Il ritorno di Labolani: serve un centrodestra unito, ripartendo da Paroli

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(a.tortelli) Il centrodestra in città ha bisogno di una sferzata, deve superare i personalismi, unire le forze ed esprimere un candidato sindaco entro pochi mesi. Ripartendo dall’esperienza di Adriano Paroli. A lanciare l’appello è Mario Labolani, ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Brescia, oggi responsabile del Dipartimento regionale territorio di Fratelli d’Italia. Dopo la sconfitta elettorale e una parentesi lavorativa al Pirellone, Labolani ha cambiato vita e si è reinventato un lavoro come organizzatore di eventi mondani. Politicamente è sempre rimasto impegnato a destra, ma oggi vive la politica con maggiore distacco. E a 60 anni compiuti, secondo qualcuno, il focoso Labolani è diventato perfino un moderato. O quasi.

Che serve oggi al centrodestra?
Abbiamo perso Brescia e Roma, anche in provincia il quadro si è ribaltato. E’ arrivato il momento che il centrodestra, nella Leonessa come nel resto del Paese, riprenda un cammino unitario con l’obiettivo di costruire una grande coalizione che unisca le forze di destra, di centro e civiche per sfruttare il consenso che ancora c’è tra la gente. Per arrivare a questo risultato, però, ciascuno deve mettere in secondo piano ambizioni e personalismi.

Che forze si immagina intorno al tavolo?
Bisogna ripartire dall’esperienza della giunta Paroli. Forza Italia deve ricostituirsi per tornare ad essere la forza coalizzatrice dell’alleanza, aggregando il centro, penso in primis alla forza rappresentata da Gianmarco Quadrini, e la Lega, parte imprescindibile di ogni coalizione. Da subito bisogna anche guardare alle civiche, a partire da quella di Nini Ferrari che deve tornare a fare un percorso con il centrodestra. Infine c’è la destra, che mi piacerebbe vedere finalmente unita sotto un unico simbolo, superando orti e orticelli.

Onofri in questo quadro come lo vede?
Deve decidere da che parte vuole stare. Una posizione decentrata, con questa legge elettorale, lo porterebbe soltanto alla marginalità…

Comunque al centrodestra serve anche un candidato sindaco…
Il nome deve uscire entro i primi mesi del 2017, attraverso le primarie o una grande consultazione popolare. Non abbiamo alternative.

Ma l’ipotesi di un cavaliere bianco evocata da Angelo Piovanelli su BsNews.it?
Non credo ai grandi cavalieri, che siano bianchi, rossi o marroni… Serve un progetto.

Però, a proposito di cavalieri (del lavoro), in Aib ce n’è uno che a centrodestra viene spesso citato…
Marco Bonometti ha dimostrato tutto il proprio valore come imprenditore e in Aib. Sarebbe un grandissimo sindaco, ma purtroppo non credo abbia il tempo e la voglia di impegnarsi in prima persona in questa partita. Di certo potrebbe essere decisivo anche nella ricerca della figura giusta.

Oggi tra i nomi che circolano per l’alternativa a Del Bono uno dei più ricorrenti è quello di Fabio Rolfi. Lei che ne dice?
Oltre a Rolfi vedo altri nomi, a partire dall’ex sindaco Adriano Paroli. Sul fronte femminile penso a Simona Bordonali (Lega) e Viviana Beccalossi (Fdi). Ma anche Stefano Saglia potrebbe essere un ottimo candidato sindaco. E non escluderei nemmeno Francesco Onofri…

In questa sfida, dicono in molti, Del Bono può però contare su un’opposizione meno incisiva che in passato.
Il problema, a mio avviso, è soprattutto in come vengono rappresentate le istanze di questa opposizione, che non mi pare godano di sufficiente visibilità. La giunta di centrosinistra non ha fatto quasi nulla in tre anni, a parte il porta a porta che è riuscito nell’impresa di far arrabbiare quasi tutti. A mio avviso Del Bono è il peggior sindaco di questa città: sono arrivato al punto di rimpiangere perfino Paolo Corsini…

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1 COMMENT

  1. Quella di Paroli è stata un’esperienza fallimentare, come dimostrato dalle elezioni. Quante volte un sindaco uscente non viene rieletto????

  2. Solo la Lega può rappresentare il cambiamento di cui ha bisogno questa città… Bene le ipotesi di Fabio e Simona, Paroli è ormai superato…

  3. Dai Mario lo sai che ti voglio bene ma questa proprio mi sembra una caduta di stile.
    Già l’ipotesi Stefano mi piace molto di più!

