Brescia conquista il primo oro olimpico: è di John Manenti da Rovato

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Allenatore di origini bresciane John Manenti
Allenatore di origini bresciane John Manenti

(a.tortelli) Dopo 92 anni di attesa, il rugby è tornato a celebrare un titolo olimpico. E a conquistarlo è stata l’Australia che ha vinto il torneo seven femminile, battendo la Nuova Zelanda per 24-17. Un risultato storico, che porta la firma di un bresciano Doc. L’allenatore delle furie australiane, infatti, è John Manenti che vanta origini franciacortine. O meglio rovatesi.

I nonni di John sono Teresa Valtellini e Giovanni Manenti, entrambi rovatesi che si trasferirono nel nuovo continente alla ricerca di fortuna. Lì hanno cresciuto la famiglia con i figli Andrea, Andrew, e Piero, Peter. E da Peter – con la moglie anch’essa di origini rovatesi – è nato John. Insomma: John Manenti è nato in Australia, ma le radici sono ben salde nel Bresciano. E la Leonessa con lui ha conquistato il suo primo oro olimpico.

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17 Commenti

  1. davvero allibilto … ma che razza di notizie pubblicate!! siete davvero ridicoli , inviate i vostri giornalisti a lezione presso altre testate…

  2. Caro “ridic” ed anche “Io”, leggendo bene l’articolo, il contesto e analizzando la realtà dei fatti, peraltro bene esposta, si può certamente comprendere che possa esistere un’ironica esagerazione giornalistica ma che la stessa “ci può stare”.
    Molti italiani di provenienza, pur se nati e viventi in Australia, mai hanno dimenticato le loro origini e si sentono ancora anche Italiani. Anzi vivono tale situazione con un certo orgoglio.
    Ebbi anche io un nonno che per qualche anno visse laggiù e poi rientrò.
    Le uniche parti davvero criticabili, al limite, sono, insieme al titolo, l’espressione: “E la Leonessa con lui ha conquistato il suo primo oro olimpico.” ma il giornalismo a volte richiede questo senza necessità di portarsi a lezione da altre testate che, anzi, a volte fanno molto di più in tal senso.
    In ogni caso, cari, il titolo Vi ha incuriosito e la notizia l’avete letta, e pure commentata…

  3. Caro lettore Ridic, la ringraziamo per averci scelto. Ascolteremo il suo consiglio e ci recheremo “presso” altre testate, che in Italiano vuol dire appunto nelle vicinanze. Grazie. 🙂

  4. In italiano non si scrive “in Italiano”, ma va usato il minuscolo. Inoltre il vocabolo “presso”, sempre in italiano, si usa come avverbio o come preposizione e non significa solo “nelle vicinanze”: tanto è vero che se qualcuno fa pratica “presso lo studio di un notaio” di solito la fa dentro lo studio, non nelle vicinanze. Non è vero?

  5. Mi sa che devi riprovare con le elementari caro, hai pestato una cacca e ora ti arrampichi sui vetri… Presso usato come fai tu è degno dei migliori comunicati del Ventennio 🙂

  6. Caro Ridic, non utilizzare il tuo sembiante virtuale come usbergo, rivelaci i tuoi natali… Presso quale famiglia sei nato? Presso quale giornale lavori?

  7. Caro Ridic, non utilizzare il tuo sembiante virtuale come usbergo, rivelaci i tuoi natali… Presso quale famiglia sei nato? Presso quale giornale lavori?

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