C’è grande fermento nel mondo dei centri commerciali bresciani. Pochi giorni dopo l’apertura di Elnòs e pochi giorni prima dell’apertura di Scalo Milano (finanziato dalla famiglia Lonati), infatti, è emersa la notizia che il centro commerciale Freccia Rossa è in vendita. A riportarla è il Corsera, secondo cui i portoghesi di Sonae Sierra sarebbero pronti – da mesi, peraltro – a mettere sul mercato il 50 per cento delle azioni del centro commerciale (la restante metà fa capo per il 40% alla lussemburghese Baigre, del gruppo statunitense Aig, e per il 10% alla Coimpredil della famiglia Pisa).
Il Freccia Rossa – inaugurato otto anni fa – è costato circa 144 milioni di euro. I visitatori si aggirano attorno a quota 7,4 milioni, non molto meno degli obiettivi fissati da Ikea e Scalo. Secondo i dati diffusi dal Corriere l’occupancy è al 99,2% e il fatturato dei negozi vale 6 milioni al mese (+0,8%). Nel 2015 il bilancio è stato positivo per 873mila euro.
Formalmente per Sonae nessuna paura di Elnòs. “Sicuramente lo scenario competitivo bresciano vivrà un importante momento di cambiamento, – si legge – Elnòs allarga l’offerta ed è un competitor di grande rilevanza ma a differenza dei classici centri commerciali Freccia Rossa ha forte capacità attrattiva sia provinciale che urbana. Abbiamo ottimi rapporti con le istituzioni e le realtà socio-culturali della città e ogni anno investiamo per migliorare il nostro centro”. Ma sono in molti a ritenere che il centro di Ikea possa porsi in concorrenza diretta con il Freccia Rossa (e con Le Rondinelle) più che con tutti gli altri centri commerciali bresciani.