Autostrada della Valtrompia: il governo sblocca i fondi. Mottinelli: si parte

19

Il raccordo autostradale della Valtrompia, che dal casello di Ospitaletto raggiunge i Comuni di Concesio e Sarezzo, è un’opera strategica per l’intero territorio bresciano. Un’infrastruttura per cui il presidente del Broletto Pier Luigi Mottinelli ha lavorato sin da subito, incontrando a Roma sia il sottosegretario Luca Lotti, sia il Ministro Graziano Delrio, affermando pubblicamente la necessità di sbloccare i fondi per la realizzazione dell’opera.

E dopo le rassicurazioni arrivate dal Governo, rispetto alla  compatibilità delle normative europee sul prolungamento della concessione, l’autostrada della Valle Trompia è ora confermata tra gli interventi previsti nel Piano Finanziario della concessionaria Società Autostradale BS-PD, Serenissima 

«Si tratta di un lotto funzionale con riflessi di assoluta priorità per la mobilità su gomma del comparto produttivo bresciano – ha dichiarato il presidente Mottinelli  –  che incide sull’economia del distretto industriale di Lumezzane e della Valtrompia. Per questo avevo chiesto che l’opera rientrasse tra le priorità dell’agenda del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Governo. Ieri sera ho sentito telefonicamente l’On. Lotti e il MInistro Delrio per condivedere con loro l’entusiasmo del risultato raggiunto».

Il rinnovo della concessione fino al 2026, necessario per non essere considerato proroga e quindi vietato dalla   Commissione Europea, era legato all’approvazione del progetto definitivo dell’intera tratta autostradale Valdastico Nord, un destino incrociato, che oggi può finalmente vedere la luce.

«Bisogna tenere conto dell’importanza strategica che l’autostrada della Valtrompia ha per il territorio bresciano –  ha proseguito il Presidente Mottinelli –  così come sottolineato con forza non solo dal mondo politico, sindaci interessati al tracciato e Comunità Montana della Valtrompia, ma anche da quello imprenditoriale, con l’Associazione Industriali Bresciani. La Provincia ha lavorato e ottenuto risultati concreti e positivi per la realizzazione dell’opera».

Superato il problema della Valdastico, Serenissima, con la delibera del Cipe, può ora liberare i 250 milioni da dare a Anas, iniziando i lavori della Valtrompia.

“Sono soddisfatto insieme al COnsigliere Diego Peli e al Presidente della Comunità MOntana della Valle Trompia, Massimo Ottelli, per il risultato raggiunto – ha concluso il Presidente Mottinelli – la Valtrompia, al pari della Tav, è sempre stata tra le mie priorità. Si tratta di un’opera importante, come sindaci e industriali mi hanno sempre ribadito”.  

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

19 Commenti

  1. a che serve ? non l’han fatta quando sarebbe servita ,ora che in valtrompia la crisi economica ha dimezzato il traffico e le aziende si !

  2. e cantano vittoria …. mahhh ? Ah forse perché arriverebbero tanti denari e quindi “festuuu”? No dai non e’ per quello e’ sicuramente per lo sviluppo della Valle?

  3. Una telefonata di Mottinelli per…condividere l’entusiasmo con Ministro e Sottosegretari ? Per i 250 milioni di cui, con tempi indefiniti e imprevedibili, forse potrebbe in futuro disporre l’Anas per realizzare un’opera costosa, fuori dal tempo e dalla realtà ? Si tratta di propaganda politica che, come tale va trattata. Cioè come se non fosse successo nulla.