  4. Un Labolani pacato, finalmente. Quello che mi chiedo è, se, partendo dall’esperienza Paroli non sia meglio puntare a figure più moderate e trovare soluzioni non nella classe politica del centrodestra bresciano degli ultimi dieci anni (per me inadatta al ruolo) ma in qualche esterno di area vicino alle associazioni o con una esperienza lavorativa alle spalle di tutto rispetto….insomma un Parisi bresciano capace di allargare il raggio…altrimenti con un 30% striminzito non si va da nessuna parte con Beccalossi (quante volte la si vuole candidare e in quanti posti?) e leghisti.

  5. Oltre a Rolfi vedo altri nomi, a partire dall’ex sindaco Adriano Paroli. Sul fronte femminile penso a Simona Bordonali (Lega) e Viviana Beccalossi (Fdi). Ma anche Stefano Saglia potrebbe essere un ottimo candidato sindaco. E non escluderei nemmeno Francesco Onofri… IL NUOVO CHE AVANZA! CI VOGLIONO FIGURE FRESCHE E MENO POLITIZZATE. L’UNICO NOME CHE TROVA IL CONSENSO PUO’ ESSERE QUELLO DI ROLFI. OPPURE NOMI DIVERSI COME NINI FERRARI (CONSIGLIERA COMUNALE), FLAVIO BONARDI (EX PRESIDENTE DELLA CENTRO) O PAOLO FONTANA (SEGRETARIO CITTADINO DI FI). E’ ORA DI DARE DEI SEGNALI DIVERSI….

  6. Bravo Labolani, ricandidiamo Paroli, così perdiamo ancora.
    bravo, anzi bravissimo. un genio.

    l’unico nome spendibile PER ORA è quello di Rolfi. Il resto sono cavolate, in primis la moda del momento di pescare il nome dalla cosiddetta società civile. le batoste di Milano e Varese non vi insegnano proprio niente?

  7. Al di là del peso politico che ha oggi Labolani (quasi nullo a parte le preferenze personali) io penso che stavolta la riflessione sia giusta. Il centrodestra è davvero allo sfascio: se non si rimette insieme attorno a un nome serio perderà le elzioni per i prossimi tre secoli. Paroli? Va bene. Rolfi? Va bene. Onofri? Va bene. Ma decidete

  8. Suggerisco all’amico Mario di dedicarsi a tempo pieno agli eventi mondani: sicuramente gli riusciranno meglio delle strampalate idee che aveva come assessore, fra le quali vorrei ricordare il cubo bianco, il posteggio sotto il castello ed anche il bosco di S. Eufemia. Su da bravo, la politica ti ha concesso qualche benessere immeritato, ora, per favore, lasciaci in pace.

  9. Nomi, tattiche, mini-uomini-della-pr ovvidenza, apparentamenti, dietro front!, avanti march!…Mario, idee, progetti, impegno per il territorio e gl’italiani, propri della destra sociale e nazionale non ti vengono?

  10. Nomi, tattiche, riposizionamenti, mini-uomini-della-pr ovvidenza, dietro front, avanti march, stiamo a ruota di quello…Mario, progetti, idee per la Leonessa e per gl’italiani, propri della destra nazionale e sociale non ti vengono?

  11. Mariooooooooooooooo porcaccia miseria ma proprio non imparate niente dalla storia! lo sai tutti noi ti vogliamo bene, ma politicamente il centro destra è morto da tempo… per mille motivi e responsabilità, personalmente ho le mie idee…che più volte ti ho detto
    una proposta seria deve partire dal programma il nome lo fate dopo! e non il visto e già visto e rivisto un’altra volta. i nomi? se la proposta è buona i nomi escono, certo che se si chiamano i soliti noti o gente che non ha mai meritato nulla a cui però si è sempre dato troppo (non mi riferisco a quelli da te citati) poi se si perdono le elezioni non bisogna lamentarsi!
    DElBono a mio parere è un pessimo sindaco, il sondaggio di bsnews non ha incluso due possibiltà: 1 ha fatto 0 e 2 ha fatto danni… io avrei messo quest’ultimo, ma peggio di corsini è dura anche per lui!
    ciao e buon lavoro a tutti io probabilmente alle prossime elezioni comunali sarò espatriata! bel il bene mio e di mio figlio!
    ciao

  12. Eh no, cara camerata Barbara, proprio non ci siamo! Una vera Patriota non espatria verso squallide nazioni plutocratiche, non fugge qual querula donnetta, non abbandona il suolo natio nel momento del bisogno, ma pugna indomita, prolifica e indefessa a salvaguardia dell’Onore Nazionale, seguendo il fulgido esempio delle componenti il Servizio Ausiliario Femminile della pur sconfitta ma indomita e mai sufficientemente rimpianta Repubblica Sociale Italiana. Camerata Barbara, il tuo posto di combattimento è al fianco del prode Labolani, ricorda: Unica è la fede: l’amore di Patria. Unica la volontà: fare grande il popolo italiano.

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