L’ex sottosegretario bresciano allo Sviluppo Economico Stefano Saglia può tirare un sospiro di sollievo: la sua posizione all’interno dell’inchiesta sulle grandi opere avviata dalla Procura di Firenze è stata archiviata per mancanza di prove. Anche la posizione di Ettore Fermi, ex presidente di Metro Brescia, risulta ora più leggera: l’accusa è di tentata induzione a dare o promettere utilità. Gli atti riguardanti la vicenda di Fermi sono stati trasmessi alla Procura di Brescia a cui spetta l’incarico di approfondire le indagini.
Nell’inchiesta fiorentina condotta dai Ros era finito in manette un ex dirigente del Ministero per i Lavori pubblici. Sotto la lente degli inquirenti restano anche presunti illeciti nei lavori della Tav fra Brescia e Verona.
Più leggera la posizione di Fermi ? Calma, i due capoversi del nuovo articolo del codice penale relativo ai reati di corruzione prevedono comunque nel primo la reclusione da tre a otto anni e nel secondo la reclusione fino a tre anni. Mentre si approndiscono le indagini a Brescia (ci sono intercettazioni ambientali che giò abbiamo sentito proposte in TV sul canale La7), il Sindaco Del Bono nomina Fermi nel CDA della Fondazione Micheletti. Mah.