Carmine, il Magazzino attacca: diciamo no ai divieti

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“Un Carmine con socialità e condivisione, non con divieti ed esclusione”. A lanciare l’appello è il Magazzino 47, che con una nota interviene in merito all’ordinanza annunciata dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per il quartiere Carmine, contestando i nuovi divieti di vendita di bevande da asporto e il coprifuoco ai locali.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO

Ancora una volta il quartiere del Carmine torna a essere al centro del dibattito cittadino.

A seguito dell’incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, è stata annunciata la nuova norma “antimovida” nel quartiere: il divieto di vendita di alcolici – da asporto – esteso a tutte le vie del rione, dalle 18 alle 6 del mattino, e la chiusura anticipata di alcuni prescelti esercizi commerciali dalle 20.

Nonostante siano stati diffusi i dati relativi al calo complessivo di reati in città, la giunta democratica di Del Bono decide di sanzionare nuovamente il Carmine.

Nonostante continui a essere terreno di contesa tra una giunta comunale e l’altra, nel vano tentativo di cambiarne il volto e l’essenza, il Carmine è riuscito a mantenere la sua forza di luogo d’aggregazione, di relazione sociale, di attraversamento cittadino, di creazione e trasformazione dal basso.

Ancora una volta, invece, in nome di una sicurezza fittizia (le strade sono più sicure quando più vive e frequentate), si vuole contenere e soffocare la vita della città e di chi la vive.

In uno degli ultimi luoghi estranei alle retoriche della Brescia vetrina, completamente svuotata di vitalità sociale e priva di luoghi d’aggregazione salvo essere imbellettata per i “grandi eventi”, l’amministrazione comunale chiude gli spazi pubblici e ne ordina il coprifuoco. Nella retorica antidegrado, sceglie quindi il pugno di ferro invece che portare la riflessione ai soggetti in causa.

Ancora una volta si vuole spostare l’attenzione dai reali problemi e dalle trasformazioni della città cui stiamo assistendo, per tornare a criminalizzare e colpevolizzare i soggetti che vivono e intervengono realmente per lo sviluppo di questo luogo.

Vogliono costringere al coprifuoco chi il fine settimana vorrebbe godere del proprio tempo, fuori dagli orari del lavoro precario e dalla settimana di corse tra lavori in nero e l’incertezza di arrivare a fine mese. Vogliono penalizzare i negozianti (in particolare, come al solito e senza nulla da invidiare alla vecchia giunta destro-leghista, quelli di origine migrante) che con i loro esercizi commerciali riescono a malapena a pagare affitti e mantenere le proprie famiglie. Vogliono imporre divieti e chiudere spazi in nome di una ultra-abusata retorica che non coglie la complessità del quartiere, le esigenze e i bisogni di chi lo vive e attraversa (che deve poter scegliere tra prendere da bere nei locali oppure nei più economici negozi), ma che vuole controllare ed escludere.

Contro una città vetrina chiusa, per una città solidale, aperta e libera: trasgrediamo il coprifuoco, viviamo il quartiere.

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1 COMMENT

  1. il MagaLoggia fa finta di alzare la voce con Del Bono e intanto inciucia con gli assessori e li invita sempre tutti alla sua festa. Il solito fumo (in tutti i sensi) per nascondere il sostegno sottobanco alla giunta

  2. Sempre esperti in tutti i campi questi del magazzino! Dei veri tuttologi doc! Perché non andate voi a pulire la città dopo la movida? Ah no….dimenticavo voi siete quelli che imbrattate i muri, rovesciate i cassonetti e spaccate le vetrine durante le manifestazioni…. e adesso vi preoccupate dell’economia dei negozi? Girando con i cani liberi di fare pipì su ogni porta! Basta protestare in rima che è l’unico ‘lavoro’ che siete in grado di fare!!!! Ma nei centri sociali culturali è questo che fate? Fumare, bere e…? Forse se si chiudessero i centri sociali non ci sarebbero queste aggregazioni di fannulloni, che predicano bene (si fa per dire) e razzolano male!

  3. eccerto i figli di papa’ dei centri sociali che non fanno un ca@@o dalla mattina alla sera da qualche parte devono usare la Mastercard platino che gli ha dato il paparino .

  4. Bene…avete espresso il vostro pensiero riguardo ai centri sociali, liberi di farlo, adesso magari potete esprimere il vostro pensiero sull’argomento trattato: secondo voi è giusto o no che vengano imposte queste restrizioni ai negozianti?

  5. a mio avviso quelli del magazzino non hanno letto l’ordinanza o forse ci rimettono avendo interessi nella vendita di alcolici diversamente non si spiega la presa di posizione.
    L’ordinanza recita :
    il divieto della vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e in qualsivoglia recipiente contenute nonché la vendita per asporto di bevande analcoliche qualora contenute in recipienti di vetro tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 06.00 del giorno successivo. Tale divieto riguarda esercizi commerciali, circoli privati, laboratori artigianali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande in genere, nonché i distributori automatici.

    Il che non vieta di entrare in un bar piciare il dovuto e uscire stenco quanto vuoidopo che hai consumato nei locali del bar e andare a nanna.

  6. a mio avviso quelli del magazzino non hanno letto l’ordinanza o forse ci rimettono avendo interessi nella vendita di alcolici diversamente non si spiega la presa di posizione.
    L\’ordin anza recita :
    il divieto della vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e in qualsivoglia recipiente contenute nonché la vendita per asporto di bevande analcoliche qualora contenute in recipienti di vetro tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 06.00 del giorno successivo. Tale divieto riguarda esercizi commerciali, circoli privati, laboratori artigianali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande in genere, nonché i distributori automatici.
    Il che non vieta di entrare in un bar piciare il dovuto e uscire stenco quanto vuoidopo che hai consumato nei locali del bar e andare a nanna.

  7. @marcodb: guarda che il magazzino non è in zona carmine, quindi non è coinvolto nell’ordinanza. Poi hai ragione, nessuno vieta di ubriacarsi all’interno di un locale e uscire a fare casino…è proprio per questo che quest’ordinanza è inutile, va a colpire i commercianti e non gli avventori maleducati, che sono la causa del problema dei residenti.

  8. io ci vivo in via battaglie e i 2 o più negozianti sono rivendita che viene consumata in strada con abbandono in loco di bottiglie vuote normalmente birra. Per scrupolo si guardi il gruppo brescia che non vorrei su fb e relativi video

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