  4. Prima di fare tutti i fenomeni valutate con intelligenza i punti sotto descritti. 1)Le industrie in valtrompia ci sono : L’indagine di Intesa Sanpaolo sull’export pone l’area specializza su rubinetti e valvole al vertice in Lombardia. Nel 2015 il business oltre confine supera i 3,2 mld di euro (+2,8%). Sul podio pure i metalli di Brescia nonostante il -5,2 per cento. Luci e ombre dal fronte dei distretti tradizionali bresciani, nel contesto lombardo, considerato il business realizzato all’estero. Il quadro emerge dal Monitor, con riferimento all’ultimo trimestre del 2015 e all’intero esercizio, realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo su dati Istat. A spiccare, innanzitutto, è l’area di Lumezzane specializzata nel settore rubinetti, valvole e pentolame: con oltre 3,2 miliardi di euro di export l’anno scorso, mostra un progresso del 2,8% sul 2014 (superiore alla media regionale) e, sopratutto, si colloca in prima posizione per valore assoluto. Inoltre, rientra tra i 14 distretti lombardi che possono vantare un volume d’affari, fuori dai confini nazionali, superiore a quello della fase pre-recessione. SUL PODIO, in seconda posizione nonostante la frenata (-5,2% su base annua) si posiziona l’area dei metalli di Brescia con più di 3,1 miliardi di euro (ancora distante di quasi l’11% nel raffronto con il 2008). Variazione positiva (+1,6%) per la Meccanica strumentale del Bresciano (a 919 milioni di euro), che addirittura mostra un +15,6% sulla fase precedente la difficile congiuntura. Indicazioni nel complesso positive pure da Abbigliamento e calzature della Bassa (226,8 mln di euro) con, rispettivamente, +1,8% (sui dodici mesi prima) e +2,3% sul 2008. Il Distretto dei vini di Franciacorta chiude l’anno in calo del 18,1%, ma rimane in vantaggio sulla fase pre-crisi. 2) Il raccordo autostradale viene fatto completamente in galleria 3)I soldi sono già stati stanziati e non possono essere ricollocati su un progetto del prolungamento metro che deve essere ancora fatto (minimo 10 anni) 4)La metro non va in contrapposizione con il raccordo autostradale . Sono due infrastrutture utili entrambe 5)Non è a pagamento

  5. puo’ essere anche vero ma con tutte le aree dismesse anche grandi intorno a Brescia costa meno riqualificare e dare quei soldini alle aziende affinché si trasferiscano in queste aree dismesse. O pensiamo di fare tutti mega centri commerciali? Sono scelte certo e questo tocca alla politica! Certo che i soldi da spendere sarebbero molti e le aziende preferirebbero sicuramente “contributi” per delocalizzare in ITALIA pero’! Troppo comoda la scusa della mancanza di infrastrutture per delocalizzare in romania o in cina o in brasile! Lo Stato e la politica quindi “dovrebbe” pensare queste cose non ad asfaltare e cementificare aree agricole e verdi nuove! Riqualificare dare contributi per riconversioni e per occupare aree dismesse

  6. è inutile sparare dati alla cavolo, si sa bene che dati e rilevazioni si possono fare come si vogliono (vedi i dati che erano stati presentati per BRE.BE.MI.). in Valle le industrie sono già state de localizzate!!!! i soldi servono per mantenere le arterie esistenti, guardiamo le condizioni di asfaltature e cigli stradali! da terzo mondo! spendiamo li piuttosto! e non venite a dirmi che questi soldi sono altri capitoli di bilancio o fondi destinati… ecc.. ecc.. sono sempre soldi pubblici, che se spesi per questa nuova arteria andranno a foraggiare gli amici degli amici che ormai si sono specializzati nella costruzione di strade e autostrade!

  7. I dati non li ho dati io , ma Intesa San Paolo… Che facciamo spostiamo le aziende a Brescia od alle basse così dopo saremo tutti pendolari e la triumplina sarà intasata di Auto che si sposteranno con il solo conducente… Ovviamente si assisterà ad uno spopolamento per coloro che possono

  8. Un bel porto fluviale sul Mella? Ci ha mai pensato nessuno? Basta allargare un po’ l’alveo, intervenire sull’Oglio e mettiamo la Val Trompia in comunicazione diretta col Mediterraneo. Sai che abbuffata?

  9. La questione é semplice .. sono già stati destinati questi 250 mil e non possono essere ricollocati… Se non si farà quest,opera finiranno agli amici degli amici su un’altra zona d’Italia…
    Ripeto questi soldi già destinati non possono essere accantonati per metro,sistemazione della strada attuale,ecc… Chi fa questi ragionamenti non conosce la burocrazia italiana.

  10. Quest’opera non si farà mai. Quello che sembra un passo decisivo è già stato avviato altre volte senza che nulla si muovesse. Vista la cifra e i tempi durissimi per il bilancio dello Stato, siamo difronte a proclami e basta.

  11. 250 mln per 5 km per “risparmiare”forse qualche minuto ……vi sembrano pochi? Ora si che la valle ridiventerà competitiva! Spero sia solo il classico colpo di sole estivo

  12. qualcosa non torna…..a inizio 2014 i soldi erano stati già trovati dalla Vivaldini, compagna di giunta di Mottinelli. addirittura diceva che a giugno 2014 sarebbero partiti i lavori. Con l’ineffabile Parolini che si complimentava con la sua compagna di partito…..
    SIETE RIDICOLI!!!

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome