ucciso a Palermo dai killer della mafia. “L’idea che tutte le Squadre mobili abbiano fatto il loro lavoro pensando a Beppe mi riempie il cuore di gioia”, ha detto commosso Dario Montana, fratello del commissariato ucciso dalla mafia, nel suo intervento alla conferenza stampa.

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