Terremoto, Altobelli provoca: alle popolazioni colpite i soldi del SuperEnalotto

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“Le parole non servono,adoperare subito i soldi del superEnalotto e se sparisce un euro pena di morte, adesso basta!”. A lanciare l’animato appello è stato ieri, via Facebook, l’ex campione di Calcio Alessandro Altobelli. Il brescianissimo ex giocatore di Brescia e Inter, le cui simpatie politiche a destra sono note, ha chiesto che i soldi della principale lotteria italiana vengano utilizzati per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. E invocato per i furbi la punizione più estrema. Quasi unanime il coro di approvazione dei suoi sostenitori. Ma nei commenti non sono mancate le voci fuori dal coro come questa: “Quindi vorresti espropriare dei soldi ad una società privata, e perchè solo a quella? Facciamolo anche con altre non credi”.

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1 COMMENT

  1. Perche’ invece non si fa un decreto d’urgenza per impiegare i soldi dell’8 per mille pro terremotati e pro ricostruzione? Alla chiesa i soldi non mancano e per preti e suore fare un po’ di penitenza e vivere in poverta’ non fatebbe male. Anzi, dovrebbe essere un loro obbligo. Dai allora, politici, proponetelo….

  2. Il sig. Altobelli, invece di indicare altri come coloro che devono contribuire alla calamità, potrebbe proporre, rimanendo nei suoi campi, l’addizionale di un euro per ogni biglietto staccato allo stadio. Poi, avendo anche fatto il politico e quindi conoscendo il settore, potrebbe proporre un prelievo forzoso del 2% mensile, per esempio, sugli emolumenti di tutti i politici, a partire da deputati, senatori, ex deputati e senatori con indennità o pensione, presidenti di regioni, consiglieri ed ex e, magari in una percentuale minore, sulle indennità di sindaci ed assessori. Invece guarda sempre gli orticelli degli altri, andando a toccare un settore nel quale, spesso, vi accedono proprio coloro che sono malati o non riescono a sbarcare il lunario e si affidano alla fortuna. Quindi alla gente che ha disagi. Complimenti Altobelli, bella prova di maturità e coerenza…

  3. Proprio qualche giorno fa in tv si sentiva dire da esponenti del governo (Liprandi, ecc..) di impiegare gli extracomunitari per lavori socialmente utili. Domanda: perchè non li mandano nelle zone terremotate,visto che in molte zone bisogna togliere pietre e calcinacci a mano nella speranza di ritrovare quqlche persona ancora in vita ? qui non centra ne destra ne sinistra,ne razzismo, ma solo buonsenso.E non venite a dire che in quelle zone va mandata solo gente preparata,perche per togliere pietre e calcinacci serve solo buona volontà .

  4. E adesso non ricominceranno con le raccolte… Gia’ paghiamo l’addizionale pro terremotati sull’acqua che cinsumiamo, poi paghiamo l’8 per mille per mantenere un clero inutile, poi paghiamo le accise sulla benzina pro terremoto del belice (1968), guerra d’etiopia, ecc. Non sarebbe ora di smetterla?

  5. Che qualcuno dica al sig. Altobelli (che non è l’unico intendiamoci) che la Sisal è una ditta privata quindi non soggetti a richieste dal pubblico. Sarebbe come chiedere alla Casaleggio e Associati di devolvere i soldi ricavati dai click sul loro blog (click tra l’altro richiamati da claim tipo “dove donare il sangue? clicca sul sacro blog)

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