Import, nel Bresciano vale quattro miliardi di euro in sei mesi

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La Lombardia importa merci dal mondo
per un valore che supera i 58 miliardi di euro nei primi sei mesi del
2016, circa un terzo del totale italiano (32%): si tratta soprattutto
di sostanze e prodotti chimici (14,4% dell’import), di computer ed
elettronica (12,8%), di metalli e prodotti a base di metalli (11,3%).
E se i principali Paesi fornitori europei di questi prodotti sono
Germania e Francia per la chimica e Paesi Bassi per l’elettronica,
la Cina è il secondo fornitore sia per computer ed elettronica, che
per metalli. In crescita le importazioni di prodotti chimici dal
Belgio, di apparecchi elettronici dal Vietnam e di metalli da Corea
del Sud e Congo. Emerge da un’elaborazione della Camera di
commercio di Milano su dati Istat, primi sei mesi del 2016 e del
2015.

Dove arriva l’import in Lombardia?
Oltre la metà a Milano, per un valore di 31 miliardi e mezzo.
Seguono Bergamo e Brescia che superano i 4 miliardi, Pavia (3,6
miliardi), Monza e Brianza e Varese (3 miliardi). In crescita Lodi
(+3,2%), Mantova (+2,7%) e Bergamo (+2,4%). E che cosa si importa di
più? A Varese e Como prodotti chimici ma anche tessili, a Sondrio
alimentari, a Milano computer e apparecchi elettronici, a Bergamo
sostanze chimiche e macchinari, a Brescia metalli e macchinari, a
Pavia idrocarburi, a Cremona e Mantova prodotti in metallo e chimici,
a Lecco metalli e macchinari, a Lodi elettronica e alimentari, a
Monza chimici e metalli.

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